42 results on '"tessile"'
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2. La ricostruzione dell'esposizione ad amianto in un'azienda tessile di produzione filati cucirini attraverso l'utilizzo di un'insolita fonte informativa.
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ANGELINI, ALESSIA, CHELLINI, ELISABETTA, PARDUCCI, DINO, PUCCETTI, MONICA, and MAURO, LUIGI
- Abstract
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- 2020
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3. Lo sviluppo di un'innovazione sostenibile. Best practices nel settore tessile e moda
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Bernardi, A., Cantu', C., and Cedrola, E.
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innovazione sostenibile ,case study ,Tessile, moda, innovazione sostenibile, sostenibilità ambientale, case study ,sostenibilità ambientale ,Tessile ,Settore SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese ,moda - Published
- 2021
4. Dalla ricerca dei casi di tumore professionale agli interventi di prevenzione: l'utilizzo del metodo OCCAM nell'ASL di Como.
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Aiani, Maria Rita, Bai, Edoardo, Oddone, Enrico, Settimi, Lamberto, Genna, Giovanni, Maternini, Paola, Scaburri, Alessandra, Panizza, Celestino, and Crosignani, Paolo
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OCCUPATIONAL diseases , *HOSPITAL records , *SOCIAL security , *OCCUPATIONS ,CANCER case studies - Abstract
The article presents a case study for 45 cancer cases with potential occupational origin. It mentions that the case uses OCCAM approach, a control study where incidents are identified by hospital discharge records. It informs that controls are sampled from health population files and occupational histories are obtained by social security archives. The article further highlights that among 45 cases 24 were observed due to occupation.
- Published
- 2011
5. Eccellenze del distretto biellese. Il caso Zegna
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Cedrola, E., Trabaldo Togna, L. A., and Masè, S.
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tessile ,Biella ,Zegna ,internazionalizzazione ,ecosostenibilità ,Settore SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese ,Distretto, territorio, ecosostenibilità, internazionalizzazione, tessile, Biella, Zegna ,Distretto ,territorio - Published
- 2020
6. Rrelazione sulle attività svolte nel corso del progetto SILKNET da CNR -STIIMA di Biella per Nuova Cosmatex S.r.l. Prot. n° 2017 del 24/07/2020
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Parag Bhavsar, Giulia dalla Fontana, Michela Bianchetto Songia, Raffaella Mossotti, and Alessio Montarsolo e Marina Zoccola
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tessile ,plasma ,seta - Abstract
WP4 Task 4: verifica della qualità del materiale prodotto. In questo Work Package CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato i seguenti campioni semilavorati del progetto Silknet: campione 1: n°1 campione di bozzoli aperti e sgommati; campione 2: n° 1 campione di bozzoli aperti, sgommati, stirati e tagliati; campioni 3-4-5: n° 3 campioni di nastro carda di seta, ottenendo i seguenti risultati. Il campione n°1 presenta una quantità di sericina residua determinata come calo di sgommatura di 1,03% per cui nella norma per questo semilavorato; il campione n° 2 di bozzoli aperti, sgommati, stirati e tagliati presenta un elevato numero di bottoni, più grandi rispetto alla prevalenza di microbottoni presenti sui nastri carda successivi, oltre a parti di bozzoli non ancora aperti, residui probabilmente provenienti da crisalidi, fibre parallele tagliate a lunghezza di pochi cm (circa 2 cm) e altre molto più lunghe; i campioni n° 3-4-5 di nastro carda in seta si presentano molto corti e con molti micro bottoni e bottoni. WP4 Task 6: valutazione dell'effetto del plasma su seta. Dopo alcune prove preliminari sono state effettuati trattamenti con plasma di ossigeno su 4 tessuti aventi composizione seta ottenuta nel corso del progetto Silknet in mista con peli animali pigmentati e non pigmentati forniti dalla ditta Fratelli Piacenza. I tessuti non pigmentati trattati con plasma sono stati tinti con colorante acido alla temperatura di 85 °C e paragonati con i tessuti non trattati al plasma e tinti alle stesse condizioni. Dalle caratterizzazioni effettuate risulta che i tessuti trattati con plasma hanno mostrato una maggiore intensità di colore rispetto ai tessuti non pre-trattati dovuta ad una maggiore idrofilia impartita dal trattamento al plasma. L'aumento dell'idrofilia dopo trattamento con plasma è stato verificato anche sui tessuti aventi composizione seta Silknet/fibre animali pigmentate. I risultati ottenuti con plasma di ossigeno sui tessuti seta peli animali prodotti nel corso del progetto Silknet sono in linea con quelli di tessuti seta peli animali di riferimento (tre tessuti preliminari trattati con plasma di ossigeno). WP6 Task 2: Verifica della qualità del materiale prodotto. In questo Task CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato 3 campioni di semilavorati prodotti nel corso del progetto Silknet e precisamente: campione 1- nastro cardato. Monteleone 10/19; campione 2 - nastro seconda ripettinatura -prima fornitura -rip. Alberto 28/11/19 e campione 3 -stoppino da nastro - 2° ripettinatura. Dalle analisi effettuate si vede che con la ripettinatura aumenta la lunghezza e fa diminuire i difetti sul nastro e sullo stoppino di seta e che la tenacità dello stoppino in seta (semilavorato da cui si ottiene il filato) è di 26,73 g/tex, e cioè appena al di sotto del range di tenacità della seta. WP6 Task 5: produzione di filati e nastri con seta "Made in Italy". In questo Task CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato 2 campioni di semilavorati prodotti nel corso del progetto Silknet e precisamente: campione 1- nastro cardato-seconda fornitura seta; campione 2 - stoppino seconda fornitura seta. Sono stati determinati diametro, lunghezza, calo di sgommatura e difetti su nastro cardato e diametro, lunghezza e tenacità su stoppino. Dalle analisi effettuate si vede che con la ripettinatura aumenta la lunghezza dello stoppino di seta rispetto al nastro cardato.
