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Mentre prosegue l’esodo di giovani che si allontanano dal credo cristiano cattolico, in particolare dalla pratica religiosa e dalla Chiesa, in cerca di nuove modalità di rapporto con il sacro, un forte e significativo segnale in controtendenza proviene dalla Giornata Mondiale della Gioventù. Dopo quasi quarant’anni di storia, questo evento continua a catalizzare l’attenzione e la partecipazione di giovani da tutto il mondo. Eppure, la GMG rappresenta un appuntamento nel quale la presenza della Chiesa gioca un ruolo tutt’altro che marginale: sia come organizzatrice sia come comunità che si offre e si presenta all’incontro con ragazze e ragazzi. Approfondire le motivazioni che portano le nuove generazioni a esserci, scoprire le diverse sfumature di significato con cui vivono questa esperienza, comprendere come essa si intrecci con le molteplici sfumature della spiritualità giovanile costituisce un’importante occasione di ricerca per provare a gettare nuova luce sul futuro della Chiesa e della fede. Questo è, in sintesi, l’obiettivo dell’indagine condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, che restituisce quanto emerso dai racconti dei giovani italiani partecipanti alla GMG di Lisbona.

Il tema del rischio è al centro del dibattito sull’intelligenza artificiale, anche a seguito degli allarmi lanciati proprio da coloro che producono e commercializzano tali tecnologie. In questo contributo si intende spostare lo sguardo da chi produce le definizioni dei rischi a chi le consuma, analizzando i vissuti e le percezioni dei giovani. L’indagine si basa su un questionario somministrato tra il 25 luglio e il 9 agosto 2023 a 6.003 giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che risiedono in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. L’analisi ha considerato il legame tra fattori socio-demografici e conoscenza, utilizzo e percezione dei rischi dell'intelligenza artificiale. La conoscenza e l’utilizzo dell’IA sono più frequenti tra gli intervistati più giovani, gli uomini, i residenti in Spagna e Germania e tra i laureati. I rispondenti si dichiarano fiduciosi rispetto alle opportunità legate all’intelligenza artificiale, soprattutto con riferimento all’introduzione di nuove modalità e opportunità di apprendimento. I rischi percepiti riguardano la privacy e la sicurezza, mentre le minacce ambientali e quelle legate alle disuguaglianze sociali non sono al centro dell’attenzione. La percezione del rischio è più accentuata tra le donne e i residenti in Francia e Germania. L’analisi evidenzia che l’utilizzo dell’IA è associato a una minore percezione del rischio e a una corrispondente maggiore fiducia nelle opportunità legate a IA. I giovani italiani si caratterizzano per scarsa conoscenza, limitato utilizzo e un basso livello di percezione del rischio. Ne consegue, come sottolineato nelle conclusioni, l'importanza di promuovere l'uso consapevole dell'IA tra i giovani e il ruolo delle istituzioni educative per sviluppare una maggiore capacità di discernimento nell'utilizzo dell'IA.

Il contributo presenta i dati dell’indagine condotta in occasione della Gmg di Lisbona 2023, una ricerca qualitativa ad hoc che ha coinvolto i giovani, gli educatori e i sacerdoti di alcune diocesi italiane. Il contributo intende restituire le principali evidenze di questa indagine sul campo. Nel paragrafo 2 si esplorano, mediante il riferimento alle rilevazioni quantitative e qualitative dell’Osservatorio Giovani, le dinamiche più generali della relazione tra giovani e fede; nel paragrafo 3, l’attenzione si focalizza specificamente sulla Gmg: se ne ripercorre la storia, se ne illustrano le principali caratteristiche liturgiche e organizzative e si offre, tramite il riferimento ai dati del Servizio nazionale di Pastorale giovanile, un resoconto quantitativo sui partecipanti alle più recenti edizioni. Il paragrafo 4 è invece dedicato alla restituzione dell’indagine qualitativa realizzata ad hoc per la Gmg di Lisbona. Dopo aver dato conto delle opzioni metodologiche e delle caratteristiche del campione, se ne illustrano le principali emergenze empiriche. Infine, nell’ultimo paragrafo, dedicato alle conclusioni, si stila un sintetico bilancio rispetto al senso che, complessivamente, la Gmg di Lisbona ha assunto presso i giovani che vi hanno partecipato, mettendo in luce in modo particolare gli aspetti che possano aprire nuove prospettive nel discorso mainstream riguardo al rapporto delle giovani generazioni con la religione.

