404 results on '"Matera, V"'
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2. People and Ideas from Elsewhere: Notes on Social Anthropology in the UK
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D'Agostino, G, Matera, V, Aria, M, Bassi, M, Dei, F, Rubio Gómez, M, García Castaño, FJ, Calabresi, G, Pozzi, G, Pussetti, C, Scarduelli, P, Bellagamba, A, Allovio, S, Biscaldi, A, Palumbo, B, Ribeiro Corossacz, V, Mancuso, A, Llanes Salazar, R, Roncaglia, S, Bougleux, E, Di Rosa, D, Favole, A, Malighetti, R, Maffi, I, Rimoldi, L, Gardini, M, D'Agostino, G, Matera, V, Aria, M, Bassi, M, Dei, F, Rubio Gómez, M, García Castaño, FJ, Calabresi, G, Pozzi, G, Pussetti, C, Scarduelli, P, Bellagamba, A, Allovio, S, Biscaldi, A, Palumbo, B, Ribeiro Corossacz, V, Mancuso, A, Llanes Salazar, R, Roncaglia, S, Bougleux, E, Di Rosa, D, Favole, A, Malighetti, R, Maffi, I, Rimoldi, L, and Gardini, M
- Abstract
The chapter explores how, from its inception, British anthropology has succeeded in collecting and synthesising theoretical contributions from various “elsewhere”. The British Empire and, subsequently, the United Kingdom have often operated as a point of encounter among anthropologists, forging connections between their various biographical trajectories and theoretical approaches in a way that transcends the boundaries of the British national tradition to foster long-term dialogues with disciplinary currents in both the former colonies and the rest of Europe. For most of the discipline’s relatively short history, it has often been anthropologists working in the UK to launch the debates that went on to involve scholars from around the world, contributing to identifying both original objects of analysis and innovative methodologies.
- Published
- 2023
3. Antropologia del “cibo tradizionale” nelle Botteghe Storiche di Milano. Ristoratori e social media durante Expo2015
- Author
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Bindi, L, Repishti, P, Grasso, E, Valentini, M, Mangiapane, G, Renda, S, Traversari, M, Biscaldi, A, Matera, V, Rimoldi, L, Bindi, L, Repishti, P, Grasso, E, Valentini, M, Mangiapane, G, Renda, S, Traversari, M, Biscaldi, A, Matera, V, and Rimoldi, L
- Abstract
Che cosa costruisce socialmente la ‘tradizionalità’ del cibo servito in un ristorante dal punto di vista dei ristoratori e che cosa ha a che vedere con l’uso dei social media? Per rispondere a questi interrogativi, tra il 2014 e il 2015 ho condotto una ricerca etnografica presso alcuni ristoranti ricono- sciuti dal Comune di Milano come Botteghe Storiche.
- Published
- 2023
4. Social media e politiche dell'identità
- Author
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Biscaldi, A. and Matera, V.
- Subjects
social media ,identità ,politiche culturali ,Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche - Published
- 2023
5. Credenze, rappresentazioni e senso comune
- Author
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Matera V., Matera, V, Rimoldi, L, Matera V., Rimoldi L., Matera V., Matera, V, Rimoldi, L, Matera V., and Rimoldi L.
- Abstract
La pandemia di Covid 19 ha sicuramente modificato nel profondo la quotidianità di ognuno di noi. I tempi sospesi, gli spazi svuotati hanno avuto e continuano ad avere un’influenza molto forte sulle rappresentazioni della realtà sociale, hanno contribuito a creare nuove credenze e, in qualche modo, costruito un nuovo senso comune o, quantomeno, aiutato a comprendere l’importanza di riti e relazioni in una contemporaneità che si vorrebbe sempre più dematerializzata.
- Published
- 2021
6. I contributi originali e critici dell’antropologia ed etnologia cinesi
- Author
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D'Agostino, G, Matera, V, Malighetti, R, D'Agostino, G, Matera, V, and Malighetti, R
- Published
- 2022
7. Dagli insegnanti-etnologi alla riflessione post-coloniale. Gli sviluppi dell’antropologia culturale e sociale nell’Africa occidentale ed equatoriale francofona
- Author
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D'Agostino, G, Matera, V, Bellagamba, A, D'Agostino, G, Matera, V, and Bellagamba, A
- Published
- 2022
8. Dialoghi dall’altrove. Qualche nota storica sull’antropologia sociale britannica.
- Author
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D’Agostino, G, Matera, V, Rimoldi, L, Gardini, M, Aria, M, Bassi, M, Dei, F, García Castaño, FJ, Gomez, MR, Calabresi, G, Saraiva, C, Pussetti, C, Pozzi, G, Ligi, G, Scarduelli, P, Bellagamba, A, Allovio, S, Biscaldi, A, Palumbo, B, Ribeiro Corossacz, V, Mancuso, A, Lupo, A, Roncaglia, S, Bougleux, E, Tamisari, F, Di Rosa, D, Favole, A, Malighetti, R, Maffi, I, Rimoldi L., Gardini M., D’Agostino, G, Matera, V, Rimoldi, L, Gardini, M, Aria, M, Bassi, M, Dei, F, García Castaño, FJ, Gomez, MR, Calabresi, G, Saraiva, C, Pussetti, C, Pozzi, G, Ligi, G, Scarduelli, P, Bellagamba, A, Allovio, S, Biscaldi, A, Palumbo, B, Ribeiro Corossacz, V, Mancuso, A, Lupo, A, Roncaglia, S, Bougleux, E, Tamisari, F, Di Rosa, D, Favole, A, Malighetti, R, Maffi, I, Rimoldi L., and Gardini M.
