42 results on '"Vignali, D A A"'
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2. Inducible T-cell receptor expression in precursor T cells for leukemia control
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Hoseini, S S, Hapke, M, Herbst, J, Wedekind, D, Baumann, R, Heinz, N, Schiedlmeier, B, Vignali, D A A, van den Brink, M R M, Schambach, A, Blazar, B R, and Sauer, M G
- Published
- 2015
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3. IL-35 mitigates murine acute graft-versus-host disease with retention of graft-versus-leukemia effects
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Liu, Y, Wu, Y, Wang, Y, Cai, Y, Hu, B, Bao, G, Fang, H, Zhao, L, Ma, S, Cheng, Q, Song, Y, Liu, Y, Zhu, Z, Chang, H, Yu, X, Sun, A, Zhang, Y, Vignali, D A A, Wu, D, and Liu, H
- Published
- 2015
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4. TIM-1 Signaling Is Required for Maintenance and Induction of Regulatory B Cells
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Yeung, M. Y., Ding, Q., Brooks, C. R., Xiao, S., Workman, C. J., Vignali, D. A. A., Ueno, T., Padera, R. F., Kuchroo, V. K., Najafian, N., and Rothstein, D. M.
- Published
- 2015
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5. Impaired Natural Killer (NK) Activity in the Idiopathic Pulmonary Fibrosis (IPF) Lungs
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Cruz, T., primary, Sembrat, J., additional, Bondonese, A., additional, Mitash, N., additional, Vignali, D., additional, Mora, A.L., additional, Lafyatis, R.A., additional, and Rojas, M., additional
- Published
- 2021
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6. Role of human tolerogenic dendritic cell derived IL-35 in regulating T cell responses: O038
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Dixon, K., der Kooij, S., van, Schlagwein, N., Vignali, D. A., and van Kooten, C.
- Published
- 2012
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7. TNFR1 induced sphingomyelinase activation modulates TCR signalling by impairing store operated Ca2+ influx: 5.9
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Church, L. D., Hessler, G., Goodall, J. E., Rider, D. A., Workman, C. J., Vignali, D. A., Bacon, P. A., Gulbins, E., and Young, S. P.
- Published
- 2005
8. Expansion of EBV latent membrane protein 2a specific cytotoxic T cells for the adoptive immunotherapy of EBV latency type 2 malignancies: influence of recombinant IL12 and IL15
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Wagner, H.-J., Sili, U., Gahn, B., Vigouroux, S., Huls, M.H., Xie, W., Vignali, D., Brenner, M.K., Heslop, H.E., and Rooney, C.M.
- Published
- 2003
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9. unmig 1957-2017 Scheda E.4 - La Legge del 2 dicembre1994, n. 689
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Coppi, O, Grandi, S, Urtis R, Antoncecchi. I, Avoscan. T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti AS, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio E, D’elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce,, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, Antoncecchi, I, Antoncecchi, I., Coppi, O, Grandi, S, Urtis R, Antoncecchi. I, Avoscan. T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti AS, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio E, D’elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce,, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, Antoncecchi, I, and Antoncecchi, I.
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SCHEDA E.4 - La Legge del 2 dicembre 1994, n. 689 “Ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare stipulata a Montego Bay, il 10 dicembre 1982” Con la Legge n. 689/1994 l’Italia ha ratificato La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, ad oggi firmata da 157 Stati e ratificata da 167. In un contesto storico mondiale in cui il mare oltre la fascia delle 3 miglia nautiche antistanti i litorali era considerato “acque internazionali”, ossia di proprietà di nessuno Stato e quindi di libero accesso, l’introduzione di questa Legge rappresenta una novità assoluta volta a creare ordine giuridico ed economico (con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo anche privi di litorale1). Il Documento si basa sui principi di uso equo e pacifico delle risorse e della conservazione e protezione dell’ambiente marino in accordo con quanto espresso dalla Risoluzione n. 2749 (XXV) del 17 dicembre 1970, in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarò solennemente, che «l’area del fondo marino e degli oceani ed il loro sottosuolo, oltre i limiti della giurisdizione nazionale, così come le sue risorse, sono da considerarsi patrimonio comune dell’umanità» (Introduzione al Compendio dei documenti base “The Law of the Sea”, 2001). L’UNCLOS è composto quindi da diverse Parti volte a disciplinare: - la definizione e regolamentazione degli spazi marini con l’introduzione dell’esercizio della Piattaforma Continentale, della Zona Economica Esclusiva (ZEE), della Zona di Protezione Ecologica (ZPE), della Zona Contigua, dell’alto mare e dell’“Area” relativa alle acque internazionali (PART II, PART IV - VIII, PART IX-XI); - la navigazione internazionale (PART III); - la conservazione e protezione dell’ambiente marino (cooperazione internazionale e regionale, monitoraggi e valutazione ambientale) (PART XII); - le ricerche scientifiche (PART XII); - lo sviluppo e il trasferimento di tecnologia marina. La necessità di adottare un regolamento interna
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- 2017
10. Scheda G.10 - Gli Accordi per la sicurezza offshore: Istituzioni, Enti di Ricerca e Università (Ilaria Antoncecchi)
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Coppi, O, Grandi, S, Urtis, R, Antoncecchi, I, Avoscan, T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti, A, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio, E, D’Elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, Antoncecchi, I., Coppi, O, Grandi, S, Urtis, R, Antoncecchi, I, Avoscan, T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti, A, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio, E, D’Elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, and Antoncecchi, I.
