11 results on '"bulino"'
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2. Marcus Sadeler, Aegidius II Sadeler, Veduta del Tevere con ponte Gianicolense e mulini sulla sponda del fiume
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DE GIAMBATTISTA, Federica
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acquaforte ,Tevere ,Marco Sadeler ,Tevere, Marco Sadeler, acquaforte, bulino, ponte Sisto ,bulino ,ponte Sisto - Published
- 2022
3. Federico Barocci : la stampa dell'Annunciazione : due letture a confronto
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Luca Baroni, Luigi Toccacieli, Baroni, Luca, and Toccacieli, Luigi
- Subjects
FEDERICO BAROCCI ,INCISIONE ,ANDREA EMILIANI ,ANNUNCIAZIONE ,PUNTASECCA ,ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA ,URBINO ,REMBRANDT ,GIULIO CAMPAGNOLA ,ACQUAFORTE ,DELLA ROVERE ,TIZIANO ,ALFREDO PETRUCCI ,BULINO ,MARCANTONIO RAIMONDI ,RAFFAELLO ,JACQUES BELLANGE ,DUCATO DI URBINO ,BATTISTA FRANCO ,Settore L-ART/02 - Storia dell'Arte Moderna ,FRANCESCO MARIA II DELLA ROVERE ,AGOSTINO CARRACCI ,CORNELIS CORT - Abstract
La prima monografia dedicata all'attività incisoria di Federico Barocci, focalizzata sulla grande acquaforte dell' 'Annunciazione' (1585 circa). Il volume è diviso in tre sezioni: una lettura storica e culturale, una lettura tecnica e un'analisi di alcuni ingrandimenti dell' 'Annunciazione'. Nella prima parte (Luca Baroni) si ripercorre il lungo rapporto di Barocci con l'incisione, stabilendo una nuova cronologia delle sue prove autografe e innalzandone il numero dalle 4 finora note a 21. Nella seconda parte (Luigi Toccacieli) viene studiato l'approccio tecnico di Barocci all'acquaforte, stabilendone le pratiche esecutive in rapporto al contesto della sua epoca. La terza parte (Luca Baroni, Luigi Toccacieli) vengono commentati dei dettagli dell' 'Annunciazione', fornendo al lettore nuove chiavi interpretative.
- Published
- 2020
4. Incisori tedeschi del Cinquecento
- Author
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LUCA BARONI, CARLO BERARDI, DAGMAR KORBACHER, FILIPPO BOSCO, MARCO MASCOLO, GIOVANNI MARIA FARA, GIOVANNI LUSI, Baroni, Luca, Berardi, Carlo, Korbacher, Dagmar, Bosco, Filippo, Mascolo, Marco Matteo, MARIA FARA, Giovanni, and Lusi, Giovanni
- Subjects
HIERONYMUS HOPFER ,MICHAEL OSTENDORFER ,LUCAS CRANACH IL VECCHIO ,HEINRICH VOGHTERR IL VECCHIO ,MAESTRO CB HOPFER ,HANS BROSAMER ,MICHAEL WOLGEMUT ,LUDWIG KRUG ,HEINRICH ALDEGREVER ,HANS HOLBEIN IL GIOVANE ,MONOGRAMMISTA IK ,BULINO ,PIETER MAES ,ETIENNE DELAUNE ,VIRGIL SOLIS ,DANIEL HOPFER ,INCISIONE TEDESCA DEL CINQUECENTO ,ISRAEL VAN MAECKENEM ,MONOGRAMMISTA MZ ,ALBRECHT DÜRER ,JACOB BINCK ,HANS SPRINGINKLEE ,MARTIN SCHONGAUER ,ERHARD SCHÖN ,HANS WEIDITZ IL GIOVANE ,JÖRG BREU IL GIOVANE ,AUGUSTIN HIRSCHVOGEL ,GEORG PENCZ ,LAMBERT HOPFER ,ALBRECHT ALTDORFER ,MONOGRAMMISTA IB ,PUNTASECCA ,MONOGRAMMISTA IC ,JOST AMMAN ,HANS SCHAÜFELEIN IL VECCHIO ,MARCUS GHEERAERTS IL VECCHIO ,ACQUAFORTE ,GEORG LEMBERGER ,BARTEL BEHAM ,HANS WECHTLIN IL VECCHIO ,LEONHARD BECH ,Settore L-ART/02 - Storia dell'Arte Moderna ,HANS BALDUNG ,JÖRG BREU IL VECCHIO ,SEBALD BEHAM ,CHRISTOF WEIDITZ IL GIOVANE ,HANS BURGKMAIER IL VECCHIO - Abstract
L’incisione moderna nacque nel XVI secolo in territorio tedesco. Quando la Germania non era ancora stato unitario, gli artisti di lingua tedesca svilupparono un efficiente sistema di produzione e diffusione delle stampa che ne elevò lo status, da mezzo di moltiplicazione delle immagini a basso costo, a linguaggio artistico indipendente. Ciò avvenne principalmente grazie a una delle massime menti del Rinascimento, quella di Albrecht Dürer: ma le sue intuizioni furono replicate, sviluppate e consolidate da una formidabile schiera di maestri incisori. Questo è il primo studio comprensivo in lingua italiana sull’argomento: raccoglie le biografie, una bibliografia di riferimento e un’antologia di opere rappresentative di oltre sessanta artisti compresi tra l’ultimo decennio del Quattrocento e la fine del secolo successivo, da Schongauer ai Piccoli Maestri di Norimberga, da Cranach a Altdorfer, passando per figure meno note e confronti con l’Italia, la Francia, la Svizzera e le Fiandre. Completa il testo una selezione di saggi che approfondiscono il mondo dell’incisione tedesca nelle sue molteplici sfaccettature storiche, tecniche e di espressione visiva.
