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La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.23, n.1(2006): Gallo, I., Perché Salternum?, P. 9 ; Vitolo, P., Familiaris domesticus et magister pictor noster Roberto d'Oderisio e l'Istituto della familiaritas nella Napoli angioina, P. 13 ; Ambrosio, A., La vita quotidiana in un monastero femminile di Napoli alla fine del Quattrocento: la documentazione 'a registro' dei Ss. Pietro e Sebastiano, P. 35 ; Musi, A., La certosa di Padula e il Principato Citeriore nell'età spagnola, P. 61 ; Baldi, A., L'Acheropita di Cava de' Tirreni, P. 71 ; Quarto, F., Per gli Annali di Antonio Pace, tipografo in Napoli, Vico Equense e Bari, P. 87 ; Barba, L., Insediamenti rurali nella piana di Battipaglia in età moderna, P. 117 ; Palamara, G., Dalla ricostituzione delle forze politiche alle elezioni del 2 giugno 1946: il caso salernitano, P. 151 ; Scocozza, C., Il referendum istituzionale nella stampa Salernitana, p. 183 ; D'Episcopo, F., Alfonso Gatto a trent'anni dalla Morte, P. 203 ; Lucia, P., La chiusura della Marzotto Sud, P. 211 ; 235 Italo Gallo, Girolamo Bottiglieri (1905-1997), P. 235 ; Colangelo, G. A., Giuseppe Alliegro (1916-1987), P. 241 ; Didier, A., Gaetano Macchiaroli (1920-2005), P. 245 ; Del Gaudio, I., Camillo Marino: un intellettuale meridionale tra politica, cinema e giornalismo, P. 249 ; De Simone, V., I Guaimario principi di Salerno, P. 271 ; Chiappinelli, L., Nomi di persona e di luogo in documenti medievali di area meridionale, P. 275 ; Bracco, V., Nella Polla del Settecento: tre generazioni di scalpellini, P. 285 ; Russo, N., Un arciprete curato dell'Ottocento: Gennaro Caiafa (1780-1854), P. 293 ; Taglé, M. R., Una cartolina per Roberto Bracco, P. 301 ; Gallo, I., Pietro Ebner tra Velia e Taranto, P. 305 ; Trotta, M., Il Mezzogiorno d'Italia tra realtà e rappresentazione, P. 309 ; Abbamonte, G., Una lezione dal classico, P. 317 ; Marini, G., X Convegno Plutarcheo: Plutarco e la cultura della sua età, P. 319 ; Visentin, B., Storia, arte e medicina nella Certosa di Padula, P. 327 ; Marzano, P., Pomponio Leto e la prima Accademia Romana, P. 339 ; Guizzi, P., Linguaggi politici, cerimoniali civici e pratiche della politica a Genova e nel Regno di Napoli nel tardo Medioevo, P. 343 ; Certosino, F.,Convegno internazionale di studi su Jacopo Sannazaro, P. 353., Sul recto del frontespizio: fasc. 45 della Nuova Serie (annata LXVI dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.22, n.2(2005): Cicco, G. G., L'opportunismo politico di Salerno longobarda nei confronti dell 'impero bizantino, P. 11 ; Viscido, M. C., La castagna di Acerno dai più antichi documenti al marchio Igp-Doptstoria, società, economia, P. 39 ; Caputo, V., Ancora su una importante fonte archivistica: il fondo Criminalia dell 'Archivio della Badia di Cava de' Tirreni, P. 51 ; Pingaro, C., Tra Repubblica e Monarchia: strategie del potere nel 1799 a Nocera de' Pagani, P. 75 ; Casella, M., Il seminario di Policastro nel primo Novecento, P. 113 ; Falzo, S., La concordia discorso degli intellettuali fascisti e le voci del dissenso negli anni 1925-1940, P. 145 ; Cestaro, A., Alle origini dell 'Istituto Universitario di Magistero: l'insegnamento salernitano di Mario Bendiscioli (1952-1959), P. 175 ; Scannapieco, E., Decadenza e rinascita: gli ultimi vent'anni della Biblioteca Provinciale di Salerno, P. 185 ; Gallo, I., Giuseppe Leone critico letterario (1919-1998), P. 217 ; De Simone, V., Casa