20 results on '"Vignoli M"'
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2. La motivazione degli insegnanti nella scuola che cambia
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Guglielmi, D, Panari, C, Fraccaroli, F, Vignoli, M., SIMBULA, SILVIA, Balduzzi, L, Mantovani, D, Tagliaventi, MT, Tuorto, D, Vannini, I, Guglielmi, D, Simbula, S, Panari, C, Fraccaroli, F, Vignoli, M, Guglielmi D, Simbula S, Panari C, Fraccaroli F, and Vignoli M
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Insegnanti, Motivazione, Work Engagement, Job Demands-Resources model, Profili ,WORK ENGAGEMENT ,Insegnanti ,PROFESSIONALITÀ INSEGNANTI ,Profili ,Motivazione - Abstract
La figura dell’insegnante è attraversata da profonde trasformazioni che ne mettono in discussione il ruolo sociale, professionale ed educativo. I fattori che sollecitano il corpo docente a ripensare al proprio ruolo e alle proprie funzioni sono molteplici: dal ricambio generazionale ai nuovi percorsi di reclutamento, dal delinearsi di un nuovo assetto istituzionale-organizzativo della scuola alla rapida evoluzione dei processi di insegnamento, dalla composizione più articolata della società italiana alla contrazione delle risorse disponibili. I saggi in questo volume sono il frutto dei lavori presentati, da esperti e studiosi di varie discipline dei settori dell’istruzione e dell’educazione, in occasione del convegno La professionalità dell’insegnante: valorizzare il passato, progettare il futuro promosso nel giugno 2013 dal dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, che ha voluto mettere al centro del dibattito nazionale la scuola e la figura del docente.
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- 2014
3. Tempo di reshoring manifatturiero. Direttrici geografiche e motivazioni
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Fratocchi, L, Ancarani, Alessandro, Barbieri, P, DI MAURO, Carmela, Nassimbeni, G, Orzes, G, Sartor, M, Vignoli, M, Zanoni, A., FRATOCCHI, LUCIANO, ANCARANI, ALESSANDRO, BARBIERI, PAOLO, DI MAURO, CARMELA, NASSIMBENI, GUIDO, ORZES, GUIDO, SARTOR, MARCO, VIGNOLI, MATTEO, and ZANONI, ANDREA
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RESHORING, BACKSHORING, INTERNAZIONALIZZAZIONE - Abstract
Da alcuni anni si sta assistendo a un diffuso ripensamento delle scelte di localizzazione delle attività produttive, con un numero crescente di aziende che decidono di “rimpatriare” le produzioni precedentemente trasferite all’estero. Tale fenomeno è stato indicato con una varietà di termini, tra cui merita ricordare: “reshoring”, “back-shoring”, “backreshoring”, “in-shoring”, “on-shoring”, “reverse globalization”. A tale molteplicità di denominazioni, si è associata un’elevata varietà di definizioni, spesso uguali per termini diversi e diverse per termini uguali. In questo contributo, si preferisce utilizzare il più diffuso termine “reshoring”, identificandolo con la decisione di riportare nel Paese di origine dell’azienda attività produttive precedentemente delocalizzate in Paesi esteri, indipendentemente dal fatto che esse siano realizzate in regime di in-sourcing o out-sourcing. Tali attività produttive possono essere ricollocate in patria anche solo parzialmente, come nel caso in cui si mantiene la produzione delocalizzata per rifornire il mercato estero e quelli a esso limitrofi. Nel presente contributo si intendono approfondire le principali direttrici geografiche, in termini di Paesi in cui avviene il rientro e di Paesi “abbandonati”, nonché le principali motivazioni che spiegano questo tipo di decisioni.
