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Il flâneur: stare sulla soglia per guardare agli spazi urbani. Una via da ripercorre

Authors :
Francesca Starace
Source :
Fuori Luogo, Vol 10, Iss 2 (2021)
Publication Year :
2021
Publisher :
UniversitĂ  di Napoli Federico II, 2021.

Abstract

Il flâneur rappresenta una fisionomia metropolitana che è intrinsecamente connessa alla dimensione urbana. La nozione nasce dai lavori di Baudelaire, che ha reso nota tale figura. Per Benjamin, il prototipo di flâneur è Hessel: i due amici cominciano insieme la stesura dei Passagenwerk nel 1927, e da Hessel, Benjamin impara l'arte di andare a passeggio. La prima città di cui Benjamin fornisce immagini dialettiche è Napoli, che visita varie volte dal 1924. A Capri conosce Asja Lacis che consiglia a Benjamin lo studio di Marx. durante il soggiorno caprese egli è impegnato a scrivere Premessa gnoseologica al Ursprung des deutschen Trauerspiels. Questo articolo si occupa del metodo di Benjamin e in generale del concetto di flâneur. la prospettiva fisiognomica, il procedimento micrologico e il metodo archeologico vengono applicati alla dimensione urbana - un teatro di comportamenti, in cui è possibile riscontrare le dinamiche del proprio tempo. Il flâneur occupa la soglia e scova gli interstizi urbani. Nella città, il tempo non scorre ma si sedimenta; antico e moderno coesistono; il calcolo prevale sulla sentimentalità. Altri autori come l'architetto Kracauer e il musicologo Adorno, sono considerati flâneur e riflettono su varie città come Parigi, Mosca e Berlino. in generale la correlazione è tra aspetti comportamentali e forme urbane; l'architettura testimonia il ritmo di una comunità e il gioco di forze della storia; l'idea di corrispenza di Baudelaire è preferita alla relazione deterministica. Benjamin si oppone all'idea lineare e progressiva della temporalità: attraversale la città significa prendere contatto con l'Ur; i suoi passi sull'asfalto risveglano una sorprendente risonanza e la strada diventa un labirinto. Le polarità del reale vengono trasformate in immagini dialettiche, che montate inseime generano lo choc del risveglio. L'inutilità del passeggiare senza una meta diventa un atteggiamento filosofico in contrapposizione alla società capitalistica. Si vedrà come il metodo di Benjamin può essere trasposto nella contemporaneità e quanto di ciò che dice sia ancora valido per Napoli. il riferimento è agli stereotipi che l'industria culturale e cinematografica promuove sulla città. Benjamin rappresenta un anti-turista. Se il turista guarda una vetrina, Benjamin vede la fantasmagoria della merce. Se il turista raccoglie cartoline tipiche, egli produce immagini dialettiche. le rovine di antiche città, egli afferma, sono trasformate in feticci dall'industria turistica.

Details

Language :
English, Spanish; Castilian, French, Italian
ISSN :
27239608 and 2532750X
Volume :
10
Issue :
2
Database :
Directory of Open Access Journals
Journal :
Fuori Luogo
Publication Type :
Academic Journal
Accession number :
edsdoj.2e1716df0a9498abf91356d7fd49af2
Document Type :
article
Full Text :
https://doi.org/10.6093/2723-9608/8061