17 results on '"Ghizzoni C"'
Search Results
2. Dal privato allo spazio pubblico. Le fonti sulla deportazione di rom e sinti come percorso di cittadinanza e riconoscimento
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Bravi, Luca, Pasta, Stefano, Stefano Pasta (ORCID:0000-0002-7756-5427), Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Bravi, Luca, Pasta, Stefano, and Stefano Pasta (ORCID:0000-0002-7756-5427)
- Abstract
Analizzando il processo che ha portato alla posa della prima pietra di inciampo per rom e sinti in Italia, avvenuta il 18 gennaio 2023 a Trieste, il contributo si interroga sulle tappe che hanno riattivato la partecipazione politica di giovani rom e sinti, proprio a partire dalla ricostruzione di vicende storiche che si sono trasformate in elementi di riscoperta della propria identità collettiva, in coerenza con la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti, Caminanti (2012-2020; poi 2021-2030). Il periodo 1990-2010 è stato caratterizzato dalla ricostruzione a livello storico della deportazione e dello sterminio nazifascista, noto come Porrajmos o Samudaripen; successivamente, istituzioni culturali, come le università, hanno lavorato a progetti per la sua divulgazione e si sono interrogati su come promuovere una didattica della memoria (tra gli altri, Porrajmos.it: il museo virtuale sullo sterminio di sinti e rom; Rom e Sinti in Italia e nel mondo – Giving Memory a Future); quindi istituzioni e realtà culturali hanno acquisito la consapevolezza che tale memoria assume un particolare significato nel contrasto all’antiziganismo diffuso anche oggi, facendo emergere i meccanismi di conservazione di letture stereotipate mantenutesi anche dopo Auschwitz. Parallelamente a questo percorso nello spazio culturale pubblico, è avvenuto un processo di narrazione interna alle comunità rom e sinti italiane che si lega alla riappropriazione della propria storia come elemento di costruzione di cittadinanza, smentendo un quadro sociale di memoria, dunque un processo di narrazione sociale consolidatosi nella storia, che teorizzava una sorta d’incapacità delle “popolazioni nomadi” (così venivano definiti i rom e sinti) nel considerare la profondità del racconto storico. L’idea dell’incapacità di narrazione storica rappresenta un pregiudizio diffuso e pericoloso, perché l’accusa d’incapacità a rapportarsi con il passato si alimenta reciprocamente con la negazione di appartenenza a
- Published
- 2023
3. Il Museo «Pasquali Agazzi» (Mu.P.A.) di Brescia tra conservazione e condivisione di una tradizione educativa
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Bressanelli, Renata Giovanna, Ghizzoni, Carla Francesca, Bressanelli Renata Giovanna (ORCID:0000-0003-4172-3080), Ghizzoni Carla Francesca (ORCID:0000-0002-6658-7954), Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Bressanelli, Renata Giovanna, Ghizzoni, Carla Francesca, Bressanelli Renata Giovanna (ORCID:0000-0003-4172-3080), and Ghizzoni Carla Francesca (ORCID:0000-0002-6658-7954)
- Abstract
This paper offers an account of the process that led to the founding, in 2021 in Brescia (Italy), of the «Pasquali Agazzi» Museum (Mu.P.A.), an exhibition laying out the key steps in the infant education experiment implemented at the end of the 19th century by Rosa and Carolina Agazzi and Pietro Pasquali. In particular, this investigation aims to highlight how the Mu.P.A. enhances its historical heritage with activities that respond to the demands suggested by the Public History of Education approach.
