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Il nostro patto è firmato. Paolo VI, il Concilio Vaticano II e la difesa della modernità
- Publication Year :
- 2020
-
Abstract
- Il contributo si sofferma sulla posizione di papa Paolo VI nei confronti dell'arte contemporanea, in particolare in relazione alle timide aperture del Concilio Vaticano II. Tra i temi più dibattuti e probabilmente ancora oggi non risolti emersi nel corso del Concilio e delle riflessioni postconciliari, vi è quello della distinzione tra arte religiosa e arte sacra e soprattutto del grado di libertà dell’artista quando si confronta con la liturgia. Attraverso l'analisi dei principali testi conciliari e postconciliari e degli interventi di Paolo VI, il saggio fa emergere la posizione del papa nei confronti dell'arte contemporanea, sia in relazione alla liturgia, sia nel contesto più ampio dell'arte religiosa.<br />The contribution dwells on Pope Paul VI's position towards contemporary art, in particular in relation to the timid openings of the Second Vatican Council. Among the most debated and probably still unresolved issues that emerged during the Council and post-Council reflections, there is that of the distinction between religious and sacred art and above all the degree of freedom of the artist when confronted with the liturgy. Through the analysis of the main Council and post-Council texts and the interventions of Paul VI, the essay highlights the Pope's position towards contemporary art, both in relation to the liturgy and in the wider context of religious art.
Details
- Database :
- OAIster
- Notes :
- Italian
- Publication Type :
- Electronic Resource
- Accession number :
- edsoai.on1158553055
- Document Type :
- Electronic Resource