- Abstract
Salvo qualche importante eccezione (tra gli altri, Gaillard 1997; Vermeulen, Roldàn 1995), almeno fino agli inizi del XXI secolo le opere che hanno trattato di storia dell’antropologia si sono concentrate quasi esclusivamente sulle tradizioni discipli- nari delle principali potenze vincitrici delle due Guerre Mondiali: Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. Le ragioni sono molte: come è noto, gli sviluppi dell’antropo- logia in altri Paesi occidentali, che pure avevano possedimenti coloniali o li avevano avuti, furono spesso soffocati dall’emergere dei totalitarismi e trovarono un terreno fertile di rinascita solo durante e dopo gli anni Cinquanta del Novecento. Fu poi ne- cessario attendere la decolonizzazione, e talvolta ancora più a lungo, prima di veder istituire cattedre di antropologia nelle università dei Paesi di recente indipendenza, a causa della connotazione fortemente coloniale che la disciplina aveva assunto in questi contesti. Inoltre vanno sottolineate le barriere linguistiche: pochi antropologi anglosassoni o francesi erano in grado di leggere lavori in spagnolo, portoghese, te- desco, italiano o russo e i principali testi antropologici redatti in quelle lingue furono tradotti con grande ritardo (si pensi per esempio ai lavori di de Martino).
- Published
- 2022
9. La costruzione della soggettività all'epoca dei social
- Author
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Biscaldi, A. and Matera, V.
- Subjects
Reflexivity ,Agency ,Digital Technologies ,Subjectivity ,Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche ,Digital Technologies, Social Media, Subjectivity, Reflexivity, Agency ,Social Media - Published
- 2022
10. Giorgio Raimondo Cardona : La lingua e la cultura
- Author
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Matera, V.
- Subjects
Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche - Published
- 2022
11. Pensiero, viaggio, scrittura. Note sul significato culturale del mettersi in viaggio
- Author
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Matera V, Giusti Mariangela, and Matera V
- Subjects
sguardo ,scrittura ,pensiero ,viaggio - Abstract
Un legame profondo esiste fra il viaggio e il sapere antropologico. Il viaggio, esperienza mentale, immaginaria, prima ancora che fisica, è metafora della condizione umana. Si pensi all'Odissea, per esempio, e al verso dell’Inferno della Divina Commedia che riprende il monito di Ulisse ai suoi compagni: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza; il percorso, il cammino, l'attraversamento dei confini esprimono una tensione concettuale continua del pensiero che si protende al di là, a cavallo tra il già noto e l'ignoto. Il viaggio, in tal senso, si configura come scoperta intellettuale. Naturalmente è necessario sin da subito distinguere: mettersi in viaggio porta a una sollecitazione concettuale, sensoriale, a condizione che non si configuri come quel viaggiare impacchettati, negli ambienti asettici dei grandi alberghi e dei bus con aria condizionata, nei ristoranti di lusso all’occidentale, che appunto riproducono il “domestico” in qualsiasi posto, smorzando o annullando la dimensione della diversità che fa parte integrante del viaggiare. Viaggiare restando dentro uno stesso grande “non luogo” non è più viaggiare, almeno non nel senso in cui si procede in questo testo.
- Published
- 2021
12. Dal Tribale al globale. Introduzione all'antropologia
- Author
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Fabietti, U, Malighetti, R, Matera, V, Fabietti, U, Malighetti, R, and Matera, V
- Subjects
M-DEA/01 - DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE ,Antropologia culturale, etnografia, globalizzazione - Published
- 2020
13. La scelta del collaboratore indigeno. L’inchiesta etnografica di Marcel Griaule
- Author
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Matera V, Matera Vincenzo, and Matera V
- Subjects
informatore, etnologia francese, inchiesta etnografica, sapere antropologico - Abstract
presentano il lavoro fondativo, nel contesto francese, di Marcel Griaule; il capitolo, intitolato «La scel- ta del collaboratore indigeno richiede un’attenzione particolare». L’in- chiesta etnografica di Marcel Griaule (cap. ), ricostruisce l’atmosfera culturale e politica in cui l’etnologia francese emerge – un po’ dopo rispetto a quella britannica – e da cui derivano le prime spedizioni etnografiche dirette da Marcel Griaule. L’antropologia in Francia si afferma secondo linee molto diverse da quelle britanniche, probabil- mente anche per via delle diverse modalità di esercitare il potere co- loniale proprie delle due nazioni (Mercier, 2006; Colajanni, 202). Il capitolo discute la specificità di un’etnografia nascente che oscilla tra la tendenza documentaria – registrare fatti sociali e culturali destinati a scomparire rapidamente per l’influenza della cultura occidentale – e l’attitudine dell’etnografo al dialogo, all’ascolto degli interlocutori sul campo, che sembra per certi aspetti anticipare la sensibilità della futura antropologia dialogica. Prende forma, dentro questa molteplicità polifonica di sollecita- zioni, per certi aspetti contraddittorie, il problema della scelta e dell’u- so del “collaboratore indigeno”, a cui Griaule dedica una serie di lucide, per l’epoca innovative, lezioni alla Sorbona, con chiare indicazioni di metodo; ma prende forma soprattutto un tema – quello del rapporto tra l’antropologo e i suoi cosiddetti informatori – che accompagnerà per tutto il secolo la pratica etnografica, alimentando dibattiti scienti- fici e riflessività.
- Published
- 2020
14. Pratiche tradizionali, modernità e altre questioni antropologiche. I Patachitra del Bengala occidentale
- Author
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Matera V., Sebastiano Mannia e Gianna Saba, and Matera V.
- Subjects
tradizione, modernità, patrimonio culturale, trasmissione del sapere - Abstract
La dialettica fra tradizione e modernità e i tentativi di interpretare il cam- biamento culturale sono delle costanti nella riflessione degli antropologi. In passato, gli antropologi che descrivevano le società tradizionali, che fossero situate in un altrove lontano oppure sotto casa, glissavano sulla presenza di elementi estranei, o presunti tali, come per esempio merci di provenienza occidentale (televisori, radio, vestiti, utensili, medicine) in nome della “pu- rezza” dell’analisi.
- Published
- 2020
15. Il patrimonio culturale. Un approccio critico
- Author
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Matera V. and Matera V.