Cavaselice alle Botteghelle, presunta Del Pezzo, P. 227 ; Bracco, V., D'una strada del Settecento tornata alla luce nelle campagne di Pollà, P. 237 ; Taglé, M. R., L'imbarbarimento di Poseidonia, un dramma dell'Ottocento e un caso di etruscheria, P. 245 ; Lucia, P., Un secolo di sindacalismo operaio in Italia, P. 253 ; La Torraca, U., Valla e Napoli: il dibattito filologico in età umanistica (Ravello, 22-23 settembre 2005), P. 259 ; Miletti, L., Devotionis munus. Aspetti della cultura e della scrittura d'arte di Adamo di Brema, P. 267 ; Miletti, L., XVI Seminario di Alta Cultura organizzato dall 'Istituto Internazionale di Studi Piceni.ll poema didascalico dall'antichità all'umanesimo, con particolare riguardo al tema georgico, P. 271 ; Faralli, G., XXVI Congresso Internazionale di Studi Umanistici. Arte figurativa e cultura letteraria nelle Marche fra medioevo e umanesimo, P. 275 ; Noto, M. A., Il Convegno "Dal torchio alle fiamme". Inquisizione e censura nuovi contributi alla più antica Biblioteca Provinciale d'Italia, P. 381; Abbamonte, G., Raccontare lo sport. Percorsi tra sport, letteratura e cronaca, P. 389., Sul recto del frontespizio: fasc. 44 della Nuova Serie (annata LXV dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.22, n.1(2005): Dell'Acqua, F., Una epigrafe di Eboli del 1156 e alcune considerazioni sulla figura dell'archìtetto, P. 9 ; Martiello, S., Fra Bisanzio e Montecassino: il Sectile del Duomo di Salerno, P. 39 ; Gaglione, M., Marmi trecenteschi di San Lorenzo Maggiore in Napoli. II, P. 63 ; Del Grosso, M. A., Un banco ebraico a Salerno al tempo di Carlo V, P. 87 ; Sciarrotta, S., Il protagonismo dei casali a Cava alla fine del XVI secolo, P. 95 ; D'Aiello, G., Antonio Agellio, Vescovo di Acerno, "Doctrina Insignis", P. 119 ; Pecci, G., Riflessioni su Giacomo Colombo e sulla statua della Madonna del Rosario in Postiglione, P. 149 ; Fresolone, G., Esodo e strategie migratorie in CostieraAmalfitana durante il Regno d'Italia (1861-1946), P. 181 ; Lucia, P., La ripresa democratica a Salerno: i sindacati, P. 205 ; Colangelo, G.A., Per una storia della cultura pedagogica e della didattica della scuola nel Salernitano dal secondo dopoguerra al 1968, P. 227 ; Fulgione, G., Ricordo di Ferdfnando Petruccelli "Della Gattina", P. 241 ; Cestaro, A., Pietro Laveglia: intellettuale, politico, storico, editore, P. 247 ; Chiappinelli, L., Spigolature dialettali e toponomastiche XII, p. 235 ; De Simone, V., Il luogo detto «Scola Salernitana», P. 259 ; De Frede, C., L'itinerario di guerra di Ferrante d'Aragonadal 1458 al 1465, P. 265 ; Senatore, F., La leggenda erudita di Pietro Barliario, mago salernitano, P. 275 ; Bracco, V., Le tre tele della cappella di San Giuseppe a Polla, P. 293 ; Vedovato, G., I vent'anni del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, P. 305 ; Miletti, L., Aspetti della fortuna dell'antico nella cultura Europea, P. 315., Sul recto del frontespizio: fasc. 43 della Nuova Serie (annata LXV dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.21, n.2(2004): D'Angelo, S., Uno sconosciuto insediamento protostorico in località Affrontata dello Specchio di Sarno, P. 11 ; Luongo, R., L'esercito di Spartaco nella regione dei Monti Picentini, P. 21 ; Capriolo, G., Frammenti in scrittura beneventana da protocolli notarili di Scala, P. 33 ; Gaglione, M., Marmi trecenteschi di San Lorenzo Maggiore in Napoli (parte prima), P. 55 ; D'Alessio, M. T., Simboli e presenze dei Sanseverino nella Certosa