- Published
- 2020
7. Relazione sulle attività svolte nel corso del progetto SILKNET da CNR -STIIMA di Biella per Fratelli Piacenza S.p.A.. Prot. n° 2025 del 24/07/2020
- Author
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Parag Bhavsar, Giulia dalla Fontana, and Michela Bianchetto Songia e Marina Zoccola
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tessile ,chitina ,sericina ,seta - Abstract
WP2 Task 6: studio delle possibilità di recupero delle crisalidi. Il lavoro rientra nell'ottica della valorizzazione di tutti i sottoprodotti dell'industria della seta ed in particolare della crisalide che costituisce una buona parte del peso del bozzolo del baco da seta. Per via sperimentale è stato determinato che la crisalide di Bombix mori costituisce circa il 50% del peso totale del bozzolo essiccato ed è costituita da circa il 5% in acqua, il 27% da sostanze grasse e il 5% da ceneri; la parte rimanente è formata prevalentemente da proteine e chitina. E' stata separata la chitina dalle crisalidi di Bombix mori mediante un trattamento acido, un trattamento basico e l'estrazione dei grassi con solvente. La purezza della chitina ottenuta, la cui resa è di circa il 2,4% del peso iniziale secco della crisalide, è stata confermata tramite spettroscopia FTIR per confronto con chitina commerciale (Aldrich). E' inoltre stato proposto un utilizzo nel settore tessile dell'idrolizzato proteico come colorante naturale nella tintura di tessuti in lana; questo punto è stato approfondito in un report successivo (WP2 Task 6 per Caipo Automazione Industriale S.r.l.). WP3 Task 7: studio delle possibili valorizzazioni della sericina. In questo lavoro si è provato un approccio di valorizzazione nel settore biomedicale della sericina. Dei film di sericina e cheratosi sono stati preparati usando acqua come solvente comune e glicerolo come plastificante. Alle cheratosi estratte dalla lana per ossidazione usando acido peracetico sono state aggiunte quantità diverse di sericina ottenute per sgommatura della seta. Dopo l'aggiunta di glicerolo, sono stati ottenuti film per casting. Tutti i film ottenuti con concentrazioni diverse di cheratosi e sericina si presentano integri. I film sono stati caratterizzati con microscopia elettronica a scansione, spettroscopia infrarossa, analisi termica e per assorbimento d'acqua e comportamento alla trazione. Solo i film formati da 100% cheratosi mostrano una superficie liscia che indica una buona compatibilità tra le cheratosi e il plasticizzante, mentre aumentando la quantità di sericina, la superficie dei film diventa rugosa. L'analisi spettroscopica mostra che i polimeri (sericina, cheratosi e glicerolo) non sono legati da legami covalenti. I film di sericina mostrano deboli proprietà meccaniche, ma l'aggiunta del 10% di cheratosi ne aumenta considerevolmente la resistenza alla trazione, mentre l'aggiunta di piccole quantità di sericina alle cheratosi aumenta l'assorbimento di acqua dei film. In generale, aumentando la quantità di cheratosi nella miscela, aumenta la stabilità termica dei film. Dal report è stato ottenuto un articolo "Fabrication and properties of keratoses/sericin blend films" proposto alla rivista scientifica Polymer Bulletin e attualmente in fase di revisione. WP 7 Task 3: produzione di tessuti partendo da nastro in seta. In questo Work Package CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato diversi campioni di semilavorati e prodotti finiti forniti da Fratelli Piacenza S.p.A. e prodotti nel corso del progetto Silknet. Le prime analisi sono state fatte su 2 nastri di seta greggi prodotti nel corso del progetto Silknet e un nastro di seta B2 che aveva dato buoni risultati in lavorazione da considerare come riferimento. Dal confronto tra il nastro di seta B2 e i nastri cardati analizzati per la ditta Fratelli Piacenza e per altre ditte emerge che i nastri di seta cardati hanno lunghezza inferiore, tenacità inferiore e maggior numero di bottoni e microbottoni rispetto al nastro di seta B2 di riferimento. Con la ripettinatura su nastro cardato aumentano lunghezza e tenacità e diminuisce il numero dei difetti, fino a raggiungere valori più vicini a quelli del nastro di seta B2 di riferimento. In seguito sono stati analizzati quattro campioni di filato identificati come 1/28 Bozzolo Naturale, 1/28 Taffetà Naturale, 1/28 Baco Greggio, 1/28 Serico Greggio relativi al progetto Silknet, sui quali è stato misurato il titolo, il cv % del titolo, il carico a rottura (cN), l'allungamento %, e i relativi cv di carico e allungamento ottenendo valori che rientrano nei range di filati che devono essere lavorati a telaio. Infine sono stati caratterizzati 4 tessuti finiti aventi composizione rispettivamente kashmir e seta Silknet, kashmir e seta di mercato, lana e seta Silknet, lana e seta di mercato sui quali sono state eseguite prove di valutazione oggettiva della 'mano' attraverso l'apparecchiatura Kawabata e prove dinamometriche che sono poi state confrontate con le prove dinamometriche effettuate sui rispettivi tessuti greggi. Dalle prove oggettive di "mano" risulta che i tessuti con il kashmir sono più soffici di quelli con la lana, specialmente il tessuto con kashmir e seta Silknet. Dalle prove dinamometriche risulta che i rapporti dei valori delle forze massime, tra la direzione di ordito e quella di trama, dei campioni greggi sono inferiori rispetto a quelli dei tessuti finiti. I campioni con lana resistono decisamente di più rispetto ai tessuti con kashmir in entrambe le direzioni. Tra i due campioni con kashmir il campione con seta cinese resiste il 18% in più nella direzione di trama e il 14% in più nella direzione di ordito rispetto al campione con seta italiana, mentre i valori di resistenza alla trazione tra i campioni lana e seta cinese e lana e seta Silknet sono abbastanza simili. Su tutti i tessuti i trattamenti di tintura e finissaggio migliorano la resistenza nel verso di ordito, ma peggiorano notevolmente le prestazioni tensili nella direzione di trama rispetto ai tessuti greggi.
