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INVESTIGATION OF THE OPPOSING EFFECTS OF ENVIRONMENTAL FACTORS ON THE PREDISPOSITION TO ARTERIAL THROMBOSIS IN A MOUSE MODEL CARRYING THE HUMAN BDFNVAL66MET POLYMORPHISM

Authors :
SANDRINI, LEONARDO
Publication Year :
2019
Publisher :
Universit� degli Studi di Milano, 2019.

Abstract

Background: Nonostante il progresso nella comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari e gli avanzamenti nel campo della prevenzione e dei trattamenti delle malattie cardiovascolari, queste rimangono ancora la principale causa di mortalit� e morbidit� a livello mondiale. � interessante notare come fattori di rischio ambientale, quali stress, depressione e ansia, siano stati recentemente inclusi accanto ai classici fattori di rischio tradizionali data la loro capacit� di modulare l?insorgere e la progressione delle malattie cardiovascolari ed influenzare la risposta alle terapie. In questo contesto si inserisce il nuovo settore della cardiologia comportamentale il cui obiettivo � quello di arrivare a comprendere e approfondire la conoscenza della patofisiologia alla base delle malattie cardiovascolari legate alla sfera comportamentale nonch� sviluppare strategie di intervento efficaci al fine di modificare gli stili di vita e i comportamenti ad alto rischio, riducendone cos� l?impatto sui pazienti. La letteratura degli ultimi anni ha dimostrato come l?esercizio fisico risulti una valida strategia di trattamento a livello clinico risultando efficace sia per il trattamento delle patologie psicosociali che di quelle cardiovascolari. In particolare, � stato osservato come la famiglia di proteine dette neurotrofine sia coinvolta nei processi patofisiologici a carico sia del sistema nervoso che di quello cardiocircolatorio. Tra le neurotrofine, il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), ed in particolare il polimorfismo a singolo nucleotide denominato BDNFVal66Met, si sa essere associato a malattie neuropsichiatriche, ansia, maggiore suscettibilit� allo stress e recentemente ad una maggior predisposizione alla trombosi arteriosa associata a infarto acuto del miocardio, nonch� con disturbi del comportamento alimentare e obesit�. Obiettivo dello studio: L?obiettivo del presente studio � stato quello di mettere in evidenza l?impatto che l?interazione tra la presenza dell?allele Met e fattori ambientali positivi, come l?esercizio fisico, o negativi, come lo stress cronico, pu� avere rispetto al rischio di sviluppare trombosi arteriosa. Risultati: Il modello murino knock-in per il polimorfismo umano BDNFVal66Met rappresenta un buon modello per lo studio delle patologie che questa mutazione genera nell?uomo. Topi omozigoti per l?allele Met (BDNFMet/Met) sono stati da noi utilizzato per mostrare come l?esercizio fisico spontaneo sia in grado di indurre cambiamenti positivi nella morfologia del tessuto adiposo e ridurre l?infiammazione locale. Questi effetti positivi potrebbero essere alla base della riduzione del fenotipo pro-trombotico osservato in questo modello murino. Inoltre, dati in vitro sostengono il ruolo del Pro-BDNFMet nella capacit� di modulare l?adipogenesi in linea con quanto osservato nel tessuto adiposo epididimale dei topi BDNFMet/Met. In topi eterozigoti per l?allele Met (BDNFVal/Met), lo stress sub-cronico � risultato sufficiente per smascherare il fenotipo pro-trombotico portando all?innalzamento del numero e della funzionalit� delle cellule del sangue e dell?espressione di fattori chiave per il processo trombotico a livello arterioso. Conclusioni: Questo studio dimostra un?importante interazione tra fattori ambientali positivi o negativi e l?allele Met del BDNF in relazione alla modulazione della trombosi arteriosa. Studi sull?uomo saranno necessari al fine di confermare questa interazione gene-ambiente e comprovare la possibilit� di prendere in considerazione l?interazione al fine di mettere in atto migliori strategie di trattamento clinico del rischio trombotico in pazienti recanti il polimorfismo in oggetto.

Details

Language :
English
Database :
OpenAIRE
Accession number :
edsair.doi...........932d6fbef67443b344cc447335985064
Full Text :
https://doi.org/10.13130/sandrini-leonardo_phd2019-12-11