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- 2017
4. La valutazione delle Non-Technical Skills (NTS) per la sicurezza sul lavoro. Sviluppo di un nuovo strumento
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Chiesa, R., Mariani, M. G., Vignoli, M., Curcuruto, M., Guglielmi, D., Alessandro Lo Presti e Paola Spagnoli, Chiesa, Rita, Mariani, MARCO GIOVANNI, Vignoli, Michela, Curcuruto, M., and Guglielmi, Dina
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non-Technical skills, sicurezza - Abstract
Introduzione. Le competenze non tecniche (Non-Technical Skills) vengono definite come competenze cognitive, sociali e personali, complementari alle competenze tecniche che contribuiscono all’attivazione di performance lavorative sicure ed efficaci (Flin, O’Connor e Crichton, 2010). A tutt’oggi, nonostante sia stata dimostrata la rilevanza delle NTS nel campo della sicurezza, non esistono strumenti attendibili in italiano utili a misurare la presenza e i livelli di NTS in italiano. Obiettivo. Il presente studio ha quindi l’obiettivo di analizzare le proprietà psicometriche della scala per valutare le NTS per la sicurezza sul lavoro. Metodo. Sono stati condotti due studi strettamente interrelati. Lo Studio 1 ha valutato la validità di contenuto della scala mediante inter-rater agreement, mentre lo studio 2 ha indagato l’affidabilità dei fattori mediante una analisi fattoriale esplorativa (EFA) utilizzando la rotazione obliqua. I partecipanti dello Studio 1 erano 12 studenti di una magistrale di psicologia, mentre i partecipanti dello Studio 2 erano 133 operai di una azienda che produceva macchine agricole. Risultati. Nel primo studio sono stati definiti gli item della scala che è stata somministrata nello studio successivo. Lo studio 2 ha confermato la presenza di sei NTS: consapevolezza situazionale, decision-making, comunicazione, team work, leadership, capacità di gestire la fatica. Gli alpha di Cronbach si collocavano in un range da un minimo di .74 a un massimo di .90. Discussione. Questi risultati rappresentano uno dei primi progetti di validazione di una misura focalizzata sulle Non-Technical Skills per la sicurezza. Tale strumento è utile poiché può aiutare oltre la ricerca scientifica anche le organizzazioni interessate ad incrementare i livelli di sicurezza nella propri luoghi di lavoro.
- Published
- 2017
5. OKkio alla SALUTE 2014: hours of sleep in Italian 8-9-year-old children
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Lauria, L1, Pizzi, E1, Nardone, P1, Buoncristiano, M1, Bucciarelli, M1, Galeone, D2, Spinelli A1Andreozzi, S, Pediconi, M, Timperi, F, Pizzi, E, Galeone, D, Menzano, M, Vienna, A, Censi, L, Di Giacomo, M, Colleluori, C, Ranalli, E, Ammirati, G, Mininni, M, Sorrentino, G, Azzarito, C, Faillace, F, La Rocca, M, Mazzarella, G, Pizzuti, R, Angelini, P, Fridel, M, Carletti, C, Pani, P, Ronfani, L, Zanier, L, Amadei, P, Cairella, G, Pascali, F, Schiaffino, S, Cereda, D, Pirrone, L, De Introna, S, Giostra, G, Di Nucci, C, Manfredi Selvaggi, T, Valentini, O, Caputo, M, Ferrari, P, Balducci, M, Rosa, G, Stingi, G, Meloni, S, Senis, M, Tanchis, P, Cernigliaro, A, Ferro, M, Scondotto, S, Giacchi, M, Lazzeri, G, Simi, R, Cristofori, M, Giaimo, M, Prandini, S, Covarino, A, D'Alessandro, G, Galesso, R, Michieletto, F, Fanolla, A, Lucchin, L, Weiss, S, Migazzi, M, Grazia, M, Caroli, Anna Maria, Cattaneo, C, De Mei, B, Perri, G, Silvestri, A, Spizzichino, L, Miletto, N, Faragli, G, Vignoli, M, and Piovani, Giovanna