- Subjects
patrimonio culturale, memoria, identità, passato - Abstract
Ripensamento critico delle definizioni principali di Patrimonio culturale e del ruolo che svolge nelle società globali. A critical analysis of the main definitions of Heritage and of the role Heritage plays in global societies
- Published
- 2020
16. L’etnografia: una pratica teoricamente orientata
- Author
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Matera V, Matera Vincenzo, and Matera V
- Subjects
teoria, etnografia, ricerca sul campo, sapere antropologico, pratiche di ricerca - Abstract
Over the last four decades, ethnography, which had long been imagined as a self-evident and unproblematic process of data-collection, has become a complicated and tricky issue. This is especially true for anthropologists, as the dense reflection and the vivid discussion about ethnography that has emerged since the 1970-80s inside the anthropological academic community clearly demonstrates. Ethnographic practice, ethnographic theory, and ethnographic writing are far from being easy and epistemologically straightforward activities. Nevertheless, as a result of its widespread perception as both a powerful and easy-to-use tool to gain qualitative research data about a community, it became a privileged research method for sociologists, and also for psychologists and, finally, even for interculturally oriented scholars of any social science and humanities field (such as for example pedagogy). This edited volume aims to reposition ethnography at the core of the anthropological tradition and to show the extent to which ethnography is strongly connected with a sophisticated theoretical reflection and deeply embedded/rooted in cultural and social anthropology. Outside this intellectual endeavour, ethnography itself has little value, and nor does the knowledge one may hope to obtain through the naive use of a so-called “ethnographic method”. The volume presents both a historical overview of ethnography and a thematic discussion of its major trends that have in different periods oriented research practice in the field. It presents also more marginal – in the sense that are undervalued in history of anthropology or introductory textbooks - modes of ethnographic research (for example feminist and phenomenological approaches), those that have had less impact and resonance inside the academic community, but that nonetheless had a solid theoretical frame and a range of insights with regard to their effectiveness as paths to gain anthropological knowledge.
- Published
- 2020
17. Dal tribale al globale. Introduzione all'antropologia
- Author
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Matera V., Matera V., Fabietti U., and Malighetti R.
- Subjects
cultura, identità, etnografia, globalizzazione - Abstract
Presentazione critica dell'antropologia culturale e sociale Critical approaches in cultural anthropology
- Published
- 2020
18. La politica dentro l’antropologia
- Author
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Matera V, Matera Vincenzo, and Matera V
- Subjects
anthropology, politics, representation, ethnography, cultural critique - Abstract
My chapter, focalizes on one of the most famous book written by an Italian anthropologist (Vittorio Lanternari, The Religions of the Oppressed. A Study of Modern Messianic Cults) and translated outside Italy. When Lanternari's book was published in the American edition, a great deal of criticism was directed at it. Among these, those made by specialists in particular areas on the risks of large generalizations emerged. In my reading of this debate, which is significant of the link between cultural anthropology and ethnography that was prevalent in the immediate post-war period, I would like to point out that not always some omission of ethnographic details, some misunderstanding of the cultural significance of a specific element, undermine the theoretical, analytical, heuristic relevance of the reading of such a large phenomenon as the one at the centre of Lanternari's analysis. And vice versa we must also see how much, I would add, the ethnographic precision, even maniacal, reached after years of specific in-depth study in the same "field", does not prove in the end to be devoid of any theoretical significance, a "missionary knowledge", in short, of very little use for the purposes of anthropological theory.
- Published
- 2020
19. Evidence for oxic conditions during oceanic anoxic event 2 in the northern Tethyan pelagic realm
- Author
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Westermann, S., Caron, M., Fiet, N., Fleitmann, D., Matera, V., Adatte, T., and Föllmi, K.B.
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- 2010
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20. Viaggiare in Cina e perdersi
- Author
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Giusti, M, Dallari, M, Saccoman, A, Colombo, G, Matera, V, Malatesta, S, Mancino, E, Di Legami, H, Zuccoli, F, Ciocchetti, A, Van Aken, M, Veronese, G, Poli, A, Guetta, S, Giusti, M, Dallari, M, Saccoman, A, Colombo, G, Matera, V, Malatesta, S, Mancino, E, Di Legami, H, Zuccoli, F, Ciocchetti, A, Van Aken, M, Veronese, G, Poli, A, and Guetta, S
- Abstract
Nel contributo si descrive un viaggio in Cina: il senso di straniamento, le esperienze intraprese e le riflessioni maturate al ritorno. A partire da un breve approfondimento sul concetto di viaggio in luoghi-simili e luoghi-altri, si passa ad affrontare alcuni elementi del percorso in Cina utilizzando spunti quali: identità, moltitudine, sovradimensione, calligrafia.
- Published
- 2021
21. The Bridge and the Dance: Situational Analysis in Anthropology
- Author
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Matera, V., Biscaldi A., Gardini, M, Rimoldi, L, Rimoldi, L., Matera, V., Biscaldi A., Gardini, M, Rimoldi, L, and Rimoldi, L.
- Abstract
This chapter explores the birth and development of situational anal- ysis: a qualitative research method first introduced into anthropology by Max Gluckman (1940a, b‚ 1942) and subsequently developed by his students at the Rhodes-Livingstone Institute and in Manchester. Based on the detailed descriptions of particular social situations (either conflicts, rituals, or other public or private events), this method aims to account for the different strategies and positioning of the actors involved, shedding light on the broader socio-political scenarios that affect local contexts and more generally illustrating processes of change or continuity in particular social dynamics. It is a method that focuses on the precise presentation of the materials that anthropologists collected in the field, but which uses them not as illustrative examples of given structural principles, but rather as points of entry for understanding the dynamism and variability of the contexts under investigation (Handelman 2006; Kempny 2005; Schumaker 2001, 2004)