- Published
- 2023
4. Ricerca e valorizzazione del patrimonio storico-educativo. il caso del carteggio inedito Montessori-Borromeo presso l'Asilo di Oreno
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Seveso, G, Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, and Seveso, G
- Abstract
The paper presents the experience of finding and exploiting unpublished sources and Montessori materials within the Oreno Kindergarten, one of the first institutions in the Brianza area to adopt the Montessori method in Italy The critical analysis and reflection on the works of the pedagogist, flanked and fuelled by unpublished written documents, runs parallel to the reconstruction of the history of some of these institutions through the recovery of school materials The objectives of this pathway are to implement historical-educational research based on the active involvement of actors in the local community, to foster scientific dissemination on the subject of childhood education and the Montessori method, to promote initiatives to enhance the historical-educational heritage
- Published
- 2023
5. Il patrimonio storico-educativo come fonte per la ‘Public History of Education’. Tra buone pratiche e nuove prospettive. Historical-educational heritage as a source of Public History of Education between good practices and new perspectives, Book of abstracts del III Congresso della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (Milano, 14-15 dicembre 2023) / Book of abstracts of III Congress of Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (Milan, 14th-15th December 2023)
- Author
-
Ghizzoni, C (ORCID:0000-0002-6658-7954), Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, Carla Francesca, Ghizzoni, C (ORCID:0000-0002-6658-7954), Ascenzi, A, Bandini, G, and Ghizzoni, Carla Francesca
- Abstract
Il Book of abstract raccoglie proposte che intendono offrire spunti di riflessione sulle possibili applicazioni delle pratiche della Public History al patrimonio storico-educativo. Gli abstracts sono organizzati in tre sezioni, nella prima sono avanzate riflessioni di carattere teorico e metolologico sul tema, nella seconda sono presentate esperienze didattiche e attività sul territorio, mentre la terza si sofferma sull’analisi e la narrazione delle fonti. Nel loro complesso gli abstracts offrono un interessante spaccato delle innumerevoli possibilità di approccio al patrimonio storico-educativo che permettono di uscire dai confini angusti del mondo accademico per interagire con la società civile, che in non pochi casi diviene co-costruttrice di contenuti e protagonista di percorsi di valorizzazione incentrati sui beni culturali di interesse storico-educativo., The Book of abstracts collects proposals that offer input on the possible applications of Public History practices to historical-educational heritage. The abstracts are organized into three sections. In the first, theoretical and methodological reflections are advanced. The second section presents educational experiences and activities in the field. The third section focuses on the analysis and narration of sources. All the abstracts offer an interesting cross-section of the innumerable possibilities of an approach to historical-educational heritage that allows us to leave the narrow confines of the academic world to interact with civil society which in many cases becomes co-constructor of contents and protagonist of paths of valorisation focused on historical-educational cultural goods.
- Published
- 2023
6. I registri dell’Archivio della scuola “Casa del Sole” di Milano (1956-1963) come base per una riflessione con docenti e dirigenti
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Comerio, L, Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, and Comerio, L
- Abstract
