111 results on '"ROMANO, Onofrio"'
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2. Kohei Saito, Marx in the Anthropocene: Towards the idea of degrowth communism, Cambridge, Cambridge University Press, 2022, pp. 276
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2023
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3. Rethinking degrowth through dépense
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2019
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4. Beyond the servile
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2019
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5. Degrowth
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2019
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6. The sociology of growth
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2019
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7. Un'alternativa di civiltà
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Romano, Onofrio, Carlo Formenti, Vladimiro Giacché, Onofrio Romano, Alessandro Somma, Alessandro Visalli, Carlo Formenti, and Romano, Onofrio
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Demodernizzazione - anticipazione - valore - Published
- 2023
8. Go Waste. Depensamento e decrescita
- Author
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Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
- Subjects
Decrescita, Dépense, Depensamento - Abstract
Costruire un mondo che possa “essere amato da morire”. Questo, per dirla con Georges Bataille, è l’obiettivo della decrescita – non la sopravvivenza del pianeta e dei suoi abitanti. Se tale è l’intento è inutile interrompere la crescita in sé. Occorre, invece, fuoriuscire dal regime antropologico, economico, sociale e politico che genera il feticismo della crescita. Compito ben più arduo, poiché nella sua formulazione dominante, l’alternativa della decrescita condivide con questo regime buona parte dei suoi fondamenti. Occorre quindi rielaborare completamente il progetto, assumendo la consapevolezza che la crescita non è semplicemente un “valore” socialmente condiviso, ma l’esito di uno specifico assetto istituzionale. Per costruire una reale alternativa, Onofrio Romano propone allora di ripensare la decrescita alla luce della nozione batagliana di dépense. In questa chiave, il problema di fondo non è la scarsità, ma l’abbondanza. L’enorme quantità di energia circolante sul pianeta, che con la sua mera presenza ci “chiama” a essere e ad agire, in assenza di senso. La società di crescita elude questa chiamata mediante il totalitarismo della dimensione “servile”, ossia della lotta per la sopravvivenza, anche quando la sua necessità viene meno. La società di decrescita mira invece a riconquistare una postura “sovrana” – da non confondersi con la volontà di dominio – ossia a sottrarre l’essere umano all’affaccendamento insensato. Per questo, occorre far decrescere il soggetto moderno a beneficio di un soggetto di “depensamento”. Il soggetto che si pone all’altezza del nulla in cui dimora.
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- 2023
9. Coping with the Horizontal Hitch: The 'Con-Formism' of the Degrowth Alternative
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ROMANO, ONOFRIO
- Published
- 2016
10. Marx in the Anthropocene. Towards the Idea of Degrowth Communism.
- Author
-
Romano, Onofrio
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COMMUNISM - Published
- 2023
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11. La regolazione istituzionale dell’energia e del valore. Politiche di modernizzazione anti-riflessiva nella società del dopo-sviluppo
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Romano Onofrio and Romano, Onofrio
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soggetto, energia, valore, precarizzazione mobilitante - Abstract
The essay focuses on the transformations of the subject in the transition from the social-democratic era to neoliberalism, combining the perspective of Bataille’s general economy with Simmel's sociology of value. Against the widespread thesis according to which the neoliberal turn is a further step along the unilinear modern path towards the «free search for value», the author argues that neo-horizontalism responds to the breakdown of the projective logic towards value adopted by the subject during the thirty glorious years. In order to reactivate social dynamism, the neo-horizontal regime sets up, on the one side, a mobilizing precarization device that places the subject back in a «servile» situation of subjection to his own vital needs, where the reflexive distance between subject and object needed for value is abolished; on the other side, the same subject is diluted in the frame of a neo-communitarian sociality aimed at the extermination of value. In this sense, a «de-thinking subject » emerges as the protagonist of the contemporary social scene.
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- 2022
12. TINA al Sud. Requiem per l’alternativa mediterranea
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Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
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Alternativa mediterranea - Pensiero meridiano - Cassano - Zolo - Abstract
Sono passati solo quindici anni dall’uscita de L’alternativa mediterranea1 . Eppure, sembra un secolo. A posteriori, si può dire che l’ambiziosa impresa culturale portata avanti dai compianti Franco Cassano e Danilo Zolo, che con quel volume volevano sancirne la maturità riflessiva e al contempo dare il «la» alla sua implementazione socio-politica, è probabilmente finita il giorno stesso della pubblicazione. Il saggio ne esplora le ragioni esterne nonché i limiti interni della prospettiva.
- Published
- 2022
13. How to rebuild democracy, re-thinking degrowth
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Romano, Onofrio
- Published
- 2012
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14. Il 'Pensiero meridiano' come limite
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Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
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pensiero meridiano ,Franco Cassano ,sociologia e politica - Abstract
Franco Cassano, pensatore del “limite” e di un altro Sud, ha ricercato per tutta la sua esistenza liberamente tra le idee. Insegnava con passione agli studenti dell’Università degli Studi di Bari, aveva un rapporto distante dal potere e la stessa giusta distanza nell’osservare le evoluzioni della politica. Un itinerario nel suo pensiero – ovvero un “attraversamento” che passa per il suo filone culturale – è la traccia che ha mosso questo dialogo meridiano.
- Published
- 2021
15. Il pluriversalismo meridiano. Un progetto incompiuto
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Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
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pensiero meridiano ,Mediterraneo ,Franco Cassano ,Sud - Abstract
Il successo de Il pensiero meridiano ha ampiamente travalicato ogni confine disciplinare (a proposito di Indiscipline), imponendosi da subito come una sorta di manifesto per la rinascita civile e politica del Sud.Pensiero meridiano è, innanzi tutto, un posizionamento dello sguardo: dai lembi estremi di un impero, se ne scorge meglio la cifra. In questo senso, il Sud non è l’Altro della modernità o, peggio, il suo “non ancora”, bensì la cartina di tornasole che ci consente di decodificare la logica profonda del regime d’Occidente.
