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Brain arteriovenous malformations (bAVMs) are congenital defects of vasculogenesis, the natural history of which is characterized by a significant morbidity and mortality related to the risk of bleeding. Their management remains challenging, since complete eradication is often difficult. Embolization, surgery, or radiosurgery alone are safe and effective for small unruptured AVMs, while a multidisciplinary approach should be pursued for larger ones. We report a case of intracerebral haemorrhage due to the rupture of a large bAVM, for which a multidisciplinary approach was adopted: endovascular partial embolization followed by complete surgical removal.

Background: inflammatory bowel diseases (IBD) are chronic disorders that affect the gastrointestinal tract but which also present extraintestinal manifestations. One of the problems related to IBD is the presence of bothfemale and male infertility. Aim: determine the correlation between IBD and male and female infertility by analyzing the literature. Material and method: studies carried out in the last twenty years have been selected through the PubMed search engine. Only studies were selected that in their conclusions showed a real correlation between IBD and infertility. Results: the first cause of infetility in both sexes is related to the surgical interventions that patients have to face during the course of the disease, but there are also psycological causes or causes related to the use of drugs used for therapy. Conclusions: further studies are needed to understand what are the real mechanism underlying infertility in subjects suffering from IBDS.

Blister-like aneurysms (BLA) are a rare half-dome-shaped aneurysm, with a broad-based appearance, originating more often from a non-branching site of the supraclinoid internal carotid artery (ICA). They are sometimes difficult to recognize due to their morphological changes and high tendency to rupture. BLAs are often undiagnosed and may be detected only after repeated angiograms in the case of acute subarachnoid hemorrhage (SAH). BLA are life-threatening and no consensus has so far been reached on the best management strategy. We describe a patient with a BLA in the left ICA successfully treated by flow-diverting device using intraoperative abciximab bolus, with successful results. Recently, the use of flow-diverting device (FDD), has offered a very promising option for treatment even for ruptured BLA, with high long-term occlusion and low complication rates. However, double antiplatelet therapy is required and still represents a major constraint in a case of SAH, so that standardized multicenter studies are still needed.

The purpose of this technical report is to present that, in summer 2018, a group of students from the University of Palermo did at the University of malta. The students have the experience to dissected a thorax under a guide to expert dissectors. This work would be also a small dissection guide for young students who want to learn the main bases of dissection

The purpose of this article is to show the abdominal cavity's dissection method. In the summer of 2018 a group of students from the University of Palermo, who had already taken the anatomy exam and had good knowledege of English, went for a period of two weeks to do a dissection course at the University of malta. The students dissected skin, subcutaneously, muscle layers, parietal peritoneum and abdominal organs. this works proves to be a small dissection guide for young medical students who want to learn the main bases of dissection and important information for topographical anatomy.

SCOPO DEL LAVORO: La tcMRgFUS consente di effettuare una vera e propria esplorazione neurofunzionale per confermare ed ottimizzare il target lesionale prima di indurre una lesione cerebrale permanente. La scelta del target di trattamento si basa tuttavia su coordinate stereotassiche che non tengono conto delle diversità anatomiche di ciascun individuo. Essendo il paziente vigile durante tutta la durata della procedura, l'ottimizzazione del target di trattamento viene effettuata sulla base del feedback del paziente nel corso della procedura utilizzando sonicazioni di potenza sub-lesionale. Scopo di questo lavoro è valutare retrospettivamente il possibile ruolo della parcellizzazione talamica per l'identificazione del nucleo ventrale intermedio (Vim) in pazienti con tremore essenziale o Parkinson idiopatico unilaterale prevalentemente tremorigeno sottoposti a talamotomia unilaterale mediante tcMRgFUS. MATERIALI E METODI: È’ stato utilizzato uno scanner RM da 1.5T per acquisire sequenze morfologiche (3D FSPGR T1 1x1x1mm) e ultrastrutturali (DTI, b=1000s/mm2, 3x3x3mm, 64 direzioni di gradiente) in pazienti successivamente sottoposti a tcMRgFUS. È stata effettuata una segmentazione delle aree eloquenti cerebrali poi utilizzate come seed per un algoritmo di trattografia probabilistica mirato a rappresentare le proiezioni corticali da e verso il talamo con particolare riferimento alle aree motoria primaria e supplementare, alla corteccia pre-motoria e alla corteccia post-centrale. Le mappe di parcellizzazione talamica così ottenute sono state confrontate con le lesioni indotte mediante tcMRgFUS. RISULTATI: In tutti i casi è stato possibile rappresentare i maggiori gruppi di nuclei talamici che ricevono da o proiettano verso la corteccia cerebrale. È stato possibile identificare un’ottima sovrapposizione tra le mappe di parcellizzazione talamica così ottenute (con particolare riferimento al nucleo VIM) e le lesioni indotte mediante tcMRgFUS. CONCLUSIONI: Questi risultati preliminari lasciano ipotizzare la possibilità di utilizzare questa tecnica durante la pianificazione di trattamenti tcMRgFUS e ottimizzare i tempi di trattamento specie nei casi in cui il target di trattamento si discosti dalle coordinate stereotassiche convenzionali.

