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Basandosi su fonti di varia origine (carteggi, diari, memorie, stampa quotidiana e periodica, pubblicistica e storiografia) si delineano i meccanismi del Comando Supremo italiano e i diversi stili nel dirigerlo di Luigi Cadorna e Armando Diaz. Si analizza poi il ruolo svolto all'interno del Comando Supremo da Pietro Gazzera.

La ricerca si concentra sulla formazione in servizio dei docenti in storia contemporanea. Mentre il ruolo della storia nella nostra società si indebolisce, è cruciale investire nel suo sviluppo e nel suo potere di opporsi alla vulgata neoliberale della “fine della storia”. Il declino dell’importanza della storia nella società si riflette nella sua debolezza come materia scolastica. Una fragilità che riguarda soprattutto la storia più recente. Solo di rado l’insegnamento della storia del ‘900 supera la fine della seconda guerra mondiale. Questo nonostante la normativa e l’interesse degli studenti per gli eventi più recenti. L’ampliamento cronologico dovrebbe essere connesso a uno studio che punti al cuore della disciplina, la sua epistemologia e metodologia, o, per dirla con Bruner, la sua struttura. Senza questo approccio la storia non può che essere percepita come una lista di date e nomi. Tuttavia, per promuovere una conoscenza profonda della storia e dei suoi meccanismi, è necessario che gli insegnanti siano formati. Attualmente, gli insegnanti di storia hanno solo di rado compiuto studi storici, ancor meno di storia contemporanea, con un conseguente impatto sul loro insegnamento della disciplina. Sostenendo la rilevanza dell’apprendimento della storia contemporanea, questo lavoro si chiede come migliorare la formazione dei docenti alla luce di quanto detto. Le tre domande che hanno guidato la ricerca sono state: che percezione hanno docenti e studenti dell’insegnamento/apprendimento della storia? Che modelli teorici e riflessioni esistono e possono offrire una cornice in cui ideare nuovi percorsi formativi? Quali strumenti e strategie possono aiutare a padroneggiare questa parte della disciplina per attivare strategie didattiche efficaci e sviluppare il potenziale della materia nella formazione del pensiero critico? Per rispondere, ho scelto di applicare un approccio di metodi misti, con un’analisi che combina una parte quantitativa e una qualitativa. Pe, The research focuses on in-service teacher education in contemporary history. As the role of history is dwindling in our society, it seems crucial to invest in its development and in its power to oppose the neoliberal vulgate of “the end of history”. This decline of history in society is reflected in its weakness as a school subject. This frailty is particularly true for more recent history. Only exceptionally the 20th century curriculum goes beyond the end of WW2. This happens despite the normative and the interest that students show for more recent events. The stretching of the chronology should be linked with a study focusing on the core of the discipline, its epistemology and methodology, or, in Bruner’s terms, its structure. Without this approach, history is perceived simply as a boring list of data and names. Yet, to develop a deep knowledge of history and its mechanisms, teachers should be properly trained. At present, history teachers usually do not have a historical background, particularly in contemporary history, which cannot but have a strong impact on their teaching. Advocating the relevance of the study of contemporary history, this work asks how teachers’ education can be improved in the light of what has been said. The three research questions that guided the path, therefore, were: what perception do teachers and students have of the experience of teaching/learning contemporary history? Which theoretical models and reflections exist and can offer a starting framework for developing new educational paths? Which tools and strategies can help teachers master this part of the discipline to activate effective teaching strategies and develop the discipline's training potential for critical thinking? To answer them, I chose a mixed method approach, with a concurrent quantitative and qualitative analysis. For the quantitative section, two questionnaires were developed to investigate the respective perception of teachers and students of history as a school su

L’internamento dei militari italiani nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943 pone ancora oggi diverse questioni di analisi storiografica; tra queste, assume particolare rilevanza il tema della pace visto sia come lo strumento attraverso cui i prigionieri hanno contrastato il nazifascismo sia come lo stato interiore raggiunto attraverso la preghiera e l’introspezione spirituale. Parimenti importante, inoltre, il tema della resistenza non armata come fondamento del futuro stato repubblicano., The imprisonment of the Italian soldiers in Nazi lagers after 8th September 1943 still raises various questions of historiographical analysis. Among them, the topic of peace assumes specific relevance and it is seen both as the tool used by prisoners to contrast Nazi fascism and as the inner state achieved through prayer and spiritual introspection. Moreover, it is equally important the topic of non-armed resistance as the foundation of the future Italian republican State.

