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Tropical agroforestry systems provide farmers with resources for their livelihoods, but are also well-recognized as refuges for biodiversity. However, the relationship between yield and biodiversity might be negative in these systems, reflecting a potential trade-off between managing for increased yield or biodiversity. The potential for synergies will depend partly on the shape of the biodiversity–yield relationship, where a concave relationship suggests a faster decline in biodiversity with increasing yields than a linear or convex shape. We studied the relationship between biodiversity (plant species richness and composition) and coffee yield along a gradient of management in south-western Ethiopia, coffee's native range. We inventoried species richness and community compoasition of woody plants, herbaceous plants and bryophytes at 60 sites. We also measured coffee management-related variables and assessed coffee yield for 3 consecutive years at each site. Species richness of woody plants had a concave relationship with coffee yield, that is, tree richness declined fast initially before levelling out at higher yields, whereas there was no relationship between coffee yield and species richness of herbaceous plants or bryophytes. Species composition of woody plants, herbaceous plants and bryophytes all had a concave relationship with coffee yield. From a methodological perspective, we found that multi-year data on yield were necessary to reliably assess the relationship between biodiversity and yield, and that the number of coffee shrubs or coffee dominance were poor proxies for yield when trying to capture the biodiversity–yield relationship. Synthesis and applications. The concave relationship between biodiversity components (species richness and composition) and yield suggests that there is a strong conflict between the goals of increasing production and conserving biodiversity. However, it is important to recognize that this pattern is largely driven by the ver

Il genere Plumbago ha una concentrazione di specie indigene in Africa tropicale orientale e nel Madagascar: nove specie su un totale compreso tra dodici e venticinque specie. Però, nella Flora of Ethiopia and Eritrea, vol. 5, pubblicato nel 2006, solo due specie indigene sono stati accettati: la largamente diffusa e comune specie P. zeylanica e una nuova specie, P. truncata, limitato a sud-ovest dell’Etiopia. Il nome P. truncata non è stato formalmente convalidato. Allora, più collezioni e osservazioni di Plumbago sono state fatte in Etiopia durante e dopo la preparazione del Flora of Ethiopia and Eritrea, e questi informazioni sono utilizzati qui: dopo una revisione di tutto il materiale di Etiopia e Eritrea, e un comparazione con materiale di Africa tropicale orientale, si è concluso che P. truncata è conspecifi ca con P. dawei, nota per l’Uganda, Kenya, Tanzania e Madagascar, e che un’altra specie conosciuta per l’Africa tropicale orientale (Kenya e Tanzania), P. montis-elgonis, é stata raccolta anche in due stazioni nel sud-ovest dell’Etiopia. In Etiopia, le due specie rare, P. dawei e P. montis-elgonis, sono limitate alle aree originariamente coperti da foresta umida: P. dawei si trova nella foresta pluviale di transizione (Transitional Rain Forest) e anche nella foresta fluviale (Riverine Forest), ma P. montis-elgonis si trova nella zona più bassa della foresta afromontana umida sempreverde (Moist Afromontane Evergreen Forest), secondo i tipi di vegetazione defi niti da Friis, Sebsebe Demissew e van Breugel. La distribuzione ed ecologia di P. dawei e P. montis-elgonis in Africa orientale e il Madagascar viene riesaminata, utilizzando i dati quantitativi disponibili. La distribuzione è stata ottenuta da dati d’erbario, mentre sono state valutate anche la distribuzione potenziale e lo stato di conservazione generale delle due specie. Malgrado loro rarità, almeno in Etiopia, le due specie siano da attribuire alla categoria IUCN Least Concern (LC) se si basi la st