Sessioen young topics "Le Cefalee": Reperti diagnostici nell’adulto

Scopo Negli ultimi anni la terapia transcranica ad ultrasuoni focalizzati guidati da risonanza magnetica (tcMRgFUS) per il trattamento di disordini neurologici quali il tremore essenziale (ET) e il Parkinson tremorigeno (PD) è stata effettuata utilizzando esclusivamente scanner RM da 3T. Presentiamo i risultati ottenuti con il primo sistema tcMRgFUS mai integrato con uno scanner RM da 1.5T. Materiali e metodi 50 pazienti (39 ET; 11 PD) sono stati selezionati per essere sottoposti a tcMRgFUS (talamotomia monolaterale; target: nucleo ventrale intermedio, VIM). I pazienti arruolati sono stati valutati prima del trattamento e 2 giorni dopo. L'efficacia del trattamento è stata valutata utilizzando la scala Fahn-Tolosa-Marin (FTM). Una rivalutazione globale è stata eseguita 6, 12 e 24 mesi dopo il trattamento. In tutti i trattamenti è stato utilizzato uno scanner RM a 1.5T per la pianificazione ed il monitoraggio della procedura che è stata effettuata con un sistema tcMRgFUS da 1024 elementi phased-array operante a 650kHz. Risultati Tutti i pazienti con PD meno uno sono stati sottoposti a tcMRgFUS e hanno completato la procedura. Tra i 39 pazienti con ET: 3 hanno interrotto la procedura e 1 non ha subito la procedura dopo il posizionamento del frame stereotassico, tutti i rimanenti hanno completato la procedura con successo. Tutti i pazienti trattati con ET e PD che hanno completato la procedura hanno mostrato un miglioramento immediato della gravità del tremore. Sebbene dopo il trattamento siano stati osservati effetti collaterali da lievi a moderati, nessun evento avverso è durato oltre i 2-3 mesi. Conclusioni La talamotomia del nucleo Vim mediante tcMRgFUS effettuata utilizzando uno scanner RM da 1.5T è risultata essere una un'opzione terapeutica sicura ed efficace per il trattamento del tremore sia nei pazienti con ET e che nei pazienti con PD.

SCOPO DEL LAVORO: Valutare retrospettivamente le caratteristiche di semeiotica neuroradiologica delle lesioni indotte in pazienti sottoposti a talamotomia unilaterale del nucleo Vim mediante l’utilizzo di un sistema trans-cranico ad ultrasuoni focalizzati guidati da RM (tcMRgFUS). MATERIALI E METODI: Cinquanta pazienti sono stati sottoposti a talamotomia mediante tcMRgFUS per tremore essenziale refrattario a terapia medica (n = 39) o per tremore in malattia di Parkinson (n = 11). Esaminando sequenze FRFSE T2-pesate (2mm, no gap) acquisite sia intra-operatoriamente che nel successivo follow-up RM a 48h, è stata valutata la presenza e le dimensioni delle aree lesionali concentriche precedentemente descritte in letteratura (zona I: lesione cavitata; zona II: edema citotossico; zona III: edema vasogenico) e l’eventuale presenza di edema con estensione alla capsula interna omolaterale. Sono stati inoltre valutati i seguenti parametri tecnici: numero di sonicazioni, l'energia erogata e le temperature di trattamento. Le differenze delle caratteristiche neuroradiologiche e delle dimensioni lesionali sono state valutate rispettivamente utilizzando il test McNemar e il paired t-test. RISULTATI: tutte e tre le zone sono state visualizzate intra-operativamente in 26 (52%) pazienti dopo l'ultima sonicazione ad alta energia. Nessuna differenza statisticamente significativa è emersa nel tasso di visualizzazione della zona II (p = 1.000) e della zona III (p = 0.063) sull'imaging intraoperatorio rispetto al follow-up a 48 ore. Il diametro delle zone I e II e lo spessore della zona III sono risultati statisticamente aumentati nel follow-up RM a 48 ore (p