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Male ,Sleep Wake Disorders ,Pediatric Obesity ,Schools ,Child Behavior ,Health Promotion ,Health Surveys ,Body Mass Index ,Italy ,Risk Factors ,Prevalence ,Humans ,Female ,Child ,Sleep ,Students ,Life Style - Published
- 2016
6. La percezione delle mamme sullo stato ponderale e sugli stili di vita dei propri bambini [Maternal perception of their children's weight and lifestyles]
- Author
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Spinelli, A., Nardone, P., Buoncristiano, M., Lauria, L., Bucciarelli, M., Andreozzi, S., Pediconi, M., Timperi, F., Pizzi, E., Galeone, D., Menzano, M., Vienna, A., Censi, L., Di Giacomo, M., Colleluori, C., Ranalli, E., Ammirati, G., Mininni, M., Sorrentino, G., Azzarito, C., Faillace, F., La Rocca, M., Mazzarella, G., Pizzuti, R., Angelini, P., Fridel, M., Carletti, C., Pani, P., Ronfani, L., Zanier, L., Amadei, P., Cairella, G., Pascali, F., Schiaffino, S., Cereda, D., Pirrone, L., De Introna, S., Giostra, G., Di Nucci, C., Manfredi Selvaggi, T., Valentini, O., Caputo, M., Ferrari, P., Balducci, M., Rosa, G., Stingi, G., Meloni, S., Senis, M., Tanchis, P., Cernigliaro, A., Ferro, M., Scondotto, S., Giacchi, M., Lazzeri, G., Simi, R., Cristofori, M., Giaimo, M., Prandini, S., Covarino, A., D'Alessandro, G., Galesso, R., Michieletto, F., Fanolla, A., Lucchin, L., Weiss, S., Migazzi, M., Grazia, M., Caroli, M., Cattaneo, C., De Mei, B., Perri, G., Silvestri, A., Spizzichino, L., Miletto, N., Faragli, G., Vignoli, M., and Piovani, G.
- Published
- 2016
7. OKkio alla SALUTE 2014: hours of sleep in Italian 8-9-year-old children [Okkio alla salute 2014: Hours of sleep in 8-9-year-old children in Italy]
- Author
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Lauria, L, Pizzi, E, Nardone, P, Buoncristiano, M, Bucciarelli, M, Galeone, D, Spinelli, A, Andreozzi, S, Pediconi, M, Timperi, F, Menzano, M, Vienna, A, Censi, L, Di Giacomo, M, Colleluori, C, Ranalli, E, Ammirati, G, Mininni, M, Sorrentino, G, Azzarito, C, Faillace, F, La Rocca, M, Mazzarella, G, Pizzuti, R, Angelini, P, Fridel, M, Carletti, C, Pani, P, Ronfani, L, Zanier, L, Amadei, P, Cairella, G, Pascali, F, Schiaffino, S, Cereda, D, Pirrone, L, De Introna, S, Giostra, G, Di Nucci, C, Manfredi Selvaggi, T, Valentini, O, Caputo, M, Ferrari, P, Balducci, M, Rosa, G, Stingi, G, Meloni, S, Senis, M, Tanchis, P, Cernigliaro, A, Ferro, M, Scondotto, S, Giacchi, M, Lazzeri, Giacomo, Simi, Rita, Cristofori, M, Giaimo, M, Prandini, S, Covarino, A, D'Alessandro, G, Galesso, R, Michieletto, F, Fanolla, A, Lucchin, L, Weiss, S, Migazzi, M, Grazia, M, Caroli, M, Cattaneo, C, De Mei, B, Perri, G, Silvestri, A, Spizzichino, L, Miletto, N, Faragli, G, Vignoli, M, and Piovani, G.