- Published
- 2020
8. REACH ed economia circolare
- Author
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R. Draisci, R. Caringella, S. Alivernini, M.A. Orrù, A. Patrucco, and C. Tonin
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tessile ,chimica ,moda ,salute ,dermatiti - Abstract
L'industria della moda e del tessile rappresenta in Italia il secondo settore manifatturiero. Le attuali conoscenze legate all'utilizzo di sostanze chimiche nei processi produttivi hanno portato, nel tempo, a individuare gli effetti sulla salute che tali utilizzi possono produrre, soprattutto allergie cutanee. Tale problematica è evidenziata dalle numerose notifiche RAPEX (Rapid Alert System for non-food dangerous products) registrate per la categoria tessile che, nel periodo 2013-2018, hanno rappresentato circa il 15% delle notifiche complessive per articoli con rischio chimico. L'Istituto Superiore di Sanità, Accredia (Ente Italiano di Accreditamento), il Ministero della Salute e l'Associazione Tessile e Salute hanno organizzato il Convegno "Chimica, moda e salute" da cui sono emersi il quadro delle attuali criticità e la necessità di dover implementare una rete di prevenzione e sorveglianza delle dermatiti e aggiornare le disposizioni per il controllo delle sostanze chimiche come punto di partenza per una visione più salutare della moda.
- Published
- 2020
9. Relazione sulle attività svolte nel corso del progetto SILKNET da CNR -STIIMA di Biella per Tessitura Pertile S.r.l. Prot. n° 2028 del 24/07/2020
- Author
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Parag Bhavsar, Giulia dalla Fontana, Michela Bianchetto Songia, and Pier Davide Pozzo e Marina Zoccola
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tessile ,sericina ,seta - Abstract
WP3 Task 1: progettazione dell'impianto di macerazione e purga. Sono state condotte prove di laboratorio per la sgommatura della seta con un metodo ecosostenibile e cioè utilizzando degli enzimi (proteasi). Sono state testate 2 proteasi utilizzate a livello industriale: Easystone Bio Clean (Prochimica Novarese) e Alcalase liquida (Novozymes). Alla fine delle prove si è concluso che è possibile sgommare completamente i bozzoli con gli enzimi e che la proteasi Alcalase si è dimostrata più efficace rispetto alla proteasi Easystone Bio Clean per il processo di sgommatura della seta. Le condizioni migliori di sgommatura sono state ottenute con il 10% di enzima Alcalase sul peso iniziale secco dei bozzoli sotto agitazione per 3 h. A queste condizioni la seta risulta completamente sgommata e con caratteristiche meccaniche paragonabili a quelle delle fibre sgommate con il metodo classico in cui si utilizza il sapone di Marsiglia. WP3 Task 3: sviluppo e messa a punto dell'impianto di macerazione/purga. In questo Task CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato 3 campioni: un campione di bozzoli di 2° classe di provenienza italiana da utilizzare nel progetto Silknet, un campione di bozzoli sgommati di riferimento e un campione di bozzoli sgommati presso la Tessitura Pertile con acqua surriscaldata a 120-130 °C. Il campione di bozzoli Silknet è costituito per il 55% in peso da seta (fibroina e sericina) e il restante 45% dalla crisalide. Ogni bozzolo pesa complessivamente in media 0,744 g. I bozzoli presentano un'umidità media del 8,75% e un calo di sgommatura del 26,46%. Il campione di bozzoli sgommati di riferimento si presenta come bozzoli parzialmente sgommati e dalla mano in parte scivolosa. Il contenuto in oli superficiali estratti con apparecchiatura Soxhlet è dello 0,71% sul peso secco della seta e sono presenti nell'estratto sostanze siliconiche determinate tramite spettroscopia FTIR. La sericina residua determinata in base alla perdita di peso dei campioni prima e dopo sgommatura di laboratorio con sapone di Marsiglia e CaCO3 è del 3,50% per il campione di riferimento e del 2,32% per il campione sgommato presso la Tessitura Pertile che risulta avere una mano piuttosto ruvida rispetto all'altro campione. WP3 Task 5: progettazione del sistema di recupero della sericina. In questo Task CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato 2 campioni di sericina di seta recuperati presso la ditta Tessitura Pertile dai bagni di sgommatura della seta. Il campione 1 si presenta come un liquido denso e di colore scuro, mentre il secondo campione si presenta più chiaro e gelificato. Sono state calcolate le concentrazioni in sericina in acqua dei campioni 1 e 2 che sono di 1,67% p/V nel campione liquido e 4,12% p/V nel campione gelificato. Sia il campione liquido che quello gelificato sono stati essiccati in stufa e sono stati caratterizzati mediante spettroscopia FTIR: dagli spettri IR si vedono i picchi caratteristici delle proteine. Il campione di sericina di seta non gelificato (campione 1) è stato liofilizzato per permetterne la conservazione per lungo tempo. All'apparenza visiva il campione di sericina liofilizzato appare come un campione solido molto leggero e poroso di colorazione bruna. La sericina liofilizzata è stata caratterizzata attraverso spettroscopia FTIR (risultati simili a quelli dei campioni essiccati in stufa), calorimetria a scansione differenziale (picco di transizione endotermica che si osserva a 215 °C) e microscopia elettronica a scansione dove si osserva che la sericina di seta liofilizzata è formata da una struttura porosa con pori irregolari di dimensioni inferiori al millimetro. WP7 Task 5: produzione di prodotti per arredamento e imbottiture. In questo Task CNR STIIMA di Biella ha caratterizzato 3 campioni di tessuto finito prodotti dalla ditta Tessitura Pertile nel corso del progetto Silknet attraverso prove di valutazione oggettiva della 'mano' dei tessuti con l'apparecchiatura Kawabata e prove dinamometriche. I tessuti sono identificati dalle seguenti sigle: T35997- ordito: seta organzino-trama: seta schappe di mercato; T35998- ordito: seta organzino- trama: seta schappe Silknet; T35999- ordito: seta organzino - trama: seta melange Silknet. I valori di sollecitazione di compressione (spessori, energia di compressione, linearità di compressione) sono più bassi per il campione T35997 (con seta schappe di mercato), mentre la resilienza di compressione è maggiore rispetto agli altri campioni contenenti seta Silknet. Lo stesso tessuto T35997 tende a flettersi di più rispetto agli altri, infatti il valore di rigidità a flessione è inferiore. Inoltre, da un punto di vista superficiale, si osserva già ad occhio nudo che questo campione è più liscio degli altri. Dai risultati ottenuti con lo strumento "Surface Tester" è stato verificato che effettivamente la rugosità superficiale ed il coefficiente d'attrito sono minori per questo campione con seta di mercato rispetto agli altri con la seta Silknet. Considerando gli altri parametri meccanici/tessili si nota che il campione T35997 ha anche una rigidità al taglio maggiore per cui si deforma meno in questa direzione, tuttavia, sottoposto a trazione, ha un'estensibilità e un'energia di deformazioni paragonabili agli altri tessuti. Non vi sono differenze significative tra i valori misurati sui tessuti T35998 e T35999, nonostante il campione T35999 con in trama il filato melange Silknet abbia un peso al metro quadro più alto. Le prove dinamometriche sono state effettuate solo sui primi 2 campioni per insufficienza di materiale del terzo campione. Per entrambi i tessuti la forza massima al carico di rottura è decisamente maggiore nella direzione di ordito rispetto al verso di trama. Il campione T 95998, costituito da Seta schappe Silknet nella direzione di trama, resiste molto di più prima di rompersi rispetto al campione T 95997 con seta schappe di mercato.