Con questo contributo si intende illustrare una ricerca ancora in corso, condotta presso l’Archivio Storico della scuola all’aperto “Casa del Sole” di Milano, interessato, negli anni 2016-2020, dal progetto di recupero e valorizzazione “Archivio scolastico come memoria di comunità”: un lavoro che ha portato al riordino e all’inventariazione dei documenti e alla loro ricollocazione in spazi più idonei alla conservazione, in grado di accogliere anche classi scolastiche per laboratori di approccio diretto alle fonti. La ricerca qui presentata si riconosce debitrice di quella “rivoluzione storiografica” che, a partire dagli ultimi anni del Novecento, ha riorientato il focus degli studiosi, sino ad allora concentrato su aspetti più generali – legislativi, istituzionali, filosofici –, dando vita a una storia della cultura materiale della scuola che ha fatto emergere, attraverso lo scavo nelle realtà locali, una notevole gamma di fonti prima scarsamente considerate, utili ad approfondire – e talvolta a ripensare – la visione stessa dell’evoluzione delle istituzioni scolastiche (D’Ascenzo, 2022; Sani, 2019). La dimensione locale rappresenta un punto di vista particolarmente utile per osservare il modo in cui i diversi processi della storia della scuola si sono via via configurati, al di là dei principi dichiarati e dei condizionamenti nazionali e sovranazionali, dai quali lo studio non può peraltro prescindere: è nella scala locale che è possibile comprendere in quale forma correnti pedagogiche innovative o movimenti di conservazione o di regresso siano stati accolti e declinati negli specifici contesti, confrontandosi con tensioni, resistenze e slanci di segno opposto (Barausse, Ghizzoni, Meda, 2018). Tale cambio di punto di vista è andato di pari passo con una forte attenzione verso il recupero e la tutela del patrimonio storico-educativo, che ha visto impegnate, accanto al mondo accademico, le istituzioni scolastiche, che hanno realizzato percorsi didattici a di
- Published
- 2023
7. “La parola ai bambini”: voci d’infanzia dall’archivio storico dell’Internationale Jugendbibliothek
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni C, Gumirato, Cristina, Cristina Gumirato, Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni C, Gumirato, Cristina, and Cristina Gumirato
- Abstract
All’interno della recente e molto articolata sfida di analizzare e indagare il pensiero infantile nel suo articolarsi storico, gli studi condotti sulle “scritture bambine” hanno trovato uno spazio di affermazione anche nell’indagine storica sulla letteratura per l’infanzia. Se da un lato le riviste per ragazzi si sono poste all’attenzione della riflessione critica come possibili fonti per rintracciare la voce viva del giovane lettore anche su tematiche relative ai libri e alla lettura, dall’altro lato un altro nuovo ambito di ricerca può essere offerto dal materiale archivistico conservato dalle biblioteche per ragazzi. In particolare, nel secondo dopoguerra la nascita di biblioteche pubbliche come luoghi ideali per la costruzione di un tessuto culturale improntato attorno ai riscoperti valori democratici, delineò nuovi profili di lettori bambini: essi erano fruitori attivi dei libri messi a disposizione in spazi a loro misura ed erano partecipi della vita della biblioteca, rielaborando e suggerendo in forma scritta e orale quanto veniva loro offerto, in un’ottica di reciproco scambio. Su questo versante culturale si collocano le iniziative di educazione alla lettura promosse dalla scrittrice e giornalista Jella Lepman (1891-1970) negli anni Cinquanta all’interno dell’Internationale Jugendbibliothek, la prima biblioteca europea per bambini e ragazzi dotata di un patrimonio bibliografico internazionale. L’accortezza nella scelta delle opere da inserire nel catalogo della biblioteca teneva in considerazione due aspetti fondamentali: la qualità letteraria dei testi, che dovevano rispecchiare il progetto educativo della biblioteca, ma anche i gusti letterari dei giovani lettori, a cui veniva lasciato spazio di pensiero e giudizio. A partire da questo presupposto nacque l’idea di far scrivere delle recensioni ai lettori stessi, dando la possibilità agli editori e agli autori di ascoltare le opinioni del loro pubblico e di ricalibrare eventualmente la proposta editori
- Published
- 2023
8. L’esperienza dell’Archivio storico dell’Associazione Opera Pizzigoni: un modo diverso di vivere la storia
- Author
-
Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, Zuccoli, F, Ascenzi, A, Bandini, G, Ghizzoni, C, and Zuccoli, F
- Abstract