- Published
- 2016
8. ZUDY, LA GATTA CON DISURIA: ALLORA E’ UN TIMOMA !
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Pintaldi P, Barilli M., Vignoli M., BETTINI, GIULIANO, SCARPA, FILIPPO, Pintaldi P, Bettini G., Scarpa F., Barilli M., and Vignoli M
- Subjects
CITOLOGIA ,TIMOMA ,DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ,ONCOLOGIA ,IMMUNOISTOCHIMICA - Abstract
È descritto il caso di un timoma diagnosticato in un gatto europeo femmina di 15 anni e 4.5 kg di peso portato alla visita in regime di pronto soccorso per disuria insorta da circa 24 ore. L’esame delle urine dimostrava la presenza di un’infezione urinaria sostenuta da abbondanti batteri coccoidi e filamentosi, pur in assenza di un corrispondente reperto infiammatorio. L’esame ecografico dell’addome non evidenziava alterazioni. Il quadro radiografico ed ecografico del torace evidenziava una massa radiopaca a carico del mediastino cranio-ventrale determinante lo spostamento dorsale della trachea. Sulla base di questi primi riscontri venivano posti in diagnosi differenziale linfoma timico, timoma, chemodectoma, cisti branchiale, tiroide ectopica, tumori delle paratiroidi, granuloma e ascesso. Lo studio TC del torace evidenziava una massa di 3 cm di diametro nel mediastino craniale che improntava il bordo craniale del cuore comprimendo atrio e ventricolo destro. La lesione appariva eterogenea prima e dopo la somministrazione di MDC iodato non ionico a 800 mg/kg e.v. Venivano eseguite biopsie TC guidate con ago sottile 22 G e con tru-cut da sottoporre ad esame citologico ed istopatologico. L’esame citologico (colorazione May Grünwald-Giemsa) evidenziava scarsa cellularità del campione e discreta componente ematica. La popolazione cellulare prevalente era rappresentata da piccoli e medi linfociti, accanto ai quali erano osservabili rari mastociti, macrofagi ed eosinofili, che, pur nell’assenza di una evidente componente epiteliale, orientavano la diagnosi verso il timoma piuttosto che verso una neoplasia linfoide. L’esame istopatologico delle biopsie metteva in evidenza un tessuto discretamente vascolarizzato costituito dalla proliferazione diffusa di piccoli-medi linfociti di aspetto maturo, nel cui contesto si rilevavano occasionali aggregati di cellule irregolarmente poligonali con abbondante citoplasma eosinofilo e granulazioni bluastre, tendenti alla cheratinizzazione e disposte concentricamente a formare strutture simili ai corpuscoli timici di Hassal. Veniva formulata la diagnosi di timoma prevalentemente linfocitico, supportata dalla conferma immunoistochimica della natura epiteliale degli aggregati concentrici (CKAE1/AE3 +) e dal fenotipo T della componente linfoide (CD3 +). Sul riscontro di tale diagnosi, pur in assenza di segni clinici riferibili a myasthenia gravis (debolezza, rigurgito), si procedeva, in vista del probabile intervento chirurgico, a completare la stadiazione con la determinazione del titolo sierico di anticorpi anti-recettori postsinaptici per l’acetilcolina (AChRAb); il titolo anticorpale ottenuto (< 0.30 nmol/L ) permetteva di escludere le complicazioni relative alla sindrome paraneoplastica mio astenica. Gli accertamenti finora condotti permettevano pertanto una diagnosi definitiva di timoma linfocitico, con stadiazione clinica II, sottostadio P0. A distanza di 30 gg dal momento della presentazione si procedeva all’intervento di escissione chirurgica della massa mediastinica. A 2 mesi di distanza veniva effettuato un monitoraggio completo (profilo ematobiochimico, esame urine, radiogramma del torace, esame ecocardiografico) che escludeva qualsiasi complicazione successiva all’intervento. L’interesse del caso presentato risiede nella coesistenza di elementi di tipicità e atipicità. Tra gli ultimi il motivo di presentazione (disuria per infezione urinaria), verosimilmente in relazione allo stato di immunodepressione indotto dalla interferenza tumorale con la funzionalità dei linfociti. Tra i primi, assai più numerosi, l’età avanzata, il decorso cronico e con scarso corredo di sintomi, la struttura macroscopica della massa (capsulata / cavitata), il tipo istologico. Si enfatizza il ruolo della citologia nel fornire un orientamento diagnostico, la correlazione con il sempre necessario esame istopatologico e l’utilità della diagnostica per immagini.
- Published
- 2007
9. Studio sulla biopsia TC guidata del polmone con ago sottile nel cane e nel gatto
- Author
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Vignoli, M, DI GIANCAMILLO, M, Citi, Simonetta, Rossi, F, Terragni, R, Corlazzoli, D, Laganga, P, and Gnudi, G.