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- 2021
16. La 'primavera' barese
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Romano, Onofrio, E. Albano G. Amendola G. Antonucci N. Barbuti A.R. Bisignani M. Capriati M. Carnimeo S. Chiaffarata L. Carrera A. Carrino M. Divella G. Dioguardi A.M. D’Uggento P. Martino G. Moro D. Mortellaro F. Pappalardo D.M. Pegorari F. Pirro O. Romano M. Sàito C. Tedesco E. Varricchio G. Verrastro, Letizia Carrera, and Romano, Onofrio
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Bari - primavera pugliese - Di Cagno Abbrescia - Emiliano - Decaro - Abstract
Il saggio ricostruisce le vicende amministrative del Comune di Bari a partire dal varo della nuova legge elettorale (L. 81/1993, che prevede l'elezione diretta del Sindaco) fino al secondo mandato di Antonio Decaro. Nel mezzo, si colloca quel frangente di effervescenza collettiva che ha dato vita alla cosiddetta "primavera pugliese", ma che trova proprio a Bari il suo epicentro. Il magistrato Michele Emiliano catalizzerà i fermenti civici emersi all'inizio del nuovo millennio ponendo fine alla stagione del centro-destra guidato da Simeone di Cagno Abbrescia. Ma il vento del risveglio si stempererà ben presto lasciando il posto prima alle derive leaderistiche e poi al fervore efficientista di Antonio Decaro, dietro i cui pur pregevoli risultati amministrativi si stenta a riconoscere quel disegno di sviluppo autonomo e partecipativo promesso all'alba della primavera.
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- 2021
17. Decrescita verticale. Sul futuro del valore
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Romano, Onofrio, Carlo Formenti Pierluigi Fagan Carlo Galli Manolo Monereo Piero Pagliani Onofrio Romano Raffaele Sciortino Alessandro Somma Alessandro Visalli Andrea Zhok, Carlo Formenti, and Romano, Onofrio
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Decrescita - Valore - Orizzontalismo - Verticalismo - Pandemia - Abstract
Orizzontalismo e verticalismo istituzionale si alternano nella gestione del regime di crescita. Ciascuno ha i suoi punti di forza, ciascuno ha le sue falle. Ma storicamente entrambi hanno servito la stessa causa, ossia la logica di crescita, emendandosi a vicenda non appena venivano a galla le rispettive inefficienze nella gestione del valore. Quello conosciuto nel Novecento, possiamo definirlo un “verticalismo di secondo grado”, in quanto comunque subordinato alla logica di crescita, a sua volta collegata all’assetto societario individualizzato. Andrebbe invece pensato e promosso un “verticalismo di primo grado”, ossia una forma istituzionale che ribalti la logica di crescita, ripristinando a ridosso della nuova situazione di saturazione una connessione comunitaria.
- Published
- 2021
18. The The lost canon. Social theory and social regulation from overturning to mirroring
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Romano, Onofrio, primary
- Published
- 2021
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19. The Sociology of Knowledge in a Time of Crisis
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Romano, Onofrio, primary
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- 2014
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20. Southern Italian Peripheries at the Ballot Box. Continuity and Innovation in Electoral Behaviours in Three Southern Italian Cities during Post-Crisis Decade (2008–2019)
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Romano, Onofrio, primary, Coco, Antonella, additional, Palazzo, Lucio, additional, and Sabatino, Pietro, additional
- Published
- 2021
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21. The Impolitic Narrative of Grassroots Movements against Neoliberal De-Politicization. The Case of Commons
- Author
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ROMANO, Onofrio and Romano, Onofrio
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Political science (General) ,Commons narrative ,crisis ,de-politicization ,Crisi ,Neoliberalism ,neoliberalism ,Horizontalism ,horizontalism ,JA1-92 ,De-politicization ,commons narrative - Abstract
The essay aims to demonstrate that the process of de-politicization does not only affect political institutions but also the inspiring narrative of grassroots and anti-systemic move-ments engaged against neoliberalism. This circumstance is one of the most important reasons why, despite the huge and persistent crisis of neoliberalism, we do not witness a real hegemonic shift, and politics continues to be a very marginal forge of social life, as the neoliberal recipe pre-scribes. De-politicization is the main effect of "horizontalism", i.e. the descriptive and normative belief that social order is and has to be the ex post result of the interaction dynamics between social actors. Thus, a social order is much more desirable insofar as it leaves out the subject "as is", promoting a process of self-revelation. Our thesis is that both neoliberalism and the largest part of anti-systemic movements who pretend to oppose to it share this basic frame. The narrative of "commons" represents a special case of what we call "conformist alternatives". It develops an ambivalent tension: on the one side the search for pre-symbolic spontaneity and, on the other, the unmentionable search for hyper-symbolism. Finally, we identify a structural and then a socio-cultural reason that currently prevent re-politicization.