- Published
- 2020
10. Mise en œuvre d’une approche globale des textiles anciens au Centre de recherche sur les textiles de Copenhague
- Author
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Marie-Louise Nosch, Ulla Mannering, and Eva Andersson Strand
- Subjects
tessile ,Textil Center ,History ,université ,Det Humanistiske Fakultet ,Visual Arts and Performing Arts ,ricerca ,sciences ,university ,recherche ,sciences humaines ,archeologia ,scienze ,research ,textile ,archéologie ,iconographie ,archaeology ,humanities ,méthode ,method ,iconografia ,iconography ,università ,metodo ,scienze umane - Abstract
La recherche scandinave sur les textiles, qui s’appuie sur les traditions de l’archéologie expérimentale, a bénéficié de l’excellent état de conservation des textiles anciens. L’article évoque tout d’abord les origines de la discipline au xixe siècle et décrit son évolution. Les disciplines concernées par les recherches actuelles sont ensuite étudiées sous l’angle des nouvelles méthodologies, des sources et de la collaboration entre chercheurs, ce qui permet de discuter les fondements théoriques de l’investigation. Le Centre de recherche sur les textiles (CTR) a développé des traditions et des réseaux de recherche établis en apportant ses propres innovations. Il a notamment contribué à consolider le champ d’études en encourageant l’interdisciplinarité et les nouvelles méthodes d’enseignement et de recherche. Les études sur les textiles s’ancrent désormais dans diverses disciplines qui touchent aux humanities et aux sciences sociales, ainsi qu’aux sciences de la nature. De nouvelles questions sont posées, donnant naissance à de nouvelles réflexions. En conclusion, nous abordons les orientations futures à l’attention des prochaines générations de chercheurs confrontés à de nouveaux cadres théoriques et à l’accumulation croissante de données sur les textiles. Textile studies in Scandinavia are enriched by the preservation of ancient textiles and the tradition of experimental archaeology. We begin by describing the origins of the discipline in the 19th century and its subsequent development. Current approaches to textile research are then discussed from the perspective of new methodologies, sources, and academic collaboration, giving rise to considerations of the theoretical bases of the discipline. The CTR has further developed existing scholarly traditions and networks and is an innovator in the field; our primary achievement is to have consolidated textile research, developing interdisciplinarity and innovation in teaching and research. Textile studies are now anchored in both the humanities and the social and natural sciences. New questions engender new thinking, and we conclude by discussing future directions for subsequent generations of scholars dealing with the new theoretical frameworks and increasing data on textiles.
- Published
- 2016
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11. prove di laboratorio sul possibile utilizzo del chitosano e delle proteine da insetto nel settore tessile
- Author
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Parag Bhavsar, Giulia Dalla Fontana, and Marina Zoccola
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tessile ,insetto ,Chitosano ,proteine - Abstract
Il contratto tra CNR ISMAC (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per lo Studio delle Macromolecole) attualmente CNR STIIMA (Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato) di Biella e Cerere spa relativo al progetto "HI-BIORAFINERY"-"Impianto pilota per l'allevamento di Hermetia illucens alimentata con scarto della grande distribuzione organizzata per la produzione di farine proteiche, lipidi e chitina" che opera nell'ambito del Programma Operativo Regione Piemonte "POR FESR Asse 1 - Azione I 1b.1.2. - Poli di Innovazione Linea A, finanziato dalla Regione Piemonte comprende una valutazione di metodi di estrazione della chitina alternativi ("green chemistry") a quelli tradizionali e una valutazione di mercato sull'utilizzo del chitosano e delle proteine (o prove di laboratorio di loro possibile utilizzo) da insetto nel settore tessile. La valutazione di metodi di estrazione della chitina alternativi ("green chemistry") a quelli tradizionali è stata trattata nei report precedenti per la ditta Shelling dove sono stati estratti 12 campioni di chitina da pupari di Hermetia illucens utilizzando per l'estrazione della frazione proteica sia metodi tradizionali (NaOH) che metodi di green chemistry (utilizzando acqua surriscaldata) ed ottenendo risultati analoghi e soddisfacenti una volta ottimizzate le condizioni di processo (tempi, temperature). La valutazione del mercato del chitosano è stata trattata nella parte di relazione sul mercato del chitosano fornito a Lipitalia. Relativamente a questo contratto sono state prodotti 2 studi relativi a prove di laboratorio sul possibile utilizzo del chitosano da insetto nel settore tessile e prove di laboratorio sul possibile utilizzo delle proteine da insetto nel settore tessile. Prove di laboratorio sul possibile utilizzo del chitosano da insetto nel settore tessile In queste prove, precedute da alcuni test preliminari con chitosano commerciale, sono stati resi reattivi dei campioni di tessuto di poliestere che sono stati poi impregnati con chitosano la cui deposizione sul tessuto è stata evidenziata con un colorante specifico. In particolare, è stata preparata una soluzione all' 1% di chitosano da pupari di Hermetia illucens in acido citrico al 3%. Un campione di tessuto di poliestere di riferimento è stato reso reattivo con un pretrattamento con NaOH e catalizzatore (trattamento DEBACA al 5%). Metà della soluzione di chitosano è stata depositata su una parte del campione e poi il tessuto è poi stato spremuto tra i rulli di un foulard e fatto asciugare. I 2 campioni di poliestere di riferimento il primo trattato DEBACA e il secondo trattato DEBACA e impregnato con chitosano sono stati tinti con colorante Ramazol Red per evidenziare il chitosano depositato sul tessuto trattato che si tinge con una evidente colorazione rossa. Prove di laboratorio sul possibile utilizzo di proteine da insetto nel settore tessile Un campione di tessuto di seta è stato tinto utilizzando l'idrolizzato proteico estratto da pupari di Hermetia illucens. Nello specifico, dopo estrazione delle sostanze grasse, le proteine sono state estratte dai pupari di Hermetia illucens forniti da Lipitalia tramite idrolisi con acqua surriscaldata a 150 °C per 24 ore e sono state utilizzate su tessuto di seta come colorante. La tintura è stata eseguita con Datacolor Ahiba Nuance Top Speed II. Le prove sono state effettuate a pH 3,8, per 60 min, a 90 °C, con il 3.5 % idrolizzato proteico, 50% mordenzante (solfato di rame - CuSO4o5H2O) sul peso del tessuto, e meta mordenzatura cioè tintura con mordenzante e idrolizzato proteico contemporaneamente. Il pH del bagno di tintura è stato regolato usando acido acetico e carbonato di sodio ed il rapporto bagno è stato 1:100. Dopo lavaggio, per verificare la stabilità del colore, il tessuto di seta è stato caratterizzato tramite spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier, microscopia elettronica a scansione ed è stata valutata l'intensità del colore (K/S) utilizzando la strumentazione Data Color. La tintura del tessuto di seta tinto con idrolizzato proteico da pupari di Hermetia illucens appare nei toni del marrone.
