Back to Search Start Over

La mafia a Ragusa. La provincia babba nel 'cono d’ombra'

Authors :
Giorgio Caccamo è dottore magistrale in Cooperazione internazionale (Bologna, 2008). Si è laureato in Antropologia culturale e processi di migrazione presso l’Università di Bologna, con una tesi su Black Italians e Bleus Noirs: dall’interdizione razziale all’integrazione dei calciatori di colore italiani e francesi. Ha collaborato con la rivista del Mulino «Studi Culturali» e con «PeaceReporter». Attualmente si occupa di giornalismo internazionale e di storia sociale e culturale dello sport.
Source :
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, Vol 2, Iss 2, Pp 1-15 (2010)
Publication Year :
2010
Publisher :
Diacronie, 2010.

Abstract

La provincia di Ragusa è stata sempre considerata un’area immune dalla mafia. Se per un lungo periodo questo stereotipo corrisponde al vero, le rare analisi storiche mostrano che a partire dagli anni Sessanta anche negli Iblei si diffondono organizzazioni criminali, tanto legate a Cosa Nostra quanto autonome, come la stidda. Pur ricorrendo talvolta alla violenza, la mafia ragusana occupa soprattutto gli spazi della politica e dell’economia legale. La cronaca giudiziaria dimostra che la provincia di Ragusa è ormai interessata da una “mafia dei colletti bianchi”, impegnata specialmente nel riciclaggio di denaro proveniente da traffici illeciti.

Details

Language :
English, Spanish; Castilian, French, Italian
ISSN :
20380925
Volume :
2
Issue :
2
Database :
Directory of Open Access Journals
Journal :
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea
Publication Type :
Academic Journal
Accession number :
edsdoj.5a1e830a3989471eb6e593e689f6f386
Document Type :
article