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- 2017
22. Mediterraneísmo
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Romano, Onofrio, Ashish Kothari Ariel Salleh Arturo Escobar Federico Demaria Alberto Acosta Wolfgang Sachs Nnimmo Bassey Philip McMichael Maristella Svampa Vandana Shiva José María Tortosa Kirk Huffman Teresa Anderson Jeremy Gould Ana Garcia Patrick Bond Hug March Larry Lohmann Erik Gómez-Baggethun Sam Bliss Giorgos Kallis Giacomo D’Alisa Ulrich Brand Miriam Lang Deepak Malghan John P. Clark Silvia Ribeiro George C. Caffentzis Renate Klein Samantha Hargreaves Luke Novak Eric Ns. Ndushabandi Olivia U. Rutazibwa Pablo Dominguez y Gary J Martin Víctor M. Toledo Arvind Narrain Gustavo Esteva Xochitl Leyva-Solano Massimo De Angelis Cândido Grzybowski Gueshe Dorji Damdul Mónica Chuji Grimaldo Rengifo Eduardo Gudynas Arturo Guerrero Osorio David Barkin Alain Caillé Serge Latouche Christos Zografos Cormac Cullinan Miloon Kothari Janis Birkeland Martha Chaves Ted Trainer Christelle Terreblanche Ekaterina Chertkovskaya Satish Kumar John Seed Brian Tokar J.K. Gibson-Graham Simone Wörer Azize Aslan y Bengi Akbulut Natalia Quiroga Díaz Nadia Johanisova y Markéta Vinkelhoferová Enric Duran Michael Löwy Fr. Seán McDonagh Charles Eisenstein Nawal Ammar Julien-François Gerber Yvonne (Te Ruki Rangi o Tangaroa) Underhill-Sem Betty Ruth Lozano Lerma Vasudha Narayanani Yuxin Hou Mabrouka M’Barek Grazia Borrini-Feyerabend M. Taghi Farvar Joan Martínez-Alier Emily Caruso Juan Pablo Sarmiento Barletti Motoi Fuse Giorgos Velegrakis Eirini Gaitanou Onofrio Romano Deborah McGregor Peter North Geoffrey Pleyers Rob Hopkins Michelle Boulous Walker Lau Kin Chi Farhad Mazhar Jan Pokorný Claudia von Werlhof Karin Amimoto Ingersoll Marco Deriu Anne Poelina Jonathan Dawson Terry Leahy Wendy Harcourt Aseem Shrivastava Theodoros Karyotis Enrique Leff Mario Blaser Sit Tsui Liang Yongjia Eduardo Gudynas Silvia Federici Paty Gualinga Patricia Botero Gómez Daniela Del Bene Juan Pablo Soler Tatiana Roa Laura Gutiérrez Escobar Harry Halpin Aram Ziai Elina Vuola Rabino Michael Lerner Oscar Ugarteche Galarza Ramiro Ávila-Santamaría Lesley Le Grange Sutej Hugu, Ashish Kothari Ariel Salleh Arturo Escobar Federico Demaria y Alberto Acosta, and Romano, Onofrio
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meridianismo ,cultura occidental ,Mediterráneo - Abstract
El término mediterraneísmo identifica y traduce la lógica histórica y geográficamente específica de la vida y la coexistencia en el Mediterráneo a un marco cultural, político e incluso ético coherente. Como visión, se presenta como una alternativa sistémica o, más precisamente, recupera y radicaliza las raíces supuestamente «originales» de Occidente, confrontándolas con las perversas derivas de la civilización occidental actual.
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- 2020
23. Decrescimento e dispêndio: diálogo em torno de críticas ao crescimento e apostas antiutilitaristas
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Romano, Onofrio, primary and Lauriola, Vincenzo, additional
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- 2012
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24. Mediterraneanism
- Author
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Romano, Onofrio, Ashish Kothari - Ariel Salleh - Arturo Escobar - Federico Demaria - Alberto Acosta, and Romano, Onofrio
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Mediterraneanism ,social alternatives ,Meridianism - Published
- 2019
25. Tagliare i rami secchi. Catalogo dei dogmi del marxismo da archiviare
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Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
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Marxismo - Provvidenzialismo - Crisi - Abstract
Questo libro si inserisce nell’animato dibattito sulla necessità di rivitalizzare le teorie marxiste, a fronte di un neoliberismo che sostiene che non esistono alternative alla propria gestione dell’economia e delle risorse naturali. Secondo gli autori, le sconfitte che le sinistre hanno subìto in tutto il mondo negli ultimi decenni sono dovute sia all’incapacità di analizzare cause ed effetti delle mutazioni del modello di produzione capitalista, che all’abbandono delle speranze di una trasformazione radicale dell’esistente. Incapacità, rassegnazione e opportunismo non sono frutto di tradimento bensì di alcuni limiti immanenti all’impianto teorico marxista, che vanno superati attraverso la potatura dei rami ormai inutilizzabili al fine di una sua rivitalizzazione.
- Published
- 2019
26. Southern Italian Peripheries at the Ballot Box. Continuity and Innovation in Electoral Behaviours in Three Southern Italian Cities during Post-Crisis Decade (2008–2019).
- Author
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Romano, Onofrio, Coco, Antonella, Palazzo, Lucio, and Sabatino, Pietro
- Subjects
- *
POLITICAL geography , *HUMAN geography , *EUROPEANS , *ETHNIC groups , *CITIES & towns - Abstract
The article explores the social and political geography of three southern Italian cities – Bari, Napoli and Reggio Calabria – and investigates inside their centre–periphery cleavage, highlighting whether and how peripheral conditions affect electoral behaviours. It provides a multidimensional statistical analysis based on I.S.T.A.T. data on Italian cities and suburbs and on the results of the political and European elections during the post-economic crisis decade (2008–2019). The study highlights a growing predictive power, after the 2008 crisis, of the peripheral condition on the electoral behaviour, the weakening of the centre-left parties and the specular political success of 5-Star Movement (M.5.S.) in deprived urban areas. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
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- 2022
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27. Antiutilitarismo
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Romano, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, G. D'Alisa F. Demaria G. Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
MAUSS ,Antiutilitarismo ,Decrescita - Abstract
Anti-utilitarianism is a school of thought that critiques the hegemony of the epistemological postulates of economics in the humanities and social sciences. Anti-utilitarians assert the crucial importance of the social bond when compared to self-interest. They outline a gift exchange paradigm that aims to overstep two major frameworks of the social sciences: holism and methodological individualism. In 1981, the French sociologist, Alain Caillé, and the Swiss anthropologist, Gérald Berthoud, gave birth to MAUSS – Mouvement anti-utilitariste dans les sciences sociales (Anti-utilitarian Movement in the Social Sciences). This brilliant acronym reproduces the surname of the author of The Gift (1924), Marcel Mauss. Most anti-utilitarians reproach Latouche for the choice of the term “degrowth”: it implicitly embeds the alternative into the economic imaginary. They call, instead, for a “political” critique of boundlessness and excess, uprooting the discourse from an ethical level.
