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Il contributo mira a inquadrare il “Dopo di noi” nel contesto dei livelli essenziali delle prestazioni, muovendo da una prospettiva socio-sanitaria. In particolare, si ritiene che l'integrazione tra la componente sociale e quella sanitaria debba essere sviluppata su un piano interistituzionale, attraverso un approccio integrato non più legato esclusivamente a una logica prestazionale, ma rivolto all'inclusione sociale e allo sviluppo di una vita il più possibile autonoma e indipendente della persona disabile grave priva del sostegno familiare.

Il Capitolo in esame si sofferma sulle norme costituzionali e pattizie sulle quali poggia il nuovo ISEE (di cui al d.p.c.m. n. 159 del 2013), dando altresì conto della giurisprudenza amministrativa e costituzionale in tema di compartecipazione al costo delle prestazioni sociali e socio-sanitarie.

Il contributo si sofferma inizialmente sull'impatto che la politica dei tagli degli ultimi anni e la legislazione della crisi hanno avuto sulle Regioni. A ciò si aggiunga che il periodo emergenziale ha comportato un'ulteriore riduzione del già risicato margine di autonomia finanziaria delle autonomie locali e, in ragione delle esigenze di “coordinamento della finanza pubblica”, si sono moltiplicate le decisioni della Corte costituzionale giustificatrici di interventi incisivi dello Stato sulle leggi di spesa delle Regioni. La seconda parte del contributo esamina invece il d.d.l. cost. attualmente in discussione alle Camere, con il quale si intende modificare tanto il bicameralismo, quanto il Titolo V. Si tratta di un progetto di riforma che, se approvato, rappresenterà una vera e propria rivoluzione dei rapporti tra Stato e Regioni.

In questo contributo si è dato conto delle influenze prodotte dai significativi mutamenti istituzionali determinati dalla riforma costituzionale del Titolo V della Parte II della Costituzione con specifico riguardo al sistema delle libertà. Si è tentato di indagare se sia o meno configurabile uno spazio di tutela dei diritti a livello regionale e locale, pervenendo alla conclusione che, anche se da un punto di vista astratto ciò è configurabile, sul piano concreto, proprio l'aspetto della tutela dei diritti fondamentali è diventato un momento di ricentralizzazione a favore del legislatore statale, nonostante non manchino interessanti legislazioni regionali che tentato di offrire un contributo alla conformazione dei diritti fondamentali.

La materia «tutela e sicurezza del lavoro», così formulata, è una materia nuova che è stata introdotta, tra quelle di potestà legislativa concorrente, dalla riforma del Titolo V del 2001. Questa novità ha suscitato qualche perplessità in dottrina, anche in considerazione della difficoltà di individuare con precisione l’oggetto della materia. La giurisprudenza costituzionale, d’altro canto, non ha fatto chiarezza. Lo scritto mira a individuare l’oggetto della materia, su cui le Regioni esercitano la loro potestà legislativa concorrente. Tale competenza legislativa, in quanto ripartita, incontra non solo i limiti dei principi fondamentali determinati dalla legge statale, ma anche quelli dei livelli essenziali concernenti il diritto sociale al lavoro. Tali limiti, però, operano in modo diverso e sono finalizzati a evitare sperequazioni regionali nel settore lavoristico

Premessi brevi cenni sulla normativa nazionale rilevante e sulla giurisprudenza più recente in tema di rette RSA, il contributo esamina la legge regionale lombarda n. 2/2012, sottolineandone alcune norme (in tema di compartecipazione degli utenti alla spesa sociosanitaria) ritenute dall'autore di dubbia costituzionalità.

Il contributo esamina il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento in tema di compartecipazione degli utenti al pagamento delle rette nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).

In questo articolo si è dato conto delle più recenti e significative evoluzioni dell'interpretazione ed applicazione giurisprudenziale della materia di competenza esclusiva statale della tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali

In questa Voce enciclopedica si offre una visione completa dell'evoluzione conosciuta dalla competenza esclusiva statale in materia di "detrminazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti sul territorio nazionale"

Problemi legati al rapporto tra 119 Cost. e i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali