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The volume Gegenwart und Geheimnis (1957) by Romano Guardini is dedicated to the interpretation of five poems by Eduard Mörike: Guardini draws attention to the modernity of the Swabian poet’s verses, whose apparent lightness actually conceals the manifestation of arcane dimensions of existence. Guardini’s interpretative praxis, the culmination of more than thirty years of activity, becomes, on closer inspection, an opportunity to reflect on the very meaning of literary interpretation.

Newman's ideas and practical moves in the teaching of Latin. His competence in this language was excellent, and his ideas on teaching methodology are often innovative and worth a serious consideration even nowadays.

Partendo dall’intervento tenuto il 21 marzo del 1950 presso il “Centro Pedagogico Milanese” e poi pubblicato sulla rivista “Paideia” (Anno V, n. 4, Luglio-Agosto: 220-233) il contributo mette a fuoco la modernità delle riflessioni del germanista triestino Carlo Grünanger, allora docente di Filologia Germanica in Università Cattolica e in Università Statale di Milano, nonché a lungo lettore di lingua tedesca presso il Politecnico di Milano, sulla didattica della lingua e della letteratura tedesca.

La raccolta di studi su Eduard Mörike, noto in Italia soprattutto per la novella "Mozart in viaggio verso Praga", si propone di riportare l'attenzione sul poeta svevo, in parte ripercorrendo in maniera critica prospettive note, in parte tracciano nuovi percorsi di studio.

Il contributo contestualizza la messa in scena della nuova traduzione a cura di Luigi Reitani del testo teatrale di Thomas Bernhard "Ritter, Dene, Voss" nell'ambito dell'attenzione dedicata da Centro Teatrale Bresciano alla produzione teatrale di lingua tedesca.

Carlo Grünanger è stato uno dei grandi protagonisti della Germanistica italiana tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso - filologo germanico, studioso di letteratura medievale, dell’età di Goethe e della prima metà dell’Ottocento, ma anche attento conoscitore della letteratura contemporanea. Dopo una breve presentazione della sua figura, il contributo introduce con alcuni esempi al fondo donato dagli eredi alla sede di Brescia dell'Università Cattolica, mettendo in evidenza le quattro aree principali che lo compongono: gli studi sull'antichità germanica e il suo rapporto con il Cristianesimo, gli strumenti del germanista, gli studi su Friedrich Hebbel, i volumi della letteratura contemporanea.

Il volume presenta in traduzione italiana tutti gli scritti di Romano Guardini dedicati a Rainer Maria Rilke nonchè della recensione di Hans Georg Gadamer del volume di Guardini dedicato alle Elegie Duinesi. Al centro della lunga frequentazione del teologo e filosofo italo-tedesco con il poeta tedesco sta infatti l'interpretazione integrale delle Elegie Duinesi.

Il volume presenta in traduzione italiana tutti gli scritti di Romano Guardini dedicati a Rainer Maria Rilke nonchè della recensione di Hans Georg Gadamer del volume di Guardini dedicato alle Elegie Duinesi. Al centro della lunga frequentazione del teologo e filosofo italo-tedesco con il poeta tedesco sta infatti l'interpretazione integrale delle Elegie Duinesi.

Il saggio mette a fuoco come la riflessione sul tema della 'bellezza dell'anima' attraverso le riscritture di alcuni miti greci abbia rappresentato per la scrittrice tedesca M. L. Kaschnitz una forma di resistenza intellettuale alla barbarie e alla disumanizzazione nazista e possa essere considerata come una delle pagine più significative della "innere Emigration".

Il volume contiene cinque saggi che mettono a fuoco declinazioni non scontate del tema della 'bellezza dell'anima' e della sua negazione. Sullo sfondo della discussione settecentesca intorno al concetto di "schöne Seele", partendo dal pensiero herderiano sul "ganzer Mensch", si incontra la degenerazione dell'anima bella prima in epoca romantica e poi nell'opera narrativa di Felix Dahn; la poesia di Stefan George vede invece nel "Geist" e nel "Seelengrund" umani la manifestazione del divino; nelle riscritture dei miti greci di M. L. Kaschnitz la bellezza dell'anima diviene un antidoto contro la barbarie del nazismo.

Il contributo mette a fuoco le premesse teoriche dell'intensa attività interpretativa di opere letterarie di Romano Guardini, esposte nello scritto "Bemerkungen über Sinn und Weise des Interpretierens", pubblicato nel volume "Gegenwart und Geheimnis", al fine di intende mostrarne la modernità rispetto agli orientamenti della critica letteraria del dopoguerra, che privilegiava una prospettiva rigorosamente werkimmanent.

From the middle of the thirties to the end of the fifties, Romano Guardini studied the poetry of Rainer Maria Rilke (1875-1926), particularly his vision of existence which gave voice to the extraordinarily lyrically intense verse of the 'Duino Elegies', written between 1912 and 1922. Several publications accompany a journey of interpretation which Guardini has tackled with interpretative rigour and poetic refinement, but also with deep feeling and suffering, on the one hand because the interpreter has an ardous task when faced with lines which are sometimes imperviuous, and on the other hand because the vision of the world and man that they reflect is dramatically distant from that of Christian belivers. The dissolution of the person, that Guardini identifies as the common theme throughout the articulate and complex meditation of the poet from Prague, is characteristic not only of his personal concept of the human being, but it becomes the key to understanding the crisis of the modern era and the tragedy of the two world wars.