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- 2018
28. Dépense
- Author
-
Romano, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, G. D'Alisa F. Demaria G. Kallis, and Romano, Onofrio
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Dépense ,Bataille ,Economia generale ,Decrescita - Abstract
In a wider sense, which includes nature, dépense indicates that share of energy which cannot be employed by living organisms, owing to their physiological limits. This portion continues to circulate aimlessly in the environment up until the point where it extinguishes itself. From an anthropological framework, energy could be redefined as the fuel of action, that is, the fuel that calls us to act. The portion of energy that a living being employs for either sustenance or biological growth, Bataille terms “servile.” In fact, mere biological sustenance can be achieved spending only a miniscule portion of the total amount of available energy. The basic problem relates to the residual energy that exceeds the share devoted to such servile use. Excess energy requires a “sovereign” use: it is necessary to choose a destination for the fuel of action on the basis of the philosophical intent of a political prospect. It is the sovereign employment of excess energy that qualifies us as “humans.” Dépense is a key concept, then, for theorizing a way out of the growth society.
- Published
- 2018
29. La sinistra conformista
- Author
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Romano, Onofrio, Porta Gianni, and Romano, Onofrio
- Subjects
acqua bene comune ,sinistra politica ,Beni comuni ,movimenti - Abstract
Il libro di Gianni Porta esplora un paradosso decisivo: i soggetti collettivi che popolano la vasta galassia della sinistra politica (soprattutto italiana) e che hanno come obiettivo la radicale trasformazione dell’assetto istituzionale, politico ed economico neo-liberale – consolidatosi a partire dagli anni ottanta del secolo scorso – rivelano al contempo una marcata subalternità “culturale” al paradigma neo-liberale, che si riversa sia sul ventaglio delle issue oggetto dell’elaborazione e dell’attività politica, sia soprattutto sulle “forme” organizzative e politiche da essi adottate. Questo nodo influisce pesantemente sulla coerenza e sull’efficacia dell’azione nei nuovi soggetti (di partito e di movimento) della sinistra post-fordista, ovverosia, in ultima analisi, sulla loro capacità di realizzare quegli obiettivi di trasformazione che ne costituiscono la ragion d’essere.
- Published
- 2018
30. Soggetti altri nell'area mediterranea
- Author
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Romano, Onofrio, P. Cacciari A. Castagnola J-L. Aillon M. Barros E. Berman B. Bianchi F. Bigliardi D. Biolghini P. Beni R. Burdese M. Cangiani C. Corazza F. Demaria G. De Marzo G. De Salvo A. Di Luca M. Di Pierri G. Esteva G. Germani L. Greyl L. Linsalata C. Marchetti J. Martinez-Alier E. Molinari P. Alvarado-Pizana A. Puleo L. Kirschener C. Sasso F. Schneider P. Scroccaro A. Sella F. Sekulova G. Tamino O. Romano A. Zanchetta, P. Cacciari A. Castagnola, and Romano, Onofrio
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Azione collettiva ,Mediterraneo ,Decrescita - Abstract
The “voluntary simplicity” approach is the main strategy put forward by degrowth supporters. Obeying to this path, an elite, most “aware” of the necessity of degrowth, will give the good example, staging degrowth practices, here and now, without waiting to “take the power”, in the hope that their practical virtues will stand out so obviously and infect the rest of the citizens, those “poor ones” who are still unaware. But if degrowth is presented as something very urgent, why choosing a so slow elitist strategy? Degrowth supporters and theorists do not care so much to embody and relate their arguments to actual, existent social and historical processes, i.e. to match them with the will, the values and the attitudes of the existing social actors. Any political strategy that aims at grand social change has to deal with this sociological reality. On the contrary, degrowth is premised upon the paradigm of “reflexive modernization”, it is rooted in an old modern pattern of subjectivity; it even requires its duplication. A model that has disappeared from the social scene. Degrowth proposal must walk on the shoulders of other subjects. It is necessary to uproot the voluntarist hegemony inside the degrowth movement and then to rebuild degrowth as a “political” alternative. The Mediterranean may represent today an important place for experimentation of this option. The Arab uprisings and the general crisis of the South European countries suggest that the region becomes more and more peripheral and that it is not able to hold on the growth run. Mediterranean countries do not hold competitive advantages in the international arena. But the subjects of change are not the young people who protested in the streets of Arab towns. They are the people who voted for moderate Islamic forces. Beyond the religious frame, they express the will for protection, they refuse market anomic competition and they claim to restore the social control over economic ties. Those who care about creating an alternative degrowth future need to assume a leading role, and put in the political arena a model of protection that places the preservation of the natural balance (and hence degrowth) at its centre, as well as the self-institution of society, that is the return of collective sovereignty.
- Published
- 2018
31. 데팡스
- Author
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Romano, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D’Alisa - Federico Demaria - Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
Dépense ,Bataille ,Degrowth - Abstract
In a wider sense, which includes nature, dépense indicates that share of energy which cannot be employed by living organisms, owing to their physiological limits. This portion continues to circulate aimlessly in the environment up until the point where it extinguishes itself. From an anthropological framework, energy could be redefined as the fuel of action, that is, the fuel that calls us to act. The portion of energy that a living being employs for either sustenance or biological growth, Bataille terms “servile.” In fact, mere biological sustenance can be achieved spending only a miniscule portion of the total amount of available energy. The basic problem relates to the residual energy that exceeds the share devoted to such servile use. Excess energy requires a “sovereign” use: it is necessary to choose a destination for the fuel of action on the basis of the philosophical intent of a political prospect. It is the sovereign employment of excess energy that qualifies us as “humans.” Dépense is a key concept, then, for theorizing a way out of the growth society.
