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Tra memoria e resistenza: Una lettura spaziale delle Case della Vetra di Giovanni Raboni.
- Source :
- Italian Studies; May2024, Vol. 79 Issue 2, p200-215, 16p
- Publication Year :
- 2024
-
Abstract
- La poesia di Giovanni Raboni è sempre stata connessa alla città di Milano fin dalla sua prima raccolta, Le Case della Vetra (1966), dove la città appare come una metropoli industriale e il luogo delle memorie dell'autore. Tradizionalmente la critica ha considerato Raboni un nichilista e ha interpretato il suo ritratto di Milano come quello di una città desolante e priva di speranza. Partendo da un testo dell'autore recentemente riscoperto, quest'articolo mette in dubbio una simile analisi e intende offrire una reinterpretazione spaziale della sua poesia. A tal proposito, le affinità tra Raboni e le teorie di Heidegger appaiono evidenti: secondo il filosofo tedesco, i poeti possiedono l'abilità di 'imparare ad abitare' un luogo attraverso la loro poesia. In tal senso, anche Raboni impara ad abitare Milano, vi forgia la propria identità e immagina un futuro dove gli individui possano vivere i moderni paesaggi urbani senza sacrificare la propria autenticità. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
Details
- Language :
- English
- ISSN :
- 00751634
- Volume :
- 79
- Issue :
- 2
- Database :
- Supplemental Index
- Journal :
- Italian Studies
- Publication Type :
- Academic Journal
- Accession number :
- 178971623
- Full Text :
- https://doi.org/10.1080/00751634.2024.2324803