Introduction: prolonged air leak (PAL) is one of the most common postoperative complications after lung surgery. It is associatred with increased significant morbidity, lower quality of life, longer hospital stay and higher hospital costs. Since its great clinical and economic burden, it is important to establish the feasibility and the effectiveness of the routinary preventive use of a fibrin sealant in order to reduce the incidence of prolonged air leaks. Patients and methods: this is a randomized study on 189 adult patients - 118 men (62,4%) and 71 women (37,6%) aged from 39 to 87 y.o. (mean age 68,3 y.o.) - who underwent lung surgery (lobectomy or bilobectomy) with intraoperatory detection of air leakage, from January 2013 to December 2017, at Department of Thoracic Surgery in "Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi" (Bologna, Italy) and Department of Thoracic Surgery in "Paolo Giaccone" Teaching Hospital (Palermoo, Italy). Patients were randomnly assigned to the "Glue" arm (90 patients) or the "Control" group (99 patients). We only used stapler or manual suture to acheve aerostasis. In addition, we used a fibrin sealant ("glue") to cover the suture line on patients in the "glue" arm. The primary endpoints were incidence of prolonged air leaks, days with chest tube and mean hospital stay. Results: in the "Glue" arm we experienced ONLY 1 prolonged air leak (1,1%), while in the "Control group) there were 8 leaks. (8,1%). Patients kept chest tube for average 4,15 days in the "Glue" arm and 4,45 days in the "control" group. The mean hospital stay was average 7,4 days for the 2Glue" arm, while 9.1 days in the "control" group. Conclusions: according to our experience it seems that the routinary preventive use of a fibrin sealant results in a lower incidence of prolonged air leaks, a shorter hospital stay with lower hospital costs, representing a cost-effective, feasible and effective system to decrease morbility and mortality among surgical patients.

SCOPO DEL LAVORO: La terapia trans-cranica ad ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica (tcMRgFUS) è stata recentemente introdotta per il trattamento non invasivo di alcuni disordini del movimento quali il tremore essenziale (ET) ed il Parkinson idiopatico unilaterale prevalentemente tremorigeno (PD). Sebbene con tale tecnica sia possibile generare con successo talamotomie del nucleo Vim nella maggior parte dei pazienti, in alcuni casi si incontrano difficoltà nell’indurre un incremento di temperatura nel target pianificato sufficiente ad indurre e consolidare una lesione permanente. La causa di questi fenomeni è da ricercare nelle caratteristiche specifiche del tavolato cranico cranio che è uno dei maggiori ostacoli alla trasmissione di energia ultrasonora. Scopo del presente lavoro è l’analisi retrospettiva dei fattori legati alle caratteristiche del tavolato cranico ed ai parametri tecnici delle procedure tcMRgFUS cui i pazienti sono stati sottoposti. MATERIALI E METODI: Sono stati analizzati retrospettivamente i dati e i parametri fisici relativi a 52 pazienti sottoposti a talamotomia unilaterale mediante tcMRgFUS (39 con ET e 13 con PD). Sono state analizzate le relazioni tra la temperatura massima raggiunta durante il trattamento, la rapidità di innalzamento di temperatura con l’energia ultrasonora e altri fattori, tra cui superficie del tavolato cranico esposta al fascio HIFU, numero di elementi del trasduttore HIFU utilizzati e il coefficiente di attenuazione del tavolato cranico (Skull Density Ratio, SDR) calcolato a partire da un dataset TC (tecnica sequenziale; 1,25mm di spessore; nessuna inclinazione del gantry). RISULTATI: Tra i vari fattori, la rapidità di innalzamento di temperatura all’aumentare dell’energia ultrasonora rilasciata ha mostrato correlazione positiva con l’SDR (r2=0.765 p

