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Studio del canale cervicale

Authors :
GUERRA, BRUNELLA
BANFI, ALESSANDRA
VAGNONI, SONIA
PUCCETTI, CHIARA
STRADA, ISABELLA
BOSELLI F.
Guerra B.
Banfi A.
Vagnoni S.
Puccetti C.
Strada I.
Publication Year :
2008

Abstract

Gran parte delle lesioni squamose presenta un coinvolgimento dell’endocollo concomitante a quello esocervicale o esclusivo. Si assiste inoltre correntemente ad un crescente riscontro di patologia ghiandolare preneoplastica e neoplastica del canale cervicale isolata o in associazione con la CIN. E’ dunque intuibile che un’accurata valutazione dell’endocervice deve costituire un preciso step diagnostico nella gestione della paziente con pap-test anormale . Nonostante gli indiscutibili progressi in tema di patologia cervicale l’endocollo resta però a tutt’oggi una “zona d’ombra”, spesso mal valutata o addirittura non indagata. Ciò è da ricondurre in parte alle caratteristiche delle tecniche diagnostiche in uso rese poco soddisfacenti dall’affidabilità non ottimale e/o dall’indaginosità e, in parte, ad una certa confusione sull’utilizzo delle stesse ingenerata probabilmente dalla mancanza di indicazioni di priorità nelle prime edizioni delle linee guida per la gestione della paziente con pap test anormale (1-3). Le metodiche attualmente disponibili per il sondaggio del canale cervicale sono: il curettage e il brushing endocervicale, classiche metodiche “cieche” di campionatura del tessuto endocervicale tradizionalmente basate su criteri morfologici cito-istologici; l’endocervicoscopia e la microcolposcopia, tecniche innovative di matrice endoscopica finalizzate all’individuazione e alla localizzazione della lesione.

Details

Language :
Italian
Database :
OpenAIRE
Accession number :
edsair.od......4094..a08f6fbd3428b8f2e9dd4a8c48a8a62f