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In età tardoantica le statue di culto furono al centro di polemiche tra pagani e cristiani ed oggetto di provvedimenti imperiali. In questa sede, verrà presa in esame la tradizione delle statue “animate”, quella cioè relativa ai simulacri di divinità che per diverse circostanze si riteneva potessero diventare “vivi” e comunicare con gli uomini: accanto ai casi di statue animate tramite trucchi o per eventi miracolosi, di particolare interesse sono le credenze relative alle statue che pronunciavano oracoli, alle statue “magiche” e a quelle animate attraverso i rituali della teurgia. Tale indagine può servire ad approfondire le ragioni della condanna da parte dei cristiani della statuaria mitologica oggetto di culto e, contestualmente, a riconoscere i diversi modi in cui le statue potevano essere percepite da parte dei “pagani” nel complesso panorama della società tardoantica.

Il volumetto raccoglie i testi scritti per una mostra permanente sull'Area della Ricerca di Roma 1 del CNR organizzata nel 2018 dall'istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, poi confluito nell'ISPC e dalla Presidenza dell'Area della Ricerca. La Mostra ha voluto mettere in luce l'identità culturale dell'Area, che costituisce non solo un involucro edilizio, ma soprattutto un contesto vivo e denso di storia, che è patrimonio condiviso della comunità che lo popola.

Breve presentazione della Sardegna nella tarda antichità

In recent studies on late antique villas the interest in the spaces of production, storage and service has greatly increased. Although Roman villas had always had urban and rustic aspects, late antique residential buildings seem sometimes be characterized by the almost total absence of production structures, at least near the main settlement. The archaeological data and the analysis of literary sources indicate a variety of situations and suggest different interpretative proposals for the relationship between residential and productive structures in late antique villas. Based on the results of recent archaeological excavations, this paper attempts to examine some significant examples identified in the Italian territory.

breve presentazione della villa romana di Patti Marina in Sicilia

The knowledge of the Sabina territory in Late Antiquity is based on some epigraphic and literary sources and on a growing number of archaeological evidence. Nevertheless, research specifically devoted to this period are not numerous. The archaeological investigations carried out at the Cottanello villa, since 2010 by the Sapienza University of Rome and, since 2013, by the CNR Institute for Studies on Ancient Mediterranean (ISMA), have provided new interesting data on the late antique period, so far the least known of the different building phases of the villa. These data offer new elements also to a more general interpretation of the evidence of the territory, in particular, of course, as regards the other rural settlements, but also for their relationship with the urban centres. Within the wider territory of the ancient Sabina, I have considered the part that substantially corresponds to the modern province of Rieti, while those areas that currently belong to Umbria and Abruzzo, and the territory from Montorio Romano and Montelibretti to Rome are excluded. Due to the presence of the two large basins of Tiber and Velino rivers and to a different orographic characterization, this segment of the region may be divided in two basic areas: the Sabina Tiberina, hilly, gravitating toward the Tiber and mainly devoted to agricultural production, and the inner area, mountainous, with an economy mainly based on pastoral activity. From an archaeological point of view, the knowledge of this territory is based primarily on a series of topographic surveys, carried out in different areas. The excavations, concerning towns and rural sites, are more rare and occasional.

Breve presentazione della villa romana del Tellaro in Sicilia

Breve presentazione della villa romana di Piazza Armerina in Sicilia

voce di dizionario

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Sulla base delle ricerche condotte alla villa romana di Cottanello, si affronta lo studio degli edifici rurali presenti nell'area della Sabina tiberina, dall'età repubblicana fino ad epoca tardoantica, evidenziando le principali problematiche relative all'interpretazione delle loro vicende edilizie nelle diverse fasi storiche. Il lavoro offre una sintesi dei dati ricavabili da un'attenta analisi della documentazione disponibile col fine di evidenziare le prospettive per ulteriori ricerche sul sistema insediativo di questo territorio in epoca romana.