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SCHEDA G.10 - Gli Accordi per la sicurezza offshore: Istituzioni, Enti di Ricerca e Università Ai sensi del Codice dell’Ambiente, come modificato dall’art. 35 del Decreto Legge n. 83/2012, l’aumento del 3% delle royalties per la produzione di olio e gas versate dagli operatori sono destinate ad apposito capi - tolo del Ministero dello sviluppo economico per assicurare il pieno svolgimento delle attività di vigilanza e controllo della sicurezza anche ambientale degli impianti di ricerca e coltivazione in mare. A questo scopo e per rispondere alle prescrizioni della Direttiva 2013/30/UE la DGS-UNMIG ha avviato nel 2014 collaborazioni con Forze Armate, Centri di Ricerca ed Università per il conseguimento di obiettivi finalizzati a: - definizione di un indicatore di sicurezza e sostenibilità - miglioramento del monitoraggio e innovazione tecnologica - definizione di regolamentazione e best practices - dialogo e trasparenza con gli stakeholders. Questi obiettivi di progetto si pongono a supporto delle attività istituzionali legate alla sicurezza mineraria ed energetica portate avanti dalla Direzione. Gli accordi hanno in primo luogo permesso alla DGS-UNMIG di usufruire di una rete di conoscenze specifiche multidisciplinari applicate al settore della sicurezza con il coinvolgimento di professori, ricercatori, assegnisti di ricerca sia presso gli enti che in distacco presso la Direzione al fine di cooperare giornalmente su questi temi. Attraverso il network, così come ad oggi è ribattezzato l’insieme delle partnership sulla sicurezza, la Direzione ha la possibilità di studiare e produrre nuove conoscenze relativamente a temi di frontiera, pervenendo a risultati tecnici e rigorosi trattati con metodo scientifico e sperimentale: attraverso la misurazione, l’analisi, l’elaborazione e quando necessario ripartendo da nuove assunzioni. I primi risultati significativi sono emersi nel 2015 nell’ambito dei monitoraggi. Dopo un anno di attività infatti la Marina Militare e
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- 2017
11. Scheda G.7 - Il sisma del 2012 e la Commissione per l’esplorazione di idrocarburi e la sismicità in Emilia Romagna (ICHESE) (Ilaria Antoncecchi)
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Coppi, O, Grandi, S, Urtis R, Antoncecchi, I, Avoscan, T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti AS, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio E, D’elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, Urtis, R, Antoncecchi, I., Coppi, O, Grandi, S, Urtis R, Antoncecchi, I, Avoscan, T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti AS, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio E, D’elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, Urtis, R, and Antoncecchi, I.
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SCHEDA G.7 - Il sisma del 2012 e la Commissione per l’esplorazione di idrocarburi e la sismicità in Emilia Romagna (ICHESE) Il 20 e il 29 maggio 2012 due eventi sismici, rispettivamente di magnitudo locale 5.9 e 5.8, interessarono l’area dell’Emilia Romagna intorno ai comuni di Finale Emilia e Mirandola, causando diversi danni soprattutto nelle aree prossime agli epicentri. Considerata la vocazione mineraria della Regione Emilia Romanga e il numero di impianti di coltivazione di idrocarburi, di stoccaggio di gas naturale e di produzione geotermica, l’allora Presidente della Regione chiese alla Protezione Civile di intervenire per far luce attraverso una Commissione scientifica autorevole sulle possibili correlazioni tra gli eventi sismici e le attività condotte sul territorio. La Protezione Civile ritenne quindi utile istituire una Commissione Internazionale di esperti oggi conosciuta con il nome di Commissione ICHESE (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region). La Commissione era costituita da 6 Membri: - Prof. Peter Styles - Presidente della Commissione e Professore di Geofisica applicata della Keele University - Prof. Paolo Gasparini - Segretario della Commissione e Professore Emerito di Geofisica all’Università di Napoli Federico II - Prof. Ernst Huenges - Capo della Sezione tecnologie di Reservoir al GFZ di Postdam - Prof. Paolo Scandone - Professore di Geologia Strutturale dell’Università di Pisa - Prof. Stanislaw Lasocki - Professore di Scienze della terra e capo del Dipartimento di Sismologia e fisica dell’interno della terra dell’Accademia delle Scienze di Varsavia - Ing. Franco Terlizzese - Direttore generale della Direzione generale delle Risorse Minerarie ed Energetiche (DGRME) del Ministero dello sviluppo economico italiano La DGS-UNMIG (allora DGRME), per il tramite del Direttore generale, partecipò intensamente ai lavori della Commissione e a febbraio del 2014 venne pubblicato il Rapporto degli studi
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- 2017
12. An IL-27/Lag3 axis enhances Foxp3+ regulatory T cell–suppressive function and therapeutic efficacy
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Do, J-s, primary, Visperas, A, additional, Sanogo, Y O, additional, Bechtel, J J, additional, Dvorina, N, additional, Kim, S, additional, Jang, E, additional, Stohlman, S A, additional, Shen, B, additional, Fairchild, R L, additional, Baldwin III, W M, additional, Vignali, D A A, additional, and Min, B, additional
- Published
- 2016
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13. IL-35 mitigates murine acute graft-versus-host disease with retention of graft-versus-leukemia effects
- Author
-
Liu, Y, primary, Wu, Y, additional, Wang, Y, additional, Cai, Y, additional, Hu, B, additional, Bao, G, additional, Fang, H, additional, Zhao, L, additional, Ma, S, additional, Cheng, Q, additional, Song, Y, additional, Liu, Y, additional, Zhu, Z, additional, Chang, H, additional, Yu, X, additional, Sun, A, additional, Zhang, Y, additional, Vignali, D A A, additional, Wu, D, additional, and Liu, H, additional
- Published
- 2014
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14. An IL-27/Lag3 axis enhances Foxp3+ regulatory T cell-suppressive function and therapeutic efficacy.
- Author
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Do, J-s, Visperas, A, Sanogo, Y O, Bechtel, J J, Dvorina, N, Kim, S, Jang, E, Stohlman, S A, Shen, B, Fairchild, R L, Baldwin III, W M, Vignali, D A A, and Min, B
- Published
- 2016
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15. TCR-mediated adhesion of T cell hybridomas to planar bilayers containing purified MHC class II/peptide complexes and receptor shedding during detachment
- Author
-
Dustin, M, Miller, J, Ranganath, S, Vignali, D, Viner, N, Nelson, C, and Unanue, E
- Subjects
Immunology ,Immunology and Allergy ,chemical and pharmacologic phenomena - Abstract
T cell recognition of foreign Ag/MHC class II complexes is sensitive down to approximately 100 complexes per cell or approximately 0.2 complexes/micron2. To better understand the physical basis of the recognition stage of Ag presentation, we examined adhesion of the lysozyme- specific T cell hybridoma, 3A9, to artificial bilayers containing covalent MHC class II/peptide complexes or adhesion molecules. Adhesion of 3A9 cells required a superphysiologic density of the MHC class II/peptide complex and was partly dependent on CD4; cells adhered but did not crawl. No adhesion was observed to bilayers containing MHC class II molecules without the lysozyme peptide. Activated 3A9 cells adhered and crawled on bilayers containing ICAM-1. The physical strength of contacts was tested with fluid shear. 3A9 cells adherent to bilayers containing MHC class II/peptide complexes shed their contact, which remained on the substrate and contained TCR. In contrast, 3A9 cells peeled from the ICAM-1 bilayer, and held firmly on LFA-1 bilayers; in a manner dependent on filamentous actin. When ICAM-1 and the MHC/peptide complexes were combined, the 3A9 cells adhered tightly and spread, but did not crawl, on the bilayers and TCR clustered at the center of the contact area. Physiologically, the TCR is unlikely to directly initiate adhesion. TCR clusters formed with the assistance of adhesion mechanisms may have to be shed to allow de-adhesion, and this may contribute to TCR down-regulation.
