12 results on '"Battelli, Patrizia"'
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2. Bollettino Sismico Italiano 2015
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Di Maro, Rosalba, Arcoraci, Luca, Battelli, Patrizia, Berardi, Michele, Castellano, Corrado, Castello, Barbara, Latorre, Diana, Marchetti, Alessandro, Margheriti, Lucia, Mele, Francesco Mariano, Nardi, Anna, and Rossi, Antonio
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Seismic bulletin ,Earthquake ,Seismic sequence ,Bollettino sismico ,Terremoto ,Sequenza sismica - Abstract
The Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) receives signals in real time from hundreds of seismic stations located throughout the country in the Seismic Surveillance Room and Tsunami Alert Center in Rome. When an earthquake occurs on the Italian territory, an automatic alarm provides a preliminary assessment of the hypocentral parameters within a couple of minutes. Two seismologists, always present in the seismic surveillance room in Rome, check the information obtained and, for earthquakes above a certain magnitude threshold (ML ≥ 2.5), communicate the data processed to the Civil Protection Operation Room in about 12 minutes (max 30’) [Margheriti et al., 2021]. The final evaluation of the hypocentral parameters of all earthquakes, from the strongest felt in vast areas of the territory to the smallest detected only by a few instruments, is carried out later using a more accurate analysis. This activity has been assigned, for decades and still today, to the group of analysts specialized in seismic signals interpretation. The seismological analysts of the Italian Seismic Bulletin review all the data recorded by the stations of the National Seismic Network and recognize the presence of earthquakes through a direct analysis of the signals waveforms. In this way the analyst detects the time of arrival of the seismic waves to the various sensors and evaluates the amplitude of the oscillations and the direction of the ground motion; these parameters, used in specific calculation procedures, allow to locate each earthquake8and to evaluate the associated magnitude. The information thus obtained flows into the database that the INGV manages and makes available to the community. This publication aims to make known a product of the National Institute of Geophysics and Volcanology, The Italian Seismic Bulletin, with specific focus on 2015 analysis. The main characteristics of natural seismicity and that of anthropogenic origin recorded in Italy during the examined year will be outlined., L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) riceve, nella Sala di Sorveglianza Sismica e Centro Allerta Tsunami di Roma, i segnali in tempo reale da centinaia di stazioni sismiche distribuite sul territorio nazionale. Entro due minuti dall’occorrenza di un qualsiasi terremoto, appositi sistemi automatici forniscono una prima valutazione dei parametri ipocentrali. Due sismologi, sempre presenti nella sala operativa della sede centrale, controllano le informazioni ottenute e, per i terremoti sopra una determinata soglia di magnitudo (ML ≥ 2.5), comunicano alla Sala Situazione Italia della Protezione Civile i dati elaborati, in media in circa 12 minuti (massimo entro 30 minuti) [Margheriti et al., 2021]. La valutazione definitiva dei parametri ipocentrali di tutti i terremoti, dai più grandi avvertiti in vaste aree del territorio ai più piccoli rilevati solo da pochi strumenti, è demandata a un’analisi più accurata svolta in un secondo tempo, ormai da alcuni decenni, da un gruppo di analisti specializzati nell’interpretazione dei segnali sismici. Gli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano revisionano tutti i dati registrati dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV e riconoscono la presenza di terremoti attraverso un’analisi diretta delle forme d’onda. In tal modo l’analista rileva il tempo d’arrivo delle onde sismiche ai vari sensori e valuta l’ampiezza delle oscillazioni e la direzione del moto del suolo; questi parametri, utilizzati da apposite procedure di calcolo, consentono di localizzare ogni terremoto e di valutare la magnitudo associata. Le informazioni così ottenute confluiscono nel database che l’INGV gestisce e che mette a disposizione della comunità1. Questa pubblicazione ha come scopo quello di far conoscere un prodotto dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Il Bollettino Sismico Italiano (BSI), con particolare riferimento all’anno 2015. Saranno delineate le principali caratteristiche della sismicità naturale e quella di origine antropica registrata in Italia nel corso dell’anno esaminato.