Il presente contributo racconta l’esperienza dell’Archivio storico dell’As- sociazione Opera Pizzigoni (ASOP) nello specifico riferendosi alle prospettive avanzate dalla Public History. L’archivio ASOP non è un archivio scolastico, ma è un archivio strettamente legato al metodo fondato da Giuseppina Pizzigoni (1870-1947), maestra, diret- trice e pedagogista, che ideò, insieme a un comitato scientifico, un metodo rico- nosciuto a livello nazionale. Fin dai primi anni del Novecento la stessa Giusep- pina Pizzigoni comprese l’importanza di documentare il processo di definizione del metodo, unito al percorso che la portò alla costruzione di un nuovo edificio, eretto a Milano in via Castellino da Castello, 10, secondo le sue indicazioni pedagogiche (Pizzigoni, 2022). Questa scuola esiste tutt’ora ed è il luogo in cui è applicato il metodo Pizzigoni. L’Associazione Opera Pizzigoni nell’ultimo decennio, ha deciso di dedicare una grande attenzione all’archivio, priorita- riamente per salvaguardarlo dal rischio della sua dispersione, ma al contempo per permettere un’attenta riscoperta della figura di Pizzigoni, attraverso la va- lorizzazione di questo patrimonio unico in Italia, documentazione viva di uno specifico percorso pedagogico (Zuccoli, 2020; Zuccoli, Ferri, 2022). Il primo obiettivo che si è voluto perseguire è stato quello di un riconosci- mento da parte della Soprintendenza. A partire dal momento in cui l’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente rilevante, con decreto 4661 del 12 settembre 2018, il percorso ha focalizzato il suo impegno nello specifico su due fronti: il primo volto a proseguire il processo di catalogazione, digitalizzazione dei materiali presenti; il secondo mirato a rendere accessibile e fruibile il suo patrimonio in un percorso legato ai concetti della Public History (Bandini, Oliviero, 2019). A titolo esemplificativo si riportano tre esperienze diverse: - Una digitale, consistita nell’apertura della pagina Faceb
- Published
- 2023
9. MNEMOSINE
- Author
-
Barausse, A., Levantesi, L., Ascenzi, A., Covato, C., Ghizzoni, C., Lepri, C., Meda, J., Meta, C., Morandini, M. C. Oliviero S., Sani, R., Targhetta, F., Zago, G., and Alfieri, P.
- Published
- 2021
10. Determination of estragole, safrole and eugenol methyl ether in food products
- Author
-
Siano, F., primary, Ghizzoni, C., additional, Gionfriddo, F., additional, Colombo, E., additional, Servillo, L., additional, and Castaldo, D., additional
- Published
- 2003
- Full Text
- View/download PDF
11. CHARACTERIZATION OF DESOLEANA SAGE, A NEW SAGE SPECIES
- Author
-
Ghizzoni, C., primary, Colombo, E., additional, Bottini, A., additional, Picci, V., additional, and Atzei, D., additional
- Published
- 1993
- Full Text
- View/download PDF
12. Lung involvement in systemic sclerosis: role of high resolution computed tomography and its relationship with other pulmonary and clinico-serological features
- Author
-
Michele Colaci, Sebastiani, M., Manfredi, A., Giuggioli, D., Cassone, G., Manzini, C. U., Ghizzoni, C., Cerri, S., and Ferri, C.
- Subjects
Adult ,Lung Diseases ,Male ,Scleroderma, Systemic ,Lung ,systemic sclerosis ,computed tomography ,Antibodies, Antinuclear ,Humans ,Female ,Middle Aged ,Tomography, X-Ray Computed ,Follow-Up Studies ,Retrospective Studies - Abstract
The study investigated the characteristic of interstitial lung disease in a large series of systemic sclerosis (SSc) patients by means of HRCT and the correlations between functional lung parameters, serological features and the extent of lung involvement evaluated by high-resolution computed tomography (HRCT). One hundred and seven SSc patients, consecutively investigated by means of HRCT, standard chest X-ray, and pulmonary function tests, were retrospectively evaluated. Chest radiogram and HRCT scores were strongly associated (Pearson's r=0.82, p.0001); moreover, the first significantly correlated with spirometric parameters, even if weakly. Anti-Scl70 and anti-centromere antibodies were associated with higher (p=0.01) and lower HRCT score (p=0.0002), respectively. The extension of interstitial lung involvement in SSc evaluated with HRCT is directly proportional to functional lung parameters. HRCT, spirometry and DLco should be considered essential in the core-set of non-invasive diagnostic tools for the first-line assessment of scleroderma lung involvement.
13. Effects of ultra-high hydrostatic pressure treatments on the quality of tomato juice
- Author
-
Porretta, S., Birzi, A., Ghizzoni, C., and Vicini, E.