- Published
- 1996
16. Preferential control of induced regulatory T cell homeostasis via a Bim/Bcl-2 axis
- Author
-
Wang, X, primary, Szymczak-Workman, A L, additional, Gravano, D M, additional, Workman, C J, additional, Green, D R, additional, and Vignali, D A A, additional
- Published
- 2012
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17. An IL-27/Lag3 axis enhances Foxp3+regulatory T cell–suppressive function and therapeutic efficacy
- Author
-
Do, J-s, Visperas, A, Sanogo, Y O, Bechtel, J J, Dvorina, N, Kim, S, Jang, E, Stohlman, S A, Shen, B, Fairchild, R L, Baldwin III, W M, Vignali, D A A, and Min, B
- Abstract
Foxp3-expressing regulatory T cells (Tregs) are central regulators of immune homeostasis and tolerance. As it has been suggested that proper Treg function is compromised under inflammatory conditions, seeking for a pathway that enhances or stabilizes Treg function is a subject of considerable interest. We report that interleukin (IL)-27, an IL-12 family cytokine known to have both pro- and anti-inflammatory roles in T cells, plays a pivotal role in enhancing Treg function to control T cell–induced colitis, a model for inflammatory bowel disease (IBD) in humans. Unlike wild-type (WT) Tregs capable of inhibiting colitogenic T-cell expansion and inflammatory cytokine expression, IL-27R-deficient Tregs were unable to downregulate inflammatory T-cell responses. Tregs stimulated with IL-27 expressed substantially improved suppressive function in vitro and in vivo. IL-27 stimulation of Tregs induced expression of Lag3, a surface molecule implicated in negatively regulating immune responses. Lag3 expression in Tregs was critical to mediate Treg function in suppressing colitogenic responses. Human Tregs also displayed enhanced suppressive function and Lag3 expression following IL-27 stimulation. Collectively, these results highlight a novel function for the IL-27/Lag3 axis in modulating Treg regulation of inflammatory responses in the intestine.
- Published
- 2016
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18. Liver-specific T-regulatory type 1 cells program local neutrophils to suppress hepatic autoimmunity via CRAMP.
- Author
-
Sokke Umeshappa, C., Solé, P., Surewaard, B. G. J., Mohapatra, S., Yamanouchi, J., Myn Uddin, M., Clarke, R., Ortega, M., Singha, S. S., Mondal, D., Yang, Y., Vignali, D. A. A., Serra, P., Kubes, P., and Santamaria, P.
- Published
- 2021
19. The two membrane proximal domains of CD4 interact with the T cell receptor.
- Author
-
Vignali, D A, primary, Carson, R T, additional, Chang, B, additional, Mittler, R S, additional, and Strominger, J L, additional
- Published
- 1996
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20. Amino acid residues that flank core peptide epitopes and the extracellular domains of CD4 modulate differential signaling through the T cell receptor.
- Author
-
Vignali, D A, primary and Strominger, J L, additional
- Published
- 1994
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21. Specificity and promiscuity among naturally processed peptides bound to HLA-DR alleles.
- Author
-
Chicz, R M, primary, Urban, R G, additional, Gorga, J C, additional, Vignali, D A, additional, Lane, W S, additional, and Strominger, J L, additional
- Published
- 1993
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22. Species-specific binding of CD4 to the beta 2 domain of major histocompatibility complex class II molecules.
- Author
-
Vignali, D A, primary, Moreno, J, additional, Schiller, D, additional, and Hämmerling, G J, additional
- Published
- 1992
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23. Processing of an endogenous protein can generate MHC class II-restricted T cell determinants distinct from those derived from exogenous antigen.
- Author
-
Moreno, J, primary, Vignali, D A, additional, Nadimi, F, additional, Fuchs, S, additional, Adorini, L, additional, and Hämmerling, G J, additional
- Published
- 1991
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24. Induction of immunity against Schistosoma mansoni by drug (Roll-3128)-terminated infections: analysis of surface antigen recognition
- Author
-
BICKLE, Q.D., primary, SACKO, M., additional, and VIGNALI, D. A. A., additional
- Published
- 1990
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25. Antibody-dependent killing of Schistosoma mansoni schistosomula in vitro by starch-elicited murine macrophages. Critical role of the cell surface integrin Mac-1 in killing mediated by the anti-Mr 16,000 mAb B3A.
- Author
-
Vignali, D A, primary, Bickle, Q D, additional, Crocker, P, additional, and Taylor, M G, additional
- Published
- 1990
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26. The role of antibody affinity and titre in immunity to <em>Schistosoma mansoni</em> following vaccination with highly irradiated cercariae.
- Author
-
Vignali, D. A. A., Devey, M. E., Bickle, Q. D., and Taylor, M. G.
- Subjects
- *
IMMUNOGLOBULINS , *IMMUNITY , *SCHISTOSOMA mansoni , *CERCARIAE , *VACCINATION , *IMMUNE serums , *ANTIGENS , *IMMUNOLOGY - Abstract
Sera from rabbits and rats vaccinated with highly irradiated cercariae of Schistosoma mansoni (VRabS, VRatS) were found to b¢ of substantially higher affinity than sera from CBA mice vaccinated four times (4 × CVMS), single sex sera (SSS) or chronic infection sera (CIS). In contrast, VRabS and SSS appeared to possess the highest titres of antibody, followed by CIS and VRatS, with 4 × CVMS displaying the lowest titre. Two mouse strains selectively bred for high-affinity (HA) or low-affinity (LA) antibody following vaccination were tested for their ability to resist a challenge infection. LA mice, which produce high titres of low-affinity antibody, manifested significantly more resistance than HA mice, which produce low titres of high-affinity antibody, immunoprecipitation studies demonstrated that sera from vaccinated LA mice (LVMS) recognized 125I-labelled schistosomular surface antigens more intensely than sera from vaccinated HA mice (HVMS). However, peritoneal macrophages from HA and LA mice in the presence of HVMS, LVMS or 4 × CVMS, and naive macrophages activated in vitro with interferon-gamma (IFN-γ)/lipopolysaccharide (LPS) mediated comparable levels of schistosomula killing in vitro. The experiments described here provide evidence that the titre of antibody rather than its affinity may be a more critical factor in the development of optimal immunity to S. mansoni. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 1990
27. Comparison of the role of complement in immunity to <em>Schistosoma mansoni</em> in rats and mice.
- Author
-
Vignali, D. A. A., Bickle, Q. D., Taylor, M. G., Tennent, G., and Pepys, M. B.