- Published
- 2018
32. Conservar innovando. La politica a Bari
- Author
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ROMANO, Onofrio, Amendola Giandomenico, Carrera Letizia, Moro Giuseppe, Mortellaro Domenico, Romano Onofrio, and Romano, Onofrio
- Subjects
classi dirigenti locali ,Bari ,politica municipale - Abstract
Occorre una certa dose di strabismo per approcciarsi alla politica barese e coglierne la contraddizione fondativa: conservatrice e novatrice ad un tempo. La sua classe dirigente si è dimostrata capace di far propri i diversi modelli di regolazione politica che si sono succeduti nel tempo, massimizzando in ogni stagione i benefici attingibili dalle configurazioni egemoni. Forte di questa duttilità, Bari si atteggia a prima della classe dentro lo scenario meridionale (e non solo), ma la sua aura novatrice fa spesso velo alla continuità, poiché l’obiettivo di fondo resta sempre quello di offrire ai detentori del potere e delle risorse ciò di cui essi fanno di volta in volta richiesta. Spesso il ritardo con il quale giunge ad un appuntamento con la storia (determinato quasi sempre dalla riluttanza a staccarsi dagli assetti di potere consolidati) permette a Bari di ritrovarsi in anticipo sugli appuntamenti successivi. Per questo, appare contemporaneamente culla dell’innovazione e rifugio della conservazione. Anticipataria e ritardaria. Disorientando gli analisti. Questo “ossimoro” è stato declinato in maniera specifica in ciascuna delle principali stagioni politiche dell’era repubblicana.
- Published
- 2016
33. Lenti a Mezzogiorno. L’immaginario bloccato nella classe dirigente meridionale
- Author
-
PETROSINO, Daniele, ROMANO, Onofrio, Cassano Franco, Cremonesini Valentina, Cristante Stefano, Mostaccio Fabio, Perna Tonino, Petrosino Daniele, Romano Onofrio, Petrosino, Daniele, and Romano, Onofrio
- Subjects
Classi dirigenti ,paradigmi dello sviluppo ,Mezzogiorno - Abstract
Il capitolo si concentra su che cosa pensano di fare, dato lo stato delle cose a Sud, i membri della classe dirigente meridionale. In prima battuta, abbiamo provato a tracciare una sorta di “bilancio partecipato” o, per meglio dire, “percepito” della crisi e della stagione del localismo virtuoso. Ci siamo cioè chiesti, al di là degli indicatori socioeconomici e socioculturali “oggettivi”, quale diagnosi i componenti della classe dirigente meridionale tracciano sulla condizione del Mezzogiorno. In secondo luogo, dato lo scenario, come essi vedono il futuro del Sud. Quali strategie e quali politiche, a loro avviso, occorrerebbe adottare per risollevare le sorti del Mezzogiorno. Al di là del merito politico-ideologico-intellettuale, la forza delle visioni, la loro coerenza, la capacità di render conto della realtà, di mobilitare e guidare le energie in una direzione compatibile con i vincoli esistenti contribuiscano in misura rilevante a determinare la condizione del Mezzogiorno.
- Published
- 2016
34. Enfrentando os limites do crescimento
- Author
-
Benasayag, Miguel, Besson-Girard, Jean-Claude, Boccato-Franco, Alan, Bonaiuti, Mauro, Cavalcanti, Clóvis, Cechin, Andrei, Chesnais, François, del Rey, Angélique, de Carvalho, Igor S. H., Eli da Veiga, José, Enríquez, Maria Amélia, Flipo, Fabrice, Franco, Alan Boccato, Garcia, Ernest, Gomes, Gisella Colares, Gras, Alain, Gudynas, Eduardo, Issberner, Liz-Rejane, Kempf, Hervé, Latouche, Serge, Lauriola, Vincenzo, Léna, Philippe, Löwy, Michael, Martínez-Alier, Joan, Pinheiro do Nascimento, Elimar, Rist, Gilbert, Romano, Onofrio, Salmon, Jean-Marc, Vilanova, Santiago, and Léna, Philippe
- Subjects
desenvolvimento ,planejamento espacial [macroeconomia] ,Planning & Development ,Economics ,BUS072000 ,RNU ,Brasil ,OCDE ,aménagement du territoire [macroéconomie] ,développement ,Brésil - Abstract
Desde os anos 1960, os ambientalistas e cientistas vêm alertando sobre o perigo do colapso ambiental. Os relatórios das agência da onu e de instituições como o World Watch Institute mostram de forma contundente a urgência de uma mudança radical para evitar esse colapso. A novidade è que um número crescente de economistas, até então defensores do crescimento como panaceia para resol ver todos os problemas, agora fala dos limites do crescimento e da necessidade de “mudar de economia”, tanto para evitar o colapso como para alcançar a justiça social. O mais recente relatório da ocde (Previsões ambientais para 2050: as consequências da inação”, de 2012) faz um alerta dramático nesse sentido. Entretanto, tanto a postura dos responsáveis políticos quanto as sohições que vêm sendo propostas (do desenvolvimento sustentável à economia verde) estão muito aquém do esperado. Não atacam a raiz do problema: o atual mo delo de produção e consumo já é insustentável, e o será ainda mais quando for generalizado. Esta evidência leva a uma conclusão incontornãvel: a necessidade de justiça social e ambiental nas relações entre os países e no interior de cada país, única forma de tornar aceitáveis (ética, social e politicamente) as mudanças indispensáveis. Para sobreviver, o nosso sistema econômico précisa oferecer cada vez mais objetos com obsolescência cada vez mais precoce, consumindo assim cada vez mais recursos e produzindo mais lixo. A eficiência produtiva crescente (fazer mais com menos matéria e menos energia) é uma realidade, mas essa eficiêticia tem poucos resultados em face do aumento do consumo global. Portanto, é urgente passarmos da competição para a colaboração; sem isto, os conflitos em torno de recursos cada vez mais raros e mais caros serão devastadores. É urgente passarmos de um mundo que estimula uma busca frustrante e sem fim por mais consumo para uma sociedade de consumo baixo, mas de qualidade, que se oriente para a felicidade individual e coletiva. Normalmente tais mudanças requereriam séculos, mas não dispomos desse tempo. O futuro é hoje! Os textos reunidos neste livro apresentam análises sobre várias dimensões desta problemática, tentando entender as lógicas e interesses em jogo, as causas da inação atual e os possíveis caminhos para sair do impasse.
