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Vulture funds are nothing but private investors buying sovereign bonds of countries on the verge of default or in the process of restructuring their debt. Through aggressive market speculation and disruptive litigation, such funds seek to make a profit by suing the debtor for an amount superior to the price paid to acquire the debt. Their activities, therefore, threatens States’ financial stability as well as their social structure since capital used to repay debt obligations is diverted from public expenditure and the promotion of basic social and economic rights. Consequently, international organizations and States have adopted recommendations and legislative measures to curb vulture fund litigation. National initiatives undertaken in some European countries constitute the focus of this chapter, which argues that a multiateral mechanism to manage sovereign debt restructuring is necessary in order to avoid the negative social impacts of vultures’ financial speculation.

Il saggio si sofferma sulle conseguenze del dominio della finanza sul principio di autodeterminazione dei popoli, alla luce di varie recenti esperienze.

L'enfasi del capitolo è sulla moneta unica europea dal 2008 al 2011. La diversa sostenibilità di debito estero e debito pubblico è considerata soprattutto in relazione alla dottrina di Maastricht e alle politiche di intervento decise dai membri di eurolandia per fare fronte alla crisi dei debiti sovrani nata nel 2010. Si tratta di un apprroccio critico nei confronti delle istituzioni europee e delle politiche intraprese.

Analisi delle norme internazionali applicabili al debito internazionale dei paesi in via di sviluppo. Dopo aver definito il debito estero ed averne illustrata la struttura, viene preso in considerazione il problema degli ordinamenti applicabili e dei giudici competenti. Si afferma l'esistenza di una tendenza all'internazionalizzazione del debito estero, si passano in rassegna le strategie internazionali di negoziato e di ristrutturazione dei debiti, nonché i concreti piani di ristrutturazione. Si indica quali sono foro competente ed ordinamento applicabile alla luce della rilevata tendenza all'internazionalizzazione e vengono infine identificate le norme internazionali applicabili suddivise fra norme che disciplinano il rapporto debitorio, norme che tutelano la persona del debitore e norme che hanno il loro fondamento nella necessità di salvaguardare beni ed obiettivi che risultino di comune interesse per l'insieme della comunità internazionale.

Recensione dell'antologia di Haggard e Kaufman sull'evoluzione delle istituzioni economiche e del debito estero nei paesi in via di sviluppo.

La ricerca ha smentito la relazione inversa fra conflitto interno e internazionale, basata sull’ipotesi che il pagamento del debito estero avrebbe accentuato il conflitto interno, soprattutto con i settori popolari della popolazione (sindacati e lavoratori informali). Il conflitto non dipendeva dalle decisioni che attraversavano il livello interno-esterno (sul pagamento o meno del debito e sulla natura ortodossa od eterodossa del risanamento), ma seguivano più logiche di politica interna. Il maggior numero di scioperi si era verificato in Argentina, ma solo perché i peronisti erano all’opposizione; Menem dopo il 1990 aveva attuato riforme molto più liberiste e non vi erano stati più scioperi. In Venezuela, grazie al petrolio, non c’era stato nessun risanamento della finanza pubblica. In secondo luogo, la moratoria del debito estero in Perù, decisa da Alan Garcia nel 1995, non provocò un profondo conflitto con le banche estere, e la tale opzione non fu imitata da altri presidenti.