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Hybrid prosthesis supported by natural teeth (overdenture) is widely used in clinical practice and should be executed whenever the clinical conditions suggest it. Through a critical review of the literature, the anatomical, functional, psychological and clinical advantages are emphasized. Among the first ones, the prophylaxis of residual anatomical components, due to the limitation of bone resorption, and the preservation of sensorial proprioception are relevant. Important advantages are also represented by a better crown-root ratio of residual teeth supporting overdenture, with the consequent improvement of the longitudinal prognosis of such teeth. The greater retention and stability of overdenture in comparison with complete denture greatly improve the masticatory efficacy. The psychological advantages resulting from the dental anchorage, which allows the patient to be more confident in social life, are also relevant. Finally, when the dental support is lost, converting overdenture into complete denture is simple and quick, and makes easier the longitudinal clinical maintenance of the denture.

Odontoiatria Preventiva Integrata fornisce una risorsa di facile uso che unisce informazioni di base scientifica e di pratica clinica in tutti gli aspetti dell'odontoiatria preventiva. Questa risorsa di carattere onnicomprensivo offre tecniche e strategie per mantenere nei pazienti una eccellente igiene orale, attraverso un sistema di misure preventive. Odontoiatria Preventiva Integrata è fondato su una filosofia incentrata sul paziente, preventiva e minimamente invasiva. La prima parte del libro analizza patologie individuali, come carie, malattia parodontale e cancro orale, così come le terapie (sigillanti, fluoro) e altre condizioni rilevanti (usura dentale, ipersensibilità). Oltre a ciò, vengono discussi il ruolo della dieta e della nutrizione sulla salute orale. Sono inoltre considerati i prodotti per la cura dell'igiene orale, nuovi sviluppi tecnologici per la diagnosi e la valutazione del rischio di carie, malattia parodontale e cancro orale, e lo sviluppo di nuovi prodotti per l'igiene orale domiciliare.

Obiettivi. Scopo di questo lavoro è presentare le più recenti acquisizioni in tema di epidemiologia, diagnosi, eziopatogenesi e management clinico dell’ipersensibilità dentinale. Vengono inoltre descritti i prodotti disponibili per il suo trattamento e gli studi sperimentali e clinici condotti per valutarne l’efficacia. Materiali e metodi. Attraverso la banca dati Medline/Pubmed sono stati selezionati i lavori originali, le revisioni della letteratura e le linee guida pubblicate in lingua inglese e in italiano sull’argomento dal 2009 al 2013. Altre fonti sono state selezionate dai riferimenti bibliografici individuati. Risultati e conclusioni. Il management dell’ipersensibilità prevede il controllo dei fattori causali e l’applicazione domiciliare/professionale di prodotti contenenti agenti occludenti. Gli studi in vitro non possono riprodurre del tutto i comportamenti quotidiani dei pazienti e le variabili ecologiche del cavo orale. L’efficacia di tali prodotti pertanto deve essere valutata mediante studi clinici randomizzati e controllati. Il complesso arginina-carbonato di calcio ha dato prova di efficacia nell’indurre sollievo immediato e duraturo. Sono necessari ulteriori trial clinici, randomizzati e controllati, per confermare i risultati relativi al fosfosilicato di calcio-sodio e all’acetato di stronzio. Objectives: The aim of this paper is to present an overview on the current state of knowledge of the epidemiology, aetiology/risk factors, pain mechanisms, diagnosis and management of dentin hypersensitivity. Available products for treatment of dentin hypersensitivity are presented and the scientific and clinical research validating their efficacy is reviewed. Material and methods: Original papers, reviews and guidelines on this subject, published in English form 2009 to 2013, were retrieved from Medline/Pubmed database. Additional publications were obtained by searching the reference list of retrieved works. Results and conclusions: The management of dentin hypersensitivity is based on the control of causal factors and the application, at-home or in-office, of various products which are aimed to occlude patent tubules. In vitro methods suffer from some limitations to mimicking the “real-life” individual behaviours and the ecological variables of the oral environment, then randomized and controlled clinical trials are considered the gold standard to evaluate the efficacy of these products. The arginine-calcium carbonate complex has demonstrated to be efficacious in providing instant and long-lasting relief. Further randomized and controlled clinical studies are needed to confirm the results of amorphous sodium calcium phosphosilicate and strontium acetate.

Analisi della teoria sociologica e antropologica di H. Plessner con riferimento al processo di incorporazione e al concetto di persona. La persona come differenza interbna: riflessività, interiorità, socialità

non applicabile

The aim of this study was to evaluate the level of edentulousness and the prosthetic treatment need in a sample of the over 18-year-old inhabitants of Palermo (Italy). A stratified sample of 385 subjects (183 female and 202 male) was taken to represent the population of the city. Each subject included in the study was examined to record the level of edentulousness (complete edentulousness, partial edentulousness, intact dentition) and the level of denture wearing. Requirement for repair of dentures was recorded according to the marginal fitting for fixed dentures, and to the extension, stability and retention for removable dentures. Complete edentulousness of one or both arches was present in 4,6% of the studied population, whereas 184 (34.8%) of the sample population had intact dentition. Partial edentulousness was present in 60.6% of the subjects surveyed, but only the 45.9% of these was wearing dentures. Loss of structural integrity or incongruous marginal fitting was found in the 37.9% of fixed dentures. The majority of partial and complete removable dentures (74.5%) did not ever undergo relining, and the 51.7% of them needed relining or replacement. Statistical analysis (chi-square test) showed that the level of edentulousness was correlated with age; similarly, the frequency of dental visits significantly impacted on the number of missing tooth (P

