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Strategie terapeutiche innovative basate sulla duplice attività, antibatterica e probiotica, del predatore batterico Bdellovibrio bacteriovorus

Authors :
Iebba, Valerio
Totino, Valentina
Ciotoli, L.
Santangelo, Floriana
AMBROSI SACCONI ROSATI, Cecilia
Pompili, M.
Passariello, C.
Cellini, A.
Pantanella, Fabrizio
Selan, L.
Artini, M.
Trancassini, Maria
Nicoletti, M.
Quattrucci, Serena
Nencioni, Lucia
Schippa, S.
Iebba, Valerio
Totino, Valentina
L., Ciotoli
Santangelo, Floriana
AMBROSI SACCONI ROSATI, Cecilia
M., Pompili
C., Passariello
A., Cellini
Pantanella, Fabrizio
L., Selan
M., Artini
Trancassini, Maria
M., Nicoletti
Quattrucci, Serena
Nencioni, Lucia
S., Schippa
Publication Year :
2013

Abstract

Introduzione: Bdellovibrio bacteriovorus preda batteri Gram-negativi ed è ubiquitario in vari ambienti, dove svolge un ruolo di equilibratore delle specie batteriche presenti. Molte sono le infezioni causate da biofilm microbici misti, di solito resistenti alle cure antibiotiche: ne è un esempio la Fibrosi Cistica (FC). Il primo obiettivo del presente studio è stato valutare l’attività antibatterica di B. bacteriovorus verso specie batteriche isolate da pazienti FC. Il secondo obiettivo è stato valutare l’utilizzo di B. bacteriovorus come probiotico, valutandone la presenza nell’ecosistema polimicrobico intestinale umano, in soggetti sani e affetti da Celiachia, Morbo di Crohn, Colite Ulcerosa, e FC. Metodi: L’attività contro biofilm preformati di Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus è stata misurata sia in sistemi statici (piastre) che dinamici (bioflux). Con lo zymogramma è stata inoltre valutata l’attività litica contro tali ceppi. Al fine di valutare la presenza del B. bacteriovorus nell’ecosistema intestinale umano, il DNA totale di campioni fecali e bioptici collezionati da pazienti sani e malati è stato utilizzato per effettuare Real-time PCR con primers B. bacteriovorus-specifici. Risultati: I risultati ottenuti indicano una predazione di B. bacteriovorus non solo nei confronti del Gram-negativo P. aeruginosa, ma anche, e per la prima volta osservata, del Gram-positivo S. aureus. Le prove in statico hanno evidenziato una significativa diminuzione del 70% del biofilm dopo 24 ore di incubazione, mentre le prove in dinamico una diminuzione del 35% dopo 15 ore di incubazione. Inoltre, per la prima volta, abbiamo dimostrato la presenza di B. bacteriovorus a livello della mucosa intestinale e la sua significativa diminuzione nei soggetti malati, rispetto ai controlli. Conclusioni: I risultati ottenuti incoraggiano una più approfondita ricerca sul Bdellovibrio, per un suo eventuale utilizzo in strategie terapeutiche innovative volte sia a combattere infezioni sostenute da biofilm batterici (antibatterico), che al ripristino di ecosistemi microbici come quello intestinale (probiotico)

Details

Language :
Italian
Database :
OpenAIRE
Accession number :
edsair.dedup.wf.001..75b47d1882f016c5fad44d5e46368e1b