Dopo aver sinteticamente illustrato le trasformazioni verificatesi, nella società contemporanea, nel rapporto tra i giovani e la sfera religiosa, individuando come cornice teorica il passaggio dal concetto di religiosità a quello di spiritualità, il contributo offre una ricostruzione dell'impianto metodologico della ricerca restituita dall'intero volume. Si tratta di una indagine qualitativa svolta in Italia a livello nazionale con l'obiettivo di approfondire il rapporto con la fede dei giovani che, nel corso delle loro biografie, si sono allontanati dalla Chiesa e in alcuni casi anche dalla religione cristiano-cattolica. Il contributo pertanto ricostruisce il disegno e ilcampione di ricerca, illustra in maniera ragionata gli strumenti di rilevazione mostrandone la peculiare congruenza con gli obiettivi stessi dell'indagine, After synthetically illustrating the transformations occurred in contemporary society regarding the relationship between young people and the religious sphere, framing it inside the transition from the concept of religiosity to that of spirituality, the contribution offers a reconstruction of the methodology of the research presented in the entire volume, that is a qualitative investigation carried out in Italy at a national level with the aim of deepening the understanding of the faith among young people who, during their biographies, have distanced themselves from the Church and in some cases also from the Christian-Catholic religion. Therefore, the contribution reconstructs the research design, the research sample, illustrates the techniques used to collect data, demonstrating their peculiar congruence with the main objectives of the investigation.

Il contributo restituisce i risultati di una indagine qualitativa realizzata dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo su un campione di cento giovani donne che si sono allontanate dalla Chiesa e dalla fede cattolica. Dal 2013 al 2023 abbiamo assistito a un esodo silenzioso delle giovani donne, che per anni hanno rappresentato invece lo zoccolo duro. Che cosa è cambiato rispetto al passato? Le donne possono fare a meno della Chiesa? La Chiesa può fare a meno delle donne? Le storie raccolte restituiscono la complessità del fenomeno e consentono di tracciare alcune linee interpretative.

Il capitolo esplora il significato della sostenibilità per le nuove generazioni e analizza come i giovani traducano tali concetti in comportamenti quotidiani. Verrà presentata l’analisi dei dati dell’Indagine sull’impegno in comportamenti sostenibili dei giovani italiani progettata in collaborazione con il Corriere della Sera e condotta da Ipsos per l’Istituto Giuseppe Toniolo. Lo scopo della ricerca, che ha coinvolto 2595 partecipanti rappresentativi della popolazione italiana, di cui 602 adolescenti (14-17 anni) e 1993 giovani adulti (18-34 anni), era quello di indagare i significati attribuiti dai giovani alla sostenibilità e la loro effettiva pratica di comportamenti sostenibili. In particolare, vengono esplorate le differenze legate all'età, al genere e al grado di urbanizzazione del luogo di residenza. I risultati rivelano differenze significative tra le due fasce d’età e la tipologia di urbanizzazione dei luoghi di vita. I risultati qui presentati ampliano la comprensione delle dinamiche dello sviluppo sostenibile, offrendo insight sulle sfumature di atteggiamenti e comportamenti giovanili. La ricerca si conclude con alcune riflessioni che delineano possibili strade per sostenere nel tempo l’impegno giovanile verso la sostenibilità, suggerendo anche direzioni per ricerche future.

