Search

Obiettivi. Lo scopo principale di questo lavoro è di evidenziare i motivi per cui un approccio sistemico è necessario per meglio comprendere le dinamiche economiche e sociali in condizioni di complessità, come l’Approccio Sistemico Vitale può supportare il processo decisionale in condizioni di complessità e come la discussione sulla complessità e sulla sopravvivenza dei sistemi vitali in uno scenario complesso, implica inevitabilmente una discussione sulla sostenibilità. Metodologia. Una panoramica della letteratura sui contributi radicati nel pensiero sistemico è fornita per illustrare il ruolo dell’Approccio Sistemico Vitale nel supportare la comprensione e la gestione della complessità e delle sfide della sostenibilità. Risultati. Il lavoro sottolinea la soggettività della complessità e propone un modello a Tripla Elica per rileggere le sfide della sostenibilità nelle dinamiche sociali ed economiche. Limiti della ricerca. Il contributo del documento al dibattito in corso sulla complessità e sulle sfide della sostenibilità si limita al dominio concettuale. Il quadro interpretativo proposto potrebbe trarre beneficio da studi di casi e da evidenze empiriche. Implicazioni pratiche. Questo lavoro stimola sia i ricercatori che i professionisti a ripensare radicalmente il loro approccio alla complessità e alla sostenibilità allo scopo di identificare nuovi strumenti e modelli manageriali per reagire alle emergenti sfide sociali ed economiche. Originalità del lavoro. Il contributo arricchisce gli studi manageriali richiamando alcuni concetti chiave radicati nel pensiero sistemico e sistematizzandoli attraverso la definizione di un quadro interpretativo olistico in grado di spiegare il contributo dell’Approccio Sistemico Vitale alla comprensione e gestione della complessità e delle sfide imposte dalla sostenibilità.

Obiettivi. Il presente studio si propone di esplorare il tema della co-creazione di valore nell’ambito del governo dei beni collettivi di un territorio. Metodologia. Stante la natura esplorativa dello studio, il tema verrà trattato mediante l’analisi in profondità di un caso di studio. In particolare verrà qualificato il concetto di co-creazione di valore con riferimento all’evento Monumenti aperti, espresse le problematiche emergenti e identificati i fattori che possono stimolare gli attori verso la co-creazione di valore. Risultati. L’analisi esplorativa dei dati ha consentito di evidenziare l’esistenza di un circolo virtuoso tra identificazione, commitment e co-creazione del valore. Emerge inoltre che l’assenza di un introito economico per l’organizzazione e l’erogazione del servizio facilita la co-creazione del valore e, di conseguenza, anche il commitment e l’identificazione. Limiti della ricerca. Lo studio ha natura esplorativa e quindi si propone di definire un primo modello di analisi della co- creazione di valore nell’ambito della gestione dei beni collettivi di un territorio. Questo modello dovrà essere soggetto ad ulteriori approfondimenti nonché essere soggetto a test empirico su insiemi di dati più ampi. Implicazioni pratiche. Lo studio consente di definire i primi tratti di un modello utile per supportare e stimolare processi di co-creazione di valore nell’ambito di beni collettivi di un territorio. Originalità del lavoro. Il lavoro applica il concetto di co-creazione di valore in contesti nei quali l’incentivo al profitto non rappresenta il primo carattere di motivazione degli individui ad intraprendere iniziative di valorizzazione dei beni e servizi esistenti. In tal senso, lo studio approfondisce concetti di identità, di committment, di reciprocità di relazioni quali potenziali fattori alternativi al profitto nello stimolare gli individui verso la co-creazione di valore applicata ai beni collettivi di un determinato territorio. Il lavoro offre inoltre dettagli sulle micro-dinamiche in presenti in un qualificato caso di studio Objectives. The study aims to explore the issue of value co-creation in the management of collective goods that belong to a given territory. Methodology. Given the explorative nature of the study, a case study is our method of choice. In particular we concentrate on the case of Monumenti aperti, evaluate its key aspects and emergent issue and deepen the factors that may foster local players to embrace the logic of value co-creation in the management of local collective goods. Findings. From the case study we observed of a reinforced set of relationships between identity, commitment, and value co- creation. It also important to note that absence of a profit motive is a facilitator (and not an inhibitor) of the value co-creation in the management of territorial collective goods. Research limits. Given the explorative nature of our study, it proposes a first model able to capture only partially the complexity of the value co-creation in the management of local collective goods. In that, such a model will require further theoretical refinement as well as appropriate empirical tests. Practical implications. Although still in its infancy, our model may offer decision makers a framework useful for better understand the implications of their decisions. Originality of the study. The study extend the concept of value co-creation to a field in which the profit does not represent the primary motif of the organization of individual behaviours. Our study also links the concept of value co-creation to such concepts as identity and commitment, reciprocity and symmetry between individuals. Finally, the study offer a rich and deep understanding of the micro-dynamics and process involved in the management of territorial collective goods through the case of Monumenti Aperti.