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Frammenti di biografie plurali

Authors :
Dino Alessandra
Dino, A
Modica, G
Dino Alessandra
Publication Year :
2022
Publisher :
Mimesis, 2022.

Abstract

Ritorno a Palermo dopo tredici anni trascorsi in Umbria. Anni importanti in cui ho frequentato l’università laureandomi in filosofia e conseguendo un dottorato di ricerca; indagando sui temi del disagio psichico e della crisi della presenza in De Martino; sotto la guida di Tullio Seppilli, che di De Martino era stato allievo e il cui rigore nella ricerca è stato per me un esempio indimenticabile. Scappata a diciotto anni da una terra che mi aveva schiacciata con la sua violenza. In primo luogo sul versante privato. Una gelida brutalità di cui – quando sono andata via, determinata a non tornare – non percepivo fino in fondo i risvolti sul piano politico e della limitazione degli spazi fisici di libertà; non avvertivo la sua capacità di contagiare tutto ciò che toccava con la sua ibrida ambiguità.Ritorno quasi per forza. In un momento di difficoltà lavorativa per concorrere all’assegnazione di una borsa di studio post dottorato e continuare a seguire la mia passione di sempre, la ricerca universitaria. Come vivere questa contraddizione? Come non “contaminare”, inquadrandola dentro la cornice di una promessa non mantenuta, la mia “nuova” vita in Sicilia? Il disagio e il senso di estraneità provati nel mettere su casa mi fanno comprendere quanto fosse stato ingenuo pensare che i mille chilometri che separano Palermo da Perugia riuscissero a farmi “prendere le distanze” da qualcosa che mi aveva toccato nel profondo, penetrandomi dentro la carne.Gioco la carta della “straniera” e guardo – come fosse la prima volta – i luoghi dentro cui ero cresciuta. Mi impongo – tranne per quel che riguarda le più strette relazioni parentali – di non frequentare nessuna delle persone che mi erano state vicine nella mia precedente vita a Palermo. Ma ogni sforzo di distanziamento risuona (prima inconsapevolmente e poi, via via, con sempre maggiore chiarezza) come il sintomo di un legame che, nel tempo, è divenuto sempre più forte. Un legame che rischia di trasformarsi in un cappio se non avrò la determinazione di allentarne le maglie; se non avrò il coraggio di guardare, seppur attraverso lo specchio, lo sguardo pietrificante della Medusa. Return to Palermo after thirteen years spent in Umbria. Years important in which I attended university and graduated in philosophy and earning a PhD; investigating the themes of the psychic distress and the crisis of presence in De Martino; under the guide of Tullio Seppilli, who had been a pupil of De Martino and whose rigor in research was an unforgettable example for me. Escaped at eighteen from a land that had crushed me with its violence. First of all on the private side. An icy one brutality of which - when I left, determined not to return - I did not fully perceive the implications on the political and of the level limitation of physical spaces of freedom; I did not feel its capacity to infect everything he touched with his hybrid ambiguity. In a time of work difficulty for compete for the assignment of a postdoctoral scholarship e continue to follow my passion of all time, university research. How to live this contradiction? How not to "contaminate", framing it within the framework of a broken promise, my "new" life in Sicily? The discomfort and sense of strangeness felt in setting up a house they make me understand how naive he was think that the thousand kilometers that separate Palermo from Perugia could make me "distance myself" from something that had me deeply touched, penetrating my flesh. I play the "foreigner" card and look - as if it were the first time - the places I grew up in. I impose myself - except as for the closest parental relationships - not to date none of the people who had been close to me in mine previous life in Palermo. But every effort of distancing resounds (first unknowingly and then, gradually, with more and more clarity) as the symptom of a bond that, over time, has become stronger and stronger. A bond that risks turning into a noose if I do not have the determination to loosen its links; if I don't have the courage to look at the gaze, albeit through the mirror petrifying of the Medusa.

Details

Language :
Italian
Database :
OpenAIRE
Accession number :
edsair.od......3658..636f432943c4fc010bc8cbc1f18ced9f