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Il massiccio montuoso appenninico delle Madonie, sito nella costa settentrionale siciliana tra i fiumi Imera e Pollina, accoglie nei suoi 39.679 ettari ben 21 centri storici minori sparsi, custodi di un patrimonio di tradizioni e valori che costituiscono l’identità dei luoghi, ormai affidata esclusivamente alla memoria collettiva di una popolazione sempre più anziana e inattiva. Posizionati tra l’altitudine minima del paese di Alimena di 218m s.l.m. e la massima di Geraci Siculo di 1.077m s.l.m., i piccoli e grandi borghi si dispongono da costa a monte, distanti dai grandi centri di agglomerazione urbana e di servizio. Caratterizzati da un patrimonio edilizio fortemente legato alle tradizioni locali del passato e alla maniera tradizionale di abitare strettamente condizionata dalle caratteristiche morfologiche territoriali, tali centri minori sono dotati di una grande potenzialità di attrazione e di sviluppo economico ancora inespressa. The Apennine mountain range of the Madonie, located on the northern Sicilian coast between the Imera and Pollina rivers, hosts in its 39,679 hectares as many as 21 scattered minor historic centers, custodians of a heritage of traditions and values that constitute the identity of the places, now entrusted exclusively to the collective memory of a population increasingly elderly and inactive. Positioned between the minimum altitude of the town of Alimena of 218m above sea level and the maximum of Geraci Siculo of 1,077m a.s.l., the small and large villages are arranged from coast to coast, distant from the large centers of urban agglomeration and service. Characterized by a built heritage strongly linked to the local traditions of the past and the traditional way of living closely conditioned by the morphological characteristics territorial, such smaller centers are endowed with a great potential for attraction and economic development still unexpressed.

Il crescente interesse nei confronti del design come attivatore e facilitatore di processi apre la strada allo sviluppo di ricerche legate alla salute e alla qualit� della vita, con particolare attenzione alle potenzialit� offerte dalle nuove tecnologie (ICT), in un contesto sociale fortemente condizionato dall?evoluzione demografica, che vede nell?invecchiamento della popolazione una delle sfide cruciali per i decenni a venire. Partendo dall?individuazione delle esigenze e dei bisogni dell?utenza debole, con particolare attenzione alla terza e quarta et�, e grazie ad un approccio di tipo olistico ed innovativo, la ricerca si prefigge di approfondire il ruolo del design per la valorizzazione di prodotti e soluzioni applicabili a sistemi tecnologici di assistenza. La ricerca, inoltre, prende in considerazione differenti ambiti compresi nell?ambito disciplinare AAL (Ambient Assisted Living), quali telecomunicazioni, informatica, microsistemi, robotica e nuovi materiali. In particolare, l?Interaction Design suggerisce agli utenti l?utilit� di un prodotto e come esso possa aiutarli a raggiungere i propri obiettivi. In altre parole, l?Interfaccia interpreta la tecnologia e la funzione dei prodotti. Dal punto di vista della semiotica e semantica, l?Interaction Design si occupa della progettazione dello User Experience, ovvero l'esperienza personale degli utenti all'interno del loro ambiente sociale. Pertanto, per alcuni aspetti, l?Interaction Design incorpora caratteristiche storiche e geografiche che caratterizzano la domanda degli utenti. Il progetto di ricerca sar� sviluppato a partire da uno studio che mira a rendere le nuove tecnologie facilmente accessibili a persone anziane, la cui condizione socio-culturale impedisce di fare pieno uso delle nuove tecnologie. Attraverso lo studio di progettazioni in processo di sviluppo e una serie di sperimentazioni in diversi contesti, quali ospedaliero, domestico, urgente/specifico e generale, si intavoler� la discussione sulle strategie dello sviluppo progettuale. Quest?ultima riguarder� la verifica dell'usabilit� e dell'accessibilit� del prodotto e la valutazione dell'efficienza collaborativa dei dispositivi robotici indoor secondo l'approccio del concept AAL.

Universal Design (UD) offers different sets of principles that can be used as reference in design practice to meet the needs of the vast majority of a population. However, there is a lack of an accountable approach to measure and analyze the built environment through UD performance. This study aims to develop an evaluation framework to assess UD in public buildings to determine, in addition to accessibility requirements, the usability and inclusion of projects for different users. Multicriteria Decision Analysis (MCDA) was adopted as research methodology to systematically and scientifically develop the framework, which was structured based on knowledge derived from: an in-depth literature review on UD evaluation and workshops with stakeholders and experts. The selection and comparison of a pool of criteria is described including the cognitive mapping technique for translating information gathered by workshops. A hierarchical framework was created, consisting of three main categories of UD (i.e. physical-spatial quality, sensorial-cognitive quality, and social quality), eight criteria (i.e. usability, functionality, safety/security, wayfinding, understanding, environmental factors, well-being, and social inclusion), and 21 indicators. The proposed framework can be considered as an innovative approach in the field of accessible design evaluation since it explores the relation among a multiplicity of aspects, including human performance and social factors, to evaluate the quality of UD buildings.