- Published
- 2019
12. Chieri e la vocazione industriale del tessile. scenari in divenire
- Author
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Cassavia, Cristina and Garda, EMILIA MARIA
- Subjects
tessile ,memoria ,Immagine, memoria, riqualificazione, tessile, testimonianza ,testimonianza ,Immagine ,riqualificazione - Published
- 2019
13. Applicazione di agenti antibattericisu materiali tessili
- Author
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A. Varesano, C. Vineis, C. Tonetti, D.O. Sanchez Ramirez, R.A. Carletto, and F. Truffa Giachet
- Subjects
tessile ,antibatterici - Abstract
Applicazione di agenti antibattericisu materiali tessili
- Published
- 2017
14. Un musée des Tissus au xxie siècle ?
- Author
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Maximilien Durand
- Subjects
tessile ,History ,Visual Arts and Performing Arts ,textile ,fabric ,museum ,history of collections ,politica culturale ,museo ,storia delle collezioni ,heritage ,histoire des collections ,arte ,tissu ,collection ,patrimoine ,collezione ,politique culturelle ,musée ,patrimonio ,cultural politics ,art ,tessuto - Abstract
La Chambre de Commerce de Lyon envisage de fonder un musee d’Art et d’Industrie a l’issue de l’Exposition universelle de Londres en 1851. Elle charge Natalis Rondot (1821-1900) de rediger un rapport fixant les objectifs et les orientations de cet etablissement. Pour cet industriel erudit, historien de l’art, charge de plusieurs missions internationales pour le developpement de l’industrie et du commerce, le projet est clair : il s’agit de fonder « un Musee ou seront reunis, avec un discerneme...
- Published
- 2016
15. Les textiles à la période moderne : circulation, échanges et mondialisation
- Author
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Ferreira, Maria João, Oliver, Liza, Rosati, Maria Ludovica, and Thépaut-Cabasset, Corinne
- Subjects
tessile ,economia ,storia ,interculturale ,mondial ,transfert artistique ,histoire ,globalizzazione ,mondialisation ,transcultural ,commercio ,transculturel ,textile ,circolazione ,économie ,cultura ,global ,commerce ,échanges ,culture ,globale ,economy ,costume ,circulation ,scambi ,history ,artistic transfer ,trade ,globalization ,mondiale - Abstract
Looking at the recent publications on the textiles field, it’s quite common to find the word global, variously associated with this ambit. The necessity of reframing the textiles studies within a global dimension and worldwide systems seems to follow not only the more general tendency of the present critical thought to adopt exactly a global and transcultural perspective, but seems to be dictated by the peculiar nature of the textile medium. Historically and particularly since the Early Modern Age, in fact, the textiles could be regarded as the global medium par excellence.In the Early Modern period global was first at all the system of production: from the supply of the raw materials to the development of technical skills, without considering the genesis of the patterns, nearly each local manufacture was to be read within a wider scenario, made of contacts, migrations and exchanges with other realities and charged with manifold reciprocal interdependences. At the same time, global was the dimension of the textiles trades. Although since the Pre-modern world different actors were involved in intercultural and supranational relationships and some fabric productions conceived for export were already traceable, from the beginning of the Modern Age the exchanges’ net achieved progressively a real integrated worldwide scale, which in turn orientated manufactures and consumptions. Besides we can consider as global the diffusion of some cultural phenomena related to the textiles’ world, to their wide circulation and their forms of use, such as the tendency to invest them with particular semantic contents and to adopt them in specific social practices, or the rise of the fashion and the taste for the exotic and what is other from itself.Playing on words, even the textiles as an inquiry field could be regarded as global: their perspectives of research are in fact manifold and tangled, including economical, artistic, technological, political, social and cultural questions, so that an interdisciplinary approach could be often the best methodological key to understand them; through the textile medium it becomes also possible to explore more articulated human phenomena.
- Published
- 2016
16. Entretien avec Jean-Paul Leclercq par Rémi Labrusse
- Author
-
Rémi Labrusse and Jean-Paul Leclercq
- Subjects
tessile ,History ,business.product_category ,Visual Arts and Performing Arts ,media_common.quotation_subject ,arti decorative ,sciences ,uso ,arts à matrices ,matrix arts ,produzione ,collection ,musée ,media_common ,textile ,matrici ,museum ,scienza ,matrice ,tecnica ,museo ,Art ,technique ,usage ,decorative arts ,matrix ,méthode ,method ,collezione ,Decorative arts ,arts décoratifs ,production ,metodo ,use ,business ,Humanities - Abstract
Remi Labrusse. Quel est votre itineraire de chercheur ? Comment vous-a-t-il conduit vers le textile ? Jean-Paul Leclercq. De 1994 a 2006 j’ai ete conservateur des collections anciennes de mode et de textile aux Arts decoratifs, a Paris, et j’en ai repris l’enrichissement. Mettant en œuvre la concertation entre musees que je pronais, j’ai constitue le dossier qui a permis au musee des Tissus de Lyon d’acquerir les cent quatre-vingt-dix Grands livres de fabrique de la maison lyonnaise Bianchini...
