Safety has no limits - A research-intervention to develop a safety training tool accessible to migrant workers

In Piemonte lavoratori immigrati rappresentano il 53.5% della forza lavoro non familiare (Media nazionale circa 25 %) Un fattore di rischio critico dei lavoratori immigrati riguarda la scarsa conoscenza della lingua italiana e quindi la conseguente difficoltà nella comprensione di tutta la comunicazione interna inerente la sicurezza (dai segnali di pericolo alle procedure, dalle istruzioni sul funzionamento di macchine o impianti all'etichettatura di prodotti chimici, e così via). Il D.Lgs 81/08, all'art. 36 afferma: "Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione (...) Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo." L'art. 37 del medesimo D.Lgs. stabilisce inoltre che "Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le conoscenze e competenze necessarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ove la formazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo (...)." Lo studio è realizzato mediante un approccio scientifico basato su un disegno di ricerca quasi sperimentale con gruppi di controllo non equivalenti e con valutazione ripetuta nel tempo (pre-intervento, post-intervento e follow up).