Non sola auctoritas facit legem. Il costituzionalismo logico di Luigi Ferrajoli

Per il positivismo giuridico tradizionale, l’idea che alcune norme create dal legislatore attraverso atti di normazione formalmente validi possano costituire “diritto illegittimo” sembra essere una contraddizione in termini. Questa tesi viene tuttavia messa esplicitamente in discussione nella teoria assiomatizzata del diritto di Luigi Ferrajoli, che pur si propone come uno sviluppo della teoria pura del diritto di Hans Kelsen. Il dissenso da Kelsen si incentra sul problema dell’applicazione dei principi logici di contraddizione e di implicazione al diritto, applicazione impossibile per Kelsen, necessaria invece per Ferrajoli per l’identificazione del diritto illegittimo. Gli autori della prefazione ricostruiscono i nodi teorici fondamentali della critica di Ferrajoli a Kelsen, e mostrano come Ferrajoli proponga di superare i limiti della teoria pura kelseninana attraverso l'elaborazione di un costituzionalismo logico. For traditional legal positivism, the idea that certain legal norms created through valid enactments can be "unlawful law" seems to be self-contradictory. This view is explicitly disputed by Luigi Ferrajoli's axiomatized theory of law, which is nonetheless presented as a development of Hans Kelsen's pure theory of law. The dispute focus on the problem of the application of the logical principles of contradiction and implication to legal systems: an impossible application for Kelsen, a necessary one for Ferrajoli, since the theory of law should identify "unlawful norms" within the legal system. The authors of this preface reconstruct the main theoretical claims of Ferrajoli's critique to Kelsen, and show how he suggests to overcome the theoretical limits of the pure theory of law through the delieation of a logical constitutionalism.