- Published
- 2016
17. Éditorial
- Author
-
Labrusse, Rémi
- Subjects
economia ,tessile ,capitalisme ,ricerca ,capitalismo ,corpo ,industria tessile ,storia ,histoire ,capitalism ,recherche ,textile industry ,factory ,research ,textile ,fabbrica ,économie ,crafts ,tecnica ,technique ,body ,economy ,industrie textile ,corps ,history ,manufacture - Abstract
« Le tissage, que les paysans pratiquaient jusqu’alors, à la campagne, de manière accessoire, afin de se procurer l’habillement nécessaire, fut le premier travail auquel l’extension du trafic commercial donna une impulsion et un essor important. Le tissage fut et resta la première et principale industrie manufacturière. » Dès ses premiers écrits – ici dans L’Idéologie allemande –, Karl Marx a fait de la production textile un des champs privilégiés de compréhension du conflit entre le libre tr...
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- 2016
18. Museums and the making of textile histories: Past, present, and future
- Author
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Borkopp-Restle, Birgitt, McNeil, Peter, Martinetti, Sara, Miller, Lesley, and Riello, Giorgio
- Subjects
tessile ,catalog ,catalogo ,université ,ricerca ,esposizione ,storia ,mostra ,university ,pubblicazione ,histoire ,collection ,fashion ,musée ,recherche ,material culture ,research ,textile ,museum ,mode ,museo ,accrochage ,moda ,display ,publication ,exhibition ,collezione ,cultura materiale ,history ,università ,catalogue ,culture matérielle ,exposition - Abstract
Nombre de musées différents collectionnent et préservent les textiles, et collectent les données les concernant. Ils les interprètent également par le biais d’expositions temporaires ou semi permanentes, de publications et d’interventions sur des sites web. Ces interprétations se présentent isolément, ou sont parfois inscrites dans un cadre plus large qui englobe l’histoire de l’art et du design, la science et la technologie, ou encore l’histoire sociale et l’anthropologie, l’histoire locale et les cultures du monde (types de textiles et approches utilisées dans les grandes capitales de la mode – Londres, Paris, Milan, New York – possédant une longue tradition de production et de consommation textile, ou dans des villes manufacturières telles que Krefeld, Lyon ou Manchester, par exemple). Malgré tout, les événements organisés autour des textiles attirent rarement l’attention du grand public ou les éloges de la critique – hormis peut-être certaines expositions novatrices telles que celles organisées par Jean-Paul Leclercq (« Jouer la lumière », Paris, Les Arts décoratifs, Musée de la Mode et du textile, 2001), Thomas P. Campbell, (« Tapestry in the Renaissance: Art and Magnificence, New York, The Metropolitan Museum of Art, 2002), Amelia Peck et al. (« Interwoven Globe : The Worldwide Textile Trade, 1500-1800 », New York, The Metropolitan Museum of Art, 2013-2014), ou John Styles (« Threads of Feeling », Londres, The Foundling Hospital, 2010-2011/Colonial Williamsburg, 2014). Cette discussion vise à tirer parti des différentes expériences culturelles des participants et des diverses formations disciplinaires qu’ils incarnent :- Encourager le débat sur le rôle joué par les musées en matière de fabrication et de représentation de l’histoire des textiles. Les musées ne sont pas simplement dépositaires d’objets textiles : ils écrivent aussi leur histoire, qu’elle soit universitaire ou grand public, par le biais d’expositions et de publications. Comment ce travail s’articule-t-il avec la recherche universitaire et le partage des connaissances ? Tient-il compte des nouveaux apports de la recherche et alimente-t-il celle-ci ? Comment faire évoluer à l’avenir les échanges entre musées et universités dans différentes régions et cultures du monde ? - Déterminer quels musées font preuve d’innovation (à l’échelle locale, régionale, nationale et internationale). En quoi consistent ces innovations, et peuvent-elle contribuer à déterminer de futures orientations, notamment en matière de collection et d’interprétation ? Par interprétation, il faut entendre ici tout type d’explication sous forme numérique ou analogique fournie pour contextualiser les œuvres exposées. - Il est difficile, désormais, d’affirmer que seuls les historiens de l’art sont à même de proposer une étude dynamique des objets datant de la période post 1500, et l’intérêt quasi exclusif porté jusqu’ici aux textiles attachés à la tradition bien établie de la collection d’amateur d’art (essentiellement les tentures et tapisseries répondant à des commandes de prestige) est aujourd’hui remis en question par l’adoption d’approches plus globales par les historiens et les spécialistes de l’histoire du design et de la culture matérielle.
- Published
- 2016
19. Introduzione: da rifiuto a valore. Il caso della lana italiana per il tessile abbigliamento
- Author
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Elena Pagliarino
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tessile ,lana italiana ,valore ,sostenibiltà ,rifiuto ,abbigliamento - Abstract
Il capitolo esplora in che modo il concetto di sostenibilità sia declinato dagli operatori e dai consumatori italiani del tessile e abbigliamento (T&A), in particolare da quelli del comparto lana, cercando di giungere a una sintesi nella definizione di questo concetto eterogeneo e, talvolta, scivoloso. Quindi, il capitolo descrive il problema della lana italiana, attualmente rifiuto dell'allevamento ovino per la produzione di latte e carne. Illustra il progetto Filiera Tessile Sostenibile (FTS) del Cnr e la ricerca condotta al suo interno per comprendere le diverse fasi della filiera della lana rustica italiana; stimare il valore creato dai capi in lana rustica italiana realizzati nell'ambito della sperimentazione del progetto FTS e percepito dagli operatori della filiera e dai consumatori; identificare il consumatore ideale e le strategie che gli operatori possono attuare per utilizzare la lana italiana in un mercato T&A tanto diversificato.