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- 2018
35. Towards a Society of Degrowth
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Romano, Onofrio, primary
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- 2019
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36. Bari
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ROMANO, Onofrio and Romano, Onofrio
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Classe amministrativa ,Puglia ,Sviluppo economico ,Bari - Abstract
L’assenza di vincoli originari conferisce a Bari una speciale leggerezza, ossia la disponibilità a gettarsi nella sperimentazione dei modelli nuovi che capitano a tiro, dunque, a investire sul futuro. Nella letteratura diffusa, la città è (mal)reputata soprattutto per la prima attitudine, quella al realizzo nel breve («pochi, maledetti e subito»). Della seconda c’è poca traccia o, meglio, essa non viene presa sul serio. Al massimo è considerata come funzionale alla prima: per catalizzare risorse occorre sapersi adeguare rapidamente ai quadri regolativi e ai poteri emergenti. Per questo la città appare, ad un tempo, conservatrice (riluttante a staccarsi dalla greppia usata) e novatrice (desiderosa di aggredire nuove fonti d’abbondanza), disorientando gli analisti.
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- 2017
37. POTENZIALITÀ E LIMITI DEL REDDITO DI BASE. RISPOSTE AL QUESTIONARIO DI ETICA & POLITICA
- Author
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ROMANO, Onofrio and Romano, Onofrio
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european space ,social reproduction ,nation-state ,labor transformation ,welfare state ,Basic income - Abstract
In this article the issue of basic income is analyzed along five main research vectors: A putative “Italian delay” concerning both the reception of the international debate on basic income and the original elaboration of its constitutive elements; Labor transformations in late capitalism; The role played by nation-states in the European space; The new functions performed the realm of social reproduction in contemporary value-producing activities; The supposed existence of an ecologically harmful productivist nexus at the very core of the (different versions of the) Fordist welfare state.
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- 2017
38. Il neoborbonico come capro espiatorio
- Author
-
Romano, Onofrio and Romano, Onofrio
- Subjects
neoborbonici ,sviluppo ,Mezzogiorno - Abstract
A dispetto della sua fortuna giornalistica e dei colpi di teatro messi a segno da singoli personaggi e consessi politici a corto d’idee, la teoria neoborbonica non fa breccia tra i componenti della classe dirigente meridionale. La ragione per la quale risulta assente è che essa è del tutto afasica. Non dice niente né sul piano descrittivo né soprattutto sul piano normativo. O meglio, non dice nulla di “inaudito”, il suo discorso è totalmente fagocitato, integrato nella vanvera corrente sullo sviluppo del Sud. Possiamo dunque stare tranquilli? Certo che no. Ma le ragioni per non stare tranquilli non sono quelle denunciate dai protagonisti delle pur meritorie campagne anti-neoborboniche. I motivi d’inquietudine vanno ricercati altrove. E, per farlo, la domanda giusta da porsi è: perché ci sentiamo minacciati da un pensiero così minoritario, inconsistente e conformista?
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- 2017
39. ΔΑΠΑΝΗ
- Author
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ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
Dépense ,Bataille ,degrowth ,energy - Abstract
In a wider sense, which includes nature, dépense indicates that share of energy which cannot be employed by living organisms, owing to their physiological limits. This portion continues to circulate aimlessly in the environment up until the point where it extinguishes itself. From an anthropological framework, energy could be redefined as the fuel of action, that is, the fuel that calls us to act. The portion of energy that a living being employs for either sustenance or biological growth, Bataille terms “servile.” In fact, mere biological sustenance can be achieved spending only a miniscule portion of the total amount of available energy. The basic problem relates to the residual energy that exceeds the share devoted to such servile use. Excess energy requires a “sovereign” use: it is necessary to choose a destination for the fuel of action on the basis of the philosophical intent of a political prospect. It is the sovereign employment of excess energy that qualifies us as “humans.” Dépense is a key concept, then, for theorizing a way out of the growth society.
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- 2016
40. ANTIUTILITARISMO
- Author
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ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
MAUSS ,Degrowth ,Anti-utilitarianism - Abstract
Anti-utilitarianism is a school of thought that critiques the hegemony of the epistemological postulates of economics in the humanities and social sciences. Anti-utilitarians assert the crucial importance of the social bond when compared to self-interest. They outline a gift exchange paradigm that aims to overstep two major frameworks of the social sciences: holism and methodological individualism. In 1981, the French sociologist, Alain Caillé, and the Swiss anthropologist, Gérald Berthoud, gave birth to MAUSS – Mouvement anti-utilitariste dans les sciences sociales (Anti-utilitarian Movement in the Social Sciences). This brilliant acronym reproduces the surname of the author of The Gift (1924), Marcel Mauss. Most anti-utilitarians reproach Latouche for the choice of the term “degrowth”: it implicitly embeds the alternative into the economic imaginary. They call, instead, for a “political” critique of boundlessness and excess, uprooting the discourse from an ethical level.