- Published
- 2020
5. Per Luigi Garzi a Napoli. Una testimonianza grafica dalla Galleria del principe di Cellamare
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Principi, Patrizia
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ninfe ,luigi garzi ,garzi ,napoli ,galleria ,principe di cellamare ,francesco faraone aquila ,biblioteca casanatesnse ,incisione ,acquaforte ,bulino ,diana e atteone ,patrizia principi - Published
- 2018
6. Albrecht Dürer incisore: Apocalisse e cicli cristologici
- Author
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Aikema, Bernard Jan Hendrik and Giovanni Maria Fara
- Subjects
Piccola Passione ,Dürer, xilografie, bulino, incisioni, Apocalisse, Grande Passione, Piccola Passione ,incisioni ,Apocalisse ,Grande Passione ,xilografie ,Dürer ,bulino - Published
- 2018
7. L'artista faber: tecniche indirette e sperimentazione del segno
- Author
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Mansueto, Luca
- Subjects
incisioni calcografiche ,bulino ,acquaforte ,puntasecca ,goffratura ,carborundum - Published
- 2017
8. Luigi Calamatta (1801-1869). The printmaker. A first critical study
- Author
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Dinoia, Rosalba and Spalletti, Ettore
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Luigi Calamatta ,Bulino ,L-ART/04 ,Incisione 19. secolo ,Ecole de gravure ,Académie des Beaux-Arts, Bruxelles ,Ospizio apostolico San Michele a Ripa, Roma ,George Sand ,Giuseppe Mazzini ,Jean Auguste Dominique Ingres - Abstract
Luigi Calamatta (Civitavecchia, 21 giugno 1801 - Milano, 8 marzo 1869) fu un incisore di traduzione appartenne, cioè, a quel genere di artisti che si dedicarono ad interpretare l’opera altrui. La sua attività si colloca a chiusura della secolare tradizione della stampa d’après mezzo attraverso il quale le opere dei grandi maestri antichi e contemporanei sono state divulgate in tutto il mondo. La stampa di traduzione ha avuto un ruolo di vasta portata nella diffusione dell’estetica, nei cambiamenti del gusto, nella fortuna visiva di alcune opere d’arte e in molti casi a questa valenza si è affiancata quella di essere considerata essa stessa un’opera d’arte. Tuttavia, nella più recente letteratura storico-artistica che riguarda il panorama italiano, se non mancano contributi che hanno preso in esame il concetto interpretativo di incisione di traduzione e diversi studi monografici sui più valenti incisori di traduzione dal XV al XVIII secolo, restano scarsi gli apporti sull’Ottocento, dove si ravvisa un certo ritardo nel recupero storico e critico delle personalità più rappresentative. L’interesse della critica si è infatti prevalentemente soffermato sulla più seducente incisione ‘originale’ dei peintres-graveurs della seconda metà del XIX secolo, considerata opera d’arte vera e propria per la presenza della componente creativa che, in alcuni casi, coinvolge l’artista in prima persona durante tutto il processo di esecuzione, dall’ideazione del disegno alla stampa della matrice. Di converso, l’attenzione per l’opera dei maestri traduttori è andata via via affievolendosi, poiché le stampe che hanno tramandato per secoli i capolavori dell’arte si presentano oggi di difficile lettura, venendo meno nel tempo quegli strumenti di conoscenza tecnici e storici che hanno permesso