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[Changes to the investigation secret in the “wiretaps” law decree no. 161 of 2019] After two years of numerous referrals in the wiretaps reform (legislative decree no. 216 of 2017), the government has decided to take on the matter with an emergency intervention (law decree no. 161 of 2019, which is currently awaiting its conversion in to law). Investigative secret is one of the various aspects faced by the decree. If compared to the 2017 reform, secrecy is confirmed in its perimeter in the authorization phase (art. 329 CCP) and reduced in its general duration (art. 269 CCP). Partly due to the well-known negligence of the legislator in law drafting techniques, these innovations show a legal system on which remain doubts because of its total inadequacy to grant at least minimum levels of guarantee for the fundamental rights involved., Cultura giuridica e diritto vivente, V. 7 (2020)

La recente riforma delle intercettazioni consacra il tratto finale delle indagini preliminari a sedes tipica di acquisizione del captato. In particolare, per effetto della novella, la disciplina recata dall'art. 415-bis c.p.p. si staglia quale matrice di un vero e proprio micro-procedimento, di "una fase tra le fasi", caratterizzata da autonomia strutturale e funzionale. Un'evoluzione che segna la progressiva erosione dell'iconografia dell'istituto quale semplice garanzia difensiva, a tutto vantaggio di una dimensione olistica, incentrata su un confronto articolato, sfaccettato, poliedrico tra pubblico ministero e persona sottoposta alle indagini preliminari, funzionale all'assunzione, da parte del magistrato inquirente, di determinazioni la cui rilevanza è strategica per il seguito del procedimento. Ne esce ravvivato il dibattito sugli adempimenti che devono precedere l'elevazione dell'accusa, sia nel procedimento ordinario, sia nei riti speciali, sia in quelli extra codicem.

Fiore all'occhiello della riforma del 2017, l’archivio riservato delle intercettazioni rappresenta un modello teorico: assente nel codice del 1930 e in quello del 1988, resta imbrigliato per due anni nel gioco di rinvii dell'entrata in vigore della manovra che lo forgia e, infine, viene annichilito, in limine, con decretazione d'urgenza. Nonostante le norme di riferimento vengano riscritte ab ovo e la denominazione dell'istituto perda il predicato più suggestivo, l'archivio rinasce dalle proprie ceneri con la novella del 2020, conservando molti dei tratti originari e con un quid pluris sul fronte della digitalizzazione.

Il contributo affronta, sinteticamente, i principali problemi connessi alla sent. n. 1 del 2013, relativa allo status costituzionale del Presidente della Repubblica.

Il contributo affronta il tema delle prerogative del Capo dello Stato, in relazione alla sua irresponsabilità e al trattamento immunitario previsti dall'art. 90 Cost., con particolare riferimento alla problematica individuazione di una sfera di inviolabilità delle sue comunicazioni private.

Commento critica alla sent. n. 1 del 2013, con la quale la Corte costituzionale ha risolto il conflitto di attribuzione fra Procura della Repubblica di palermo e Presidenza della Repubblica, con riguardo all'intercettazioni di conversazioni nelle quali il Capo dello Stato figurava come occasionale interlocutore

Il contributo, a partire dalla sent. n. 1 del 2013, affronta criticamente le principali questioni connesse alla problematica individuazione di una sfera di inviolabilità del Capo dello Stato in pendenza del mandato, con particolare riferimento alla possibilità di effettuare nei suoi confronti intercettazioni telefoniche.

L'articolo affronta le principali questioni costituzionali relative alla problematica individuazione di una sfera di inviolabilità a favore del Capo dello Stato in carica, recentemente tornata di attualità in occasione del conflitto di attribuzione tra Presidenza della Repubblica e Procura di Palermo, con particolare riferimento ai principi costituzionali coinvolti, alla giurisprudenza di interesse e alla prassi rilevante in materia.

L'articolo commenta un'inedita pronuncia con cui la Cassazione, applicando il principio di preclusione per consumazione del potere, ha escluso la possibilità, per l'imputato, di eccepire l'inutilizzabilità di intercettazioni telefoniche che già era stata esclusa dalla Sprema corte in sede cautelare.

Presa di posizione sul conflitto di attribuzioni fra Procura della Repubblica di Palermo e Presidente della Repubblica avente ad oggetto l'asserita illegittimità di intercettazioni telefoniche indirette nei confronti del Capo dello Stato. Il contriuto è stato redatto prima che la Corte costituzionale risolvesse il conflitto

In : "Chronique Italie"; International audience

Profili proceduralpenalistici e profili tecnologici relativi a strumenti, mezzi, modalità, regolamenti e leggi per le intercettazioni telefoniche tradizionali e intercettazioni effettuate con strumenti digitali.