di Padula, P. 83 ; Trifone, G. P., La pastoralità giudiziale: il Tribunaleecclesiastico di Amalfi, P. 97 ; Sofia, F., Vagabondi e forestieri nella Salerno settecentesca, P. 133 ; Casella, M., Don Arcangelo Rotunno, la Conciliazione e la Sacra Congregazione dell'Indice in un episodio del 1888, P. 165 ; Falzo, S., Genesi della "ideologia" del fascismo, P. 195 ; Barra, V., Renato Angiolillo e Oreste Mosca alla direzione de "Il Tempo" (1944-1948), P. 213 ; Caputo, V., Imprenditoria e filantropia italiana in Sào Paulo: Ermelino Matarazzo, P. 237 ; D'Acunti, V., Nota sull'abbazia di Santa Maria di Cadossa e il Priorato Gerosolimitano di Venosa, P. 257 ; De Simone, V., Il significato di archiepiscopio e altre questioni, P. 267 ; Ferraro, S., Le cinquecentine di Vìco Equense durante l'episcopato di Paolo regio (1583-1607), P. 275 ; Taglé, M. R., Paestum nell'immaginario di Vìncenzo Cilento, P. 301 ; Bracco, V., Riappare "La Certosa di Padula" di monsignor Sacco, P. 309 ; D'Episcopo, F., La collina di Giovi e i "Castellani", P. 313 ; De Simone, V., L'eruzione del Vesuvio del 1631 e il terremoto del 1627 nelle note del notaio Giovanni Antonio Ferro, P. 317 ; Russo, N., Don Giuseppe Brandileone chiede un impiego, P. 323 D'Angelo, A., Nostos: itinerari della memoria, P. 329 ; Colucci, R., Convegno Internazionale di Studi su Filangieri e Franklin. Dalla Costituzione degli Stati Uniti alla Carta fondamentale europea (15 giugno 2004), P. 343 ; Marini, G., De Falco, L., XXV Congresso Internazionale di Studi Umanistici: "Le ragioni della poesia nell'Umanesimo", Sassoferrato 30 giugno-3 luglio 2004, P. 353 ; Abbamonte, G., Il teatro greco. Interpretazioni e prospettive di ricerca. Convegno Internazionale di Studi. Napoli 17-18 settembre 2004, P. 361., Sul recto del frontespizio: fasc. 42 della Nuova Serie (annata LXIV dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.19, n.1(2002): Dell'Acqua, F., Tra Arechi II e Giorgio d'Antiochia: il gusto dei principi e il vetro nell'architettura italiana meridionale (secc. VIII-XII), P. 9 ; Lucherini, V., Note preliminari sugli affreschi nella cappella di Sant 'Antuono a Polla, P. 37 ; Zarra, C., Inediti di Teodoro d'Errico e presenza di pittura fiamminga e tardomanierista nell'agro nocerino-sarnese, P. 49 ; Amabile, D., Un inedito contributo alla storia della cattedrale di Salerno: l'altare della cappella de Ruggiero, P. 73 ; Francesco Volpe, Il Principato citeriore a fine Settecento. "Abbagli" presi da Giuseppe M. Galanti secondo un avvocato cilentano, P. 87 ; Placanica, A., Giuseppe Maria Galanti uomo del suo e del nostro tempo, P. 117 ; Caputo, V., Ambiguità di comportamento degli amministratori nella gestione del bosco "Licosa" di Castellabate, P. 141 ; D'Acunti, V., Guardia nazionale e brigantaggio postunitario, P. 175 ; Colangelo, G. A., La chiesa metodista wesleyiana di Salerno dalla sua nascita al 1920, P. 205 ; Colapietra, R., Considerazioni aggiuntive sull'identità storica, P. 243 ; Colitti, G., Le identità dei luoghi, P. 249 ; Vedovato, G., Cooperazione archeologica euro-mediterranea, P. 253 ; Ferraro, S., Nuovi studi su Velia e la medicina eleatica, P. 259 ; De Simone, V., La «nuova citta salernitana», P. 267 ; Amarotta, A., Le chiese di S. Maria de Domno e S. Maria delle donne nel Centro Storico di Salerno, P. 275 ; Trotta, M., La tradizione del comunismo napoletano, P. 279 ; Ferraro, S., Il contributo di Catello Salvati alla ricerca storica. Riflessioni su storia locale e storia nazionale, P. 285 ; Gallo, I., Marcello Gigante filologo classico, P. 291 ; D’Urso, D., Alberto Pironti, P. 303 ; Carlone, C., Una falsificazione medievale causa di una vertenza plurisecolare, P. 315 ; Pucci, M., Città, territorio e potere nel Mezzogiorno aragonese. I capitoli concessi a Salerno da Ferrante d'Aragona e Roberto Sanseverino nel 1462, P. 327 ; Recensioni e schede bibliografiche, P. 363-422., Sul recto del frontespizio: fasc. 37 della Nuova Serie (Annata LXII dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.19, n.2(2002): Alaggio, R., Fondazioni italo-greche nel Principato Longobardo di Salerno. Il caso di Sant'Onofrio di Petina, P. 9 ; Goffredi, M. R., I Guardati di Salerno tra Quattrocento e Cinquecento, P. 37 ; Milano, S., L'attività dei maestri scalpellini e pipernieri a Cava nei secoli XVI-XVIII, P. 65 ; Conte, A., Attività amministrativa nella Salerno preunitaria attraverso le delibere decurionali, P. 113 ; Caputo, V., L'emigrazione italiana in Brasile tra XIX e XX secolo. Luci e ombre sulla famiglia Matarazzo di Castellabate, P. 151 ; Casella, M., Un seminario nella Certosa di Padula? Progetti e discussioni nel 1909-1910 e nel 1920-1929, P. 175 ; Lamattina, I., Il dibattito sulla storia orale in Italia e fuori d'Italia, P. 211 ; Carotenuto, G., Mario Carotenuto e il Moretum pseudovirgiliano, P. 227 ; De Simone, V., Lo scrivere senza il leggere, P. 233 ; Ferraro, S., Una veduta secentesca della Certosa di Padula nel santuario della Madonna della Villa a Ceriana (Imperia), P. 243 ; Rossi, L., Ancora sul 1799, P. 255 ; Carlone, C., Indizi documentari per l'individuazione dei beni della Certosa di Padula, P. 261 ; Gallo, I., Raffaele Cantarella grecista e bizantinista, P. 269 ; Gallo, I., Antonio Russo storico della filosofia antica, P. 283 ; Minopoli, A., La giurisdizione per i reati commessi nei territori di Agropoli, Ogliastro ed Eredita in una lite secentesca, P. 297 ; Amabile, D., La cerimonia del "Frascone" in un inedito documento del 1768, P. 313 ; Rassegne, P. 323 ; Recensioni, P. 337-422., Sul recto del frontespizio: fasc. 38 della Nuova Serie (Annata LXII dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.18, n.2(2001): Placanica, A., Qualche parola sull'identità, P. 9 ; Lovito, G., Il Castello di San Giacomo in età moderna, P. 17 ; Noto, M.A., Legislazione e pastoralità post-tridentine: la chiesa beneventana nella seconda metà del Cinquecento, P. 41 ; Pedicino, C., Venalità degli Uffici e strategie familiari in Principato Citra e Ultra tra XVI e XVII secolo, P. 91 ; Caputo, V., Il fondo Criminalia dell'Archivio Diocesano della Badia di Cava dei Tirreni, P. 129 ; Gallo, I., Vetus e nova civitas nella Salerno medievale, P. 155 ; De Simone, V., Lo scrivere per sentito dire, P. 157 ; Chiappinelli, L., Spigolature dialettali e toponomastiche. XI, P. 161 ; Musi, A., Chiesa, società e potere locale nella Campania moderna, P. 167 ; Colapietra, R., Movimenti sociali e lotte politiche nell'Italia liberale: il moto anarchico del Matese, P. 175 ; Petroni, A., Benedetto Croce, l'erudizione e San Cipriano Picentino, P. 191 ; Trotta, M., Sud e questione agraria. L'esperienza comunista nella lotta al latifondo, P. 197 ; Scannapieco, E., La Biblioteca provinciale di Salerno: una storia da riscrivere, P. 203 ; Gallo, I., Per i novant'anni di Giovanni Pugliese Carratelli, P. 209 ; Gallo, I., Roberto Volpe (1914-1976), P. 213 ; Galante, M., Altre pergamene del monastero femminile di San Giorgio di Salerno, da un archivio privato, P. 231 ; Rassegne, P. 257 ; Recensioni e schede bibliografiche, P. 269-324., Sul recto del frontespizio: fasc. 36 della Nuova Serie (Annata LXI dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.16, n.2(1999): De Simone, V., Il sito del castello di Terracena in Salerno, P. 9 ; Colapietra, R., Torquato Tasso e il principe di Salerno, P. 23 ; Parrella, R., Paesaggio agrario e questione demaniale nel Mezzogiorno preunitario: il comune di Albanella, P. 37 ; Sansone, A., Organizzazione produttiva, paesaggio agrario e regime fondiario a Montecorvino Rovella; dall'impaludamento alla "riforma integrale" (1810-1930), P. 65 ; Marino, R., I fatti del Cilento del 1837, P. 101 ; Pinto, C., Il socialismo nel Vallo di Diano, dal centrosinistra alla vittoria di Craxi. Il caso di Padula, P. 117 ; Caiazza, D., Tesi nuove su Marcina e Salerno romana: uno storico contro corrente, P. 175 ; Gallo, I., Una prima risposta su Marcina etrusca e Salerno romana, P. 185 ; Gallo, I., Paul Oskar Kristeller e la Scuola Medica Salernitana, P. 193 ; Chiappinelli, L., Spigolature dialettali e toponomastiche. IX, P. 195 ; Fulgione, G., La rivoluzione del 1799 e il servizio postale nel Regno di Napoli, P. 201 ; Casella, M., Salerno 1939-1942: tre episodi significativi nei rapporti tra Chiesa e fascismo, P. 207 ; Musi, A., Il fare come misura della politica: aspetti e problemi dell'esperienza di un sindaco, P. 227 ; Didier, A., Grazie e privilegi concessi dal marchese Merualdo Grimaldi al casale di San Giacomo nel 1582, P. 237 ; Pisapia, A., «Le città del Mezzogiorno tra XVI e XIX secolo» (Maiori, 27-29 maggio 1999), P. 247 ; Musi, A., Un libro su Leopoldo Cassese (Salerno, 18 giugno 1999), P. 251 ; Cacciatore, G., «Il pensiero e l'opera di Salvatore Valitutti» (Salerno, 20 settembre 1999), P. 255 ; Trotta, M., «La figura e l'opera di Ruggero Moscati» (Salerno, Il ottobre 1999), P. 265 ; Recensioni e schede bibliografiche, P. 269-336., Sul recto del frontespizio: fasc. 32 della Nuova Serie (Annata LIX dalla fondazione)

La Società Salernitana di Storia Patria aderisce al progetto EleA e autorizza la pubblicazione del fascicolo, N.s. A.7, n.2(1990) : Vetere B., Immagini della città e spazi urbani in alcuni modelli dell'Italia centro-meridionale, P. 7 ; Musi A., Il patriziato a Salerno nell'età moderna, P. 55 ; Cimmelli V., Università, borghesia e popolo a Nocera dei Pagani nei secoli XVII e XVIII, P. 93 ; Florimonte R., Aspetti della questione demaniale nel Mezzogiorno: coloni e proprietari ad Altavilla Silentina (1806-1815), P. 117 ; Rossi L., Gli americani e la defascistizzazione a Salerno, P. 151 ; Amarotta A. R., Salerno: fondazione e riconversione, P. 181 ; Carucci A., Luci e ombre nel Museo Diocesano di Salerno, P. 191 ; Colapietra R., Scienza, territorio ed antropologia nell'età umanistica: il terremoto del 1456, P.199 ; De Simone V., L'arcivescovo Fregoso e il feudo di Montecorvino, P. 211 ; Amoretti V., Ricordi salernitani di un filologo tedesco, P. 221 ; Caiazza A. Il capobrigante Manzo e i sequestri di persone, P.229 ; Widemann F., Peduto P., Romito M., Vitolo S., Giovannini P., Villa Rufolo di Ravello: le campagne di scavo del 1988-89. Risultati preliminari, P. 251 ; Mangieri G.L., Monete provenienti dal palazzo di Giustizia di Salerno, P. 288 ; Novelli B., La trentottesima Settimana di studio di Spoleto: «Il secolo di ferro: mito e realtà del secolo X», P. 305 ; Villani M., Scrittura e produzione documentaria nel Mezzogiorno longobardo (Badia di Cava, 3-5 ottobre 1990), P. 309 ; D'Arienzo V., Il II Convegno internazionale di falconeria (Castello di Melfi, 27-31 ottobre 1990), P. 318 ; Di Guglielmo N., Le «Quinte giornate storiche andrettesi»: terremoti e storia, P.320 ; Vita della «Società Salernitana di Storia Patria», P. 361 ; D'Arienzo V., Il «Centro Studi per la Storia di Cava», P. 364.

Gap analysis is a common approach in industry to evaluate the gaps between the implemented software processes and the requirements of process quality frameworks or standard norms. Gap analysis processes are usually executed by means of questionnaires that need to be crafted ad hoc according to specific appraisal goals. The approaches used for developing, compiling and evaluating the answers given to these questionnaires usually do not follow well-defined methodologies or processes, and lack adequate tool support. This paper aims at investigating novel approaches for the execution of questionnaire-based gap analysis (QBGA) processes in industrial practices. We propose the adoption of state-of-the-art software engineering technologies and methodologies like application lifecycle management (ALM) and model-driven engineering (MDE) to support these processes. We perform an industrial survey for understanding the main issues affecting questionnaire-based gap analysis processes in industrial practices. We exploit model-driven engineering for building an ALM-based tool that supports the QBGA process execution and allows us to overcome the emerged process issues. We implement the GADGET tool to apply the MDE approach we use for developing the ALM-based tool. The feasibility of the proposed approach has been evaluated by a case study conducted in the automotive industrial domain. Two different QBGA processes have been configured and implemented in an ALM system with the support of the GADGET tool. The resulting ALM tool was used to perform the gap analysis processes. Semi-structured interviews with the involved industrial personnel were conducted to carry out a qualitative evaluation. The case study results show that the introduction of ALM improves the quality of the questionnaire-based gap analysis processes. Moreover, the adoption of model-driven engineering approach implemented by the GADGET tool provides a viable solution for configuring application lifecycle management systems and supporting the process execution.

The Model Driven Architecture (MDA) approach is emerged in the last years as a novel software design methodology for the development of software systems. In this approach the focus of software development is shifted from writing code to modeling. In MDA, developers implement models that are automatically transformed into the target code of the system. Alongside MDA, the Model Driven Testing (MDT) is emerging as a relevant research topic in both industrial and scientific communities. MDT is a methodology where test cases for the system are automatically obtained starting from test models to maximize specific model coverage criteria. Eventually, test cases are executed to verify the system code that is generated through an MDA approach. In this paper, we conduct an exploratory study in order to evaluate the differences that may exist between the model coverage guaranteed by the test cases and the code coverage reached when they are executed on the auto-generated code. Moreover, we identify the main factors that may influence these differences.

A full-length cDNA of the rat liver Nuclear Factor 1 (NF1L21) has been cloned and expressed in S. cerevisiae to analyse the architecture of its activation domain. NF1L21 displays a specific DNA-binding activity, as well as the ability to activate transcription from an artificial NF 1-responsive promoter in yeast. Interaction of two or more NF1L21 molecules with multiple sites on the same promoter activated transcription in a synergistic fashion. Functional analysis of the activation domain of NF1L21 reveals a tripartite structure. Two distinct positive elements are required for NF1L21 -mediated transcription activation. A proline-rich element sandwiched between these two positive domains attenuates their transactivation potential. A shorter NF1L variant (NFlL4) in which the distal positive element is replaced by a different sequence was also isolated. NF1L4 displays the same DNA-binding activity and dimerisation properties as NF1L21, but is unable to activate transcription in yeast.

Here, we report the construction and functional analysis of synthetic promoters designed for gene therapy applications requiring strong and specific gene expression in melanoma cell lines. We have analysed the transcriptional activity of different combinations of two transcriptional regulatory modules, a melanocyte-specific element from the human tyrosinase promoter and a cell-cycle-specific element from the human α-fetoprotein promoter. Transient expression assays in different cell lines show that several of these composite synthetic promoters can drive a strong and selective expression of a reporter gene in melanoma cell, providing us with a new powerful tool for gene therapy of melanomas.

The current study sought to investigate the role of low-density lipoprotein receptor (LDLr) mutations in assessing the risk profile of familial hypercholesterolemia (FH) patients, independently of major cardiovascular risk factors. FH due to LDLr mutations is associated with premature atherosclerosis. The variable clinical severity of the disease in heterozygotes has been related to cholesterol levels and the coexistence of other cardiovascular risk factors, but the independent role of different LDLr mutations is still unclear. cDNA of LDL gene was sequenced in 102 patients with clinical features of heterozygous FH. Carotid artery intima-media thickness (IMT) was measured by B-mode ultrasound imaging in all patients. Sixteen different mutations (5 never described) were found in 82 patients (49 families; mean age, 39 years; 53% women). One of the newly described mutations, the 2312-3 C→A, was found in 24 patients (13 families). The mean of maximum thicknesses was significantly higher in the 2312-3 C→A group than in patients with other LDLr mutations ( P = .004 after adjustment for major cardiovascular risk factors). Similar results ( P = .001) were obtained in the adjusted comparisons of probands only, and of the patients with similar baseline cholesterol ( P = .002). This study indicates that the identification of an LDLr mutation can help to assess the risk profile of FH patients independently of the major cardiovascular risk factors.

We screened a group of patients from southern Italy with clinically diagnosed familial hypercholesterolemia (FH) for mutations of the LDL receptor (LDLR) gene. RNA from each proband was analysed by RT-PCR followed by complete cDNA sequencing. Among 51 unrelated FH families we detected 17 mutations affecting the coding region of the LDLR gene. Five of these mutations, designated R395P, L783fsinsG, IVS15-3C>A, IVS3+5G>A, and 1698-1704delCACCCTAinsGCCCAAT (ITL545MPN), have not yet been reported in the literature. Interestingly, the novel IVS15-3C>A splicing mutation was detected in 20% of our unrelated FH families, suggesting an unusually high prevalence in our local population. Hum Mutat 17:433, 2001. © 2001 Wiley-Liss, Inc.