Tra i più autorevoli studiosi dei temi del lavoro e del sindacato italiano, in questa intervista Sergio Zaninelli ricostruisce i rapporti con il suo maestro Mario Romani e il contesto e le ragioni che hanno portato alla costituzione dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia e la Fondazione Giulio Pastore. Ne scaturisce una riflessione su un peculiare accostamento al ruolo del sindacato nel nostro paese.

Autorevole studioso della pubblica amministrazione nel suo lungo mandato alla presidenza della Fondazione Pastore Giovanni Marongiu ne ha orientato gli studi scientifici su un elevato profilo multidisciplinare accostando, su più piani, il rapporto tra educazione e sviluppo e sulle relazioni di lavoro nelle trasformazioni dello stato sociale fornendo acute interpretazioni sul ruolo del sindacato

L’articolo 2 dello Statuto della Cisl prospetta una singolare interpretazione del personalismo cristiano ispirato al pensiero di Emmanuel Mounier e di Jacques Maritain da parte di un’organizzazione sindacale chiaramente orientata alla scelta aconfessionale maturata sin dalla precedente esperienza della Libera confederazione italiana dei lavoratori (Lcgil) ma che era stata oggetto di un intenso dibattito tra i quadri dirigenti della stessa Cisl.

8 febbraio 1945: Ferruccio Dell’Orto muore colpito dal fuoco fascista durante un disarmo. Il giovanissimo caduto diviene sin da subito uno di quegli eroi della Resistenza bergamasca i cui nomi spesso si inscrivono nei luoghi del martirio o nelle strade a loro intitolate (Rizzi, 2015). È infatti proprio dell’odonomastica delle città italiane rispecchiare una marcata tendenza ad uno “storicismo diffuso”: le nostre sono città di eroi (Piasere, 2000). La targa dedicata a Ferruccio in via Pignolo non è però soltanto una traccia del passato, bensì un attivo “luogo di memoria” (Nora, 1984-1992). Pratiche di antifascismo e Resistenza si attivano a partire dalle commemorazioni nel giorno della morte del giovane partigiano, e significativa è la scelta di circoli antifascisti, centri sociali e collettivi studenteschi di staccarsi dal corteo ufficiale del 25 aprile per riunirsi proprio davanti alla targa che ricorda Ferruccio, caduto per la Libertà. Ferruccio è vivo, e vive sono le sue idee. Di lui ha raccontato per molti anni la sua compagna d’azione Cocca Casile. Di questa memoria si è fatta carico la collettività dei giovani antifascisti, vera e propria “comunità mnestica” (Cappelletto, 2010) erede di pratiche resistenti da portare avanti contro vecchi e nuovi fascismi. Infatti, «esercitare l’atto della memoria sul passato si lega a una urgente questione morale che riguarda il male nel presente» (Cappelletto, 2010: 153). Il mio lavoro vuole essere un contributo antropologico agli studi sulla memoria, da intendersi come «analisi critica delle modalità di utilizzare il passato nel presente» (Fabietti e Matera, 2018: 180). Una memoria che è arma politica dell’oggi: siamo chiamati a esaminarne le forme proprio per comprendere questo nostro presente e, sulla base di tale comprensione, indirizzare le nostre modalità di azione per costruire scenari futuri (Appadurai, 2014).

En un escenario de violencia, Volverse Palestina (2015), crónica de Lina Meruane –cuya familiapaterna migró de Palestina hacia Chile–, configura un movimiento entre pérdida y recuperación de la historia del pasado y del presente, individual y colectiva. From Palestine to Chile and back: The nomadic writing of Lina Meruane in Volverse PalestinaIn her chronicle Volverse Palestina (2015), Lina Meruane evokes scenarios of violence and draws on her family’s emigration experience from Palestine to Chile to depict the movement between the loss and recovery of personal and collective history, both past and present. Palestina-Chile andata e ritorno. La scrittura nomade di Volverse Palestina di Lina MeruaneIn uno scenario di violenza, Volverse Palestina (2015), una cronaca di Lina Meruane – la cui famiglia paterna emigrò dalla Palestina al Cile –, costruisce un movimento tra perdita e recupero della storia personale e collettiva, presente e passata.

This essay opens a reflection on the current and future scenarios of the "History of the Risorgimento", focusing on the reasons that in the first decade of the 21st century led to its rapid decline in university classrooms, but also on the timid signs of recovery shown between 2015 and 2019. Present in the historiographical debate and in the broader one of "Public History", the History of the Risorgimento must return central in “protecting” European history and its democratic tradition. To achieve this goal, it would be also necessary to reflect on a new location of the "History of the Risorgimento", and more generally of the history of the nineteenth century. Can it be considered as “early contemporary history”, and therefore become part of Modern History? This is a question that the scientific community should begin to answer.