- Published
- 1995
- Full Text
- View/download PDF
14. Determination of estragole, safrole and eugenol methyl ether in food products
- Author
-
F. Gionfriddo, Domenico Castaldo, Luigi Servillo, Francesco Siano, C. Ghizzoni, E. Colombo, Siano, F., Ghizzoni, C., Gionfriddo, F., Colombo, E., Servillo, Luigi, and Castaldo, D.
- Subjects
Detection limit ,Chromatography ,Chemistry ,Extraction (chemistry) ,General Medicine ,Standard solution ,Analytical Chemistry ,Eugenol ,Solvent ,chemistry.chemical_compound ,Safrole ,Estragole ,Food Science ,Dichloromethane - Abstract
A rapid and effective procedure for the extraction and determination of 4-allylanisole (estragole), 4-allyl-1,3-benzodioxole (safrole) and 4-allyl-1,2-dimetoxybenzene (eugenol methyl ether) in food products was developed. These compounds were isolated from food matrices by employing a simultaneous distillation–extraction (SDE) technique with a Likens and Nickerson apparatus and using dichloromethane as extraction solvent. The method was validated by conducting recovery studies on fortified food products at several concentrations. Recoveries ranged between 94 and 105%. The analyses were performed by capillary gas-chromatography, the compounds identified by retention times and confirmed by GC/MS. The detection limits, determined both in standard solutions and in foods, were 10, 5 and 8 ng/ml for estragole, safrole and eugenol methyl ether, respectively and the calibration curves showed a good linearity for all the three compounds in the concentration range 0.5–25 ppm, with correlation coefficients ranging between 0.996 and 1.000. In a number of successive analyses, the estragole peak area repeatability (RSD) was 0.20 ng/ml, whereas for safrole resulted 0.33 ng/ml and for eugenol methyl ether 0.45 ng/ml. The estragole, safrole and eugenol methyl ether levels were measured in 42 samples, for a total of six product types, including “Pesto” sauce, tomato sauce containing basil, “Cola tasting” beverages, Bologna sausage (polony), Vienna sausage (wurstel) and fresh basil. The levels ranged from below the detection limit up to 19.30 mg/kg for estragole in “Pesto” sauce.
- Published
- 2003
- Full Text
- View/download PDF
15. Prevalence and evolution of scleroderma pattern at nailfold videocapillaroscopy in systemic sclerosis patients: Clinical and prognostic implications.
- Author
-
Ghizzoni C, Sebastiani M, Manfredi A, Campomori F, Colaci M, Giuggioli D, and Ferri C
- Subjects
- Adult, Aged, Autoantibodies chemistry, Capillaries pathology, Carbon Monoxide chemistry, Diffusion, Female, Follow-Up Studies, Humans, Lung Diseases pathology, Lung Diseases, Interstitial epidemiology, Lung Diseases, Interstitial physiopathology, Male, Middle Aged, Prevalence, Prognosis, Raynaud Disease complications, Retrospective Studies, Scleroderma, Systemic epidemiology, Scleroderma, Systemic physiopathology, Skin Ulcer pathology, Ulcer physiopathology, Fingers pathology, Lung Diseases, Interstitial diagnosis, Microscopic Angioscopy methods, Nails blood supply, Scleroderma, Systemic diagnosis
- Abstract
Background: Microvascular involvement plays a decisive role in systemic sclerosis (SSc) pathogenesis occurring early in the course of the disease. Microangiopathy is responsible of important clinical manifestations, such as Raynaud's phenomenon, digital ulceration, and pulmonary arterial hypertension. Typical microvascular alterations, called scleroderma pattern, are detectable at nailfold capillaroscopy in a significant percentage of SSc patients; however its prevalence is highly variable in published studies., Aim: The aims of this study are to evaluate the prevalence and the evolution of scleroderma pattern in SSc patients and analyze their demographic, clinical and prognostic characteristics according to capillaroscopic features., Methods: Two hundred and seventy-five SSc patients, underwent at least two nailfold videocapillaroscopy during follow-up, were retrospectively enrolled., Results: A scleroderma pattern was observed in 80% of patients at baseline and 87.1% during follow-up, and it was significantly associated to digital ulcers, interstitial lung disease, reduction of diffusion lung of carbon monoxide <75%, teleangectasias and melanodermia, while sicca syndrome and arthralgias were associated to normal/nonspecific pattern. Digital ulcers, teleangectasias, sicca syndrome, and arthralgias remained independently associated with scleroderma pattern on multivariate analysis. In conclusion, the main clinical manifestation correlated with scleroderma pattern is the occurrence of digital ulcers, and their appearance is strictly correlated with the variation of capillaroscopic feature during the time. Further studies should confirm the association between SSc pattern and lung fibrosis., (Copyright © 2015 Elsevier Inc. All rights reserved.)