- Subjects
- *
IMMUNITY , *SCHISTOSOMA mansoni , *SCHISTOSOMA , *NATURAL immunity , *ANIMAL models in research , *IMMUNOLOGY - Abstract
In vivo depletion of C3 with cobra venom factor (CoF) was used to demonstrate the participation of complement in the innate immunity to S. mansoni and in the acquired immunity of both actively and passively immunized rats. Complement was shown to play an important role in innate immunity, being more involved later in larval migration (Days 8–13 post-infection) than at earlier times (Days - 1–3 and Days 3–8 post-infection). Furthermore, the specific component of immunity conferred by immune serum transferred at the lung-migration stage also required complement for optimal expression. This supports the notion that both innate and acquired immunity act not against the much studied early post-penetration stages, but primarily against the lung stages. Although decomplementation at earlier stages of parasite migration (up to 3 days post-infection) did cause some reduction of innate immunity, there was no evidence of any effect on the levels of resistance actively induced by exposure to irradiated cercariae. This suggests that, while complement may play a role in innate immunity during the skin-migration phase, specific complement-mediated attrition does not play a crucial role at this time. The situation was very different in the mouse model, since no involvement of complement in either innate or irradiated vaccine-induced immunity could be demonstrated within the first 15 days of infection. Thus, there appear to be phases in the parasite migration in rats, but not in mice, during which complement becomes a critical factor in both innate and acquired immunity to S. mansoni. [ABSTRACT FROM AUTHOR]
- Published
- 1988
28. Multiplexed particle-based flow cytometric assays
- Author
-
Vignali, D. A.
- Published
- 2000
- Full Text
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29. Studies on immunity to Schistosoma mansoni in vivo: whole-body irradiation has no effect on vaccine-induced resistance in mice.
- Author
-
Vignali, D. A. A., Bickle, Q. D., and Taylor, M. G.
- Published
- 1988
- Full Text
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30. «La pianificazione aziendale nell'impresa cooperativa zootecnica»
- Author
-
Ansaloni, Francesco, DI SANDRO, G., Vignali, D., and Zuppiroli, M.
- Published
- 1981
31. PIZZA PARTY / Max MARINO à l'accordéon et son Ensemble
- Author
-
Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Scimone. Auteur ou responsable intellectuel, Russo, Vincenzo (1876-1904). Auteur ou responsable intellectuel, Neri, E.. Auteur ou responsable intellectuel, Montebello, Gino. Auteur ou responsable intellectuel, Marino, Max. Auteur ou responsable intellectuel, Lojacono, Corrado (1924-2012). Auteur ou responsable intellectuel, Ithier, Hubert (1920-2009). Auteur ou responsable intellectuel, Guiot, Paul (19..-.... ; musicien). Auteur ou responsable intellectuel, Gorni. Auteur ou responsable intellectuel, Foglio, César. Auteur ou responsable intellectuel, Di Capua, Eduardo (1864-1917). Auteur ou responsable intellectuel, Colfiorito. Auteur ou responsable intellectuel, Canfora, Armand (1921-1973). Auteur ou responsable intellectuel, Calabrese, Giorgio (1929-2016). Auteur ou responsable intellectuel, Bravard, Raymond. Auteur ou responsable intellectuel, Bixio, Cesare Andrea (1898-1978). Auteur ou responsable intellectuel, Bindi, Umberto (1932-2002). Auteur ou responsable intellectuel, Badet, André de (1891-1977). Auteur ou responsable intellectuel, Azzam, Bob (1925-2004). Auteur ou responsable intellectuel, Marino, Max. Accordéon. Direction d'orchestre, Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Scimone. Auteur ou responsable intellectuel, Russo, Vincenzo (1876-1904). Auteur ou responsable intellectuel, Neri, E.. Auteur ou responsable intellectuel, Montebello, Gino. Auteur ou responsable intellectuel, Marino, Max. Auteur ou responsable intellectuel, Lojacono, Corrado (1924-2012). Auteur ou responsable intellectuel, Ithier, Hubert (1920-2009). Auteur ou responsable intellectuel, Guiot, Paul (19..-.... ; musicien). Auteur ou responsable intellectuel, Gorni. Auteur ou responsable intellectuel, Foglio, César. Auteur ou responsable intellectuel, Di Capua, Eduardo (1864-1917). Auteur ou responsable intellectuel, Colfiorito. Auteur ou responsable intellectuel, Canfora, Armand (1921-1973). Auteur ou responsable intellectuel, Calabrese, Giorgio (1929-2016). Auteur ou responsable intellectuel, Bravard, Raymond. Auteur ou responsable intellectuel, Bixio, Cesare Andrea (1898-1978). Auteur ou responsable intellectuel, Bindi, Umberto (1932-2002). Auteur ou responsable intellectuel, Badet, André de (1891-1977). Auteur ou responsable intellectuel, Azzam, Bob (1925-2004). Auteur ou responsable intellectuel, and Marino, Max. Accordéon. Direction d'orchestre
- Abstract