Obiettivi: L’utilizzo prolungato di un agente chimico antiplacca potrebbe essere utile nella gestione clinica dei pazienti affetti da lesioni gengivali desquamative (LGD), associate a patologie muco-cutanee autoimmuni. Scopo di questo studio pilota è stato quello di valutare l’efficacia di un collutorio contenente fluoruro amminico/fluoruro stannoso (ASF) (Meridol, GABA) in pazienti affetti da LGD e sottoposti a terapia parodontale di mantenimento (PST). Materiali e metodi: Sono stati selezionati ed inclusi nello studio 18 pazienti di razza caucasica (15:3, F:M) di età compresa tra 42 e 78 anni, aventi manifestazioni cliniche orali riconducibili a LGD. La diagnosi istopatologica effettuata in precedenza indicava come patologia di base il lichen planus. Il campione è stato suddiviso in maniera randomizzata in un gruppo test (T) e un gruppo controllo (K), ciascuno composto da 9 pazienti. Tutti i pazienti sono stati addestrati all’utilizzo dello spazzolino Meridol secondo la tecnica di Bass modificata; i 9 pazienti del gruppo T hanno utilizzato un collutorio contenente ASF per 90 giorni (T=1), secondo il dosaggio consigliato dall’azienda produttrice. Sono stati valutati: 1) il numero dei siti gengivali positivi per presenza di placca (PLI) e sanguinamento al sondaggio (BOP); 2) la sintomatologia dolorosa (pain intensity) e il sollievo dal dolore (pain relief) mediante Verbal Rating Scale (VRS). Risultati: L’analisi dei dati relativi al PLI non ha evidenziato differenze significative (p>0.05) tra i gruppi T e K al T=0, mentre al T=1 è stata riscontrata una significativa diminuzione del numero di siti PLI+ nel gruppo T sia in full-mouth (p=0.0137) che nei sestanti anteriori (p=0.0465) e posteriori (p=0.0047). In merito alla distribuzione dei valori di BOP, al T=0 non sono emerse differenze significative tra i due gruppi, mentre al T=1 è stata evidenziata una diminuzione significativa dei siti BOP+ nel gruppo T (p

Sco po di qu es to lavo ro è qu ello di pr esentare un aggio rnam ento su lla malatti aparodo nta le ne cro ti zza nt e (NPD). Attr averso laba nca dat i ME DLINE /Pu bMed, sono stati selezi onati i lav ori orig inali pubblicati in lingua inglese sull ’arg omento da gennaio 2002 a dicembre 2007. Altre fonti sono state seleziona te da i riferimenti bibliografici citati nei lavori consultati. La NPD è caratterizzata sul piano clinico da necrosi e ulcera zione del margine gengivale e della papilla interdentale, associat e ad alitosi, dolore, sanguinamento gengi vale spontaneo, malessere generale e talvolta febbre. La malattia è particolarmente diffusa nei paesi in via di sviluppo, ma può insorgere anche in soggetti che vivono nei paesi industrializzati. Costituiscono fattori predisponenti per l’insorgenza e la progressione della NPD la compromissione del sistema immunitario, la mal nutrizione, lo stress psico-fisico, il fumo, una carente igieneorale. La terapia della NPD devve tenere conto della sinto matologia dolorosa ,della condiz ione e della presenza di ulcerazioni; in caso di compromissione sistemi ca è indicata la terapia antibiotica

I trattamenti ortodontici vengono eseguiti con dispositivi rimovibili o fissi che, modificando l’ecosistema del cavo orale, aumentano il rischio d’insorgenza e progressione di lesioni cariose e di malattia parodontale. Pertanto, occorre attuare un protocollo individualizzato di prevenzione che preveda un adeguato addestramento all’igiene orale domiciliare, con rinforzi motivazionali nelle varie fasi del trattamento ortodontico, e l’attuazione di programmi di fluoroprofilassi topica professionale e domiciliare. Fixed or removable appliances impede the maintenance of good oral hygiene resulting in dental plaque accumulation. Plaque retention surrounding orthodontic appliances can increase the risk of dental caries and periodontal disease. Therefore, an individual preventive program is recommended in orthodontic patients. The program includes professional oral hygiene instructions, motivational recall and professionally applied and home-used topical fluoride for the duration of orthodontic treatment.

The present paper reviews relationship between chronic periodontitis and cardiovascular diseases. Original papers on this subject, published in English in the period between 2001 and the first semester 2006, were located in the MEDLINE/PubMed database. Additional studies were obtained by searching reference lists of previously published papers. Periodontal infection provides a chronic reservoir of inflammatory mediators and cytokines, lipopolysaccharide, which contribute to the formation of atheroma. Moreover, periodontal pathogens can penetrate the epithelial barrier of the periodontal tissues and reach the blood stream, carrying out a local atherogenic activity. Some studies indicated that periodontal treatment could result in reduction of cardiovascular events. If these results are confirmed in further intervention studies, the prevention and the treatment of periodontitis should be considered as factors able to avoid or reduced the onset and/or evolution of cardiovascular diseases.