The purpose of this article is to show the mediastinal dissection method used during the stage performed by a group of students from the Univrersity of palermo that, during the sumer of 2017, had the opportunity to spend a period of 4 weeks at the Department of Anatomy of The University of malta. The students were guided to practice dissection of some corpes to study various mediastinal organs. This experience permitted to the students to verify practically what they lernt in the books, and reperesented a unique opportunity for them to perform practice with cadavers, that is actually very difficult to do in italian universities.

The oral microbiota is represented by the set of bacteria and microrganisms that reside in the oral cavity. It is formed from bird and stabilizes during the period of permanent dentition. The oral microbiota poresents from 500 to 700 bacterial species, belonging to six main phyla, Firmicutes, Bacteroidetes, Proteobacteria, Actinobacteria, Spirochaetes and Fusobacteria. These bacteria partecipate in the formation of dental plaque, a sort of biofilm that deposits on the rigid surfaces of the oral cavity, and contributes to the healthy maintenance of the oral cavity. An alteration of the oral microbiota contributes to the pathogenesis of periodontitis, caries, gingivitis and also of systemic diseases such as cardiovascular disorders and problems in pregnancy.

Scopo Il coinvolgimento delle ghiandole lacrimali (GL) in pazienti affetti da Oftalmopatia di Graves (OG) è stato considerato come una potenziale causa dei sintomi tipicamente associati a questa malattia. Diversi studi hanno rilevato che le dimensioni delle GL nei pazienti OG sono aumentate, ma non ci sono studi che prendono in considerazione pazienti con diversa attività della malattia. Abbiamo valutato l'erniazione delle GL rilevata sulle immagini di risonanza magnetica (RM), in pazienti con diversa attività OG. Materiale e metodi Trentadue pazienti (10M, 22F, età media 49,5 anni, range 30-68) con OG sono stati arruolati e raggruppati in base all'attività della malattia (A: n = 16 con OG inattivo, Clinical Activity Score (CAS)

Scopo La tcMRgFUS consente di effettuare una vera e propria esplorazione neurofunzionale per confermare ed ottimizzare il target lesionale prima di indurre una lesione cerebrale permanete. La scelta del target di trattamento si basa tuttavia su coordinate stereotassiche che non tengono conto delle diversità anatomiche di ciascun individuo. L'ottimizzazione del target viene effettuata sulla base del feedback del paziente durante la procedura stessa. Scopo di questo lavoro è valutare il possibile ruolo della parcellizzazione talamica per l'identificazione del nucleo ventrale intermedio (VIM) in pazienti sottoposti a tcMRgFUS. Materiali e metodi È’ stato utilizzato uno scanner RM da 1,5T per acquisire sequenze morfologiche 3D e ultrastrutturali (DTI) in pazienti successivamente sottoposti a tcMRgFUS. È stata effettuata una segmentazione delle aree eloquenti cerebrali poi utilizzate come seed per un algoritmo di trattografia probabilistica mirato a rappresentare le proiezioni corticali da e verso il talamo con particolare riferimento alle aree motoria primaria e supplementaria e alla corteccia premotoria. Le mappe di parcellarizzazione talamica ottenute sono state confrontate con le lesioni indotte mediante tcMRgFUS. Risultati In tutti i casi è stato possibile rappresentare i maggiori gruppi di nuclei talamici che ricevono da o proiettano verso la corteccia. È stato possibile identificare un’ottima sovrapposizione tra le mappe di parcellizzazione talamica così ottenute (con particolare riferimento al nucleo VIM) e le lesioni indotte mediante tcMRgFUS. Conclusioni Questi risultati lasciano ipotizzare la possibilità di utilizzare questa tecnica durante la pianificazione di trattamenti tcMRgFUS e ottimizzare i tempi di trattamento specie nei casi in cui il target di trattamento si discosti dalle coordinate stereotassiche.

