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The economist Mosconi and the sociologist Carrosio adhere to the tradition of studies concerning industrial districts. They discuss the case of Carpi with a broader scope, that is the evaluation of the present and future of the industrial districts. They take into consideration not only the general trends that have been profoundly transforming these systems for at least twenty years, but also the pandemic crisis in progress. While Mosconi’s proposal seems to focus above all on specialized and technical training, closely linked to products and production processes, Carrosio emphasizes the growing role of the “third sector”, that involves various functions and professional roles, distinct from those directly or indirectly connected to the creation of the product. L’economista Mosconi e il sociologo Carrosio aderiscono alla tradizione degli studi sui distretti industriali. Discutono il caso di Carpi con uno scopo pi ampio, cioè la valutazione del presente e del futuro dei distretti industriali. rendono in considerazione non solo le tendenze generali che da almeno vent’anni stanno trasformando profondamente questi sistemi, ma anche la crisi pandemica in atto. Mentre la proposta di Mosconi sembra puntare soprattutto sulla formazione specialistica e tecnica, strettamente legata ai prodotti e ai processi produttivi, Carrosio sottolinea il ruolo crescente del “terzo settore”, che coinvolge diverse funzioni e ruoli professionali, distinti da quelli direttamente o indirettamente collegati la creazione del prodotto.

Il lavoro che in questa sede presentiamo si inserisce in una fase di rinnovato interesse sul tema dell'archeologia dell'artigianato e degli insediamenti produttivi, grazie anche all'impegnativo lavoro sul quale ci siamo concentrati in questi ultimi anni. Una forte sinergia tra chi scrive, la Soprintendenza archeologica di Siracusa e la direzione del Museo Archeologico Regionale P. Orsi di Siracusa ha permesso di attivare, in tempi rapidi, questo progetto di ricerca e, soprattutto, di cominciare a rendere noti, i primi risultati raggiunti. Il tempo e la velocizzazione delle iniziative, l'accesso ai materiali, il dialogo sempre più stringente tra figure diverse delle Università, degli Istituti di ricerca, delle Soprintendenze e dei Musei ci dimostrano, dunque, che stiamo andando verso la giusta direzione. Ed è dunque chiaro che su questa linea si deve opportunamente proseguire per recuperare anche il troppo tempo perduto negli anni passati.

QUESTA RELAZIONE PROPONE UNA SERIE DI AZIONI PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE PENSATE PER TRASFORMARE UNA FONDERIA DI GHISA TRADIZIONALE IN UN IMPIANTO PRODUTTIVO A RIDOTTISSIMO IMPATTO AMBIENTALE.