- Published
- 2021
22. Viaggio nell'Antropocene: culture nei cambiamenti climatici
- Author
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Ciocchetti, A, Colombo, G, Dallari, M, Hans Di Legami, A, Guetta, S, Malatesta, S, Mancino, E, Matera, V, Poli, A, Saccoman, A, Van Aken, M, Veronese, G, Zuccoli, F, GIUSTI, M, Van Aken, I, Ciocchetti, A, Colombo, G, Dallari, M, Hans Di Legami, A, Guetta, S, Malatesta, S, Mancino, E, Matera, V, Poli, A, Saccoman, A, Van Aken, M, Veronese, G, Zuccoli, F, GIUSTI, M, and Van Aken, I
- Abstract
Il viaggio è stato consustanziale alla nascita dell’antropologia culturale: la partecipazione attraverso il lavoro etnografico alla vita di altri popoli in altri ambienti, spesso lontani è diventata parte integrante della stessa metodologia di ricerca, della sua cassetta degli attrezzi. In particolare, lo straniamento di ogni viaggio, quando effettivamente si esce dalle proprie categorie, abitudini e ambienti che orientano la vita, sono parte integrante di quel lento addomesticamento altrove: un viaggio di nuovi linguaggi, parole, significati, gusti di cibo e sguardi a nuovi ambienti, un graduale appropriarsi delle prospettive culturali di chi ci ospita, nell’apprendere la diversità culturale per renderla a poco a poco familiare e riconoscerne diversità ma anche dversità. Viaggio altrove quindi per uscire dal proprio etnocentrismo, per accogliere e poter tradurre le prospettive di altri attori sociali e di altri modi di guardare il mondo. E la fertilità del viaggio non risiede unicamente nell’estraniamento e disorientamento inziale, ma è stato definito il “viaggio più lungo dell’antropologia”: perché proprio quell’uscire fuori dalle proprie, e intime, categorie per capire e dare senso al mondo altrimenti, permette di “ritornare” con nuove prospettive a casa propria: aiuta a vedere la propria cultura con nuove prospettive, comparando ciò che ci sembrava naturale in una presa di distanza per riscoprire ciò che davamo per scontato. Qui tratterò di un viaggio radicalmente diverso: un viaggio in cui tutti siamo immersi da qualche decennio, ma solo ora iniziamo a definirlo seppur con difficoltà. Un viaggio inedito, proprio a partire dalla sua forma: non abbiamo bisogno di muoverci perché è tutto il resto del mondo che viaggia! E non mi riferisco qui alle migrazioni, ai flussi di merci globali o ai flussi mediatici che in effetti disegnano un mondo intensamente in movimento, di icone, di linguaggi e diversità che trascendono i luoghi. Si tratta di un viaggi
- Published
- 2021
23. Partire da sé. Il viaggio come patria irrinunciabile
- Author
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Dallari M., Saccoman A., Giusti M., Colombo G., Matera V., Malatesta S., Mancino E., Di Legami H., Zuccoli F., Ciocchetti A., Van Aken M., Veronese G., Poli A., Guetta S., Giusti, M, Mancino, E, Emanuela Mancino, Dallari M., Saccoman A., Giusti M., Colombo G., Matera V., Malatesta S., Mancino E., Di Legami H., Zuccoli F., Ciocchetti A., Van Aken M., Veronese G., Poli A., Guetta S., Giusti, M, Mancino, E, and Emanuela Mancino
- Published
- 2021
24. Camminare a Milano, nei luoghi del Sessantotto e dintorni
- Author
-
Dallari M., Saccoman A., Giusti M., Colombo G., Matera V., Malatesta S., Mancino E., Di Legami H., Zuccoli F., Ciocchetti A., Van Aken M., Veronese G., Poli A., Guetta S., Giusti, M, Saccoman, A, Dallari M., Saccoman A., Giusti M., Colombo G., Matera V., Malatesta S., Mancino E., Di Legami H., Zuccoli F., Ciocchetti A., Van Aken M., Veronese G., Poli A., Guetta S., Giusti, M, and Saccoman, A
- Published
- 2021
25. Introduzione all'edizione italiana
- Author
-
D'Agostino G, Matera V, D'Agostino, G, Matera, V, Miller, D, Costa, E, Haynes, N, McDonald, T, Nicolescu, R, Sinanan, J, Spyer, J, Venkatraman, S, Wang, X, and D'Agostino, G, Matera, V
- Subjects
Social media, comunicazione, etnografia - Abstract
Introduzione a "Come il mondo ha cambiato i social media", il volume complessivo di comparazione dei risultati di un’ampia indagine etnografica, coordinata da Daniel Miller, dall’eloquente titolo Why we Post. Nove ricercatori, incluso Miller, hanno trascorso 15 mesi sul campo, in diversi paesi del mondo (Italia del sud, Turchia sudorientale, due siti in Cina, area rurale e area industriale, Trinidad, Inghilterra, India del sud, Cile settentrionale e Brasile) a osservare e studiare, con un approccio etnografico, i modi in cui le persone usano i social media. È un fatto indiscutibile che i social sono entrati nella nostra vita con prepotenza, in modo capillare, per certi aspetti invasivo. Con un linguaggio fluido, talvolta anche colloquiale, il lettore è condotto all’interno di un ambito che gli sembra di conoscere, se non altro perché ne siamo tutti, più o meno, utenti, scoprendo però quanto di valori, di comportamenti culturalmente codificati, di ‘polizia morale’ ci sia dentro i social media. L’approccio qui presentato parte infatti da un’idea un po’ diversa rispetto a quelle più diffuse, e avvalorata nel corso della ricerca: se è indubbio che i social media hanno cambiato il mondo, la questione più interessante riguarda però il modo in cui il mondo li ha cambiati.
- Published
- 2018
26. La religione si fa politica. Note su 'movimenti religiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi'
- Author
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Matera V., AAVV, Ricci Antonello, and Matera V.
- Subjects
etnografia, comparazione, teoria antropologica, sapere antropologico - Abstract
A partire dalla rilettura di un classico dell'antropologia culturale italiana, Movimenti religiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi, il saggio presenta e discute alcune questioni legate al rapporto fra dati empirici e elaborazione teorica in antropologia, per mettere in luce quanto sia cruciale un quadro teorico e concettuale ampio di riferimento per il senso della ricerca empirica.
- Published
- 2019
27. La passione secondo Cerveno, Francesco Faeta
- Author
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Matera V and Matera V
- Subjects
festa, immaginario, memoria storica, agecy dell'arte - Abstract
Riflessioni su La passione secondo Cerveno, di Francesco Faeta
- Published
- 2019
28. La memoria dell'antropologo. Retrospezioni o interpretazioni ex-post
- Author
-
Matera V. and Matera V.
