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Il volume ripercorre la storia, sulla base di inedite testimonianze iconografiche e fotografiche, della distrutta decorazione di villa Peretti Montalto a Termini.

Il contributo identifica cinque nuovi disegni presso la fondazione Horne di Firenze, destinati alla decorazione ad affresco del palazzo Colonna di Roma e qui attribuiti a Giovan Battista Ricci da Novara. Sulla base di questa aggiunta al catalogo dell'artista si considerano altri possibili disegni giovanili. Inoltre si esamina la decorazione ad affresco e i suoi esecutori, tra cui si identificano le figure di Ludovico Lanzone e Vincenzo Conti.

Il contributo presenta due affreschi inediti, di cui si individua la provenienza dal distrutto ciclo pittorico di villa Peretti Montalto a Termini. Con l'aiuto di un inedito disegno del fregio prima della sua scomparsa, si ricostruisce la corretta sequenza dei dipinti e l'esatta identificazione iconografica delle figure allegoriche.

Si tratta della voce biografica del pittore Girolamo Muziano per il Dizionario Biografico degli Italiani.

Nel contributo si rilegge il ruolo di Girolamo Muziano nella nascente Accademia di San Luca e si approfondisce il rapporto della sua pittura con gli exempla antichi e con il disegno dal naturale. Si pubblica inoltre un raro bozzetto inedito dell'artista per uno dei dipinti Altoviti nella Santa Casa di Loreto.

Nel contributo si pubblicano due inediti dipinti conservati nella Chiesa Nuova a Roma. Sono opere di Paul Bril e Giovanni Balducci, di cui si discute l'attribuzione e il rapporto dei due artisti con la committenza oratoriana a fine Cinquecento.

Nel saggio si esaminano tutte le decorazioni dei palazzi nobiliari orvietani eseguite nel corso del Cinquecento, approfondendone le committenze, la cronologia, le questioni attributive.

Il saggio prende in considerazione la genesi della decorazione pittorica del Duomo di Orvieto nel secondo Cinquecento, sulla base del ricco carteggio inedito tra l'Opera del Duomo e gli artisti. Si analizzano le questioni relative alla committenza e alla cronologia.

Il contributo considera alcune nuove proposte attributive per gli affreschi di Villa d'Este a Tivoli. Si individua inoltre l'inedita presenza di Giovanni Ferri e Rinaldo Lombardo tra gli autori dei paesaggi. Si esaminano due disegni per la decorazione del soffitto della Sala di Ercole.

Il contributo prende in considerazione, sulla base di inediti documenti, l'allestimento decorativo della cappella di monsignor Simoncelli a Boville Ernica, dove è conservato un celebre frammento musivo di Giotto. Si analizza la decorazione, guidata dagli orientamenti culturali promossi da Cesare Baronio e dalla cultura oratoriana.

Il contributo esamina alcuni codici illustrati tra XV e XVI secolo, per la maggior parte inediti, appartenenti alla confraternita romana del SS. Salvatore ad Sancta Sanctorum. In ognuno di essi è rappresentato il simbolo della Societas, un busto di Cristo tra due ceri, di cui si analizzano le fonti iconografiche e il significato. Si rendono noti inoltre i nomi di alcuni miniatori dei suddetti codici, reperiti tra i documenti della confraternita.

Il volume contiene il catalogo ragionato dei dipinti di Girolamo Muziano (1532-1592), preceduto da un ampio saggio introduttivo, articolato nelle diverse fasi della carriera del pittore, nel quadro dell’ambiente artistico romano del secondo Cinquecento. Il testo è corredato da una consistente appendice documentaria e da apparati filologici.