- Published
- 2016
20. Economia del tessile sostenibile: la lana italiana
- Author
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Elena Pagliarino, Monica Cariola, and Valentina Moiso
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tessile ,economia circolare ,sostenibilità ,usi alternativi ,lana - Abstract
In un mondo sempre più globalizzato, gli abiti sono il frutto di un lungo processo produttivo dove origine delle materie prime, luoghi di lavorazione e consumo diventano più lontani tra loro. Così le scelte delle imprese e dei consumatori hanno ricadute economiche, ambientali, sociali ed etiche sempre più complesse e difficili da controllare da parte del singolo attore socioeconomico. In questo panorama, sta lentamente avvenendo quanto si è già verificato per il cibo: si fa strada una nuova sensibilità per cui bello e buono, estetica ed etica sono concetti conciliabili, necessari e strategici per il futuro della moda e del nostro pianeta. Il libro presenta un caso di innovazione nel campo della Filiera Tessile e Abbigliamento (T&A): l'utilizzo di lana rustica italiana, scarto dell'allevamento ovino, per la produzione di capi di sartoria e maglieria. Questa materia prima, a cui il settore laniero non è attualmente interessato perché piuttosto ruvida e pesante, è al centro di numerosi progetti di recupero e valorizzazione. Tra questi, il Progetto Filiera Tessile Sostenibile (FTS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche che ha permesso la realizzazione della ricerca. Questo lavoro descrive l'analisi economica condotta sui casi di impiego di lana rustica per il T&A operativi in Italia, in particolare la filiera toscana realizzata nell'ambito del Progetto FTS. Poiché si tratta di filiere ancora in costruzione, i costi, i modelli organizzativi, le scelte manageriali sono ancora poco esplorati, così come l'interesse dei consumatori, la loro percezione del valore dei capi in lana rustica, le strategie di design e marketing. Gli abiti di lana italiana contengono diversi attributi di sostenibilità. Al tempo stesso, malgrado i notevoli miglioramenti tecnici, sono ancora lontani dai capi in lana che ci siamo abituati a indossare negli ultimi decenni: sempre più morbidi e leggeri, complici anche ambienti interni più riscaldati. Il libro ci aiuta a capire che un cambio di paradigma è possibile. Il tessile sostenibile può essere veicolo di progresso e innovazione, tutela dell'ambiente, sviluppo per l'allevamento ovino, valorizzazione del territorio e delle sue risorse, sostegno del mestiere artigiano e piena soddisfazione del consumatore finale. È necessario continuare a investire in ricerca e innovazione, sensibilizzare i consumatori e sostenere quelle imprese coraggiose che si cimentano nella sfida di trasformare la lana da rifiuto in valore.
- Published
- 2016
21. Le développement des manufactures d’indiennes en Catalogne Circulation des techniques et des techniciens au XVIIIe siècle
- Author
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Rossi, Roberto
- Subjects
tessile ,barcellona ,tecnologia ,barcellona, tessile, tecnologia - Published
- 2015
22. PROGETTO DI FORESIGHT TECNOLOGICO Metodi e tecniche non convenzionali per immaginare il futuro della tecnologia
- Author
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Bonaccorsi, Andrea, Fantoni, Gualtiero, and Apreda, R.
- Subjects
tessile ,foresight ,biomedicale - Published
- 2013
23. GLI ELEMENTI NEOLATINI NELLA NOMENCLATURA DI OGGETTI LEGATI AL CAMPO TESSILE, ALL'ABBIGLIAMENTO E ALLE CALZATURE NELLA PARLATA DELLA ZONA DI RAŽANAC
- Author
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Kristina Miočić
- Subjects
romanizmi ,Ražanac ,odjeća ,obuća ,tekstil ,etimologije ,Romance elements ,clothes ,footwear ,textile ,etymologies ,elementi romanzi ,abbigliamentio ,calzature ,tessile ,etimologie - Abstract
Cilj ovog rada bio je, ne ulazeći u etnološke aspekte istraživanja, s isključivo jezičnog stajališta popisati te etimološki i leksikološki obraditi romanske elemente vezane za kulturu odijevanja i upotrebu predmeta od tekstila u ražanačkom kraju. Terenskim istraživanjem u kontaktu sa stanovnicima tog kraja prikupljeno je ukupno 60 romanizama koji se odnose na spomenuto područje istraživanja. Riječ je o predmetima vezanima za kulturu življenja tzv. „običnih ljudi“. Nakon što je autorica 2011. godine predstavila rezultate istraživanja romanizama vezanih uz kuhinju i kulinarstvo, ovaj rad predstavlja nastavak istraživanja romanizama s drugih područja ljudskog života u govoru ražanačkoga kraja., The goal of this paper was, not considering ethnological aspects of the research, to list and analyze etimologically and lexicologically Romance elements having to do with the way of clothing and use of items made of textile in Ražanac area. In the field research in contacts with the local people 60 Romance elements related to the area of this research have been gathered. The paper deals with items having to do with the way of life of the so-called “ordinary people”. After the author had presented the results of a research having to do with cuisine and gastronomy in 2011, this paper represents a follow-up of the research on Romance elements in other fields of human life in the dialect of Ražanac area., L'obiettivo del presente lavoro era elencare, esclusivamente dal punto di vista linguistico, nonchè analizzare dal punto di vista etimologico e lessicologico, gli elementi neolatini legati alla cultura di abbigliamento e agli oggetti di tessuto nella zona di Ražanac. Le indagini condotte sul terreno, in contatto con gli abitanti della zona, hanno come risultato 60 parole di origine romanza che si riferiscono all'oggetto di questa ricerca. Si tratta di oggetti legati ai costumi sociali della cosidetta „gente comune“. Il presente lavoro è una continuazione delle ricerche condotte sugli elementi linguistici romanzi legati alle varie sfere della vita, presenti nella parlata della zona di Ražanac, poiché l'autrice nel 2011 ha presentato i risultati delle ricerche che ha svolto sugli elementi romanzi legati alla sfera della cucina e dell'arte culinaria.