- Subjects
biopsia polmonare ,TC ,cane ,gatto - Published
- 2004
10. Osservazioni su 160 radiogrammi di gomito di una popolazione canina nel triennio 1998-2000
- Author
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Citi, Simonetta, Modenato, Mario, Vignoli, M, and Rossi, F.
- Published
- 2001
11. Morte improvvisa extra-cardiaca nel settorato medico-legale di Genova
- Author
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Canale, M., Bergero, N., Blasi, C., Bonelli, D., Burrello, C., Porsia, G., Scapacino, A., Solari, S., Strizoli, A., Ventura, Francesco, and Vignoli, M.
- Published
- 1999
12. Il back-reshoring manifatturiero nei processi di internazionalizzazione: inquadramento teorico ed evidenze empiriche
- Author
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Carmela DiMauro, Andrea Zanoni, Matteo Vignoli, Guido Nassimbeni, Alessandro Ancarani, Luciano Fratocchi, Marco Sartor, Paolo Barbieri, Fratocchi, L, Ancarani, A, Barbieri, P, Dimauro, C, Nassimbeni, G, Sartor, M, Vignoli, M, Zanoni, A, fratocchi, l, ancarani, a, barbieri, p, dimauro, c, nassimbeni, g, sartor, m, vignoli, m, and zanoni, a
- Subjects
off-shoring ,Reshoring ,Internazionalizzazione ,Reshoring, Internazionalizzazione, Manifatturiero ,back-reshoring, near-reshoring, reshoring ,relocation ,Internazionalizazione ,Manifatturiero ,Political science ,Back-shoring ,Delocalizzazione ,Off-shoring ,Near-reshoring ,Re-shoring ,back-shoring ,internationalization ,near-reshoring ,re-shoring ,Humanities - Abstract
Obiettivo del paper . Il paper si prefigge di inquadrare il fenomeno del back-reshoring manifatturiero - ovvero la rilocalizzazione nel paese di origine delle attivita produttive precedentemente delocalizzate all’estero -nell’ambito dei processi di internazionalizzazione dell’impresa. Metodologia . L’approccio metodologico utilizzato e di tipo esplorativo, data la mancanza di una letteratura consolidata specifica. In particolare si e fatto ricorso a dati secondari raccolti in maniera originale attraverso una pluralita di fonti. Risultati . E stata identificata una definizione operativa di back-reshoring inserendo tale fenomeno in un framework teorico rappresentativo del processo evolutivo di internazionalizzazione dell’impresa. Sulla base delle evidenze empiriche, sono state proposte delle direttrici di sviluppo per future attivita di ricerca. Implicazioni manageriali . Sono state evidenziate le conseguenze che il fenomeno puo avere sulla competitivita e le performance economica delle imprese che adottano strategie di reshoring. Originalita e limiti della ricerca . Il principale elemento di originalita del lavoro e rappresentato dall’utilizzo di una metodologia di ricerca esplorativa che ha coniugato l’analisi della letteratura di International business e quella di Supply chain management con l’analisi di evidenze empiriche raccolte in maniera originaria. Le scelte metodologiche effettuate rappresentano anche il principale limite del contributo, le cui conclusioni non sono generalizzabili ma costituiscono la base per ulteriori approfondimenti del dibattito scientifico, per i quali si sono identificate delle specifiche direttrici.
