Diagnostica per immagine integrata dei feocromocitomi e paragangliomi

La diagnostica del femocromocitoma e dei paragangliomi, oltre a prevedere un’iniziale valutazione biochimica che accerti le caratteristiche secretive del tumore, consta dell’applicazione di metodiche di imaging integrato, morfologico e funzionale, al fine della localizzazione del tumore stesso. Nella maggior parte dei casi l’imaging integrato risulta sinergico ai fini di ottenere una diagnosi corretta e un’accurata valutazione dell’estensione della malattia. Abitualmente l’imaging morfologico, principalmente tomografia assiale computerizzata (TAC) e risonanza magnetica nucleare (RMN), viene utilizzato nella prima fase dell’iter diagnostico di localizzazione e consente di valutare l’anatomia della lesione primitiva, mentre quello funzionale medico-nucleare entra in gioco in un secondo tempo per confermare la diagnosi, caratterizzare la lesione e stadiare la malattia. A questo scopo la medicina nucleare offre numerosi traccianti radiomarcati idonei per esami ad emissione di singolo fotone (scansione whole-body e SPECT) e per indagini ad emissione di positroni /doppio fotone (PET). La presente review, alla luce delle rilevanti innovazioni avvenute negli ultimi anni in termini di tecnologia avanzata, si pone il fine di descrivere le metodiche che rappresentano attualmente lo stato dell’arte nella diagnostica di queste patologie, proponendo anche delle flowchart diagnostiche.