Scopo Indagare i cambiamenti di connettività funzionale nei giocatori patologici (GP) rispetto ai controlli sani (CS) mediante risonanza magnetica funzionale in condizioni di resting state. Materiale e metodi 13 CS e 14 GP sono stati reclutati in questo studio (tutti maschi destrimani, non in terapia farmacologica, età media 35,96 ± 9,56). Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad RM encefalo utilizzando uno scanner da 1,5T. I dati di attivazione delle regioni cerebrali tra loro funzionalmente collegate sono stati ottenuti utilizzando un'analisi concat-ICA. Le componenti risultanti sono state quindi confrontate tra i due gruppi. Tra queste mappe sono state prese in considerazione solo quelle che presentavano differenze statisticamente significative (p

Scopo La terapia dei disordini neurologici mediante tcMRgFUS è stata effettuata utilizzando esclusivamente scanner RM da 3T. Utilizzando uno scanner RM da 1.5T la qualità delle sequenze morfologiche utilizzabili per la pianificazione di questi trattamenti è risultata essere soddisfacente utilizzando la bobina body RF (quella utilizzata con scanner 3T). Tuttavia l'SNR delle sequenze utilizzate per la termometria RM è risultato inferiore allo standard accettabile per i trattamenti. È stata quindi sviluppata una bobina a 2 canali per assicurare un adeguato SNR. Presentiamo il protocollo di imaging efficacemente utilizzato per eseguire procedure tcMRgFUS con il primo sistema mai integrato con uno scanner da 1.5T. Materiale e metodi Utilizzando la metodologia NEMA2008 sono stati calcolati i valori di SNR relativi alle sequenze RM morfologiche normalmente acquisite per la pianificazione dei trattamenti tcMRgFUS utilizzando sia bobina body RF che la bobina a 2 canali appositamente sviluppata per sistemi da 1.5T. Sono state ottenute immagini T2w-FRFSE da un fantoccio normalmente utilizzato per le verifiche giornaliere di qualità con lo stesso protocollo successivamente utilizzato durante i trattamenti. Risultati RisultatiRispetto alla bobina RF body, la bobina a 2 canali dedicata ha prodotto valori più elevati di SNR su tutti i paini si acquisizione. In particolare, abbiamo misurato per il piano assiale un SNR pari a 27.5 utilizzando la bobina dedicata mentre un valore di soli 2.5 utilizzando la bobina RF body (10x). Conclusioni Sebbene l'SNR aumenti linearmente con l'intensità di campo, va sottolineato che su uno scanner da 1.5T l'uso di una bobina dedicata ci ha permesso di ottenere immagini morfologiche con un SNR circa 5 volte maggiore rispetto le immagini teoricamente acquisibili con la bobina RF body su scanner RM da 3T.