Studio dei possibili committenti e proprietari della villa

Storia degli scavi alla villa

Il volume propone una sintesi critica dei dati acquisiti grazie alle indagini archeologiche intraprese presso la villa romana di Cottanello nel 2010 dalla Sapienza Università di Roma e dal 2013 proseguite dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del CNR in collaborazione con l'Università stessa, in una prospettiva più ampia.Si presentano infatti i risultati delle campagne di scavo condotte negli anni 2010-2014 insieme allo studio dei materiali rinvenuti. Lo studio della villa di Cottanello e del suo territorio è stato affrontato, inoltre, anche attraverso indagini scientifiche (rilievi topografici, prospezioni geofisiche, studio della geologia del territorio, motivato dalla presenza di importanti cave connesse con la villa) e analisi archeometriche dei reperti di scavo. Grazie al convergere delle diverse competenze disciplinari degli autori del volume (ricercatori dell'ISMA e degli Istituti ICVBC, ITABC, ISM e IGAG del CNR, della Sapienza Università di Roma e delle Università Suor Orsola Benincasa e Federico II di Napoli, oltre ad alcuni studiosi indipendenti) è stato dunque possibile ricavare una nuova immagine della villa che arricchisce quella già delineata negli studi precedenti in un'ottica multidisciplinare, basata su una stretta interconnessione tra ricerca, didattica e valorizzazione.

Studio dei pavimenti della villa romana di Cottanello

Contestualmente all'affermazione del Cristianesimo, il pluralismo religioso, su presupposti di radice neoplatonica, divenne la trincea ideologica degli scrittori pagani, come dimostrano varie fonti, a partire dalla famosa Relatio III di Simmaco. La documentazione archeologica proveniente dalle domus di Roma offre un ampio repertorio delle divinità e dei relativi culti a cui molti rappresentanti delle élites aristocratiche dell'epoca appaiono ancora fortemente interessati. Una riflessione su questa documentazione, posta in relazione alle fonti letterarie ed epigrafiche coeve, permette di individuare aspetti significativi delle persistenze e convivenze dei culti tradizionali nella Città cristiana

Diplomazia2 is framed within the program "Science for Diplomacy: Multi-disciplinary Training Program", and it is the result of closer and more mature collaboration between the Directorate General for Cooperation on Development of the Ministry for Foreign Affairs and International Cooperation (MAECI), the Italian Agency for Cooperation on Development (AICS) and the National Research Council (CNR). The implementation of joint projects such as DIPLOMAzia2 highlights the effectiveness of the diplomacy-science partnership as the driving force behind the achievement of relevant goals jointly pursued by the international community.

Conclusione del volume

Nell'ambito delle ricerche condotte presso la villa romana di Cottanello (Rieti) a partire dal 2013, uno specifico interesse è stato riservato agli intonaci dipinti, sia per quanto riguarda un censimento generale delle parti conservate in situ, sia per la caratterizzazione degli elementi costitutivi delle superfici dipinte. In particolare, sono stati analizzati (mediante MO di sezioni sottili, ?-Raman, XRF, HSI) alcuni frammenti provenienti dall'ambiente 25 della villa, rappresentativi delle principali cromie e collocabili fra il III e il IV stile pompeiano (principale fase costruttiva della villa, I sec. d.C.). I risultati hanno permesso di constatare l'utilizzo del cinabro e del blu egiziano, puri o associati ad altri pigmenti, per la pittura di dettagli ornamentali e rifiniture di pregio

Introduzione al volume sulla villa romana di Cottanello

Presentazione degli scavi alla villa di Cottanello (2010-2014)

This article examines the main problems related to the so-called magical gems (semiprecious stones engraved with images of various deities or demons and characterised by the presence of symbols and inscriptions) in order to illustrate the contribution that this kind of archaeological material can make to our knowledge of magic and popular beliefs in Late Antiquity. Magical gems reflect a complex ideology, closely linked to ritual activities performed in order to achieve a number of different purposes (divination, protection against dangers, health, love, success and wealth). These aims were sought by invoking superhuman power by means of the images represented and of the formulas inscribed on the gems. Due to the complex problems raised by this kind of archaeological material, it will be necessary to limit the discussion to the analysis of some relevant examples from the available evidence.