Nelle società occidentali i processi di transizione all’età adulta si sono forte-mente complicati ma, nel caso dell’Italia, si parla di una vera e propria pato-logia soprattutto in relazione alle fratture economiche, sociali e culturali de-terminate dagli effetti della pandemia da Covid19 prima, e dalla guerra russa in Ucraina successivamente, hanno ulteriormente complicato la situazione. Le autrici, però, evidenziano quanto i giovani siano in grado di reagire, di at-tuare forme di negoziazione attiva nei confronti delle dinamiche sociali, poli-tiche, economiche che si trovano a vivere; di esprimere repertori di creatività per tenere sotto controllo le principali coordinate della loro vita quotidiana, sfruttando le opportunità del contesto. Il contributo presenta alcuni dei risultati emersi da un’indagine qualitativa – condotta tra agosto 2019 e febbraio 2022 all’interno di un progetto Prin – sulle esperienze di giovani uomini e giovani donne, di età compresa tra i ven-ticinque e i trentaquattro anni, coinvolti in forme di partecipazione politica extra istituzionale, in diverse realtà territoriali. L’analisi realizzata dalle due autrici mette in luce i modi in cui i giovani af-frontano grandi questioni epocali, dalla lotta alle diseguaglianze alle azioni a sostegno della dignità delle persone, dalle questioni di giustizia climatica alla lotta alla precarietà. E un focus specifico è dedicato alle relazioni intragene-razionali e intergenerazionali.

Il contributo restituisce i risultati di una indagine qualitativa nazionale realizzata in collaborazione con la testata giornalistica online La Repubblica degli Stagisti. Sono stati intervistati giovani stagisti curricolari e extracurricolari sulla loro esperienza di stage. I risultati raccolti mettono in evidenza la conoscenza che hanno della normativa sugli stage, le aspettative e i vissuti, le conoscenze acquisite, tra cui le soft skills.

Il contributo offre una prima ricostruzione delle attività e delle proposte educative rivolte ai più giovani nel contesto ampio ed eterogeneo di Milano, tenendo conto al tempo stesso delle caratteristiche dei diversi quartieri della città e della composizione demografica della popolazione. Nello specifico, per ricostruire il quadro delle proposte educative e ricreative tenendo conto al tempo stesso della complessità dello scenario e delle peculiarità dei contesti, ci si è avvalsi dello strumento delle mappe urbane. Le mappe - costruite per la città di Milano - sono state arricchite di informazioni relative allo spazio urbano, alle caratteristiche della popolazione residente in quel territorio e alle offerte educative e ricreative provenienti dal settore pubblico, dagli oratori, dagli scout, dal privato profit e non profit.

A partire dagli anni ’80, i sistemi di welfare in Europa sono stati soggetti a trasformazioni rilevanti e intrecciate. La progressiva riduzione dei finanziamenti pubblici ha portato ad una diminuzione della fornitura pubblica di servizi sociali. La riduzione dei costi è stata promossa anche introducendo principi e strategie orientate al mercato nella pubblica amministrazione. Gli stakeholder del settore privato e del no-profit sono stati coinvolti nella fornitura di servizi di welfare. Le ragioni di questo ampliamento sono varie e riguardano la necessità di risorse finanziarie provenienti da diverse fonti, nonché i discorsi sulla maggiore efficacia apportata dalle organizzazioni private nella risoluzione dei crescenti problemi sociali. Secondo questa posizione, il coinvolgimento di diversi soggetti nella fornitura di welfare consentirebbe di progettare e fornire risposte più personalizzate alle molteplici esigenze dei cittadini. Si ritiene che queste organizzazioni siano più flessibili della burocrazia pubblica e più capaci nel leggere i bisogni sociali poiché lavorano a stretto contatto con la scala in cui sorgono i problemi. Le organizzazioni private non sono gli unici nuovi attori coinvolti nella governance e nell’erogazione del welfare. Si è verificato un cambiamento di scala anche tra i poteri pubblici, con gli enti locali che hanno acquisito un ruolo centrale nella progettazione, nel finanziamento e nell’attuazione di un’ampia gamma di misure di welfare. Questo quadro è ulteriormente arricchito dal nuovo ruolo assegnato ai cittadini nella costruzione della propria protezione sociale. Il modello dei cittadini come clienti è stato superato da una visione più imprenditoriale delle persone come coproduttori di servizi sociali per sé e per gli altri. La gestione dei rischi sociali è sempre più una questione dei cittadini piuttosto che dello Stato. Il concetto di attivazione si collega coerentemente e si alimenta in questo quadro. Il cittadino attivo e, Since the 1980s, welfare systems in Europe have been subjected to relevant and intertwined transformations. Progressive cutback in public funding has brought to a decline in the public provision of social services. Costs’ reduction has been promoted also introducing market-oriented principles and strategies in the public administrative body. Coherently with this view, stakeholders from the private and the not-for-profit sectors have been involved in the provision of welfare services. The reasons for this broadening are varied and they concern the need for financial resources coming from different sources as well as discourses on the greater effectiveness brought about by private organizations in solving widening societal problems. According to this position, the involvement of different stakeholders in welfare provision would allow to design and provide more tailored answers to the multifaceted needs of citizens. These organisations are thought to be more flexible than the public bureaucracy and more skilled to read social needs as they work closely to the scale where problems arise. Private organizations are not the only new actors involved in welfare governance and provision. A scale shift has occurred also between public powers, with local authorities gaining a pivotal role in the design, financing, and implementation of a wide range of welfare measures. This framework is further enriched by the new role assigned to citizens in building their social protection. The model of citizens as clients has been overcome by a more entrepreneurial view of people as co-producers of social services for themselves and the others. Dealing with social risks is increasingly a matter of citizens than of the state. The policy concept of activation coherently connects with and nourishes within this framework. The active citizen is responsible for himself and his community. More and more, citizens are asked to be active while accessing some welfare measures (conditionality). My focus