- Subjects
Scrittura ,Immaginazione ,Retrospezione ,Memoria ,Rappresentazione - Abstract
Sono molte le voci di autorevoli studiosi che sottolineano la rilevanza della cosiddetta serendipity nella ricerca; fra queste non mancano quelle degli antropologi (per esempio, Hannerz, 2012). Costoro sottolineano il valore della scoperta o, forse meglio, intuizione, dovuta all’inatteso, alla dissonanza, all’apparente casualità di un passaggio, di un incontro, di una risposta, di un racconto, di una lettura e quant’altro. Spesso inizialmente non ci si fa caso, non ci si sofferma più di tanto, per poi, a distanza di tempo, tornare indietro e ripensare. La memoria (anche magari supportata da note varie) dell’antropologo allora si caratterizza come analisi retrospettiva di lungo termine, e svolge un ruolo non marginale nella complessa epistemologia della disciplina. Nel testo presento una riflessione su questi punti, a partire dal mio lavoro con Ugo Fabietti. There are many voices of leading scholars that underline the significance of the so-called serendipity for their research, and there are also those of anthropologists (for example, Hannerz, 2012). They underline the value of the discovery or, perhaps better, the intuition, due to the unexpected, the dissonance, the apparent randomness of a passage, of an encounter, of an answer, of a story, of a reading and so on. Often at first one does not pay attention, does not dwell much, and then, after a while, come back and rethink. The memory ( possibly supported by various notes) of the anthropologist is then a long-term retrospective analysis, and plays a not marginal role in the complex epistemology of the discipline. In this text I present a reflection on these points, starting from my work with Ugo Fabietti.
- Published
- 2019
29. Antropologia dei social media. Comunicare nel mondo globale
- Author
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Matera V and Matera V., Biscladi A.
- Subjects
social media, comunicazione, processi cognitivi, agency, socialità - Abstract
La posizione totalizzante che i social e i dispositivi elettronici hanno acquisito nella nostra vita sociale, comunicativa e, in un futuro ormai vicinissimo, anche cognitiva si spiega pensando alla loro capacità di esprimere il modello ideale dell’attore comunicativo-cognitivo, massima espressione del processo evolutivo attuale. Tuttavia, come una sorta di contrappunto, emerge un’altra domanda: perché le persone, nonostante tutto, avvertono in qualche modo che usare le tecnologie digitali faccia perdere qualcosa? (Non) posso fare a meno di voi presenta un’articolata riflessione su queste e altre questioni cruciali per capire un po’ meglio i nuovi media, il loro potere di catturarci, la nostra incapacità di accantonarli, anche solo per poco The totalizing position that social media and electronic devices have acquired in our social, communicative and, in a very close future, also cognitive life may be explained considering their power to express the ideal model of the communicative-cognitive agent, highest expression of the actual evolutionary process. However, as a sort of counterpoint, another question arises: why do people, after all, feel in some way that using digital technologies makes them lose something? Anthropology of social media provides an articulated reflection on these and other crucial issues to better understand new media, their power to capture us, our failure to put them aside, even for a short while.
- Published
- 2019
30. Parte II. Il lavoro etnografico
- Author
-
Fabietti U., Malighetti R., Matera V., Malighetti, R, Malighetti R., Fabietti U., Malighetti R., Matera V., Malighetti, R, and Malighetti R.
- Published
- 2020
31. Il patrimonio culturale. Un approccio critico
- Author
-
Matera, V, Rimoldi, L, Matera, V, and Rimoldi, L
- Abstract
Viviamo in un’epoca in cui il patrimonio è onnipresente. Ma che cosa significa vivere fra le tracce spettrali del passato, l’eterogeneo accumularsi di materiali storici nel presente? In che modo il patrimonio si è trasformato, da preoccupazione di una manciata di entusiasti e specialisti in una parte del mondo, in qualcosa che è considerato universalmente caro? Perché il patrimonio è diventato un fenomeno culturale onnipresente? E quali concetti e approcci sono necessari per comprendere questa tendenza globale? Sebbene componenti di queste tracce materiali del passato siano state conservate per molti anni, ritengo che viviamo in un momento in cui le definizioni di patrimonio si sono espanse a tal punto che quasi tutto può essere percepito come “patrimonio”, e che i meccanismi per la categorizzazione, catalogazione e gestione del passato siano diventati così sofisticati nella loro progettazione che noi siamo ormai in gran parte ciechi rispetto a questo accumulo rapido e pervasivo del passato nel nostro mondo quotidiano. Ad oggi tale processo è stato ampiamente trascurato dagli accademici e raramente teorizzato dai professionisti.
- Published
- 2020
32. 'Una cospirazione del silenzio'. Georges Balandier e lo studio della schiavitù e del post-schiavitù in Africa
- Author
-
Matera, V, Bellagamba, A, Matera, V, and Bellagamba, A
- Abstract
Nell’africanistica francese l’insegnamento di Georges Balandier ha ispirato una generazione di giovani antropologi ad arricchire la comprensione dell’attualità con la ricostruzione storica, così come ha contribuito allo sviluppo della storia dell’Africa in senso stretto. Per quanto accessorie rispetto al filo principale delle sue argomentazioni, le sue osservazioni su schiavitù e commercio in schiavi ispireranno la successiva generazione di studiosi, tenuto conto che Claude Meillassoux, e altri ricercatori che parteciparono allo sforzo di allargarne la comprensione nella storia dell’Africa, si formarono sulla scia dell’analisi da lui promossa sulle dinamiche di cambiamento politico, sociale ed economico in atto alla vigilia della decolonizzazione. Questo capitolo valorizza il contributo di Balandier alla comprensione della schiavitù interna all'Africa e della sua abolizione in epoca coloniale.
- Published
- 2020
33. Analisi situazionale. Genesi e sviluppo di un metodo etnografico
- Author
-
Matera, V, Gardini, M, Rimoldi, L, Gardini M, Rimoldi L, Matera, V, Gardini, M, Rimoldi, L, Gardini M, and Rimoldi L
- Abstract
Questo saggio esplora la nascita e lo sviluppo dell’analisi situazionale: un metodo di ricerca qualitativa, introdotto in antropologia da Max Gluckman (1941a; 1941b; 1942) e successivamente sviluppato dai suoi allievi al Rhodes-Livingstone Institute e a Manchester, che, sulla base di descrizioni dettagliate di particolari situazioni sociali (siano essi conflitti, rituali, o altri eventi pubblici o privati), mira a rendere conto delle differenti strategie e posizionamenti degli attori in campo, consente di gettar luce sui più ampi scenari sociopolitici che influiscono sui contesti locali e offre la possibilità di illustrare in termini più generali processi di mutamento o di continuità di particolari dinamiche sociali.