- Published
- 2015
- Full Text
- View/download PDF
16. Measuring microangiopathy abnormalities in systemic sclerosis patients: the role of capillaroscopy-based scoring models.
- Author
-
Sebastiani M, Manfredi A, Cassone G, Giuggioli D, Ghizzoni C, and Ferri C
- Subjects
- Humans, Radiography, Scleroderma, Systemic physiopathology, Microcirculation physiology, Microscopic Angioscopy standards, Research Design standards, Scleroderma, Systemic diagnostic imaging
- Abstract
Capillaroscopy is a noninvasive imaging technique for the in vivo study of microcirculation. The role of a qualitative evaluation of capillaroscopy in the assessment of Raynaud's phenomenon secondary to scleroderma spectrum disorder, particularly systemic sclerosis (SSc), is well defined. The usefulness of capillaroscopy in the follow-up of SSc patients and the possible prognostic role for the appearance of typical SSc vascular and visceral involvement, namely, digital ulcers, pulmonary arterial hypertension, and mortality, is suggested by many authors but still under debate. In this regard, and for a reliable and repeatable longitudinal evaluation of SSc microangiopathy, a quantitative analysis should be required. In this review, we describe the current classifications proposed to define the SSc microvascular involvement and the scoring methods suggested for a semiquantitative and quantitative analysis of microangiopathy and its correlation with clinical manifestations of disease.
- Published
- 2014
- Full Text
- View/download PDF
17. Lung involvement in systemic sclerosis: role of high resolution computed tomography and its relationship with other pulmonary and clinico-serological features.
- Author
-
Colaci M, Sebastiani M, Manfredi A, Giuggioli D, Cassone G, Manzini CU, Ghizzoni C, Cerri S, and Ferri C
- Subjects
- Adult, Female, Follow-Up Studies, Humans, Lung diagnostic imaging, Male, Middle Aged, Retrospective Studies, Antibodies, Antinuclear blood, Lung Diseases blood, Lung Diseases diagnostic imaging, Scleroderma, Systemic blood, Scleroderma, Systemic diagnostic imaging, Tomography, X-Ray Computed
- Abstract
The study investigated the characteristic of interstitial lung disease in a large series of systemic sclerosis (SSc) patients by means of HRCT and the correlations between functional lung parameters, serological features and the extent of lung involvement evaluated by high-resolution computed tomography (HRCT). One hundred and seven SSc patients, consecutively investigated by means of HRCT, standard chest X-ray, and pulmonary function tests, were retrospectively evaluated. Chest radiogram and HRCT scores were strongly associated (Pearson's r=0.82, p < .0001); moreover, the first significantly correlated with spirometric parameters, even if weakly. Anti-Scl70 and anti-centromere antibodies were associated with higher (p=0.01) and lower HRCT score (p=0.0002), respectively. The extension of interstitial lung involvement in SSc evaluated with HRCT is directly proportional to functional lung parameters. HRCT, spirometry and DLco should be considered essential in the core-set of non-invasive diagnostic tools for the first-line assessment of scleroderma lung involvement.
- Published
- 2014
Catalog
Discovery Service for Jio Institute Digital Library
For full access to our library's resources, please sign in.