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- 2022
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3. VULCANOPOLY: playing towards a better future
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Misiti, Valeria, primary, Di Nezza, Maria, additional, Riposati, Daniela, additional, Di Laura, Francesca, additional, Battelli, Patrizia, additional, and Crescimbene, Massimo, additional
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- 2022
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4. Bollettino Sismico Italiano 2014
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Nardi, Anna, Arcoraci, Luca, Battelli, Patrizia, Berardi, Michele, Castellano, Corrado, Marchetti, Alessandro, Margheriti, Lucia, Mele, Francesco Mariano, and Rossi, Antonio
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Bollettino Sismico italiano BSI ,Terremoto e esplosioni ,Italian Seismic Bulletin BSI ,Sequenze e sciami sismici ,Earthquakes and explosions ,Seismic sequences and swarms - Abstract
This paper outlines the main characteristics of the seismicity recorded in Italy during 2014 and describes the status of the National Seismic Network (RSN). In that year 427 seismic stations contributed to the RSN, most of them owned by the National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) and other coming from local, regional or foreign monitoring networks. The Italian Seismic Bulletin (BSI) of 2014 contains 27433 located earthquakes, most of them belong to one of the 32 seismic sequences identified; among these the most significant are the one that began in April in Alpi Cozie (ItalyFrance border region) and another one in December in Tuscany, in the region between Firenze and Siena. The minimum magnitude of completeness of the BSI in 2014 is MC 1.2, the same of the previous year. We illustrate the seismicity of anthropic origin present in the BSI (about 240 events, almost 1% of the total) and we present the seismograms of a couple of collapselandslide occurred in the Dolomites near Belluno, an area where these phenomena occur very frequently., Questo lavoro delinea le principali caratteristiche della sismicita registrata in Italia nel corso del 2014 e descrive lo stato della Rete Sismica Nazionale (RSN). Sono 427 le stazioni sismiche che vengono acquisite per la RSN durante il 2014; la maggior parte di esse sono di proprieta dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) mentre le restanti appartengono a reti locali, regionali o a reti di monitoraggio estere. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) del 2014 contiene 27433 terremoti localizzati, di cui la maggior parte raggruppati nelle 32 sequenze sismiche individuate. Tra queste le principali sono: quella avvenuta ad aprile al confine tra Italia e Francia (Alpi Cozie) e quella registrata nel mese di dicembre in Toscana, tra le provincie di Firenze e Siena. La magnitudo minima di completezza del BSI 2014 su tutto il territorio nazionale e pari a MC 1.2, come nell’anno precedente. In un capitolo viene illustrata la sismicita di origine antropica presente nel BSI (circa 240 eventi, poco meno dell’1% sul totale) e i segnali registrati dalle stazioni sismiche di due eventi franosi avvenuti nelle Dolomiti bellunesi, area in cui avvengono molto frequentemente fenomeni di questo tipo.
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- 2020
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5. Bollettino Sismico Italiano 2013
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Marchetti, Alessandro, Arcoraci, Luca, Battelli, Patrizia, Berardi, Michele, Castellano, Corrado, Margheriti, Lucia, Mele, Francesco Mariano, Nardi, Anna, and Rossi, Antonio
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Italian seismic bulletin ,Sequenze e sciami sismici ,Bollettino sismico italiano ,Anthropogenic seismicity ,Sismicità antropica ,Seismic sequences and swarms - Abstract
This paper describes the status of the National Seismic Network (RSN) and outlines the main characteristics of the seismicity recorded in Italy during 2013. In this year 417 seismic stations were acquired for the RSN, most of them owned by the National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) while the other coming from local, regional or foreign monitoring networks. The Italian Seismic Bulletin (BSI) of 2013 contains 25180 located earthquakes, of which almost two thirds belong to the 41 seismic sequences identified; among these the most significant is the one that began in June in Lunigiana, which also recorded the strongest earthquake of 2013: ML 5.2, which occurred on June 21st. The minimum magnitude of completeness of the BSI in 2013 is MC 1.2. A chapter of the work illustrates the seismicity of anthropic origin present in the BSI (about 1%) and the seismograms of a collapse landslide occurred in the Alpine arc, an area where phenomena of this type occur very frequently., Questo lavoro descrive lo stato della Rete Sismica Nazionale (RSN) e delinea le principali caratteristiche della sismicità registrata in Italia nel corso del 2013. Sono 417 le stazioni sismiche che vengono acquisite per la RSN durante il 2013; la maggior parte di proprietà dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) mentre le restanti appartengono a reti locali, regionali o a reti di monitoraggio estere. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) del 2013 contiene 25180 terremoti localizzati, di cui quasi due terzi appartengono alle 41 sequenze sismiche individuate; tra di esse la più rilevante è quella iniziata a giugno nella zona della Lunigiana che ha fatto registrare anche il terremoto più forte del 2013: ML 5.2, avvenuto il 21 giugno. La magnitudo minima di completezza del BSI 2013 su tutto il territorio nazionale è pari a MC 1.2. Un capitolo del lavoro illustra la sismicità di origine antropica presente nel BSI (circa l’1%) e i sismogrammi di una frana da crollo avvenuta nell’arco alpino, area in cui avvengono molto frequentemente fenomeni di questo tipo.