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- 2015
13. Il ruolo insegnante tra qualità e metodo dell'esperienza scolastica
- Author
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PALMIERI, CRISTINA, Abbiati, GM, Argentin, G, Asquini, G, Barone, P, Baschiera, B, Batini, F, Benvenuto, G, Besozzi, E, Caldin, R, Capperucci, D, Caputo, A, Cardarello, R, Caronia, L, Cinotti, A, Collacchioni, L, Corsini, C, Crisantemi, S, Dainese, R, De Feo, A, Dei, M, Domenici, G, D'Ascenzo, M, D'ugo, R, Emili, FA, Fabbri, M, Falzetti, P, Ferrante, S, Ferrari, L, Fischer, L, Fraccaroli, F, Fucile, I, Gasperoni, G, Gianferrari, L, Giovannini, V, Giovannini, ML, Guerra, LP, Guglielmi, D, Lazzari, A, Lucisano, P, Luppi, E, Magnoler, P, Muscarà, M, Palmieri, C, Panari, C, Pandolfini, VS, Pastore, SM, Pennisi, A, Pentassuglia, M, Piccioli, M, Pinelli, G, Pitzalis, M, Rastelli, V, Rezzara, A, Rigo, R, Rosa, A, Rubat du Merac, E, Santilli, R, Sharmhad, N, Simbula, S, Taddeo, G, Tartufoli, L, Tessaro, F, Tirocchi, F, Truffelli, E, Vertecchi, B, Vignoli, M, Balduzzi, L, Mantovani, D, Tagliaventi, MT, Tuorto, D, Vannini, I, and Palmieri, C
- Subjects
M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE ,formazione degli insegnanti, ricerca-formazione, Clinica della Formazione, esperienza scolastica, metodo - Abstract
Il contributo presenta la ricerca "Il ruolo dell'insegnante tra qualità e metodo dell'esperienza scolastica", realizzata nel 2011 dal Centro Studi Riccardo Massa con gli insegnanti di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado del Comune di Cinisello Balsamo (MI). Dopo aver esplicitato i presupposti epistemologici e metodologici, le domande e le finalità della ricerca, il contributo ne mostra i risultati. In particolare, approfondisce le rappresentazioni del metodo di insegnamento in relazione alla predisposizione e ai vissuti dell'esperienza scolastica e dei bisogni formativi e di sostegno professionale degli insegnanti.
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- 2014
14. APPLICAZIONE DEL METODO START. I VANTAGGI DI UN APPROCCIO INTEGRATO
- Author
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VIGNOLI, MICHELA, GUGLIELMI, DINA, DEPOLO, MARCO, Vignoli M, Guglielmi D, and Depolo M
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mixed methods research ,stre ,StARTmethod - Abstract
Introduzione. La valutazione dello SLC necessita di alcune considerazioni metodologiche che fanno riferimento essenzialmente a tre elementi: a) l’impossibilità di fornire delle soglie di misura; b) l’utilizzo di dati soggetti e oggettivi; c) l’utilizzo di dati qualitativi e quantitativi. In risposta a ciò è stato elaborato il metodo StART (Guglielmi et al. 2013), che prevede l’utilizzo di diversi strumenti. Sebbene l’integrazione tra soggettivo e oggettivo sia stata già in parte approfondita (e.g. Panari et al., 2012), un numero più limitato di studi integra metodi qualitativi e quantitativi (e.g. Cortese et al., 2013). Obiettivi e metodi. Obiettivo del presente lavoro è presentare un’applicazione del metodo StART attraverso l’utilizzo dei mixed methods per la valutazione dello SLC in un’azienda della grande distribuzione organizzata. Dapprima sono stati condotti 15 focus group utili sia per la raccolta dati, sia per la predisposizione del questionario compilato successivamente da 740 lavoratori. L’analisi dei focus group è stata effettuata tramite una analisi del contenuto, mentre i questionari sono stati analizzati tramite ANOVA e regressioni logistiche binomiali. Risultati. I focus group hanno messo in luce la presenza di un software utilizzato per la gestione delle attività degli addetti nei negozi. I risultati dei questionari hanno mostrato che i lavoratori la cui organizzazione del lavoro dipendeva da tale software mostravano livelli più elevati di domanda fisica, domanda psicologica, WFC, esaurimento emotivo, workplace phobia e una maggiore probabilità di aver avuto disturbi muscolo scheletrici nei 12 mesi precedenti. Conclusione. Lo studio mette in luce i vantaggi di utilizzare il metodo StART che si avvale di un approccio che integra dati qualitativi e quantitativi per una valutazione più affidabile dei rischi psicosociali. Questo suggerisce che la sola metodologia quantitativa non è in grado di rilevare eventuali fattori di rischio peculiari di un’organizzazione.