Nei recenti rapporti dell’IPCC si conferma quanto già popolare: le attività umane stanno modificando il sistema climatico globale, il global warming è inequivocabile, le conseguenze dei cambiamenti climatici minano la sopravvivenza del pianeta e hanno gravi ripercussioni sulle popolazioni più povere e sulle generazioni future. Il presente studio, stanziandosi nell’ambito della pedagogia generale e sociale, muove da una disamina sulle questioni ecologiche secondo un’interpretazione pedagogica e, indagando la categoria della fraternità come un imprescindibile elemento della formazione umana e condizione per lo sviluppo umano integrale, considera le implicazioni etico-educative rintracciabili nella Lettera enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Nel documento, il pontefice assume l’idea che la radice della crisi in atto sia primariamente antropologica e asserisce la «necessità impellente dell’umanesimo, che fa appello ai diversi saperi, per una visione più integrante e integrale». Il volume accoglie in prospettiva pedagogica l’invito di Francesco nel promuovere un dialogo scientifico e culturale in direzione di nuovi stili di vita per abitare la Terra in modo ecologico, camminando nella storia guardando la realtà in modo organico, poiché «tutto è connesso». In modo peculiare, esso offre un contributo al dibattito pedagogico sull’impegno dei giovani per un autentico sviluppo sostenibile, attraverso la formazione all’ecologia integrale per un’autentica conversione ecologica. In questa prospettiva, lo studio approfondisce le potenzialità di alcune esperienze formative rivolte ai giovani in ambito universitario, tra cui il Villaggio per la Terra e la Laudato si’ Action Platform., Recent IPCC reports confirm what is already known: human activities are altering the global climate system, global warming is unequivocal, and the consequences of climate change undermine the survival of the planet, with serious repercussions on the poorest populations and future generations. The present study, situated within the field of general and social pedagogy, examines ecological issues through a pedagogical lens. It explores the concept of fraternity as an indispensable element of human formation and a condition for integral human development, considering the ethical-educational implications outlined in Pope Francis' Encyclical Letter *Laudato si'*. In this document, the pontiff asserts that the root of the current crisis is primarily anthropological and emphasizes the "urgent need for a humanism that appeals to diverse knowledge for a more integral and integrating vision." The volume adopts a pedagogical perspective on Francis' call to promote scientific and cultural dialogue towards new lifestyles that allow for ecological inhabitation of the Earth, viewing reality in an organic way as "everything is connected." Specifically, it contributes to the pedagogical debate on youth engagement for authentic sustainable development through integral ecology education for genuine ecological conversion. In this context, the study explores the potential of several youth-oriented educational experiences in the university setting, including the Village for the Earth and the Laudato si' Platform for Action.

L’attuale epoca storica, connotata da sfide urgenti, interpella politiche che sappiano orientare verso azioni sinergiche e partecipative. La situazione ambientale invoca una presa in carico globale, con una particolare attenzione ai giovani. In linea con i documenti nazionali ed europei, prendersi cura delle nuove generazioni, quale potenziale motore per il benessere e lo sviluppo del Paese, significa favorire un dialogo interdisciplinare ed intergenerazionale. La formazione dei giovani con e per l’ecologia integrale, secondo una prospettiva pedagogica, rappresenta un’occasione per progettare percorsi formativi che possano promuovere un apprendimento trasformativo e generativo per una transizione inclusiva e sostenibile.