Infection of Friend erythroleukemic (FL) cells by polyomavirus (Py) invariably results in the selection of persistently infected FL-Py cell lines and clones. Anti-Py serum treatment of FL-Py lines and clones leads to the loss of Py genome and consequent cell cure. Conversely, cure has not been obtained in FL-PytsA cell lines (isolated after infection by a Py thermosensitive early mutant) and their derivative clones cultivated for a long time at nonpermissive temperature (39 degrees C), where viral large-T protein is inactive. Rescue of viral particles has always been obtained after shifting cells to 32 degrees C. Integrated viral genomes were detected by blot hybridization in an FL-PytsA clone at 39 degrees C. Long-term observation of FL-Py cell lines and their derivative clones reveals a reciprocal selection mechanism (coevolution) between the viral and the cellular populations, resulting in either a completely virus-free Py-resistant FL cell line (cure) or in a continuously Py-shedding line bearing Py genome variants. Structural analysis of these viral populations has been carried out, and some viral variants have been isolated and characterized. On the basis of the results obtained, the possible mechanisms of Py persistence in FL cells will be discussed.

To determine the relative growth advantages of polyomavirus regulatory region mutants selected from Friend leukemic and neuroblastoma cells persistently infected with polyomavirus A2 wild type, different murine cell lines, some of which are capable of further differentiation in vitro, were used as hosts in mixed infection and transfection. The tests allowed the determination, through the measurement of cis-advantage in replication, of the most effective polyomavirus regulatory region constitutions for a given cell line and, in some cases, for specific stages of cell differentiation. Furthermore, different domains of the viral regulatory region were shown to have different effects--positive, neutral, or negative--depending on the host analyzed.

Two mouse neuroblastoma cell lines were analyzed for their permissivity for polyoma virus growth. One (N18) is fully permissive for polyoma replication, the other (41A3) shows limited permissivity and the viral genome persists, without noticeable cell death. Virus persistence does not seem to alter the cells' ability to differentiate in vitro and leads to selection of viral mutants altered in the untranscribed regulatory region of the genome. The mutant types obtained appear to be related to the degree of host cell differentiation. Nucleotide sequence analysis of the restriction fragment covering the regulatory region shows that duplications are present in all mutants, while deletions in the non-duplicated segment are only present in mutants selected from less differentiated cells. These alterations involve both domains of the regulatory region that are considered to be essential for DNA replication and for enhancer activity. Mixed infections with polyoma wild type show that the selected mutants have cis-advantage in replication in neuroblastoma cells and not in 3T6 cells. Mutants carrying the deletion in the non-duplicated segment of the enhancer show a selective advantage in replication over the undeleted one in mixed infection. This advantage is much stronger in neuroblastoma cells in suspension (less-differentiated stage) than in monolayer cells (more-differentiated stage). An interpretation of the overall structure of the regulatory enhancer region, based on the observed differences between the mutants selected at different stages of differentiation in neuroblastoma and previously described mutants selected in undifferentiated cells, is discussed.

The 5' flanking region of the human alpha 1-antitrypsin (alpha 1-AT) gene contains cis-acting signals for liver-specific expression and, when fused to a reporter gene, is able to drive the expression of this gene specifically in liver cells. Here we report the results of a functional dissection of the alpha 1-AT regulatory region. The expression of the bacterial chloramphenicol-transacetylase (CAT) gene, fused to a set of alpha 1-AT 5' flanking regions shortened by progressive deletions or mutated by base pair substitutions, has been compared by transfection in HepG2 (hepatocyte) and HeLa (non-hepatocyte) human cell lines. A minimal tissue-specific element has been identified between the nucleotides -137 and -37 (from the transcriptional start site). This DNA segment activates the heterologous SV40 promoter in hepatoma cell lines but not in HeLa cells. This element contains at least two regions referred to as the A (-125/-100) and B (-84/-70) domains, both essential for transcription. There are at least two other regulatory domains located upstream of the 'minimal element'; the most active of these is located between positions -261 and -210 from the cap site. These upstream elements activate the heterologous SV40 early promoter both in hepatoma cell lines and in HeLa cells. Upon fractionation of rat liver nuclear extracts two proteins have been identified, alpha 1TF-A and alpha 1TF-B, which bind specifically to the A and B domains respectively. Transcriptionally inactive A and B domain mutants are not able to bind these proteins.