Esposizione ad antiblastici negli ospedali: identificazione di marcatori precoci di danno biologico

Nell’intento di individuare marcatori precoci di danno biologico, l’attività di ricerca si è focalizzata sull’analisi dell’espressione di Heat Shock Proteins ( HSP ) 27, 70, 90 e 110 in linfociti periferici di soggetti professionalmente esposti ad antiblastici. A tale scopo la modulazione dell’espressione di HSP 27, 70, 90 e 110 è stata valutata in Western Blot e quantificata tramite analisi densitometrica delle bande corrispondenti alle proteine in esame. I risultati ottenuti hanno dimostrato l’assenza di differenze statisticamente significative nell’espressione di HSP nei due gruppi a confronto, anche se però la scomposizione del gruppo dei casi in soggetti con monitoraggio biologico (mb) positivo e negativo ci ha consentito di evidenziare una diminuzione di HSP27 nel gruppo mb+ rispetto all’insieme mb- (p=0.029). L’analisi statistica secondaria ha inoltre evidenziato una correlazione positiva tra HSP27/bmi, suggerendo pertanto la possibilità di modulazione di parametri molecolari di stress da parte di un aumento di massa corporea. Lo studio dell’espressione di HSPs in risposta a Metotrexate (MTX) e Ciclofosfamide (CP) è stato approfondito in colture murine dove si è dimostrata una spiccata inibizione del rate proliferativo delle cellule BALB/c3T3 ad opera della sola MTX associata a una diminuzione di espressione di HSP 27, mentre non si sono osservate modulazioni dei marcatori in esame da parte CP a nessuno dei tempi valutati. I risultati ottenuti suggeriscono quindi, in accordo con quanto rilevato nei casi con monitoraggio biologico positivo, una correlazione inversa tra espressione di HSP27 ed esposizione ad agenti antiblastici evidenziando un possibile ruolo dei marcatori heat-shock nella risposta ad antiblastici.