di farle apprezzare in passato e di cogliere il significato intrinseco della personalità artistica dell’incisore nella complessità del tessuto segnico. Partendo da questi presupposti, la presente ricerca vuole offrire un contributo per far emergere una delle personalità più rappresentative dall’“immenso magma fluttuante” (come lo definisce Evelina Borea nel suo ultimo lavoro, Lo specchio dell’arte italiana nelle stampe di cinque secoli, Pisa 2009) che caratterizza l’incisione di traduzione dell’Ottocento riguardante i fatti italiani e non solo, e tentare di colmare qualche lacuna di conoscenza della nostra tradizione incisoria che ancora oggi grava e alimenta pregiudizi sul ruolo e la rilevanza dell’incisore in un’epoca segnata da grandi sconvolgimenti politici e sociali, ma anche da enormi progressi tecnologici che si riverberarono sulla produzione figurativa a stampa fino a stravolgerla del tutto con l’avvento della fotografia. In questo contesto, l’approfondimento critico su Luigi Calamatta – poliedrica figura di uomo, artista e patriota risorgimentale di statura internazionale, vissuto tra l’Italia, la Francia e il Belgio, a contatto con i maggiori rappresentanti dell’élite progressista e repubblicana che segnarono la storia culturale e politica europea dell’epoca – offre spunti di ricerca e di riflessione che hanno permesso una rilettura per molti aspetti aggiornata basata su una considerevole quantità di documenti inediti, oltre a fornire la possibilità di aggiungere nuove considerazioni sul concetto di mutamento di percezione del ruolo specifico dell’incisore di traduzione e d’interpretazione che lo stesso Calamatta contribuì a modificare, grazie soprattutto all’influente amicizia con una delle protagoniste più attive della cultura romantica francese, George Sand, e alla lunga collaborazione con il maggiore rappresentante del panorama artistico dell’epoca, Jean Auguste Dominique Ingres. Il presente studio mira dunque ad affrontare e risolvere alcune problematiche inerenti i precedenti studi sull’incisore, in particolare la verifica delle fonti d’archivio, della bibliografia ottocentesca unita all’analisi diretta e al confronto sistematico degli esemplari delle opere, per ricostruire la genesi e la cronologia di queste ultime, la rete di relazioni artistiche e culturali di Calamatta e il dibattito intorno a temi specifici come la formazione accademica nel settore della calcografia nel primo Ottocento, il mutamento di prospettiva dell’incisore tra la traduzione e l’interpretazione dell’opera d’arte, il ruolo del ritratto nella propaganda politica. Luigi Calamatta (Civitavecchia, 21 June 1801 - Milano, 8 March 1869) was an ‘incisore di traduzione’, an ‘engraver translator’: he was in fact the kind of artist who devoted his life to interpret the work of others. His activity can be placed at the end of the centuries-old tradition of print d’après, a means through which the work of ancient and contemporary masters spread throughout the world. The present research aims to outline one of the most representative Italian figures among the incisori di traduzione in the context of early 19th century Europe. It also aims to fill some gaps in our knowledge of the tradition of engraving, being this issue still little studied. Even today there are too many prejudices about the role and relevance of the engraver in this period, marked by great political and social upheavals, but also by enormous technological advances that had a deep impact on prints production, until when it was disrupted with the advent of photography. Luigi Calamatta was a multifaceted figure: artist and internationally renowned patriot of the Risorgimento, he lived in Italy, France and Belgium and he was in contact with the leading representatives of the liberal and republican élite. The critic deepening of Calamatta’s figure