Titre uniforme : [O sole mio], Titre uniforme : [Parlami d'amore Mariù], Comprend : ACCIDENTE - tarentelle / A. CANFORA et R. BRAVARD - AMARE ("Je t'aime, redis-moi je t'aime") fox / VIGNALI et Hubert ITHIER - IL DIAVOLO : cha cha cha / MONTEBELLO et P. GUIOT - BAMBOLINA : boléro cha cha cha / C. LOJACONO - MARIA, MARI ! ("Marie, Marie") valse / E. di CAPUA et V. RUSSO - IN DENTELLA ("En robe de dentelle") valse / M. MARINO - PULCINELLA : baïon calypso / ALSTONE L. REY et Bob AZZAM - O SOLE MIO : boléro / E. di CAPUA - TRULLA LA LA - tarentelle sicilienne / SCIMONE - IL NOSTRO CONCERTO ("Notre concerto") slow-rock / U. BINDI et G. CALABRESE - ASI, ASI ("Comm'ça") cha cha cha / C. FOGLIO - RAGAZZINA : cha cha cha / COLFIORITO - UN GIORNO TE DIRO - tango / GORNI - VIOLINO TZIGANO ("Un violon dans la nuit") - tango / BIXIO - PARLAMI D'AMORE, MARIU ("Le chaland qui passe") boléro / C.A. BIXIO - A. de BADET et E. NERI - ETERNEMENTE (L'éternelle chanson") - boléro-fafi / MONTEBELLO et P. GUIOT, BnF-Partenariats, Collection sonore - Believe, Contient une table des matières
- Published
- 1961
32. NEL BLU DIPINTO DI BLU ; SOGNI DI FUMO ; BESAME ASI ; MARIA ; AVE MARIA NO MORRO ; PARAIBA ; JUANA ; PARE COCHERO ; LONTANO ; CONCERTO DE OTONO / Don Marino BARRETO et son Orchestre
- Author
-
Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Stellari. Auteur ou responsable intellectuel, Modugno, Domenico (1928-1994). Auteur ou responsable intellectuel, Migliacci, Francesco. Auteur ou responsable intellectuel, Matanzas. Auteur ou responsable intellectuel, Martins, Herivelto (1912-1992). Auteur ou responsable intellectuel, Livraghi. Auteur ou responsable intellectuel, Gonzaga, Luiz (1912-1989). Auteur ou responsable intellectuel, Danpa (1921-2012). Auteur ou responsable intellectuel, Borgoni. Auteur ou responsable intellectuel, Barreto, Don Marino. Direction d'orchestre, Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Stellari. Auteur ou responsable intellectuel, Modugno, Domenico (1928-1994). Auteur ou responsable intellectuel, Migliacci, Francesco. Auteur ou responsable intellectuel, Matanzas. Auteur ou responsable intellectuel, Martins, Herivelto (1912-1992). Auteur ou responsable intellectuel, Livraghi. Auteur ou responsable intellectuel, Gonzaga, Luiz (1912-1989). Auteur ou responsable intellectuel, Danpa (1921-2012). Auteur ou responsable intellectuel, Borgoni. Auteur ou responsable intellectuel, and Barreto, Don Marino. Direction d'orchestre
- Abstract
Titre uniforme : [Nel blu, dipinto di blu = Dans le bleu du ciel bleu = Volare], Titre uniforme : [Ave Maria no morro], BnF-Partenariats, Collection sonore - Believe
- Published
- 1958
33. Dansons sur des airs de San Remo / Gian Stellari au piano
- Author
-
Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Viezzoli. Auteur ou responsable intellectuel, Silvestri. Auteur ou responsable intellectuel, Sciorilli, Eros (1911-1981). Auteur ou responsable intellectuel, Schisa. Auteur ou responsable intellectuel, Ruccione, Mario. Auteur ou responsable intellectuel, Rossi, Carlo Alberto (1921-....). Auteur ou responsable intellectuel, Rossi. Auteur ou responsable intellectuel, Rendine, Furio (1920-1987). Auteur ou responsable intellectuel, Panzuti, Vergillio. Auteur ou responsable intellectuel, Oliviero, Nino. Auteur ou responsable intellectuel, Modugno, Domenico (1928-1994). Auteur ou responsable intellectuel, Maschio. Auteur ou responsable intellectuel, Mascheroni, Angelo (1855-1905). Auteur ou responsable intellectuel, Kramer (19..-.... ; musicien). Auteur ou responsable intellectuel, Gigante, Marcello. Auteur ou responsable intellectuel, Giari. Auteur ou responsable intellectuel, Falco. Auteur ou responsable intellectuel, D'Anzi, Giovanni (1906-1974). Auteur ou responsable intellectuel, Casini. Auteur ou responsable intellectuel, Stellari, Gian. Piano, Vignali, D.. Auteur ou responsable intellectuel, Viezzoli. Auteur ou responsable intellectuel, Silvestri. Auteur ou responsable intellectuel, Sciorilli, Eros (1911-1981). Auteur ou responsable intellectuel, Schisa. Auteur ou responsable intellectuel, Ruccione, Mario. Auteur ou responsable intellectuel, Rossi, Carlo Alberto (1921-....). Auteur ou responsable intellectuel, Rossi. Auteur ou responsable intellectuel, Rendine, Furio (1920-1987). Auteur ou responsable intellectuel, Panzuti, Vergillio. Auteur ou responsable intellectuel, Oliviero, Nino. Auteur ou responsable intellectuel, Modugno, Domenico (1928-1994). Auteur ou responsable intellectuel, Maschio. Auteur ou responsable intellectuel, Mascheroni, Angelo (1855-1905). Auteur ou responsable intellectuel, Kramer (19..-.... ; musicien). Auteur ou responsable intellectuel, Gigante, Marcello. Auteur ou responsable intellectuel, Giari. Auteur ou responsable intellectuel, Falco. Auteur ou responsable intellectuel, D'Anzi, Giovanni (1906-1974). Auteur ou responsable intellectuel, Casini. Auteur ou responsable intellectuel, and Stellari, Gian. Piano
- Abstract
Comprend : Amami se vuoi - Anima gemella - Albero caduto - Il trenino del destino - Ho detto al sole - Musetto - La colpa fu - Parole e Musica - Lucia e tobia - Aprite le finestre - La vita é un paradiso di bugie - Lui e lei - Nota per nota - Sogni d'or - E'bello - Il bosco innamorato - Due teste sul cuscino - Quallcosa e' rimasto - Il cantico del cielo - Il trenino di latta verde, BnF-Partenariats, Collection sonore - Believe
- Published
- 1957
34. General nature of the STAT3-activated anti-inflammatory response
- Author
-
El Kasmi, K. C., Jeff Holst, Coffre, M., Mielke, L., Pauw, A., Lhocine, N., Smith, A. M., Rutschman, R., Kaushal, D., Shen, Y., Suda, T., Donnelly, R. P., Myers Jr, M. G., Alexander, W., Vignali, D. A. A., Watowich, S. S., Ernst, M., Hilton, D. J., and Murray, P. J.
