Il Cippo di Perugia come documento storico

Una nuova proposta di segmentazione permette di capire meglio i processi che hanno motivato la realizzazione della grande iscrizione del Cippo di Perugia. La documentazione sembra indicare che le città etrusche imponessero procedure complesse ai non cittadini che volessero acquisire la proprietà di beni immobili, cercando di limitarne il godimento, almeno in linea teorica, ai soli cittadini. La famiglia chiusina Afuna, la cui transazione con i perugini Velθina è descritta nel testo del Cippo di Perugia, appare particolarmente attiva nella ricerca di espandere i propri possedimenti al di fuori della città di origine. A recent revision in the division of words in the long Etruscan text known as “Cippus Perusinus” helps to refine our knowledge of its content. At present, Etruscan epigraphic evidence seems to suggest that landed property in Etruscan cities was, at least theoretically, reserved only for citizens; non-citizens willing to acquire estates were subject to complex procedures involving the intervention of some public authority. The Cippus Perusinus records some kind of deal between the Perusian family Velθina and the Clusine family Afuna; the latter seems to have been particularly active in expanding its estates outside the Clusine territory.