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in_SAND Sistema informativo Sabbie Offshore
- Publication Year :
- 2012
-
Abstract
- Il fenomeno dell'erosione costiera interessa circa 35 km della costa emiliano-romagnola e comporta gravi rischi per le infrastrutture, l'ambiente e l'economia turistica. Per contrastare tale tendenza la Regione Emilia-Romagna ha effettuato molteplici studi e sperimentazioni e, nell'ambito del programma di Gestione Integrata della zona costiera, ha deliberato di adottare il ripascimento quale tecnica prioritaria di intervento (Linee guida GIZC 2005). In questa ottica vengono condotti interventi cosiddetti 'ordinari', che sono quelli stagionali o volti a sanare le situazioni più critiche derivate da eventi di mareggiata particolarmente energetici, e interventi 'straordinari' che vengono effettuati ogni 5-6 anni al fine di compensare il sistema delle perdite di sedimento legate alla subsidenza e al mancato apporto di sabbia da parte dei fiumi. Per i primi si utilizzano sedimenti provenienti da accumuli litoranei, o in subordine da cava, mentre per gli interventi straordinari si sono utilizzate le sabbie dei depositi sottomarini, rinvenuti ad una distanza di circa 30-40 miglia al largo della costa regionale alla profondità del fondale di circa 30-50 metri. Tali depositi sono stati individuati nel corso degli anni '80 e '90 grazie ai numerosi rilievi (Colantoni et al., 1979; 1990; IDROSER SpA, 1985; 1990) condotti da ARPA Ingegneria Ambientale (ex Idroser) e ISMAR-CNR di Bologna (ex IGM-CNR). Recentemente è stata fatta una stima delle risorse di sabbia presenti al largo della costa della regione Emilia-Romagna, quantificata in 78 milioni di m3 (Correggiari et al., 2011). Negli ultimi 10 anni la Regione ha portato a termine due interventi "straordinari" nel 2002 e nel 2007, alimentando rispettivamente 8 e 7 spiagge, monitorate sia nel corso degli interventi che negli anni successivi (Preti M., 2011; Aguzzi et al., 2011). La quantità di sabbia apportata al sistema è stata, in totale, di circa 1,6 milioni di m3. I depositi di sabbia sottomarini sono una risorsa non rinnovabile che deve quindi essere gestita in modo oculato, con una logica di sostenibilità ambientale ed economica. A tal fine, per un miglior controllo delle strategie di sfruttamento, si rendono necessari piani e strumenti di controllo, quali un sistema informativo che raccolga tutti i dati acquisiti e le loro elaborazioni. In tale contesto il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli ha stipulato nel 2009 una convenzione con ISMAR-CNR di Bologna per la realizzazione di uno strumento informatico utile alla verifica delle operazioni di dragaggio e alla costruzione di scenari di intervento per la preparazione dei progetti esecutivi. Il prodotto potrà essere inserito all'interno del Sistema Informativo del Mare e della Costa. Altri geodatabase già realizzati, o in corso di sviluppo che risultano strettamente collegati al in_SAND, sono il Database dei Ripascimenti e il Database dell'Uso del Mare.
- Subjects :
- ripascimenti costieri
sistema informativo
erosione
risorsa sabbia
Subjects
Details
- Language :
- Italian
- Database :
- OpenAIRE
- Accession number :
- edsair.cnr...........d832553dca8c63b603a3c5c8682b6e1a