35. Processing of an endogenous protein can generate MHC class II-restricted T cell determinants distinct from those derived from exogenous antigen
- Author
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José Moreno, Vignali, D. A., Nadimi, F., Fuchs, S., Adorini, L., and Hammerling, G. J.
- Subjects
Immunology ,Immunology and Allergy - Abstract
Class II MHC molecules on the surface of an APC present immunogenic peptides derived mainly from exogenous proteins to CD4+ T cells. During its transport to the cell surface, class II molecules intersect the endocytic pathway where they acquire peptides derived from endocytosed proteins. However, class II-restricted presentation of endogenously derived peptides can also occur. The current studies were undertaken to examine the ability of different types of APC to generate and present four different T cell determinants derived from an endogenous, nonsecreted, truncated form of hen-egg white lysozyme (HEL[1-80]-Kk). This was compared with the ability of these APC to generate the same determinants from exogenous HEL. All the peptides derived from endogenous HEL[1-80]-Kk tested, were presented by B cells to HEL-specific T cell hybridomas with an efficiency similar to presentation of the same determinants from exogenous HEL. In contrast, an I-Ak-bearing rat fibroblast was unable to generate the HEL peptide 25-43 from exogenous HEL, but could efficiently produce it from endogenous HEL[1-80]-Kk. The results indicate first, that peptides derived from an endogenous Ag can be presented by MHC class II molecules with an efficiency comparable to that of the presentation of the exogenous Ag. Second, that Ag-presenting B cells can generate the same repertoire of antigenic peptides from endogenous Ag as those generated from the exogenous protein. And third, that in contrast to B cells, certain "nonprofessional" APC can generate, from an endogenous protein, T cell determinants distinct from those generated after endocytosis of the exogenous protein. These results suggest that processing of exogenous and endogenous Ag by different APC take place in different intracellular compartments.
36. Pathological α-synuclein transmission initiated by binding lymphocyte-activation gene 3
- Author
-
Mao, X., Ou, M. T., Karuppagounder, S. S., Kam, T. -I, Xiling Yin, Xiong, Y., Ge, P., Umanah, G. E., Brahmachari, S., Shin, J. -H, Kang, H. C., Zhang, J., Xu, J., Chen, R., Park, H., Andrabi, S. A., Kang, S. U., Gonçalves, R. A., Liang, Y., Zhang, S., Qi, C., Lam, S., Keiler, J. A., Tyson, J., Kim, D., Panicker, N., Yun, S. P., Workman, C. J., Vignali, D. A., Dawson, V. L., Ko, H. S., and Dawson, T. M.
37. Antibody-dependent killing of Schistosoma mansoni schistosomula in vitro by starch-elicited murine macrophages: Critical role of the cell surface integrin Mac-1 in killing mediated by the anti-Mr 16,000 mAb B3A
- Author
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Vignali, D. A. A., Bickle, Q. D., Paul Crocker, and Taylor, M. G.
- Subjects
Immunology ,Immunology and Allergy - Abstract
Starch-elicited murine peritoneal macrophages were able to kill schistosomula in vitro in the presence of a variety of immune sera. Dose response experiments revealed the superior "quality" of serum from mice vaccinated four times with highly irradiated cercariae (4xVMS) in mediating killing at titers comparable to the other sera tested. B3A, a partially protective mAb (IgG3) that recognizes a Mr 16,000 schistosomular surface Ag, mediated higher levels of killing than any of the sera at comparable titers. In contrast, H12, a partially protective mAb (IgG2a; anti-Mr 32,000), and C1C9, a nonprotective McAb (IgG3; anti-Mr 38,000) failed to mediate killing. Two anti-Mac-1 alpha-chain mAb (5C6 and M1/70) mediated substantial dose-dependent blocking of 4xVMS and B3A-mediated macrophage killing. In contrast, a mAb to the Mac-1-associated beta-chain was less effective, whereas the mAb F4/80 did not significantly block killing despite being present on this macrophage population. Although whole 5C6 Ig was the most efficient at inhibiting B3A-mediated killing, 5C6 Fab fragments were still effective at concentrations as low as 0.5 microgram/ml (10 nM). On a molar basis 5C6 appeared to be more effective at blocking 4xVMS-mediated killing than M1/70, while only M1/70 was capable of inhibiting macrophage adherence to schistosomula. These findings, together with the observation that anti-alpha chain mAb were far more effective at blocking killing than the anti-beta-chain mAb, rules out the possibility that 5C6 is nonspecifically inhibiting B3A-FcR interaction. The data also imply a functional relationship between Mac-1 and FcRIII, the receptor for B3A, in macrophage killing.
38. Studies on immunity toSchistosoma mansoni in vivo: whole-body irradiation has no effect on vaccine-induced resistance in mice
- Author
-
Vignali, D. A. A., primary, Bickle, Q. D., additional, and Taylor, M. G., additional
- Published
- 1988
- Full Text
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39. Immunity to Schistosoma mansoni in vivo: contradiction or clarification?
