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L’apporto degli slavismi croati, serbi e sloveni all’italiano del nord-est

Authors :
Montinaro, Chiara
Source :
SPONDE: Časopis za jezike, književnosti i kulture između dviju obala Jadrana / Rivista di lingue, letterature e culture tra le due sponde dell’Adriatico / A Journal of Languages, Literatures and Cultures between the two Adriatic coasts, Volume 2, Issue 1
Publication Year :
2022
Publisher :
University of Zadar, 2022.

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro è quello di identificare il contributo degli slavismi croati, serbi e sloveni penetrati in italiano, partendo dall’etimologia connessa alle tre lingue slave appartenenti al gruppo meridionale oggetto di indagine (oltre che dall’origine genericamente slava riportata dai dizionari). In un secondo tempo, l’attenzione è focalizzata sui prestiti che si affermano come regionalismi (in particolare quelli del nord-est), in cui si definisce il passaggio dall’italiano regionale all’italiano standard. Il corpus, ricavato in prevalenza dallo spoglio del GRADIT (2007) e dello Zingarelli (2021), si rivela cospicuo e, dal punto di vista quantitativo, i dati relativi all’influsso serbo e croato sono senza dubbio quelli più numerosi: si tratta di 48 lemmi nel solo GRADIT, etichettati in prevalenza come tecnicismi. Tra le aree geografiche maggiormente influenti, il contributo friulano e veneto occupa un posto di primo piano. Così, se l’influsso serbo e croato appare più marcato nell’area legata alla terminologia storica e politica (si tratta soprattutto di tecnicismi), le interferenze slovene, che si realizzano principalmente nel friulano, forniscono in primo luogo gastronimi (ma non solo); l’area veneta, invece, si contraddistingue per i contatti tra veneto e croato.<br />This paper aims to identify the Slavic loanwords borrowed from Croatian, Serbian, and Slovene into the Italian language, starting with the etymology of words from the three South Slavic languages under consideration (in addition to the etymology recorded in dictionaries under the general term Slavic). Secondly, the paper focuses on the loanwords that correspond with regionalisms (particularly the northeastern ones), defining the transition from regional Italian to standard Italian. The corpus data, obtained mainly from GRADIT (2007) and Zingarelli (2021), is considerable and, from a quantitative point of view, most of the loanwords originated in Serbian and Croatian language: 48 headwords in GRADIT alone, predominantly labelled as technical words. The geographical regions Friuli-Venezia Giulia and Veneto figure prominently in the number of loanwords. Therefore, words relating to history and politics are more commonly of Serbian and Croatian origin (technical words, to be more precise), while words of Slovene origin are mostly found in the Friuli-Venezia Giulia region and are predominantly (but not exclusively) gastronyms; the Veneto region, however, testifies to the Venetian-Croatian language contact.

Details

ISSN :
29393647
Volume :
2
Database :
OpenAIRE
Journal :
SPONDE
Accession number :
edsair.doi.dedup.....782df81d9101a1fc25f31e8f6159dfff