I profondi mutamenti ambientali, economici, sociali e culturali oggi in atto richiamano il bisogno di potenziare il sistema della formazione per rendere le tanto auspicate transizioni verde e digitale anche socialmente eque e giuste. Per essere tali, esse dovranno mettersi al servizio delle future generazioni e, al contempo, coinvolgere tutti i giovani quali agenti di rinnovamento nelle fragilità dei sistemi socioeconomici. In questa prospettiva di engagement delle nuove generazioni, le istituzioni educative e formative, in particolar modo le università, hanno la responsabilità di relazionarsi con le questioni e le opportunità della transizione ecologica e digitale, promuovendo lo sviluppo di quelle competenze considerate necessarie per gestire nuove sfide e governare il cambiamento quali GreenComp, DigComp e LifeComp.

Today, the persistence of infantile attitudes into adulthood seems to have become a way of life associated with enjoyment and the renunciation of social obligations. Contemporary society, crossed by the emotional culture of Social Media, favors the example of parents who are friends with their children, of teachers who are enemies of their parents and of young people who are far from authority and traditional morality. Distances between parents and children and between teachers and pupils are eliminated. Today's adolescent is represented with the image of Narcissus because within the affective family he grows up with the idea that success is the goal for achieving happiness and personal satisfaction. What future prospects can you imagine for young people? How to tackle adult frailty? The pedagogical debate could reflect on new educational systems that concern the affective and relational dimension of young people and the orientation skills of adults. By accepting the new needs of young people, adults could carry out that progressive process of affectivity, the acceptance of new educational, affective and relational functions.

L'articolo prende in esame alcuni processi di trasformazione e di crisi vissuti dagli oratori durante il periodo della pandemia e mette in rilievo alcune piste di azione percorribili per un rilancio dell'educazione delle giovani generazioni nel contesto ecclesiale

In un tempo segnato dalla complessità e fluidità del quotidiano, di particolare rilevanza è l’approfondimento, in prospettiva teorica e pratica, delle modalità che sollecitano un giovane ad avviare e mantenere un percorso di volontariato attivo. Per addentrarsi nella riflessione, il Centro studi sul volontariato e la partecipazione sociale (CESVOPAS) dell’Università Cattolica della sede di Brescia ha affiancato un gruppo giovani di un’Organizzazione di Volontariato del territorio limitrofo, allo scopo di avviare una prima indagine esplorativa su le motivazioni, le rappresentazioni, le azioni e i valori propri dell’attivazione volontaristica. A partire dalla letteratura esistente sull’engagement, il contributo intende esaminare come esso si esprima nel volontariato giovanile e in che modo concorra alla formazione e al perfezionamento della persona e al progredire della comunità locale., In a time marked by the complexity and fluidity of everyday life, we would like to stress the process of deepening, in theoretical and practical perspective, of the ways that urge a young person to start and maintain an active volunteer path. To get into the reflection, the Study Centre on Volunteering and Social Participation (CESVOPAS) of the Catholic University in Brescia has joined a group of young people from a Volunteer Organization of the surrounding area, in order to launch first exploratory research into the motivations, representations, actions and values of voluntary activation. Starting from the existing literature on engagement, the contribution aims to examine how it expresses itself in youth volunteering and how it contributes to the formation and improvement of the person and the progress of the local community.

Il saggio analizza le opinioni e le valutazioni dei giovani italiani sulle esperienze svolte in contesto lavorativo durante gli ultimi anni della scuola secondaria. In particolare vengono prese in considerazione l'alternanza scuola - lavoro e i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO).