- Published
- 2020
34. The impact of vegetation on REE fractionation in stream waters of a small forested catchment (the Strengbach case)
- Author
-
Stille, P., Steinmann, M., Pierret, M.-C., Gauthier-Lafaye, F., Chabaux, F., Viville, D., Pourcelot, L., Matera, V., Aouad, G., and Aubert, D.
- Published
- 2006
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35. Educazione, pedagogia, società
- Author
-
Giusti, M, Arielli, E, Matera, V, Biscaldi, A, Giusti, M, Arielli, E, Matera, V, and Biscaldi, A
- Subjects
Educazione, scuola ,M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE - Abstract
Che cos'è l'educazione? L'educazione formale: la scuola; Che differenza c'è tra educazione e pedagogia?
- Published
- 2018
36. Come il mondo ha cambiato i social media. Introduzione all'edizione italiana
- Author
-
Matera V., D'Agostino G., Miller D., Matera V., and D'Agostino G.
- Subjects
etnografia ,social media ,internet ,comunicazione - Abstract
Come il mondo ha cambiato i social media è il volume complessivo di comparazione dei risultati di un’ampia indagine etnografica, coordinata da Daniel Miller, dall’eloquente titolo Why we Post. Nove ricercatori, incluso Miller, hanno trascorso 15 mesi sul campo, in diversi paesi del mondo (Italia del sud, Turchia sudorientale, due siti in Cina, area rurale e area industriale, Trinidad, Inghilterra, India del sud, Cile settentrionale e Brasile) a osservare e studiare, con un approccio etnografico, i modi in cui le persone usano i social media. È un fatto indiscutibile che i social sono entrati nella nostra vita con prepotenza, in modo capillare, per certi aspetti invasivo. Con un linguaggio fluido, talvolta anche colloquiale, il lettore è condotto all’interno di un ambito che gli sembra di conoscere, se non altro perché ne siamo tutti, più o meno, utenti, scoprendo però quanto di valori, di comportamenti culturalmente codificati, di ‘polizia morale’ ci sia dentro i social media. L’approccio qui presentato parte infatti da un’idea un po’ diversa rispetto a quelle più diffuse, e avvalorata nel corso della ricerca: se è indubbio che i social media hanno cambiato il mondo, la questione più interessante riguarda però il modo in cui il mondo li ha cambiati.
- Published
- 2018
37. We Are All Contemporaries. Time and Cultural Diversity
- Author
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Matera V., Dusi P., Moshe T., Potrandolfo S., González-Falcón, Inmaculada, and Matera V.
- Subjects
representation ,differential lag ,simultaneity ,cultural diversity ,time - Abstract
In this essay I claim that the anthropological paradigm of contemporary is a necessary premise for understanding cultural diversity. Based on the general idea that it is no more epistemologically correct the “big divide” between modern and traditional social contexts, the paradigm of contemporary leads to the principle of “we are all contemporaries”. Today there not exist (and probably they have never been existing) completely traditional societies, in every of their aspects, and completely modern societies, in every of their aspects. All societies are (and are always been) imbued into history, so into time, and change. Every society presents fields oriented to change and more rapid in transformation, for example the scientific research, and fields less oriented to change, even hostiles to any sort of innovations and transformations, for example religion. So every human being is, temporally speaking, a mix of tradition and innovation, of past and future, despite of the social and cultural context where he/she lives. This means that we are all immersed into the dimension of simultaneity. Can anthropology ignore the temporal dimension of simultaneity? It can, of course, as it did in the past, but the result is a distorted representation, and so an ideological understanding, of cultural diversity.
- Published
- 2018
38. Pedagogia
- Author
-
Giusti, M, Arielli, E, Biscaldi, A, Matera, V, Giusti, M, Arielli, E, Biscaldi, A, and Matera, V
- Abstract
Educazione, pedagogia, società; Modelli educativi dall'antica Roma all'alto medioevo
- Published
- 2019
39. Renal Tubular Function in Patients Receiving Anticonvulsant Therapy: A Long-Term Study
- Author
-
Verrotti, A., Greco, R., Pascarella, R., Matera, V., Morgese, G., and Chiarelli, F.
- Published
- 2000
40. Analyse des biomarqueurs dans le condensat de l'air exhalé dans une population de salariés exposés professionnellement au béryllium et/ou ses composés
- Author
-
Radauceanu, A., Grzebyk, M., Hulo, S., Edmé, J.L., Rousset, D., Dziurla, M., Matera, V., Chérot-Kornobis, N., de Broucker, V., Sobaszek, A., Hédelin, G., Institut national de recherche et de sécurité (Vandoeuvre lès Nancy) (INRS ( Vandoeuvre lès Nancy)), Impact de l'environnement chimique sur la santé humaine - ULR 4483 (IMPECS), Université de Lille-Centre Hospitalier Régional Universitaire [Lille] (CHRU Lille), Service des explorations fonctionnelles respiratoires, Centre Hospitalier Universitaire de Lille (CHU de Lille), Service de Médecine du Travail du Personnel Hospitalier, Centre Hospitalier Régional Universitaire [Lille] (CHRU Lille), and Farizy, Anne-Sophie
- Subjects
INDICATEUR BIOLOGIQUE ,BERYLLIOSE ,APPAREIL RESPIRATOIRE ,Suivi médical ,[SDV]Life Sciences [q-bio] ,PNEUMOCONIOSE ,FACTEUR DE RISQUE ,SURVEILLANCE MEDICALE ,[SDV.MHEP.PSR]Life Sciences [q-bio]/Human health and pathology/Pulmonology and respiratory tract ,7440-41-7 ,Biométrologie ,BERYLLIUM ,STRESS OXYDANT ,AIR EXPIRE ,SURVEILLANCE BIOLOGIQUE ,[CHIM.MATE] Chemical Sciences/Material chemistry ,HYPERSENSIBILITE ,POUMON ,[CHIM.MATE]Chemical Sciences/Material chemistry ,PRODUIT CHIMIQUE ,[SDV] Life Sciences [q-bio] ,REACTION INFLAMMATOIRE ,DEPISTAGE ,Affection respiratoire ,METAL ,[SDV.MHEP.PSR] Life Sciences [q-bio]/Human health and pathology/Pulmonology and respiratory tract ,METAL ALCALINOTERREUX - Abstract
International audience; Métal incontournable dans les industries de pointe à fortes contraintes thermiques et mécaniques, le béryllium peut provoquer une bérylliose pulmonaire chronique (BPC), précédée par un état de sensibilisation au béryllium (SeBe). La valeur limite d’exposition professionnelle sur 8 heures actuellement en vigueur en France insuffisamment protectrice, l’augmentation prévisible du nombre de sujets professionnellement exposés, la latence longue d’apparition de la BPC et l’absence d’outils standardisés de surveillance médicale justifient l’intérêt d’étudier des biomarqueurs d’exposition et d’effets précoces au niveau de l’organe cible, le poumon. Cette étude propose de les mesurer dans le condensat de l’air exhalé, nouvelle matrice biologique.