- Author
-
Vignali, D
- Published
- 1989
- Full Text
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40. Dino Buzzati illustratore: 'Il brevetto' di Augusta Giannini (1967) e 'Le gambe di Saint Germain' di Osvaldo Patani (1973)
- Author
-
Portesine, Chiara, C. Vignali, D. Bahuet-Gachet, A. Scarsella, and Portesine, Chiara
- Subjects
Settore L-FIL-LET/11 - Letteratura Italiana Contemporanea - Published
- 2023
41. Scheda G.10 - Gli Accordi per la sicurezza offshore: Istituzioni, Enti di Ricerca e Università (Ilaria Antoncecchi)
- Author
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Antoncecchi, I., Coppi, O, Grandi, S, Urtis, R, Antoncecchi, I, Avoscan, T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti, A, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio, E, D’Elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, and Zarri, F
- Subjects
Network, Offshore Safety, Sicurezza - Abstract
SCHEDA G.10 - Gli Accordi per la sicurezza offshore: Istituzioni, Enti di Ricerca e Università Ai sensi del Codice dell’Ambiente, come modificato dall’art. 35 del Decreto Legge n. 83/2012, l’aumento del 3% delle royalties per la produzione di olio e gas versate dagli operatori sono destinate ad apposito capi - tolo del Ministero dello sviluppo economico per assicurare il pieno svolgimento delle attività di vigilanza e controllo della sicurezza anche ambientale degli impianti di ricerca e coltivazione in mare. A questo scopo e per rispondere alle prescrizioni della Direttiva 2013/30/UE la DGS-UNMIG ha avviato nel 2014 collaborazioni con Forze Armate, Centri di Ricerca ed Università per il conseguimento di obiettivi finalizzati a: - definizione di un indicatore di sicurezza e sostenibilità - miglioramento del monitoraggio e innovazione tecnologica - definizione di regolamentazione e best practices - dialogo e trasparenza con gli stakeholders. Questi obiettivi di progetto si pongono a supporto delle attività istituzionali legate alla sicurezza mineraria ed energetica portate avanti dalla Direzione. Gli accordi hanno in primo luogo permesso alla DGS-UNMIG di usufruire di una rete di conoscenze specifiche multidisciplinari applicate al settore della sicurezza con il coinvolgimento di professori, ricercatori, assegnisti di ricerca sia presso gli enti che in distacco presso la Direzione al fine di cooperare giornalmente su questi temi. Attraverso il network, così come ad oggi è ribattezzato l’insieme delle partnership sulla sicurezza, la Direzione ha la possibilità di studiare e produrre nuove conoscenze relativamente a temi di frontiera, pervenendo a risultati tecnici e rigorosi trattati con metodo scientifico e sperimentale: attraverso la misurazione, l’analisi, l’elaborazione e quando necessario ripartendo da nuove assunzioni. I primi risultati significativi sono emersi nel 2015 nell’ambito dei monitoraggi. Dopo un anno di attività infatti la Marina Militare e le Capitanerie di Porto avevano significativamente aumentato i controlli e i pattugliamenti in mare nelle aree di interesse minerario attraverso l’utilizzo di mezzi aeronavali dedicati. Tali controlli hanno portato alla individuazione di infrazioni delle aree di sicurezza delle piattaforme e al controllo delle attività svolte in mare dalle navi oceanografiche di ricerca nonché allo sviluppo di software altamente tecnologici per il loro monitoraggio. Solo nel 2016 sono emersi i primi risultati relativi alla definizione di un prototipo di indicatore per la sicurezza e sostenibilità. L’indicatore ha l’ambizioso obiettivo di raffigurare sinteticamente lo stato di sicurezza delle attività minerarie in mare. Il prototipo ideato si basa momentaneamente su 3 Key Performance Indicators (pattugliamenti, ispezioni e infortuni) da testare e convalidare nel corso del 2017. Ad oggi, questi valori hanno dato la possibilità di registrare e comunicare un trend in miglioramento della sicurezza offshore. Altri importanti studi sono stati condotti relativamente all’Analisi Multirischio per gli impianti in un’area nel Mare Adriatico centrale “ Progetto ARGO”, in particolare per gli aspetti di eventi meteo marini estremi, alla sismicità naturale e indotta e alla subsidenza. Inoltre sempre nel monitoraggio stanno perseguendo va lutazioni per il controllo in continuo di parametri significativi per la prevenzione di eventuali impatti delle attività offshore, a partire da una prima mappatura della pericolosità dei fondali e alla realizzazione di un database per l’ottimizzazione energetica degli impianti. Attraverso gli accordi è partito anche un importante progetto di comunicazione che proprio a dicembre 2016 ha visto il primo evento di rilevanza ed impatto mediatico dedicato al tema del network.
- Published
- 2017
42. unmig 1957-2017 Scheda E.4 - La Legge del 2 dicembre1994, n. 689
- Author
-
Antoncecchi, I., Coppi, O, Grandi, S, Urtis R, Antoncecchi. I, Avoscan. T, Bernardo, N, Boda, E, Bonetti AS, Bugli, G, Caffio, F, Caligione, G, Camporeale, S, Caracciolo, I, Carbone, S, Casero, P, Cavanna, P, Ceruti, F, Cianella, R, Ciccone, F, Cofini, A, Colein, M, Correggia, V, Corsetti, M, Da Riz, W, De Gregorio E, D’elia, A, Di Donatantonio, L, Di Gregorio, A, Di Simone, C, Dialuce, G, Gallucci, R, Giacchetta, G, Iaccarino, A, Macini, P, Marinelli, P, Marletta, E, Martini, A, Martino, D, Martinotti, V, Mastrella, R, Mercurio, G, Mesini, E, Montalbano MG, Orlandi, A, Panei, L, Patanè, A, Pernarella, M, Rocchi, R, Roncuzzi, A, Rosati, R, Santocchi, N, Saralli, M, Savoca, D, Strada, M, Teofilo, G, Terlizzese, F, Vignali, D, Vioto, A, Zarri, F, and Antoncecchi, I
- Subjects
UNCLOS ,Legge 2/12/1994, n. 689 ,"Convenzione Nazioni Unite" - Abstract
SCHEDA E.4 - La Legge del 2 dicembre 1994, n. 689 “Ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare stipulata a Montego Bay, il 10 dicembre 1982” Con la Legge n. 689/1994 l’Italia ha ratificato La Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, ad oggi firmata da 157 Stati e ratificata da 167. In un contesto storico mondiale in cui il mare oltre la fascia delle 3 miglia nautiche antistanti i litorali era considerato “acque internazionali”, ossia di proprietà di nessuno Stato e quindi di libero accesso, l’introduzione di questa Legge rappresenta una novità assoluta volta a creare ordine giuridico ed economico (con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo anche privi di litorale1). Il Documento si basa sui principi di uso equo e pacifico delle risorse e della conservazione e protezione dell’ambiente marino in accordo con quanto espresso dalla Risoluzione n. 2749 (XXV) del 17 dicembre 1970, in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarò solennemente, che «l’area del fondo marino e degli oceani ed il loro sottosuolo, oltre i limiti della giurisdizione nazionale, così