Il contributo ripercorre la breve storia del settimanale in lingua tedesca Der Bote vom Gardasee, pubblicato sulla riva bresciana del Garda dal 1900 al 1914, un documento unico e interessante sia per ricostruire un tassello poco noto della storia dei rapporti culturali fra il mondo tedesco e quello italiano precedenti alla Prima Guerra Mondiale sia per scrivere un nuovo capitolo della storia del turismo tedesco in Italia.

Da un paio di decenni la Geografia si è concentrata sullo studio di argomenti legati alla Religione. Il rapporto geografia-religione è stato indagato sotto vari aspetti e a diversi livelli. In particolare è stato analizzato il nesso geografia-turismo-escursionismo (Timothy - Olsen, 2006). Con questo scritto si vuole partecipare a questo campo di interesse, incentrando, però, l’attenzione su un concetto guida degli studi geografici: il paesaggio. L’obiettivo è di fare alcune considerazioni sul rapporto sacralità-paesaggio., For a couple of decades Geography has focused on studies related to Religion. The relationship between Geography and religion has been investigated focussing on various aspects and at different levels: in particular, the Geography-tourism-hiking nexus (Timothy - Olsen, 2006). This paper intends to focus on a key concept in geographical analysis: the landscape. The goal is to reflect on the relationship between the sacred and the landscape.

Il contributo intende mettere a fuoco l'interesse per l'arte mostrato dal periodico in lingua tedesca "Der Bote vom Gardasee", pubblicato sulla riviera bresciana del lago di Garda fra il 1900 e il 1914, in una duplice prospettiva, promozionale e creativa. Il Garda è presentato dal giornale come uno 'scrigno' di tesori artistici, ma è soprattutto fonte d'ispirazione per pittori provenienti dal nord in quanto esso stesso percepito come opera d'arte.

Il contributo intende mettere a fuoco l'interesse per l'arte mostrato dal periodico in lingua tedesca "Der Bote vom Gardasee", pubblicato sulla riviera bresciana del lago di Garda fra il 1900 e il 1914, in una duplice prospettiva, promozionale e creativa. Il Garda è presentato dal giornale come uno 'scrigno' di tesori artistici, ma è soprattutto fonte d'ispirazione per pittori provenienti dal nord in quanto esso stesso percepito come opera d'arte.

La visione dell’esistenza che Rainer Maria Rilke ha rappresentato nei versi impervi delle Elegie Duinesi, una delle vette della lirica del Novecento, è stata oggetto di una lunga, rigorosa ed illuminante meditazione da parte di Romano Guardini. Per ricordare il grande intellettuale, teologo e filosofo cattolico italo-tedesco in occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa (1968-2018), il contributo anticipa in estrema sintesi alcuni dei contenuti che saranno sviluppati nel volume degli scritti rilkiani di Guardini curato da chi scrive e in uscita nel 2019 per i tipi di Morcelliana. Tre sono gli aspetti messi a fuoco: dopo aver illustrato le ragioni didattico-accademiche che portarono Guardini ad occuparsi di Rilke e dopo aver tracciato le linee essenziali della sua ermeneutica, vengono individuati alcuni snodi tematici che indussero Guardini ad una presa di posizione molto critica sulla poesia rilkiana, specchio drammatico e doloroso della dissoluzione dell’uomo moderno, The reflection on human existence described by Rainer Maria Rilke in the arduous verses of the Duineser Elegien, one of the highest expressions of 20th century poetry, has been the object of a long, rigorous and illuminating meditation by Romano Guardini. To remember the great Italian-German Catholic intellectual, theologian and philosopher on the 50th anniversary of his death (1968-2018), this contribution anticipates some of the contents developed in the collection of Guardini's writings on Rilke edited by the author, which will be published in 2019 by Morcelliana. Three are the main elements highlighted here: the academic and didactic reasons that led Guardini to reflect on Rilkes’ work; the essential outline of his hermeneutics; finally, the main reasons that caused Guardini to take a very critical stand towards Rilkes’ poetry, which represents a painful and dramatic reflection on the annihilation of the modern man.

Die Literarisierung Ägyptens bzw. des alten Ägypten ist in Deutschland im 18. Jahrhundert kein zufälliger Einzelfall. Das Narrativ Ägypten entsteht im Rahmen einer Diskussion, die sich kultur- bzw. literaturhistorisch vom ersten Viertel bis zum Ende des Jahrhunderts (und weiter) erstreckt und besonders in den achtziger Jahren brisant wird. Es ist also kein Zufall, dass neben großen Dichtern wie Wieland, Schiller oder Goethe auch der entstehende Trivialroman, das Thema Ägypten ins Auge fasst. Der Beitrag skizziert zuerst im Rahmen bestimmter kultur- bzw. literaturhistorischer Zeitgrenzen den Ägypten-Diskurs im 18. Jahrhundert, um die Profilierung des Narrativs Ägypten zu eruieren. Danach wird die Literarisierung Ägyptens am Beispiel von zwei Trivialromanen der neunziger Jahre erschlossen: Friedrich Eberhard Rambachs Aylo und Dschadina oder die Pyramiden. Eine ägyptische Geschichte (1793-1794) und Christian Heinrich Spieß’ Die Geheimnisse der alten Egipzier. Eine wahre Zauber- und Geistergeschichte des achtzehnten Jahrhunderts (1798-1799) .