- Published
- 2016
41. Antropologia contemporanea. La diversità culturale in un mondo globale
- Author
-
Matera, V, MATERA, VINCENZO, Matera, V, and MATERA, VINCENZO
- Abstract
L’antropologia è lo studio della diversità nelle molteplici forme e modalità in cui si manifesta. Questa definizione rende conto dei cambiamenti più recenti che la disciplina ha affrontato al suo interno sulla scia delle profonde trasformazioni che si sono verificate al suo esterno, ma rende conto anche della continuità dell’azione antropologica dalle sue origini. A dispetto delle sempre più numerose proposte tematiche, teoriche e metodologiche, e delle specializzazioni dell’antropologia, talmente numerose da far dimenticare a volte il senso generale della disciplina, il suo tema classico resta infatti valido: rendere conto dell’unità e della diversità del genere umano. In termini più ampi, un invito all’antropologia è un invito a compiere un viaggio. Un giro attraverso le manifestazioni più diverse del senso dell’esistenza. Villaggi e zone semideserte, foreste e savana, metropoli e ghetti urbani. C’è un senso che attraversa i vari modi dell’esistenza umana? Tuttavia, non è solo questa la domanda, ancora aperta, che alimenta l’antropologia. Ad essa si aggiunge la capacità di critica che l’antropologia mette a disposizione della società. Senza la conoscenza della diversità, e gli spunti critici che da questa ritornano, la società non può riconoscere la sua condizione - la sua identità - e agire consapevolmente.
- Published
- 2017
42. Studiare la dversità culturale: prospettive e spunti metodologici
- Author
-
Cruzzolin, R, Falteri, P, Guerzoni, G, Matera, V, Parisi, R, Ranisio, G, Resta, P, Giacalone, F, MATERA, VINCENZO, Cruzzolin, R, Falteri, P, Guerzoni, G, Matera, V, Parisi, R, Ranisio, G, Resta, P, Giacalone, F, and MATERA, VINCENZO
- Published
- 2017
43. Etnografia dell'incertezza. L'incapacità di pensare il futuro come assenza (culturale)
- Author
-
Matera, V, MATERA, VINCENZO, Matera, V, and MATERA, VINCENZO
- Abstract
Within an anthropological framework, the social process of progressive contextualization of individuals, of acquisition of cultural resources, and of the necessary expertise and knowledge to move culturally and meaningfully into the social space is intended in terms of a progressive reduction of indeterminacy [Geertz 1987; Remotti 2013]. It is a process that produces new members of a society based on more or less rigid patterns. Starting from the evidence that uncertainty of the future unfolds contemporary societies, I propose a reflection on the processes that can cause a social expansion of uncertainty. From a theoretical point of view and on the basis of ethnographic indexes I present an analysis of some conditions that erode the sense of belonging, that kind of "feel at home" which is premise and result of social relationships based on the management of uncertainty of the future, and provoke moral and material conflicts (and even violence).
- Published
- 2017
44. The effect of alpha-lipoic acid on temporary threshold shift in humans: a preliminary study
- Author
-
Quaranta N, Dicorato A, Matera V, D'Elia A, and Nicola Quaranta
- Subjects
Adult ,Male ,Alpha-lipoic acid ,Young Adult ,Thioctic Acid ,Hearing protection ,otorhinolaryngologic diseases ,Humans ,Auditory Threshold ,Female ,Audiology ,Noise-induced hearing loss ,Antioxidants - Abstract
Noise-induced hearing loss (NHIL) is a significant source of hearing loss in industrialized countries. Recent research on the cellular bases of NIHL has led to new avenues for protection through prophylactic drugs. Although in experimental animal models several compounds have shown a protective effect in NIHL, limited data are available in humans. Many authors are focusing their attention on the role of antioxidant on hearing protection. Alpha-lipoic acid (ALA), an essential cofactor in mitochondrial enzymes, is a novel biological antioxidant and a potent free radical scavenger and, in animal models, it has been shown to protect from age-induced and cisplatin-induced hearing loss. The aim of our study was to evaluate the effect of alpha-lipoic acid on temporary threshold shift measured 2 minutes after the end of exposure (TTS(2)) induced by a 3 kHz tone in young normally hearing subjects. Thirty young normal hearing volunteers served as control subjects. Individuals were randomly assigned to three groups. Group A (10 subjects) subjects were exposed to a 90 dB HL 3 kHz pure tone for 10 min. Group B (10 subjects) subjects were exposed to a 90 dB HL 3 kHz pure tone one hour after oral ingestion of 600 mg of ALA. Group C (10 subjects) were exposed to a 90 dB HL 3 kHz pure tone after 10 days of oral ingestion of 600 mg of ALA. Statistical analysis showed that prior to the exposure the hearing thresholds did not differ significantly among the three groups. TTS(2) of group C was significantly lower that TTS2 of Groups A and B at 6 kHz (p 0.03), and TEOAEs amplitude change after noise exposure was lower for group C compared to Groups A (p = 0.089) and B (p = 0.03). ALA is a powerful lipophilic antioxidant and free radical scavenger currently used in clinical practice. A single dose of 600 mg of dose ALA did not induce any protection on the TTS(2) induced by a 90 dB HL 3 kHz tone, while 10 days of therapeutic dosage assumption of ALA was associated with significant protection at 6 kHz. The results of this study show that a short course of ALA protects from TTS(2) in humans, and therefore further studies are needed to better define the role of ALA in the prevention of noise induced hearing loss.RIASSUNTOL'ipoacusia da rumore è un'importante causa di sordità nei paesi industrializzati. Recenti ricerche sulle basi biologiche della sordità da rumore hanno condotto a nuove prospettive per quanto riguarda la prevenzione farmacologica. Sebbene