This research was supported by Politecnico di Milano and Hasselt University. The authors are grateful to Hasselt University, which provided the opportunity for conducting part of the research with the Belgian scientific community.

L'oggetto fisico e l'oggetto informatico e/o telematico sono stati ideati, progettati ed utilizzati per lungo tempo come due elementi completamente disgiunti. Con lo sviluppo delle più recenti tecnologie ICT e della loro crescente diffusione, emerge invece sempre più chiaramente la validità connessa alla fusione di queste due dimensioni. Gli scenari dell'Ambient Intelligence forniscono una esauriente descrizione di questa prospettiva emergente, particolarmente adatta a metodologie di progetto quali il Design for All. In essi trovano collocazione infatti numerose applicazioni di supporto alla persona durante le attività quotidiane. A titolo esemplificativo viene qui presentata un'applicazione in ambiente domestico.

Il presente documento descrive l'attività A5.1, che si occupa del coordinamento dell'OR5, attraverso il monitoraggio dell'esecuzione delle attività e la raccolta dei risultati ottenuti. Il report è strutturato come segue: 1. Obiettivi di OR5 In questa sezione si richiamano i principali obiettivi di OR5 come da capitolato tecnico e si evidenziano le attività previste, conseguite fino ad oggi. 2. Attività svolte nel periodo considerato e livello di avanzamento In questa sezione si descrive il livello di avanzamento delle attività previste nel periodo, distinguendo tra le attività di tipo tecnico e di coordinamento/monitoraggio. 3. Elenco dei Deliverable In questa sezione si presenta una tabella sinottica dei report tecnici elaborati dalle UO e una sintesi dei principali risultati. 4. Considerazioni conclusive

Il presente documento riporta la rendicontazione tecnica del SAL-V (M31 a M36), riassumendo le principali attività svolte dai vari partner e illustrando i risultati più significativi raggiunti. Il report è strutturato raggruppando attività e risultati in sezioni ciascuna corrispondente ad un Obiettivo Realizzativo (OR). Nello specifico il SAL-V comprende attività che ricadono nell'OR2, OR3, OR4 e OR5 essendo l'OR1 completato nel precedente periodo rendicontativo; dunque il documento presenta quattro sezioni principali corrispondenti ai quattro OR menzionati. A sua volta, ciascuna di queste sezioni è strutturata come segue: 1. Obiettivi dell'OR - In questa sezione si richiamano i principali obiettivi dell'OR come da capitolato tecnico e si evidenziano le attività previste per il periodo considerato (M31-M36); 2. Attività svolte nel periodo considerato e livello di avanzamento - In questa sezione si descrive il livello di avanzamento delle attività previste nel periodo, distinguendo tra le attività di tipo tecnico e di coordinamento/monitoraggio; 3. Elenco dei deliverable - In questa sezione si presenta una tabella sinottica dei report tecnici elaborati dai partner coinvolti e una sintesi dei principali risultati; 4. Deviazioni dal piano di lavoro - In questa sezione si confrontano i risultati ottenuti dai partner coinvolti rispetto agli obiettivi programmati nel periodo e le eventuali criticità riscontrate; Infine il documento presenta una sezione di appendice che riassume i principali meeting effettuati nell'arco del SAL-V.

L'attività A4.26, a partire dalle specifiche di progetto ampiamente descritte nel deliverable A4.18, è stata conclusa con la realizzazione di un prototipo su tablet. Tale prototipo fornisce una serie di servizi relativi all'ambiente cucina, relativi a quattro sezioni fondamentali quali il ricettario, il diario, la dispensa e gli elettrodomestici, che coprono la maggior parte delle attività svolte dall'utente in tale ambiente, come descritto dalla classificazione internazionale delle Funzionalità e Disabilità dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO ICF) [5]. L'applicazione realizzata è stata personalizzata per quattro tipi di utenti, normodotati, utente con disabilità visiva (ipovedente), utente con disabilità motoria, utente con lieve disabilità cognitiva. Inoltre è stata inserità la possibilità di attivare alcuni comandi di accessibilità direttamente dall'applicazione.

In questo documento viene descritta l'attività di ricerca "Sviluppo dell'ambiente virtuale di supporto alla progettazione dell'ambiente domotico". L'attività è consistita nella sviluppo di un ambiente virtuale prototipale in grado di illustrare compiutamente tutte le potenzialità degli achievements del progetto D4ALL. Attraverso l'attuazione di uno use case specifico, il tool sviluppato all'interno dell'attività è in grado di posizionare Smart Objects selezionati ad hoc sulle caratteristiche fisiologiche dell'utente (OR1) all'interno di un ambiente domestico; grazie alla guida di un progettista è inoltre possibile selezionare per ciascun Smart Object programmi e metodi (OR4) in grado di aiutare l'utente nell'esecuzione di attività quotidiane. L'ambiente è in grado di scambiare dati con il repository semantico attraverso l'utilizzo delle sparQL query implementate e la connessione al cloud (OR2 e OR3). L'ambiente è stato sviluppato per poter essere visualizzato all'interno di un CAVE, su schermi stereoscopici o su schermi tradizionali. L'interazione può avvenire utilizzando differenti devices: mouse, tastiera, joypad, tracciatori di posizione, etc.