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- 2016
41. Dépense
- Author
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ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
Dépense ,Energy ,Bataille ,Degrowth - Abstract
In a wider sense, which includes nature, dépense indicates that share of energy which cannot be employed by living organisms, owing to their physiological limits. This portion continues to circulate aimlessly in the environment up until the point where it extinguishes itself. From an anthropological framework, energy could be redefined as the fuel of action, that is, the fuel that calls us to act. The portion of energy that a living being employs for either sustenance or biological growth, Bataille terms “servile.” In fact, mere biological sustenance can be achieved spending only a miniscule portion of the total amount of available energy. The basic problem relates to the residual energy that exceeds the share devoted to such servile use. Excess energy requires a “sovereign” use: it is necessary to choose a destination for the fuel of action on the basis of the philosophical intent of a political prospect. It is the sovereign employment of excess energy that qualifies us as “humans.” Dépense is a key concept, then, for theorizing a way out of the growth society.
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- 2016
42. Anti-utilitarisme
- Author
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ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
MAUSS ,Anti-utilitarianism ,degrowth - Abstract
Anti-utilitarianism is a school of thought that critiques the hegemony of the epistemological postulates of economics in the humanities and social sciences. Anti-utilitarians assert the crucial importance of the social bond when compared to self-interest. They outline a gift exchange paradigm that aims to overstep two major frameworks of the social sciences: holism and methodological individualism. In 1981, the French sociologist, Alain Caillé, and the Swiss anthropologist, Gérald Berthoud, gave birth to MAUSS – Mouvement anti-utilitariste dans les sciences sociales (Anti-utilitarian Movement in the Social Sciences). This brilliant acronym reproduces the surname of the author of The Gift (1924), Marcel Mauss. Most anti-utilitarians reproach Latouche for the choice of the term “degrowth”: it implicitly embeds the alternative into the economic imaginary. They call, instead, for a “political” critique of boundlessness and excess, uprooting the discourse from an ethical level.
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- 2016
43. Les dérives de la civilisation. Elias à Disneyland
- Author
-
ROMANO, Onofrio and Romano, Onofrio
- Subjects
Disneyland ,dé-modernisation ,Elia - Abstract
Pendant des décennies, l’usine fordiste a été la forge majeure de l’individu moderne, consciente et participative propre aux sociétés occidentales. Est-ce que les nouvelles citadelles enfermées de la consommation de masse produisent encore ce type d'individu? Voici la question centrale autour de laquelle se développe cet exercice d'observation participante sur la condition existentielle des guest et des employés de Disneyland Paris. Le site est placé dans une trajectoire de dé-modernisation : à Disney-ville se crée un nouveau modèle de communauté reposant sur la séparation et matérialisé dans la contradiction fonctionnelle entre la scène et les coulisses: la première est le royaume de la magie, de l'émotion, de la dé-différenciation, de l’hétéronomie, de la consommation, de l’esprit communautaire ; dans les coulisse on retrouve le domaine de la tempérance, de la discipline, de la rationalité, de l'efficacité.
- Published
- 2016
44. Sociologia di Bari. Tra sogno e realtà
- Author
-
Amendola, Giandomenico, CARRERA, Letizia, MORO, Giuseppe, Mortellaro, Domenico, ROMANO, Onofrio, Amendola, Giandomenico, Carrera, Letizia, Moro, Giuseppe, Mortellaro, Domenico, and Romano, Onofrio
- Subjects
identità ,immaginario ,Bari ,politiche urbane - Abstract
Malgrado l’apparente costanza delle sue forme fisiche e dei luoghi comuni con cui viene vissuta e rappresentata, Bari è mutata profondamente negli ultimi trent’anni. E’, però, una città che scivola sul presente e non ama ricordare il passato. Forse perché non si ama, Bari oscilla costantemente tra l’indifferenza verso ciò che è stato ed il ricorso alla retorica, quando è proprio necessario raccontarlo. Le immagini prendono spesso il posto della realtà anche perché lo sforzo di costruire per la città un’immagine forte e positiva è sempre stato impegno principale delle sue classi dirigenti. Una città non è pensabile senza la sua immagine così come non lo è una persona senza la propria ombra; l’immagine non è però la città. Dello scarto tra la città raccontata e la città reale Sociologia di Bari intende dare conto.
- Published
- 2016
45. Dépense (Aufwendung)
- Author
-
ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
Bataille ,degrowth ,Aufwendung - Abstract
Wir verwenden unsere Energie in zwei verschiedenen Bereichen. Der erste ist für die Erhaltung des Lebens und die Fortpflanzung unverzichtbar. Auf den zweiten entfallen nichtproduktive Aufwendungen: Luxus, Trauer, Krieg, Religion, Spiele, Darbietungen, die Künste, perverse sexuelle Aktivitäten. Alles in allem sind diese Aktivitäten – die als dépense gelten können – Selbstzweck. Jede Gesellschaft hat einen Überschuss an Energie, der exakt als jene Energie definiert wird, die nicht für die schlichte Reproduktion des Lebens benötigt wird. Der Begriff dépense trägt dazu bei, die größte Lücke in der »Wachstumsgesellschaft « zu enthüllen.