- Published
- 2014
15. Il ruolo insegnante tra metodo e qualità dell'esperienza scolastica
- Author
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PALMIERI, CRISTINA, Abbiati, GM, Argentin, G, Asquini, G, Barone P, Baschiera, B, Batini, F, Benvenuto, G, Besozzi, E, Caldin, R, Capperucci, D, Caputo, A, Cardarello, R, Caronia, L, Cinotti, A, Collacchioni L, Corsini, C, Crisantemi, S, Dainese, R, De Feo, A, Dei, G, Domenici, G, D'Ascenzo, M, D'Ugo, R, Emili, EA, Fabbri, M, Falzetti, P, Ferrante, S, Ferrari, L, Fischer, L, Fraccaroli, F, Fucile, I, Gasperoni, G, Gianferrari, L, Giovannini M L, Giovannini, V, Guerra, L P, Guglielmi, D, Lazzari, A, Lucisano, P, Luppi, E, Magnoler, P, Muscarà, M, Palmieri, C, Panari, C, Pandolfini, V S, Pastore, S M, Pennisi, A, Pentassuglia, M, Piccioli, M, Pinelli, G, Pitzalis, M, Rastelli, V, Rezzara, A, Rigo, R, Rosa, A, Rubat Du Mérac, E, Santilli, R, Sharmahd, N, Sinmbula, S, Taddeo, G, Tartufoli, L, Truffelli, E, Vertecchi, B, Vignoli, M, Balduzzi, L, Mantovani, D, Tagliaventi, MT, Tuorto, D, and Vannini, I
- Subjects
metodo, modo di fare scuola, qualità dell'esperienza scolastica, esperienza, ricerca-formazione ,M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE - Abstract
“Il ruolo dell’insegnante tra metodo e qualità dell’esperienza scolastica” intitola un percorso di ricerca-formazione realizzato tra aprile e ottobre 2011 con gli insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di Cinisello Balsamo (MI). L’obiettivo della ricerca ha riguardato la possibilità di ricostruire, a partire da situazioni scolastiche concrete, in cosa consistesse il “modo di fare scuola” agito quotidianamente da ogni insegnante; come esso incidesse sulla qualità dell’esperienza che allievi e insegnanti vissuta a scuola e quindi come, a partire dalla pratica, si potesse ridefinire ciò che qualifica la professionalità dell’insegnante oggi, rispetto a situazioni cosiddette “di disagio”. Dal punto di vista pedagogico, la ricerca presuppone la specificità dell’esperienza educativa, sottolineandone da un lato la complessità intrinseca, dall’altro la problematicità delle connessioni con l’educazione informale. Inserita nell’ambito delle ricerche pedagogiche empiriche di tipo qualitativo, idiografico e intensivo, la ricerca ha sviluppato un percorso strutturato in gruppo. Riferendosi all’approccio di Clinica della Formazione, è stata animata dalla preoccupazione di consentire ai partecipanti di pervenire a una propria consapevolezza didattico-metodologica e di individuare i propri riferimenti deontologici a partire da una riflessione sull’esperienza agita. Tra i risultati, è stata evidenziata la presenza di una pratica didattico-educativa esperta e in divenire, che, se riesce a fronteggiare situazioni difficili, tuttavia non viene legittimata come “modalità di fare scuola” nel confronto con modelli di insegnamento tradizionali, a cui, pur riconoscendo l’anacronismo rispetto alla situazione attuale, insegnanti e dispositivi scolastici sembrano comunque riferirsi. Lavorare su tale legittimazione potrebbe consentire a insegnanti e scuola di costruire esperienze significative certo dal punto di vista pedagogico e didattico, ma anche dal punto di vista esistenziale, ovvero dell’impatto dell’esperienza scolastica sul “modo di essere-nel-mondo” degli allievi (ma anche degli insegnanti).
