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Il nome del presidente dell’Eni è tornato alla ribalta come uno degli artefici del boom economico italiano. Il saggio rileva che alle origini del suo impegno è individuabile una prospettiva più ampia, ideata e condivisa da intellettuali cattolici tra guerra, Resistenza e Liberazione. Le pur indubitabili qualità dell’uomo d’azione non avrebbero potuto ottenere risultati tanto rilevanti se non avessero trovato ispirazione in un complesso di principi sociali, incentrati sulla persuasione che, per superare gli ostacoli che rallentavano lo sviluppo, occorresse tener conto delle esigenze dei soggetti più deboli, in Italia e nel mondo.

This article focuses on the Italian chain Motel Agip from 1954, when it was created, to 1973, when the oil crisis discouraged car tourism. It combines Bourdieu’s idea that leisure and food provide cultural capital and constructivist theories where leisure contributes to modernity and to shaping people’s identities. The article adopts new archivalist analysis of textual and visual promotional items created or commissioned by ENI and stored in the ENI Historical Archive. Agip motels, in offering relaxation and tranquillity, promised to fight the stress of modern life. At the same time, they perfectly epitomized modernity thanks to their architectural and interior design, in contrast to the subsequent Italian nostalgic approach to leisure and food, which has fought the problems of modern life with old habits and traditions. Thus, among metallic walls, glass doors and new technologies, Agip motels significantly advanced the idea (unusual in Italy) of fighting modernity with modernity.

Facendo riferimento a due recenti pubblicazioni, frutto della collaborazione tra Eni e Università Cattolica, il saggio evidenzia le radici culturali dell’esperienza imprenditoriale di Enrico Mattei nei momenti cruciali dello sviluppo economico nazionale e internazionale. In particolare, mette in luce la sinergia che c’è stata fra l’Università Cattolica e la grande azienda creata da Mattei, alimentata dall’elaborazione scientifica maturata nell’ateneo cattolico tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta che ha contribuito alla formazione della cultura d’impresa di Eni e a definirne il ruolo peculiare nello sviluppo italiano e delle aree emergenti del pianeta. Il saggio fa riferimento agli orientamenti che hanno guidato la «politica estera» di Eni in Medio Oriente, in Africa e in Unione Sovietica, specie dal punto di vista del patrimonio valoriale cui si è ispirata., This essay underlines the cultural roots of the entrepreneurial experience of Enrico Mattei throughout the crucial moment of national and international development after the Second World War. The paper refers to two recent publications resulting from the collaboration of Eni and Catholic University and highlights the synergy that existed between the atheneum and the big company created by Mattei that was nourished from the scientific elaboration developed in the Catholic University between the Thirties and the Fifties. That reflection cooperated to the formation of Eni’s corporate culture and helped in defining the peculiar role of Eni in the Italian development and in other emerging areas of the planet. The essay refers to the orientation that lead Eni’s “foreign policy” in Middle East, Africa and Soviet Union, especially considering the perspective of the valorial heritage that inspired the company.

L’analisi sul rapporto tra lo Stato, l’economia e la società condotta dai ‘professorini’ dell’Università Cattolica del Sacro Cuore rappresentò un fondamentale quadro di riferimento per la politica che Amintore Fanfani, Giorgio La Pira ed Enrico Mattei, con strumenti diversi ma obiettivi in fondo condivisi, attuarono nei confronti dell’Unione Sovietica negli anni del ‘disgelo’. Nell’ateneo fondato da padre Agostino Gemelli la realtà dell’Unione Sovietica apparve infatti, fin dai primi anni di vita dell’università, un tema di interesse strategico, da approfondire in tutte le sue dimensioni (sociale, economica, filosofica, culturale e religiosa). Anche questo contribuì a irrobustire le radici culturali su cui Mattei fondava la propria azione a favore dello sviluppo economico del Paese.

Il saggio identifica nell’elaborazione scientifica sviluppata tra anni Trenta e Quaranta dagli intellettuali dell’Università Cattolica importanti radici culturali dell’esperienza imprenditoriale di Enrico Mattei. Le riflessioni etico-politiche maturate nell’ateneo cattolico tra guerra e dopoguerra stanno infatti alle origini di una prospettiva che coniugava esigenze produttive improrogabili e responsabilità morali e civili altrettanto necessarie alla rinascita italiana e allo sviluppo dei popoli. È una sinergia, quella fra Eni e Università del Sacro Cuore, inquadrabile in una storia più ampia, che ha visto l’ateneo cattolico funzionare da fucina intellettuale capace di influire a diversi livelli della vita nazionale, attraverso la formazione di una classe dirigente che ha assunto responsabilità decisive nello Stato, nella società e nell’economia.

Introduzione al volume che pubblica gli atti di un convegno del novembre 2016 dedicato a una riflessione storica aggiornata sulle radici culturali dell’esperienza imprenditoriale di Enrico Mattei e dei suoi collaboratori nei momenti cruciali dello sviluppo economico nazionale e internazionale. Il volume si concentra sul rapporto d’interazione che si è sviluppato fra l’Università Cattolica e la grande azienda creata da Mattei, per verificare se l’elaborazione scientifica maturata nell’ateneo cattolico tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta ha contribuito alla formazione della cultura d’impresa di Eni, e dunque a definirne il ruolo peculiare nello sviluppo del Paese e delle aree economicamente e socialmente emergenti del pianeta. Il volume racconta gli orientamenti culturali e i mezzi attraverso cui la prospettiva dell’Eni di Mattei si è dispiegata, approfondendo la «politica estera» di Eni in Medio Oriente, in Unione Sovietica e in Africa, specie dal punto di vista del patrimonio valoriale cui si è ispirata.