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- 2020
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6. VISUAL GEOGAME: if you can draw it, you can learn it
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Misiti, Valeria, primary, Riposati, Daniela, additional, Di Laura, Francesca, additional, Battelli, Patrizia, additional, and Crescimbene, Massimo, additional
- Published
- 2021
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7. Graphic design and scientific research – the National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) experience
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Riposati, Daniela, primary, D'Addezio, Giuliana, additional, Di Laura, Francesca, additional, Misiti, Valeria, additional, and Battelli, Patrizia, additional
- Published
- 2020
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8. Graphic design and scientific research: the INGV experience
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Riposati, Daniela, primary, D'Addezio, Giuliana, additional, Di Laura, Francesca, additional, Misiti, Valeria, additional, and Battelli, Patrizia, additional
- Published
- 2020
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9. RAPPORTO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL GRUPPO BOLLETTINO SISMICO ITALIANO A SEGUITO DELLA SEQUENZA SISMICA DEL CENTRO ITALIA 20162017 relativo agli eventi nel periodo tra il 17/01/2017 e il 26/02/2017
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Marchetti Alessandro, Nardi Anna, Margheriti Lucia, Ciaccio maria Grazia, Francesco Mariano Mele, Bono Andrea, Rossi Antonio, Battelli Patrizia, Melorio Cinzia, Lauciani Valentino, Berardi Michele, Castellano Corrado, Battelli Alexia, Thermes Corrado, Modica Giorgio, Pagliuca Nicola, Lisi Arianna, Pizzino Luca, Baccheschi Paola, Castello Barbara, Sciarra Alessandra, Pintore Stefano, Marcocci Carlo, Mandiello Alfonso, Moretti Milena, Vallocchia Massimiliano, Govoni Aladino, Basili Alberto, and Mazza Salvatore
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Bollettino sismico, sequenza sismica centro Italia - Abstract
La sequenza sismica del centro Italia ha avuto una importante ripresa il 18 gennaio 2017 quando quattro eventi di Mw≥†5.0 hanno interessato l’area posta al confine tra Lazio e Abruzzo vicino ai Comuni di Barete, Capitignano e Montereale (AQ). A 8 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” già rivisti dagli analisti del BSI sono stati oggetto del report del 31 gennaio. Gli eventi rivisti ad oggi integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA), cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. A partire dal 31 gennaio 2017 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) sono stati revisionati tutti gli eventi forti avvenuti dal 17 gennaio al 26 febbraio 2017; sono stati analizzati e rilocalizzati 37 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5. Inoltre, sono state modificate alcune delle procedure che selezionano la magnitudo mostrata nella lista dei terremoti pubblicata nel sito web del CNT (cnt.rm.ingv.it) e utilizzata nei conteggi relativi alle diverse classi di magnitudo nelle relazioni di sequenza che vengono inviate giornalmente. Questa revisione, che fa si che la magnitudo mostrata sia sempre quella rivista dal BSI, comporta una lieve variazione nel numero di eventi attribuiti alle diverse classi.