La partecipazione delle giovani generazioni è, oggi, al centro delle politiche internazionali, che diffusa-mente sottolineano il ruolo fondamentale delle nuove generazioni per lo sviluppo di società più giustee sostenibili. Al tempo stesso, però, da più parti vengono descritti processi di apparente disaffezionedai processi democratici più tradizionali da parte dei più giovani, i quali sembrano alla ricerca di formedi partecipazione alternative. La riflessione qui proposta è volta ad interrogare le forme di partecipazio-ne dei giovani, proponendo di considerarle come risorsa per la formazione diffusa della società, nellaprospettiva di una pedagogia pubblica (Biesta, 2012), suggerendo alle istituzioni di lasciarsi interroga-re da quanto sta avvenendo., The importance of youth participation is underlined by international policies, which widely stress youth’s fundamental role in developing more just and sustainable societies. At the same time, dis-affection from the more traditional democratic processes is registered by young people, who instead seem to be looking for forms of expression of a different nature. This paper aims to question the forms of participation of young people, offering to consider them as resources for the broader society within the perspective of public pedagogy (Biesta, 2012), suggesting that the institutions let themselves be informed by what is happening.

Dopo una breve introduzione sulle trasformazioni della sfera pubblica e dei processi partecipativi nella società globale in rete, il contributo si focalizza sull’analisi delle pratiche partecipative agite dai giovani in favore dell’ambiente e in contrasto al cambiamento climatico. Si osserva, in particolare, il rapporto tra le forme di impegno più legate alla sfera individuale e alle scelte di consumo (“lifestyle politics”) e quelle più marcatamente partecipative, siano esse agite online o offline. Particolare rilievo è dato al ruolo del movimento dei Fridays For Future e al modo in cui ha modificato la "scena" dell'ambientalismo soprattutto presso le giovani generazioni. Il contributo, mediante la restituzione dei risultati di una indagine qualitativa svolta con i membri dei suoi "nodi", offre un ritratto di Fridays For Future Italia. Tramite i dati raccolti attraverso una survey su un campione di 2000 persone di età compresa tra 18 e 34 anni, si è invece indagato il rapporto in generale dei giovani italiani nei confronti di questo movimento e della più ampia questione del contrasto al cambiamento climatico, After a brief introduction on the transformations of the public sphere and participatory processes in the global networked society, the contribution focuses on the participatory practices implemented by young people in favor of environmental sustainability and in contrast to climate change. Attention is put on the relationship between the forms of commitment more related to the individual sphere and consumption choices (the so-called “lifestyle politics”)and those which can be considered as more markedly participatory, both online and offline. Particular emphasis is given to the role of the Fridays For Future movement and the way in which it has changed the "scene" of environmentalism especially among the younger generations. The contribution, through the reporting of the results of a qualitative search carried out with the members of its "nodes", offers a portrait of Fridays For Future Italy. Finally, through the data collected by means of a dedicated survey on a sample of 2000 Italian people aged 18-34, the contribution explores the relationship among Italian youths, climate change and Fridays For Future

Il contributo esplora, attraverso i dati raccolti con campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 34 anni, la propensione alla mobilità e le tendenze alla cosiddetta "restanza", riemersa e acuita dall'esperienza pandemica.

Le recenti crisi hanno mostrato come i giovani siano una delle componenti di popolazione a maggior rischio di fragilità economica e sociale.In questo scenario generale, la Toscana offre, sotto vari aspetti, un contesto più favorevole per la transizione allo stato adulto dei giovani rispetto alla media nazionale.A questo proposito, i toscani si dimostrano bene informati sulle politiche e le iniziative provenienti dal territorio regionale a loro rivolte, come il progetto Giovanisì.Il progetto è valutato in modo largamente positivo dai giovani, che vi ricorrono principalmente per fruire di opportunità nel campo dello studio, della formazione e del lavoro, specialmente i giovani uomini e i residenti nelle città.

Partecipare, condividere e collaborare sono prospettive di coinvolgimento pedagogico delle nuove generazioni importanti per il futuro dell’educazione, tra sostenibilità e fraternità. Formare i giovani a pensare ai probabili cambiamenti dell’assetto ambientale e politico-economico-sociale in riferimento all’esperienza personale, significa educare a porre in stretta correlazione le variazioni auspicate o preventivate nel mondo esterno e quelle che essi possono realizzare nella propria sfera di vita., Education of the youth and sustainable development goals Participating, sharing and collaborating are inherent parts for the future of Education and must characterize the pedagogical engagement of the new generations, between sustainability and fraternity. With reference to personal experience, education shall enable them to think about probable changes in the political-economic-social environment in relation with those that they may realize in their own sphere of life.