New research recently carried out at the Villa del Casale in Piazza Armerina allow us to provide a picture of the monument profoundly different from the one existing in the scientific literature until a few years ago. This article presents the main results of the archaeological investigations led by the Sapienza University of Rome since 2004 and discusses other recent studies on the villa, within the broader context of the research on the late Roman villas that have had a significant parallel development in recent years.

Presentazione del progetto di ricerca

presentazione dei primi risultati delle indagini alla villa di Cottanello

Presentazione delle nuove ricerche sui mosaici della villa romana di Cottanello

Si delineano i risultati e gli sviluppi del primo progetto bilaterale con il Montenegro.

Presentazione delle ricerche dell'ISMA presso la villa romana di Cottanello (RI) negli anni 2013-2015.

Ricerca sull'arredo scultoreo delle residenze tardoantiche in Italia

Relazione sul workshop congiunto fra ISMA e Istituto Storico del Montenegro nell'ambito del programma di Ricerca: Patrimonio culturale mediterraneo. Italia e Montenegro: conoscenze e prospettive.

Studio sulla presenza di spazi dedicati al culto nelle ville tardoantiche

Atti del Convegno Internazionale del CISEM

The role of religion in domestic contexts is very important for understanding the attitudes and beliefs of the owners of residential buildings in different periods. In Late Antiquity, when the gradual acceptance of Christianity and the convergence and co-existence of different religious traditions are well attested, this aspect of cultural and religious life becomes particularly relevant. Nevertheless, this field of research is often neglected, especially in regard to the studies of villas: often it is limited to short lists of discoveries of a 'religious' character, such as statues or votive objects. Alternatively, when significant evidence for cult appears (such as temples or churches), it monopolizes the attention of scholars, and the site comes to be considered only as a 'religious complex'. This is due to many objective difficulties - in part to gaps in the archaeological record, in part to problems of interpretation of the documentation itself, especially in regard to wall and floor decorations and sculptural adornment. In this paper we propose to examine some significant archaeological case studies through which to discuss the main problems raised by current debate.

Aggiornamenti sulle ricerche relative alle ville residenziali tardoantiche in Italia

Presentazione dei risultati delle ricerche presso la villa di Cottanello

Nell'ambito degli studi sull'edilizia residenziale tardoantica, il tema del riconoscimento di manifestazioni di "religiosità domestica" risulta generalmente poco indagato, a causa di molteplici difficoltà oggettive, da ascrivere da una parte a lacune nella documentazione archeologica e dall'altra a problemi di interpretazione della documentazione stessa, soprattutto per quanto riguarda le decorazioni e/o l'arredo scultoreo. Un'indagine sul ruolo della religione nei contesti domestici delle diverse epoche risulta tuttavia di estremo interesse per la conoscenza della mentalità e delle credenze dei proprietari delle residenze urbane e rurali. In età tardoantica, quando si assiste all'affermazione graduale del cristianesimo ed al convergere e coesistere di tradizioni religiose differenti, il tema acquista una rilevanza particolare. Questa ricerca intende dunque offrire un contributo alla discussione scientifica attuale su questi argomenti, facendo il punto sulla principale documentazione esistente in vari contesti del mondo romano sia di ambito urbano che rurale, con particolare attenzione alle testimonianze delle domus di Roma. Tenendo conto sia di elementi architettonico-strutturali che di dati ricavabili dagli apparati decorativi, nel volume si affrontano i problemi interpretativi connessi alla presenza di luoghi di culto "pagani" nell'ambito delle residenze tardoantiche; si analizzano poi le questioni storico-archeologiche relative ad attestazioni del culto cristiano all'interno o in connessione con domus e ville. Si prendono così in considerazione tematiche che spaziano in ambiti disciplinari diversi, dall'archeologia alla storia delle religioni, dalla storia del cristianesimo e della prima arte cristiana alla storia economico-sociale e culturale in senso lato dell'età tardoantica.