offers many opportunities of research and reflexion. An updated interpretation was also possible thanks to the thorough analysis of the huge quantity of newly discovered, unpublished documents. Moreover, it allowed to add fresh considerations to the issue concerning the changing of perception of the incisore di traduzione’s specific role. A role that Calamatta himself contributed to modify, both because of his influent friendship with one of the main players of the romantic French culture, George Sand, and his long cooperation with the most important artist of that time, Jean Auguste Dominique Ingres. Dottorato di ricerca in Memoria e materia delle opere d'arte attraverso i processi di produzione, storicizzazione, conservazione e musealizzazione
- Published
- 2011
9. «Mirabile e singolare in suo genere»: una lastra di Giovanni Battista Mazza dalla collezione del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro
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Aldovini, Laura
- Subjects
lastra ,Jacopo Palma il Giovane ,Luigi Malaspina di Sannazzaro ,Giovanni Battista Mazza ,Settore L-ART/02 - STORIA DELL'ARTE MODERNA ,Mauro Boni ,bulino - Published
- 2010
10. «Mirabile e singolare in suo genere»: una lastra di Giovanni Battista Mazza dalla collezione del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro
- Author
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ALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIA, ROSSI, MARCO, Aldovini, Laura, ALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIA, ROSSI, MARCO, and Aldovini, Laura
- Published
- 2010
11. Michiel Coxcie e la Favola di Psiche incisa dal Maestro del Dado, invenzione ‘postuma’ di Raffaello
- Author
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SONIA CAVICCHIOLI, E. Rossoni, and Sonia Cavicchioli
- Subjects
Bulino ,Michiel Coxcie ,Rinascimento ,Asino d’oro ,Incisione ,Agostino Veneziano ,British Museum, Department of Prints and Drawings ,Favola di Psiche ,Raffaello ,Ricezione di Raffaello ,Jacques-Louis David ,Antonio Salamanca ,Snite Museum of Art (Indiana University) ,Apuleio ,Iconografia ,Maestro del Dado - Abstract
Il contributo prende in esame un episodio esemplare della ricezione dell’arte di Raffaello: la serie di trentadue incisioni a bulino che illustrano la favola di Psiche, realizzate a Roma negli anni successivi al Sacco. Attribuita per quel che riguarda l’incisione all’ancora ignoto Maestro del Dado (che ne sigla due, mentre tre sono siglate da Agostino Veneziano), dal punto di vista dell’invenzione esse sono state ascritte – fra l’altro da chi scrive fin dall’anno 2000 – al fiammingo Michiel Coxcie. Il saggio indaga da un lato sull’ideazione della serie, presentando alcuni disegni preparatori e identificando la “strategia” espressiva e retorica messa in atto dall’autore, dall’altro – e in relazione con questo primo punto – sulle ragioni dell’abbaglio che tra fine Cinquecento e Ottocento inoltrato porta la suite a essere considerata invenzione di Raffaello. Vengono così identificati: il soggetto, che nel tempo arriva a una sorta di identificazione con l’artista, complice la fortuna della Loggia di Psiche alla Farnesina; lo stile grafico di Coxcie, dal punto di vista del segno e delle composizioni, che rimanda soprattutto all’eloquenza dei cartoni raffaelleschi per gli arazzi ed è caratterizzato dalla presenza costante di citazioni dalle opere del maestro e da una generale ispirazione antiquaria; la coerenza della serie, in grado di offrire un repertorio di motivi organizzato, e la presenza delle ottave, testi di qualità modesta ma dall’alto potenziale comunicativo. Le incisioni alimentarono il successo postumo di Raffaello; un successo basato sulla conoscenza mediata del suo stile, tradotto in formule banali e semplificate.
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