SCOPO DEL LAVORO L’emicrania oftalmoplegica è definita come la paralisi di uno o più nervi cranici oculomotori che insorge durante o dopo un attacco di emicrania. Tratto distintivo di questa patologia è l’oftalmoplegia, con dolore retro o sopraorbitale, associata spesso a nausea e vomito. Cessata la cefalea, l’oftalmoplegia può durare per alcuni giorni e poi scomparire, ma dopo molti attacchi può persistere la paresi del muscolo extraoculare. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere le caratteristiche neuroradiologiche tipiche dell’emicrania oftalmoplegica in un caso pediatrico. MATERIALI E METODI Si descrive il caso di un bambino di 9 anni che accede in pronto soccorso per insorgenza acuta di cefalea, diplopia e ptosi palpebrale all’occhio destro. All’ingresso viene eseguito esame obiettivo, TC cranio e RM encefalo con mezzo di contrasto (1.5T). Esegue RM di controllo a 2,12 e 24 mesi. RISULTATI Il Paziente si presenta sofferente, con riferita cefalea da qualche giorno, seguita dalla comparsa di diplopia e ptosi palpebrale destra. La TC e l’RM documentano ispessimento dell’emergenza del III nervo cranico di destra, caratterizzato da enhancement post-contrastografico dopo somministrazione di chelati del gadolinio. Trattato con terapia cortisonica, il bambino ha mostrato progressivo miglioramento clinico- radiologico, con pressochè completa regressione della sintomatologia e dell’enhancement nelle RM di controllo, pur mantenendosi l’ispessimento del nervo. I reperti descritti sono compatibili con diagnosi di emicrania oftalmoplegica in accordo a quanto descritto in letteratura. L’emicrania oftalmoplegica è un quadro clinico-radiologico caratterizzato da cefalea del tipo emicrania accompagnata o seguita nei giorni successivi da paresi di uno o più tra III, IV e/o VI nervo cranico, spesso reversibile e autolimitante. Tipicamente nel bambino, durante la fase acuta, la RM mostra ispessimento rotondeggiante o trapezoide e omogeneo enhancement del tratto cisternale del nervo coinvolto (di solito il III nervo cranico), con risoluzione pressoché completa dell’enhancement nel periodo quiescente. Tali reperti RM sono sostenuti dal fatto che l’attacco emicranico innescherebbe vasospasmo dei vasa nervorum con conseguente alterazione della barriera emato-encefalica (immatura e poco efficiente specie nel bambino e nella zona di emergenza del nervo). CONCLUSIONI L’emicrania oftalmoplegica è un quadro clinico-radiologico caratteristico a prognosi buona e autolimitantesi. La RM è una metodica di imaging fondamentale per la diagnosi di tale condizione. La conoscenza dei reperti tipici è importante per la corretta pianificazione terapeutica.

Aim: Thoracoscopic lobectomy is superior to thoracotomy, but the evidence for this assumption is low. We present a comparison between thoracotomy and thoracoscopy in term of postoperative complications, mortality, postoperative, hospital stay and quaklity of life. Patients and methods: This is a rectrospective analysis of 224 lobectomies in 24-months. 128 patients (57.1%) were operated by thoracotomy; 96 patients (42.9%) by videothoracoscopy. Results: Major complications were observed in 4/128 (3.1%) in thoracotomy group and in 1/96 (16.7%) thoracoscopy. Thoracoscopy patients had a shorter hospital stay. Conclusion: our study shows an advantage of thorascopy over thoracotomy but furher studies are needed.

To evaluate the LG involvement, through the measurement of the LG herniation by of magnetic resonance imaging (MRI), in patients with different GO activity

Crohn's disease (CD) is a type of inflammatory bowel disease (IBD) and its etiology is multifactorial and involves a combination of genetic environmental factors. The interaction of these factors causes an imbalance of the microbiota, leading to the activation of several immunological and inflammatory mechanism. From an immunological point of view, there seems to be an involvement of the TIM-3/GALECTIN-9 pathway and of the autoregulation of lyTh1. These studies show that in patients with CD the autoregulation of lyth1 is lost due to a reduced concentration of galectin-9 and a reduced TIM-3 expression in LyTh1. This could be one of the reason for the state of perpetual activation of lyTh1, resulting in the chronic inflammation process.

In this paper, a semi-automatic approach for segmentation of the upper airways is proposed. The implemented approach uses an edge-driven 3D region-growing algorithm to segment ROIs and 3D volume-rendering technique to reconstruct the 3D model of the upper airways. This method can be used to integrate information inside a medical decision support system, making it possible to enhance medical evaluation. The effectiveness of the proposed segmentation approach was evaluated using Jaccard (92.1733%) and dice (94.6441%) similarity indices and specificity (96.8895%) and sensitivity (97.6682%) rates. The proposed method achieved an average computation time reduced by a 16x factor with respect to manual segmentation.

PURPOSE: We present our preliminary results achieved with the first Italian installation of a trans-cranial MRI-guided Focused Ultrasound Surgery (tcMRgFUS) certified system for functional neurosurgery. Moreover, to our knowledge, this is the world-first tcMRgFUS system ever installed on a 1.5T MRI unit. Technical issues faced to achieve a safe and effective treatment will be discussed focusing on MR high-resolution live imaging and thermometry sequences optimization. METHOD AND MATERIALS: Patient enrollment was based on indication for functional neurosurgery and evidence of medication-refractory disease; a detailed medical history has been collected together with a complete clinical examination and a neurophysiological assessment. Eligible patients have been screened by MDCT and MRI. TcMRgFUS treatments have been performed by a neurosurgeon with proven experience in functional neurosurgery, and an experienced neuroradiologist, optimizing treatment parameters case by case. RESULTS: Although this is a preliminary experience, the clinical success of our first treatments proves that this promising new technology for non-invasive treatment of various brain disorders can be safety and effectively performed also with the most popular MRI units operating at 1.5T. CONCLUSION: TcMRgFUS treatments are currently performed in a very few centers in the world and only using 3T MRI units. This is the world-first experience of functional neurosurgery successfully performed with a tcMRgFUS installed on the most popular and affordable 1.5T MR units. CLINICAL RELEVANCE/APPLICATION: Direct translational impacts are expected by the use of widely installed 1.5T MRI units both on patient quality of life and on savings in health spending, with reduction in the consumption of drugs, as well as in requests for medical examinations. Being able to use a radiation-free technique like the MRI as a guide and, even further, being able to verify the clinical effectiveness of such an innovative treatment before a permanent lesion is made in the targeted area of the brain is a huge step forward for both interventional radiology and functional neurosurgery.

BACKGROUND AND OBJECTIVE Optical Coherence Tomography (OCT) enables rapid, non-invasive in vivo measurement of retinal nerve fiber layer (RNFL) thickness, reflecting axonal density within the optic nerve. There is still lack of concordance about the use of OCT in clinical routine as a surrogate measure of brain atrophy. Objective: To investigate the role of OCT as possible predictor of disability, cognitive impairment and neurodegeneration in Multiple Sclerosis (MS). MATERIAL AND METHODS We recruited patients affected by MS according to validated criteria at the Neurological Department of the University of Palermo. Patients performed Stratus OCT- 3 Zeiss to assess RNFL and GCS measurements. Nearly 18 months later, the same patients were re-evaluated. Clinical and cognitive status was assessed also using an extensive neuropsychological battery exploring attention, executive functions and working memory, verbal and visuo-spatial memory, visuospatial functions and language and BICAMS (Brief International Cognitive Assessment for Multiple Sclerosis). Patients performed all subtests of the Italian standardized version. Subjects underwent a single-time-point brain scan using a 1.5T MRI unit; an isotropic 3D-FSPGR T1w sequence was used for brain tissue volume estimation (normalized for subject head size) with tissue-type segmentation by the use of FSL’s package SIENAX. We collected information about disease status, EDSS, relapse rate and current and former therapies. RESULTS Thirty patients (20 women; 27 RR, 2 SP) were recruited for the study. Patients were divided into two groups considering if they were affected by a previous optic neuritis (ON yes) or not (ON no). Ten patients performed the MRI scan. Twenty-two patients were on therapy (5 Interferon beta 1 a, 8 Natalizumab, 8 Fingolimod and 1 azathioprine) and 8 patients don’t take any specific therapy.DISCUSSION AND CONCLUSION.The present study confirms previous data indicating an association between a previous optic neuritis and RFNL thickening. We didn’t observe a significant association with cognitive performances. We observed a significant association also between RFNL thickness and grey matter atrophy independent by neuropsychological performances .There is a need to increase the sample of the study and for longitudinal studies to further clarify the role of OCT as a surrogate marker of degeneration.

Many reports have described adrenal myelolipomas but there have been only a few reports of extra-adrenal myelolipomas. We describe a 74-year-old woman who came to our observa- tion for MRI of the lumbar spine for typical lumbar back pain. In addition to signs of mild scoliosis and spondylo disc arthrosis, MR imaging revealed a presacral mass showing a heterogeneously high signal in all pulse sequences and almost completely suppressed on inversion recovery sequences for fat tissue. CT imaging confirmed the fatty nature of the lesion and no signs of bone involvement. These findings were most consistent with a diagnosis of a rare presacral myelolipoma as confirmed at histopathologic analysis. This work reports a case of one of the rarest presacral masses, empha- sizing the role of imaging in the differential diagnosis of other presacral masses.