- Published
- 2012
24. Quando un prodotto tessile è confortevole
- Author
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Dotti, Stefano
- Subjects
tessile ,textile ,fabric ,Settore ING-IND/17 - Impianti Industriali Meccanici ,comfort ,tessuto - Published
- 2011
25. La torsione in un fascio fibroso
- Author
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Dotti, Stefano and Sepati, Gualtiero
- Subjects
tessile ,textile ,filo ,torsione ,Settore ING-IND/17 - Impianti Industriali Meccanici ,yarn: twist - Published
- 2011
26. Migliorare l'efficienza attraverso il 'performance box'
- Author
-
Dotti, Stefano and Zanga, Giovanni
- Subjects
tessile ,textile ,efficienza ,Settore ING-IND/17 - Impianti Industriali Meccanici ,performance measuring system ,effciency ,performance - Published
- 2011
27. Nuove applicazioni della tecnologia RFID
- Author
-
Dotti, Stefano
- Subjects
RFID ,tessile ,textile ,Settore ING-IND/17 - Impianti Industriali Meccanici - Published
- 2011
28. Le tele del principe. Una manifattura tessile nella Sicilia borbonica (1788-1815)
- Author
-
DI VITA, FABIO PAOLO
- Subjects
Sicilia ,Ottocento ,Tessile ,Nobiltà ,Settecento - Published
- 2011
29. Un'applicazione di Wiki aziendale
- Author
-
Dotti, Stefano
- Subjects
wiki ,comunicazione informazioni ,Textile ,ICT ,Settore ING-IND/17 - Impianti Industriali Meccanici ,Wiki ,Tessile - Published
- 2011
30. Università del design e sistema delle imprese nel distretto comasco
- Author
-
DE PAOLIS, Roberto
- Subjects
tessile ,didattica ,formazione ,design ,distretti industriali ,ricerca ,innovazione ,legno-arredo ,università, design, didattica, tessile, legno-arredo, distretti industriali, formazione, ricerca, innovazione ,università - Published
- 2009
31. Multifunzionalità d'uso di estratti standardizzati di piante di interesse tessile-tintorio e fitoterapico
- Author
-
Romani A., Campo M., Camilli F., Scardigli A., Vignolini P., and Pinelli P.
- Subjects
tessile ,estratti - Published
- 2009
32. Per riannodare il filo della storia
- Author
-
Licini, Stefania
- Subjects
tessile ,storia dell'industria ,bergamo ,sec.XVI-XX - Published
- 2008
33. L’integrazione tra distretti produttivi remoti. Il caso del Tessile
- Author
-
POLLICE, Fabio, LA FORESTA D., D'APONTE V., VIGANONI L. A CURA DI, Pollice, Fabio, LA FORESTA, D., and D'Aponte, V.
- Subjects
tessile ,internazionalizzazione ,distretto industriale - Abstract
Il contributo analizza l'evoluzione dei distretti industriali del settore tessile individuando una nuova configurazione distrettuale che si fonda su una rete internazionale con centri di ideazione e realizzazione che si collocano in paesi diversi ed interagiscono nella medesima catena di produzione del valore.
- Published
- 2008
34. Il distretto produttivo a distanza: il caso del tessile
- Author
-
F. Pollice, LA FORESTA, DANIELA, V. D'Aponte, Viganoni L., F., Pollice, LA FORESTA, Daniela, and V., D'Aponte
- Subjects
tessile ,cina ,distretti - Published
- 2008
35. Sfide future, opportunità e minacce
- Author
-
Bramanti, Alberto and Scarpinato, M.
- Subjects
tessile ,distretto ,Prato - Published
- 2008
36. Dalla cultura della crisi alla cultura del cambiamento
- Author
-
Bramanti, Alberto
- Subjects
tessile ,distretto ,Prato - Published
- 2008
37. Caratterizzazione di sostanze tossiche in materiali tessili: messa a punto del metodo per la determinazione dei metalli pesanti
- Author
-
C. Tonetti and R. Innocenti
- Subjects
tessile ,metalli pesanti - Abstract
Studio del rilascio dei metalli pesanti da prodotti tessili di diversa tipologia, composizione e tinti con diverse categorie di coloranti.
- Published
- 2007
38. Il commercio e gli investimenti diretti esteri. Il futuro del settore tessile e abbigliamento nell'area mediterranea
- Author
-
Carli Maria Rosaria
- Subjects
tessile ,Mediterraneo ,commercio ,Investimenti - Abstract
La relazione fra esportazioni e investimenti diretti all'estero (Ide) è stata oggetto di discussione da tempo. La letteratura teorica degli ultimi trenta anni sul tema degli Ide e delle sue interrelazioni con il commercio internazionale non ha chiarito in maniera inequivocabile un loro legame diretto a priori: in alcune analisi si pone l'accento sulla loro complementarietà, in altre sulla loro sostituibilità, in altre ancora esse si considerano come il risultato di strategie alternative. Nel complesso, l'ipotesi di complementarietà ha trovato maggiori riscontri empirici rispetto alle altre. In questa ottica gli Ide aiutano il consolidamento delle quote di mercato favorendo, da un lato, i legami con i paesi d'origine delle imprese investitrici, e migliorando, dall'altro, la quantità e la qualità dell'offerta. Le considerazioni sull'esistenza di questa relazione appaiono quanto mai attuali in un momento in cui sta accelerando il processo di liberalizzazione degli scambi internazionali.
- Published
- 2006
39. 'BUSINESS PROCESS IMPROVEMENT': UN’APPLICAZIONE DI SUCCESSO NEL TESSILE
- Author
-
Ferrari, Mascia and Stefanutti, B.
- Subjects
tessile ,BPI ,business process improvement ,abbigliamento - Published
- 2005
40. il laboratorio creativo
- Author
-
LIBERTI, Roberto, roberto liberti, patrizia ranzo, elena perrella, and Liberti, Roberto
- Subjects
tessile ,fashion system ,moda - Abstract
Il testo è il risultato di una ricerca condotta su stilisti italiani di particolare rilievo sul quale non esistevano pubblicazioni.
- Published
- 2005
41. Le condizioni economico-finanziarie delle imprese dei settori maglieria ed abbigliamento dell'Emilia Romagna
- Author
-
Bursi, Tiziano
- Subjects
Maglieria ,abbigliamento ,tessile - Published
- 1985
42. Tingere il presente con i colori del passato: tracce di memoria dell’arte tessile nella citta’ di Chieri – Progetto di riqualificazione dell’area Caselle
- Author
-
Cassavia, Cristina, Garda, EMILIA MARIA, and Ilda, Vagge
- Subjects
tessile ,memoria ,immagine ,testimonianza ,testimonianza, tessile, memoria, immagine
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