gli esperimenti condotti su animali abbiano dimostrato l'efficacia di numerosi composti nella prevenzione del danno da rumore, pochi dati sono ad oggi disponibili nell'uomo. Molti autori stanno concentrando la loro attenzione sul ruolo di protezione degli antiossidanti dal danno da rumore. L'acido alfa-lipoico (ALA), un importante cofattore degli enzimi mitocondriali, è un nuovo antiossidante biologico ed un potente scavenger dei radicali liberi. In modelli animali è stata dimostrata la sua efficacia nella protezione dall'ipoacusia età-correlata e cisplatino-indotta. L'obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare l'effetto dell'acido alfa lipoico sull'innalzamento temporaneo di soglia indotto da un tono puro a 3 kHz in giovani soggetti normoudenti. Trenta giovani volontari sono stati utilizzati come soggetti di studio e suddivisi in tre gruppi. Il Gruppo A (10 soggetti) è stato esposto ad un tono puro di 90 dB HL a 3 kHz per dieci minuti. Il Gruppo B (10 soggetti) è stato esposto ad un tono puro di 90 dB HL a 3 kHz un'ora dopo l'assunzione per os di 600 mg di acido alfa-lipoico (ALA). Il Gruppo C (10 soggetti) é stato esposto ad un tono puro di 90 dB HL a 3 kHz dopo dieci giorni dall'assunzione per os di 600 mg di ALA. Prima dell'esposizione a rumore la soglia uditiva dei tre gruppi non mostrava differenze statisticamente significative. La TTS del Gruppo C é risultata invece significativamente piú bassa di quella dei Gruppi A e B a 6 kHz (p 0.03) e la variazione di ampiezza delle TEOAEs per il Gruppo C é risultata significativamente piú bassa di quella del Gruppo A (p = 0.089) e del gruppo B (p = 0.03). L'ALA é pertanto un potente antiossidante lipofilico e scavenger dei radicali liberi attualmente utilizzato nella pratica clinica. Una singola dose di ALA di 600 mg non induce alcuna protezione sulla TTS provocata dall'esposizione ad un tono puro di 90 dB HL a 3 kHz, ma é possibile ottenere una protezione statisticamente significativa attraverso l'assunzione per dieci giorni di ALA a dosaggio terapeutico. Il nostro studio dimostra quindi che un breve trattamento con ALA protegge dal danno da rumore nell'uomo e pertanto ulteriori ricerche sono necessarie per meglio definire il ruolo di ALA nella prevenzione del danno da rumore.
- Published
- 2012
45. La modernità è altrove. Immaginazione e antropologia
- Author
-
Matera V, Carmagnola F., Matera V., and Matera, V
- Subjects
immaginazione ,modernità ,identità ,dimensione culturale - Abstract
Il saggio presenta il carattere culturale della facoltà dell'immaginazione, delineandone il ruolo svolto nei processi di costruzione delle soggettività contemporanee
- Published
- 2008
46. I fondamenti empirici dell'antropologia
- Author
-
MATERA V, Matera V., and MATERA V
- Subjects
ANTROPOLOGIA ,RICERCA SUL CAMPO ,TEORIE ANTROPOLOGICHE - Abstract
RIFLESSIONE EPISTEMOLOGICA SULLA PRODUZIONE DI SAPERE ANTROPOLOGICO A PARTIRE DALLA RICERCA SUL CAMPO
- Published
- 2008
47. Instrumental evaluation of upper limb movements in subjects after cervical spinal cord injury
- Author
-
Galofaro, E., primary, Deluca, A., additional, Pierella, C., additional, Tasso, E., additional, Cervetto, F., additional, Bellitto, A., additional, Matera, V., additional, Gamba, S., additional, Losio, L., additional, Venegoni, A., additional, Mandraccia, S., additional, Muller, I., additional, Pini, D., additional, Leoncini, C., additional, Quinland, E., additional, Massone, A., additional, and Casadio, M., additional
- Published
- 2017
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48. Com'è bella la città. Orizzonti immaginari dell’esistenza nelle società contemporanee
- Author
-
Barenghi M, Langhella G., Turchetta M, Ferraris D, Paccagnini E, Baldi G, Saccone A, Maxia S, Martignoni C, Turi N, Westphal B, Basilico G, Consonni G, Matera V, Martinotti G, Matera, V, MATERA, VINCENZO, Barenghi M, Langhella G., Turchetta M, Ferraris D, Paccagnini E, Baldi G, Saccone A, Maxia S, Martignoni C, Turi N, Westphal B, Basilico G, Consonni G, Matera V, Martinotti G, Matera, V, and MATERA, VINCENZO
- Published
- 2012
49. Ethnography: experiences, representations, practices for studying cultural diversity. Introductory notes
- Author
-
Matera, V and Matera, V
- Subjects
Anthropological knowledge ,Global/local ,M-DEA/01 - DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE ,Field ,Ethnography/Anthro- pology ,Anthropological identity - Abstract
Today ethnography is extremely fragmented. What once was its core – the “field” – has now progressively ex- ploded. Very few anthropologists today would start their researches with in mind notions of field and fieldwork rigidly localized. If anthropologists have historically opted for conducting work on “traditional” and “au- thentic” usages and customs and “pure” and uncon- taminated social and cultural systems, now awareness is raising about what is beyond the field, i.e. the “wider world” surrounding it. Once strictly situated, localized, intensive, deep and, indeed, artisan project, fieldwork progressively entails a capacity to look outwardly. What distinguishes cultural anthropology is no more a prac- tical mode of research, a sort of technique, but, much more concretely, the manner in which it formulates re- search questions and conceptually defines its objects. Thus, ethnographers need to be able to look outwardly in terms of space (how do our fields take us elsewhere?), and in terms of time (fieldwork is nothing but a short step in a much longer timing, a past, a present, a future).
- Published
- 2013
50. Prefazione
- Author
-
D'AGOSTINO, Gabriella, Matera, V., Hannerz, U, D'Agostino, G, and Matera, V
- Subjects
antropologia dei mondi contemporanei ,Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche - Published
- 2012
Catalog
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