come le sue risorse, sono da considerarsi patrimonio comune dell’umanità» (Introduzione al Compendio dei documenti base “The Law of the Sea”, 2001). L’UNCLOS è composto quindi da diverse Parti volte a disciplinare: - la definizione e regolamentazione degli spazi marini con l’introduzione dell’esercizio della Piattaforma Continentale, della Zona Economica Esclusiva (ZEE), della Zona di Protezione Ecologica (ZPE), della Zona Contigua, dell’alto mare e dell’“Area” relativa alle acque internazionali (PART II, PART IV - VIII, PART IX-XI); - la navigazione internazionale (PART III); - la conservazione e protezione dell’ambiente marino (cooperazione internazionale e regionale, monitoraggi e valutazione ambientale) (PART XII); - le ricerche scientifiche (PART XII); - lo sviluppo e il trasferimento di tecnologia marina. La necessità di adottare un regolamento internazionale comune è fondamentalmente legata quindi alla possibilità di uno sviluppo equo e sostenibile delle risorse marine locali e internazionali: idrocarburi, minerali, noduli polimetallici (di manganese, di zolfo e crosta ricca in cobalto) e gas idrati. Entro i mari ritenuti di giurisdizione dello Stato Membro, ovvero entro la propria piattaforma continentale, lo Stato definisce la normativa e i regolamenti per lo sviluppo delle proprie risorse nel rispetto dei principi espressi dalla UNCLOS. Nelle acque di giurisdizione internazionale, nella cosiddetta “Area” (cfr. art. 136 PART XI), l’UNCLOS ha istituito, ai sensi dell’art. 136, l’Autorità internazionale per i fondali marini (“International Seabed Authority, ISA”). La funzione principale dell’Autorità è quindi quella di regolare le risorse in acque profonde e assicurare la protezione dell’ambiente marino da qualsiasi effetto pericoloso che può derivare dalle attività umane. 1 L’UNLCOS assicura l’adozione da parte di tutti gli Stati e dell’Autorità competente di principi finalizzati a garantire meccanismi di partecipazione alle decisioni per i Paesi in via di sviluppo o privi di litorale tramite la presenza di rappresentanti permanenti negli organi decisionali, i meccanismi di site banking, per riservare parte delle zone concesse oltre che agli investitori anche ai paesi in via di sviluppo, e politiche di istituzione e gestione di un fondo dedicato di assistenza economica che grava direttamente sul fondo dell’Autorità. Con questo scopo, l’Autorità gestisce e definisce le procedure di coltivazione ed estrazione delle risorse minerarie (solide, liquide o gassose in situ o sotto il fondale marino, incluso i noduli polimetallici) attraverso 3 livelli decisionali e di controllo, che in ordine di importanza sono: - l’Assemblea, composta da tutti gli Stati ratificatori e di cui l’African, Caribbean and Pacific Group of States (ACP) è il principale organo decisionale. Assume le decisioni, generali e finali, sulla base di un consenso o dell’espressione di voto di maggioranza, avvalendosi dei pareri derivanti dal Consiglio (art. 159, par. 8); - il Consiglio, composto da 36 membri eletti dall’Assemblea, tra i quali i rappresentanti di consumatori, investitori ed esportatori degli Stati in via di sviluppo o con interessi particolari e rappresentanti regionali di diversi Stati. È l’organo esecutivo dell’Autorità e stabilisce politiche specifiche in conformità ai principi fissati dall’Assemblea, supervisionando e coordinando i lavori per quanto di competenza dell’Autorità, approvando quanto deliberato dalle Commissioni tecnico legale e finanziaria; - la Commissione legale-tecnica (Legal and Techinical Commission, LTC) e la Commissione finanziaria (Economic Planning Commission, EPC), sono formate entrambe da 15 membri eletti dal Consiglio. La prima formula le procedure e i regolamenti per le attività di prospezione, esplorazione e produzione e aggiorna il Consiglio circa i provvedimenti per la protezione del mare in base alle principali criticità di impatto ambientale del progetto individuate. La seconda si occupa di effettuare un’accurata analisi delle capacità tecniche ed economiche per verificare la fattibilità di progetto. A livello internazionale l’Autorità ha definito:2 - Norme per la prospezione e l’esplorazione di noduli polimetallici nell’Area; - Norme per la prospezione e l’esplorazione dei noduli di zolfo nell’Area; - Norme per la prospezione e l’esplorazione della crosta ferromanganese ricca in cobalto. Nel corso degli ultimi anni la DGS-UNMIG è stata coinvolta e ha partecipato attivamente alla ventunesima Sessione dell’International Seabed Authority a Kingston, Giamaica (atto ISBA 21/A/INF/6), e ha seguito i lavori per la stesura della prima bozza di “Codice di produzione Mineraria nell’Area”.3 A luglio 2016, la Commissione ha sottoposto la prima bozza di Codice a consultazione di tutti gli stati Membri e gli stakeholder per ricevere, entro il 2 novembre 2016, osservazioni al riguardo (Developing a Regulatory Framework for Mineral Exploitation in the Area). La bozza fornisce gli elementi base per i processi di presentazione delle istanze da parte degli operatori e le successive attività amministrative, i diritti e i doveri degli operatori anche dettati da specifiche “Linee Guida” e “Raccomandazioni”. Il draft fornirà inoltre indicazioni in relazione ai principi di sicurezza e razionale gestione delle risorse, in accordo con l’adozione delle migliori pratiche industriali per la produzione e il monitoraggio delle attività, nonché in relazione alla redazione di uno studio dettagliato di analisi e gestione del rischio e di intervento in caso di danno ambientale. Di pari passo alla stesura del Codice procederà lo sviluppo di uno specifico “Regolamento Ambientale” e del “Regolamento Direttoriale per il Seabed Mining” rispettivamente relativi, 2 www.isa.org.jm/mineral-resources/553; www.isa.org.jm/files/documents/EN/Regs/DraftExpl/Draft_ExplReg_SCT.pdf ) il primo alla stesura di un “piano di gestione ambientale strategico” che include le misure di intervento collegate ai principali impatti individuati, e il secondo alla definizione dei processi funzionali giornalieri (amministrativi, di reporting, e di miglioramento) collegati alle procedure dell’Autorità per attività di ispezione e controllo. Il Codice e i due documenti ambientali saranno successivamente confrontati per verificare eventuali conflittualità o sovrapposizioni delle normative. La Commissione Legale - Tecnica (LTC) si è incontrata a febbraio del 2017 discutendo il draft di regolamento per la produzione mineraria nell’Area. Il Documento è stato poi posto in consultazione dal Segretariato dell’ISA ad agosto 2017 per commenti da parte di tutti gli stakeholder. La deadline per la proposta di osservazioni al Documento è il 20 dicembre 2017.
- Published
- 2017
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