- Published
- 2016
46. ΑΝΤΙΩΦΕΛΙΜΙΣΜΟΣ
- Author
-
ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa, Federico Demaria, Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
MAUSS ,Degrowth ,Anti-utilitarianism - Abstract
Anti-utilitarianism is a school of thought that critiques the hegemony of the epistemological postulates of economics in the humanities and social sciences. Anti-utilitarians assert the crucial importance of the social bond when compared to self-interest. They outline a gift exchange paradigm that aims to overstep two major frameworks of the social sciences: holism and methodological individualism. In 1981, the French sociologist, Alain Caillé, and the Swiss anthropologist, Gérald Berthoud, gave birth to MAUSS – Mouvement anti-utilitariste dans les sciences sociales (Anti-utilitarian Movement in the Social Sciences). This brilliant acronym reproduces the surname of the author of The Gift (1924), Marcel Mauss. Most anti-utilitarians reproach Latouche for the choice of the term “degrowth”: it implicitly embeds the alternative into the economic imaginary. They call, instead, for a “political” critique of boundlessness and excess, uprooting the discourse from an ethical level.
- Published
- 2016
47. The lost canon. Social theory and social regulation from overturning to mirroring.
- Author
-
ROMANO, ONOFRIO
- Subjects
SOCIAL theory ,SOCIAL action ,GLOBAL Financial Crisis, 2008-2009 ,SOCIOLOGY of knowledge ,CRITICAL currents ,NINETEENTH century ,ATTITUDE (Psychology) - Abstract
Facing the hitches of the neoliberal global turn, which first emerged with the 2008 financial crisis, social theory doesn't appear able to provide an overall critical interpretation of the current regulation pattern and to imagine a different institutional regime, addressing the problems on the ground. This is an unprecedented situation. As we contend, social theory has always glimpsed well in advance the social system crises, assessing at the same time an alternative paradigm, thanks to a sort of canone inverso played against the coeval institutional regime: when a horizontal form of social regulation prevails in a given period, sociology adopts a knowledge paradigm based on the primacy of the vertical social dimensions. And vice-versa. This attitude transcends any conceptual content and mainly concerns the "form" of the theoretical building. In general, social theory opposed both the selfregulating market regime of the nineteenth century, and the following state-centered regime of the twentieth century. Sociology has found its raison d'être in this kind of critical monitoring towards social regulation. What happens today is that the dialectic between social theory and social regulation appears jammed. Evoking the case of the generative social action approach, the article shows that, contrary to the past intellectual seasons, the form of social theory "mirrors" the form of social regulation, instead of overturning it. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 2021
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48. Antiutilitarismo
- Author
-
ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D’Alisa - Federico Demaria - Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
decrecimiento ,MAUSS ,Antitutilitarismo - Abstract
El antiutilitarismo es una escuela de pensamiento que critica la hegemonía de los postulados epistemológicos de la economía en las humanidades y en las ciencias sociales. Los antiutilitaristas reivindican la crucial importancia del vínculo social cuando se lo compara con el egoísmo. Describen un paradigma de intercambio de dones que busca trascender dos grandes marcos de referencia de las ciencias sociales: el holismo y el individualismo metodológico
- Published
- 2015
49. Il dualismo bassoadriatico
- Author
-
ROMANO, Onofrio, M. Castellaneta, A. Kushi, A. Leogrande, L. Monzali, C. Morini, O. Romano, V. Losito, C. Foschini, and Romano, Onofrio
- Subjects
Albania ,Puglia ,Basso Adriatico - Abstract
Il basso Adriatico è uno stato di alterazione. Lo spazio centrale del funzionamento fisiologico della società è stato evacuato. Le pratiche sociali si dispongono, alternativamente, o in alto, in una sorta di sovrastruttura patinata e fluida di innovazione, o in basso, in una sottostruttura infernale di perversione e barbarie. i due strati sono separati sono per comodità analitica ma di fatto rappresentano due facce di una stessa medaglia. Il contributo ne indaga le articolazioni sociali, economiche e politiche.
- Published
- 2015
50. Dépense
- Author
-
ROMANO, Onofrio, Giacomo D’Alisa - David Bollier - Rita Calvário - Federico Demaria - Giorgos Kallis - Blake Alcott - Samuel Alexander - Diego Andreucci - Isabelle Anguelovski - Viviana Asara- Denis Bayon - Mauro Bonaiuti - Chris Carlsson - Claudio Cattaneo - Marta Conde - Chiara Corazza - Sergi Cutillas - Marco Deriu - Kristofer Dittmer - Arturo Escobar - Silke Helfrich - Joshua Farley - Mayo Fuster Morell - Erik Gómez-Baggethun - Eduardo Gudynas - Tim Jackson - Nadia Johanisova - Christian Kerschner - Serge Latouche - David Llistar - Sylvia Lorek - Joan Martinez-Alier - Terrence McDonough - Mary Mellor - Barbara Muraca - Daniel O’Neill - Iago Otero Armengol - Philippa Parry - Susan Paulson - Antonella Picchio - Mogobe B. Ramose - Xavier Renou - Onofrio Romano - Juliet Schor - Filka Sekulova - Alevgül H. Sorman - Ruben Suriñach Padilla - Erik Swyngedouw - Gemma Tarafa - Sergio Ulgiati - Brandon J. Unti - Peter A. Victor - Solomon Victus - Mariana Walter, Giacomo D'Alisa Federico Demaria Giorgos Kallis, and Romano, Onofrio
- Subjects
Dépense ,Bataille ,Degrowth ,ComputingMilieux_LEGALASPECTSOFCOMPUTING - Abstract
Degrowth has been launched into the political arena by activists and intellectuals as a project advocating the democratically-led shrinking of production and consumption with the aim of achieving social justice and ecological sustainability. This overview of degrowth offers to the English speaking-world a comprehensive coverage of the main topics and major challenges of degrowth in a succinct, simple and accessible manner. In addition, it offers a set of keywords useful for intervening in current political debates and fro bringing about concrete degrowth-inspired proposals at different levels - local, national and global. The result is be the most comprehensive coverage of the topic of degrowth in English and serves as the definitive international reference.
- Published
- 2015
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