- Published
- 2014
16. Capitale psicologico: quale ruolo nel processo motivazionale?
- Author
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VIGNOLI, MICHELA, MAZZETTI, GRETA, BRUNI, ILARIA, DEPOLO, MARCO, Vignoli M, Mazzetti G, Bruni I, and Depolo M
- Subjects
MOTIVAZIONE ,JOB DEMANDS RESOURCES MODEL ,risorse lavorative ,capitale psicologico - Abstract
Introduzione. Il Capitale Psicologico è uno stato psicologico positivo di sviluppo caratterizzato da un atteggiamento di ottimismo in relazione alla propria capacità di affrontare con successo le condizioni presenti e future; inclinazione di perseverare al fine di raggiungere gli obiettivi e la capacità di reagire alle difficoltà di perseguire i propri fini. Il capitale psicologico rappresenta una risorsa individuale che impatta positivamente su esiti individuali e organizzativi. Obiettivi e metodi. L’obiettivo del presente lavoro è quello di esplorare il ruolo del Capitale Psicologico all’interno del modello Domande e Risorse Lavorative (Bakker e Demerouti, 2007). Nello specifico si ipotizza che il Capitale Psicologico abbia un ruolo nell’attivare il processo motivazionale. I dati sono stati raccolti tramite un questionario self report su 433 lavoratori del settore privato (65,3% uomini; età media: 43,41 anni, DS = 8,91). Risultati. I risultati mostrano che il Capitale Psicologico (ottimismo, resilienza, self-efficacy e speranza) alimenta le risorse lavorative (supporto colleghi, sviluppo personale, …) che, a loro volta, impattano positivamente sugli esiti del lavoro (soddisfazione del lavoro, work engagement, …). Conclusioni. In linea con altre recenti estensioni del modello Domande e Risorse Lavorative i risultati confermano il ruolo delle risorse personali (in questo lavoro del Capitale psicologico) nell’innescare il processo motivazionale dei lavoratori, con implicazioni sulle prospettive di intervento.
- Published
- 2013
17. Dopo il sisma: come tornare alla normalità? Un progetto di supporto al cambiamento organizzativo nell'Azienda USL di Modena
- Author
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Florini M. C., Brunetti M., Camellini L., GUGLIELMI, DINA, VIGNOLI, MICHELA, Florini M.C., Guglielmi D., Brunetti M., Camellini L., and Vignoli M.
- Subjects
HEALTH-CARE WORKERS ,EARTHQUAKE ,psychological and organizational support initiative - Abstract
On 20th and 29th of May 2012, two strong earthquakes and powerful aftershocks hit the Emilia region. In the territory of Modena, the local health authority decided to organize psychological and organizational support initiatives for the general population and healthcare workers (Hcws). In particular, in August 2012 a support program was started in order to help the Hcws to return to damaged workplaces. This initiative, supported by the local health authority management, provided counselling group sessions aimed to allow affected Hcws to share their earthquake experience and to increase their resilience. In addition, a survey conducted in collaboration with the Department of Psychology and the Department of Science Education of the University of Bologna studied the impact of the earthquake on the general population and the affected Hcws' coping strategies.
- Published
- 2012
18. [Osteoma of the mandible. 3 clinical cases].
- Author
-
Gentile L, Giuliani R, Scalzo A, and Vignoli M
- Subjects
- Adult, Humans, Male, Mandibular Neoplasms pathology, Middle Aged, Osteoma pathology, Mandibular Neoplasms surgery, Osteoma surgery
- Published
- 1980
19. [Methods of irradiation of neoplasms of the orbit in childhood].
- Author
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Fossati F, Tosi G, Fanfani B, Vignoli MR, Leoni M, and Botturi M
- Subjects
- Child, Child, Preschool, Cobalt Radioisotopes therapeutic use, Humans, Methods, Radium therapeutic use, X-Ray Therapy, Orbital Neoplasms radiotherapy
- Published
- 1979
20. [Case of osteoid osteoma].
- Author
-
Gentile L, Marmani L, Scalzo A, and Vignoli M
- Subjects
- Adult, Female, Humans, Mandibular Neoplasms pathology, Neoplasm Recurrence, Local diagnostic imaging, Neoplasm Recurrence, Local pathology, Osteoma, Osteoid pathology, Radiography, Mandibular Neoplasms diagnostic imaging, Osteoma, Osteoid diagnostic imaging
- Abstract
A case of osteoid osteoma is reported. The rarity of its localisation, the problems involved in its clinical identification, the radiological aspect, differential diagnostic criteria and the onset of a recurrent make the case report-worthy.
- Published
- 1980
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