Il presente documento riporta la rendicontazione tecnica del SAL-IV (M25 a M30), riassumendo le principali attività svolte dai vari partner e illustrando i risultati più significativi raggiunti. Il report è strutturato raggruppando attività e risultati in sezioni ciascuna corrispondente ad un Obiettivo Realizzativo (OR). Nello specifico il SAL-IV comprende attività che ricadono nell'OR2, OR3, OR4 e OR5 essendo l'OR1 completato nel precedente periodo rendicontattivo; dunque il documento presenta quattro sezioni principali corrispondenti ai quattro OR menzionati. A sua volta, ciascuna di queste sezioni è strutturata come segue: 1.Obiettivi dell'OR - In questa sezione si richiamano i principali obiettivi dell'OR come da capitolato tecnico e si evidenziano le attività previste per il periodo considerato (M25-M30); 2.Attività svolte nel periodo considerato e livello di avanzamento - In questa sezione si descrive il livello di avanzamento delle attività previste nel periodo, distinguendo tra le attività di tipo tecnico e di coordinamento/monitoraggio; 3.Elenco dei deliverable - In questa sezione si presenta una tabella sinottica dei report tecnici elaborati dai partner coinvolti e una sintesi dei principali risultati; 4.Deviazioni dal piano di lavoro - In questa sezione si confrontano i risultati ottenuti dai partner coinvolti rispetto agli obiettivi programmati nel periodo e le eventuali criticità riscontrate; Infine il documento presenta una sezione di appendice che riassume i principali meeting effettuati nell'arco del SAL-IV.

Il Report presenta la validazione funzionale per lo svolgimento di attività fisica quotidiana (o con differente periodicità) su cicloergometro, secondo un modello di personalizzazione basato sulle caratteristiche fisiologiche dell'individuo determinate con il test di valutazione (definito nei DA4.10, DA4.24) e sulle necessità espresse dall'utente in relazione ai parametri funzionali definiti in DA1.23. Nel presente Report vengono rappresentati scenari di utenti con differente grado di inabilità o limitazione funzionale, come analizzato nel DA1.33, che esemplificano il livello di personalizzazione dell'applicazione.

I principi del DfA in ICT sono qui riassunti. Le funzionalità dello scenario congiunto fornito dell'ambiene di VR e del tablet sono testate rispetto al Principio del Design for All.

Scopo del documento è la presentazione di casi studio orientati alla esecuzione di attività fisica su cicloergometro, sulla base di parametri medico-fisiologici definiti nel DA1.11 dal partner IBFM-CNR. Viene qui presentato uno scenario, sviluppato con l'attvità del partner ITIA-CNR, che comprende una procedura di esecuzione formalizzata dal partner IBFM-CNR in base a criteri identificati nel DA1.23 e nel DA4.10. I parametri fisioogici di interesse e le modalità di esecuzione dell'attività saranno brevemente richiamati nel presente report e integrati nello scenario presentato.

Il presente documento rappresenta l'aggregazione e la sintesi delle attività da A1.14 ad A1.25 e illustra il contributo fornito da tutti i partner, nonché i progressi conseguiti durante l'evoluzione del lavoro di OR1. Le informazioni raccolte in questo modo saranno utilizzate per la progettazione dell'ontologia, che viene esposta nella parte conclusiva di questo documento.

Public open space [Latin “Pùblicus”, which belongs to people as a whole, accessible to all] is a term that refers to a deep sense of belonging: acting on a public space means to address the concept of designing to everyone, in order to guarantee everybody the usability of space, go- ods and services, regardless of their abilities and functional capabilities. It should be a common goal shared by designers and builders to achieve public spaces characterized by high levels of quality, according to the principles of Universal Design. This is the approach adopted by LabAc – Laboratory of Accessibility – a project developed in the Province of Trieste, that is conceived as an interdisciplinary experimental ground, where professionals and public administration can have an open dialogue with stakeholders, working simultaneously in order to optimize designing processes and operational tools.

Il presente documento riporta la rendicontazione tecnica del SAL_I (M1 a M6), riassumendo le principali attività svolte dai vari partner e illustrando i risultati più significativi raggiunti.

Il documento introduce i criteri di progettazione da adottare per la costruzione dell'interfaccia del sistema di interfaccia per l'ambiente relativo al progetto, con particolare riferimento agli aspetti di accessibilità ed usabilità.

Editoriale