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- 2017
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10. RAPPORTO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL GRUPPO BOLLETTINO SISMICO ITALIANO A SEGUITO DELLA SEQUENZA SISMICA DEL CENTRO ITALIA 2016-2017 NEL PERIODO tra il 23-9-2016 ed il 16-01-2017
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Nardi Anna, Margheriti Lucia, Marchetti Alessandro, Ciaccio Maria Grazia, Bono Andrea, Rossi Antonio, Battelli Patrizia, Melorio Cinzia, Lauciani Valentino, Berardi Michele, Castellano Corrado, Battelli Alexia, Thermes Corrado, Modica Giorgio, Pagliuca Nicola, Lisi Arianna, Luca Pizzino, Baccheschi Paola, Castello barbara, Pintore Stefano, Marcocci Carlo, Mandiello Alfonso, Moretti Milena, Vallocchia Massimiliano, Govoni Aladino, Basili ALberto, and Mazza Salvatore
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Bollettino sismico, Letture fasi P letture fasi S, parametri ipocentrali, magnitudo - Abstract
La sequenza sismica del centro Italia, successivamente al terremoto di Amatrice di fine agosto, è stata caratterizzata da altri forti terremoti alla fine del mese di ottobre 2016. Il 26 ottobre due eventi di Mw 5.4 e 5.9 hanno interessato l’area posta al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). La mattina del 30 ottobre un terremoto di Mw 6.5 con epicentro non lontano da Norcia ha interessato l’intera area già profondamente colpita dalla sequenza; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” è stata pubblicata il 17 novembre in ISIDe e nella pagina CNT.ingv.it (insieme anche alla revisione delle prime ore del 30 ottobre, fino alle 7:30 UTC) con relativo comunicato fatto dal funzionario INGV. I restanti eventi già rivisti dagli analisti del BSI sono elencati in questo report e saranno pubbicati a fine gennaio. Gli eventi rivisti integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive, cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. Durante la sequenza molti degli analisti del BSI sono stati impegnati a coprire la turnazione prevista per lo svolgimento del servizio di sorveglianza nella sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma e in DICOMAC; questa esigenza non ha consentito di procedere rapidamente nella revisione dell’intera sequenza ma grazie al supporto di personale INGV generalmente non impiegato nel BSI si sta organizzando la revisione della stessa che sarà realizzata nel corso del 2017. A partire dal 23 settembre 2016 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) fini al 16 gennaio 2017 sono stati analizzati e ricontrollati 221 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5 (con qualche eccezione di terremoti più piccoli).
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- 2017
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11. Bollettino Sismico Italiano 2012
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Castellano, Corrado, Arcoraci, Luca, Battelli, Patrizia, Berardi, Michele, Marchetti, Alessandro, Margheriti, Lucia, Mele, Francesco Mariano, Nardi, Anna, and Rossi, Antonio
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The Italian National Seismic Network (RSNI) in 2012 is described together with the seismicity occurred in Italy. In this year the RSNI has 413 seismic stations, belonging INGV and other local and regional networks, a part of which provides the signal in real time to the National Earthquake Center (CNT) in Rome. The Italian Seismic Bulletin (BSI) 2012 contains 18221 located earthquakes; a significant portion of this seismic activity belongs to the largest Emilian seismic sequence which mainly affected the provinces of Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantua and Rovigo, causing casualties, hundreds injured and serious damage to the artistic heritage, to rural and industrial construction, as well as to private homes (Fig. 1). On May 20 at 02:03 UTC an earthquake of ML 5.9 (5.8 MW) began the seismic sequence, preceded a few hours earlier by a 4.1 ML. On May 29, at 07:00 UTC, another strong earthquake (ML 5.8, 5.6 MW) struck the western sector of the area affected by the earthquake sequence. In 2012 the Emilian seismic sequence counted about 3100 earthquakes. In addition to the Emilia, we identified in 2012 other 27 seismic sequences. Among them, the sequence that affected the Pollino area is of particular interest; already started in 2009, continued throughout 2012: the strongest event occurred on October 25th, a magnitude 5.0 ML (5.2 MW) earthquake. The minimum magnitude of completeness of the BSI in 2012 is 1.4 MC. We have identified, in the seismicity of 2012, two new areas subject to anthropogenic activities, mostly quarry explosions. The BSI 2012 contains about 350 events of this type. We also analyze recordings produced by a collapse landslide, a phenomenon related to erosion widespread in our country, especially in the Alps., In questo lavoro viene presentato lo stato della Rete Sismica Nazionale Italiana (RSNI) e viene analizzata la sismicità in Italia nel corso del 2012. In questo anno la RSNI risulta costituita da 413 stazioni sismiche, appartenenti all’INGV e ad altre reti locali e regionali, una parte delle quali fornisce il segnale in tempo reale al Centro Nazionale Terremoti (CNT) di Roma. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) del 2012 è costituito da 18221 terremoti localizzati; una parte rilevante di questa sismicità appartiene alla grande sequenza sismica emiliana che ha colpito principalmente le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo, causando vittime, centinaia di feriti e danni gravissimi al patrimonio artistico, all’edilizia rurale e industriale, oltre che a quella di uso civile (Fig. 1). Il 20 Maggio alle ore 02:03 UTC un terremoto di ML 5.9 (MW 5.8), preceduto alcune ore prima da uno di ML 4.1, diede inizio alla sequenza sismica. Il 29 Maggio alle ore 07:00 UTC, un altro forte terremoto (ML 5.8, MW 5.6) colpì il settore occidentale dell’area interessata dalla prima parte della sequenza sismica. Nel corso del 2012 la sequenza ha fatto registrare circa 3100 eventi sismici. Nel 2012 sono state individuate altre 27 sequenze sismiche oltre a quella emiliana. Tra di esse riveste particolare importanza quella che ha interessato la zona del Pollino, iniziata già nel 2009, e proseguita per tutto il 2012: l’evento più forte è del 25 ottobre 2012 con magnitudo ML pari a 5.0 (MW 5.2). La magnitudo minima di completezza media del BSI 2012 risulta essere MC 1.4. Il BSI 2012 contiene circa 350 eventi di origine antropica, per la massima parte esplosioni in cava, registrati in aree già note in base all’analisi della sismicità degli anni precedenti e in due nuove aree individuate. Vengono inoltre analizzate le registrazioni prodotte da una frana di crollo, fenomeno erosivo e gravitativo molto diffuso nel nostro paese, specialmente nell’arco alpino.
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- 2017
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12. Bollettino Sismico Italiano 2011
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Berardi, Michele, Arcoraci, Luca, Battelli, Patrizia, Castellano, Corrado, Marchetti, Alessandro, Mele, Francesco Mariano, Nardi, Anna, and Rossi, Antonio
- Abstract
This work illustrates the state of the Italian National Seismic Network (RSNI) and the main characteristics of the seismicity in Italy during 2011. In that year the RSNI located 16,499 events recorded by 359 stations belonging to INGV, and to other local and regional networks connected in real time to the National Earthquake Center in Rome. The apparent minimum magnitude of completeness of the Bollettino Sismico Italiano (BSI) is ML 1.5. The event of maximum magnitude (ML 4.8) was located in Veneto, in the Po Valley. We have identified 46 relevant seismic sequences during 2011. The Montefeltro sequence began in late May and lasted several months, with two events of magnitude ML 4.0. The Pollino sequence is remarkable for its duration: it started in 2009, and repeatedly struck the area, reaching magnitude 5.2 MW on October 25th, 2012; this sequence shows at the beginning of 2011 an increase of seismicity that culminates with the major event of that year (3.6 ML). Analyzing the BSI 2011 we also identified a new area subject to anthropogenic events (quarry blasts), in addition to the 16 areas already identified in previous works. We also consider signals produced by landslides from collapses, widespread in our country along the Alpine and Apennine arcs., Questo lavoro illustra lo stato della Rete Sismica Nazionale Italiana (RSNI) e le principali caratteristiche della sismicità in Italia nell’anno 2011. In tale anno, tramite i dati raccolti dalla RSNI, sono stati localizzati 16499 eventi registrati da 359 stazioni appartenenti sia all’INGV, sia ad altre reti locali e regionali connesse in tempo reale al Centro Nazionale Terremoti (CNT) di Roma. La magnitudo minima di completezza del Bollettino Sismico Italiano (BSI) è ML 1.5. La magnitudo massima è stata registrata per un evento localizzato nella pianura padano veneta (ML 4.8). Nella sismicità italiana del 2011 sono state individuate 46 sequenze sismiche rilevanti; tra esse riveste particolare interesse la sequenza nel Montefeltro: iniziata a fine maggio e durata diversi mesi, essa comprende due eventi di magnitudo ML 4.0. La sequenza del Pollino, iniziata nel 2009 e proseguita a più riprese fino al 25 ottobre 2012 con un evento di magnitudo MW 5.2, presenta a inizio 2011 un aumento della sismicità che è culminato con l’evento maggiore di quell’anno (ML 3.6). L’analisi del BSI ha inoltre permesso di individuare una nuova area caratterizzata da eventi di origine antropica (esplosioni in cava) che si aggiunge alle 16 già rilevate negli anni precedenti. In questo lavoro vengono analizzati anche I segnali prodotti da frane di crollo, molto diffuse nel nostro paese lungo gli archi montani alpini e appenninici.
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- 2016
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