Le teorie sulla nascita e lo sviluppo della città moderna sembrano concordare, senza eccezioni, su un punto: la città è il luogo di massima concentrazione dello scambio. Le attività, infatti, si insediano all’interno degli agglomerati urbani e metropolitani per minimizzare le risorse necessarie a soddisfare le crescenti necessità di relazione e di scambio con le altre attività localizzate sul territorio. Negli ultimi anni la concentrazione e la specializzazione di queste attività hanno comportato un aumento straordinario, per intensità e qualità, delle necessità di scambio, con la ovvia conseguenza di avviare alla congestione la maggior parte delle aree metropolitane con prevedibili conseguenze sulla sostenibilità delle aree urbane, sulla qualità della vita dei suoi abitanti e sui consumi energetici associati alla crescente domanda di mobilità. Come conseguenza, negli ultimi anni, diversi autori hanno sostenuto la necessità di una maggiore integrazione tra politiche di assetto urbano, gestione della mobilità ed efficientamento energetico. In tale contesto, il presente volume intende offrire un contributo in tale direzione e presenta i risultati di un progetto di ricerca, finalizzato alla messa a punto di un modello di governance integrato città-mobilità-energia. In particolare, la prima parte del lavoro è finalizzato alla definizione di un quadro conoscitivo del complesso rapporto tra mobilità, consumi energetici e ambiente costruito mediante una rassegna della letteratura scientifica più recente. In particolare, in tale sezione, vengono considerate le due principali fonti di consumo energetico in ambito urbano (il consumo energetico nel settore residenziale ed il consumo energetico dei trasporti) che costituiscono i settori di maggiore incidenza in Italia, rappresentando, secondo le più recenti stime, rispettivamente il 32% e 35% del consumo finale di energia. Vengono dunque presentate diverse caratteristiche dell’ambiente costruito quali, ad esempio, la densità, il mix funzionale o l’accessibilità e descritto come tali fattori influenzano il consumo energetico nel settore dei trasporti e nel settore residenziale. La comprensione di tali relazione risulta essere infatti di fondamentale importanza per la messa a punto di un mix coordinato di azioni finalizzate alla riduzione del consumo energetico in ambito urbano. Successivamente, vengono presentati i principali modelli presenti in letteratura per la stima dei consumi energetici residenziali e dei trasporti in ambito urbano, ponendo particolare attenzione ai punti di forza e di debolezza e di debolezza di ciascun modello, alla complessità ed agli aspetti tecnico-operativi connessi con l’implementazione di tali modelli. Nella seconda parte del lavoro viene presentato un focus sulle tecniche per la rappresentazione e la classificazione dei consumi energetici delle aree urbane, mediante una applicazione al caso studio di Napoli. Tale sezione in particolare pone particolare enfasi sulle nuove opportunità offerte dai Sistemi Informativi Geografici (GIS) e dalla crescente disponibilità di nuove fonti di dati. Il lavoro infatti integra l’utilizzo di fonti di dati “tradizionali” quali le indagini censuarie, nuove fonti di dati (in particolar modo dati aperti e big data) con analisi spaziali sviluppate ad hoc per fornire una conoscenza esaustiva dei pattern di consumo energetico all’interno del Comune di Napoli. La metodologia proposta è validata tramite il confronto dei risultati ottenuti con i dati precedentemente disponibili per l’area di studio e mediante l’implementazione di analisi statistiche di tipo spaziale in ambiente GIS. La metodologia proposta costituisce un utile strumento di supporto per decisori pubblici e policy makers per la definizione di strategie di governo integrato finalizzate alla riduzione e ottimizzazione dei consumi energetici pubblici e privati. In particolare, la metodologia descritta risulta essere utile per la classificazione e la rappresentazione dei consumi energetici a scala urbana, per l’individuazione delle problematiche energetiche presenti sul territorio e la valutazione ex post degli interventi sul sistema urbano. Infine, l’ultima parte del lavoro propone una analisi degli strumenti, delle azioni e delle best practices per la riduzione dei consumi energetici in ambito urbano. In particolar modo in tale capitolo vengono presentati gli strumenti di governo della mobilità alla scala urbana, descrivendo, per ciascuno di essi, i principali obiettivi, i contenuti e le modalità di attuazione. Vengono inoltre introdotti inoltre due nuovi strumenti di governo delle trasformazioni territoriali, il Piano Energetico Comunale ed il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile che definiscono le politiche energetiche dei Comuni, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di riduzione delle di gas emissioni clima-alteranti, efficientemente energetico ed impiego di fonti energetiche rinnovabili. Successivamente, viene presentata una sintesi ragionata delle azioni che i singoli Comuni possono mettere in campo per contenere i consumi energetici nel settore dei trasporti. Tali azioni sono organizzate in forma di indirizzi e criteri di azione. Gli indirizzi costituiscono orientamenti di carattere generale di governo della mobilità. I criteri di azione invece rappresentano una specificazione in chiave operativa dei primi. Infine, nell’ultima parte del capitolo vengono presentati alcuni casi di studio di interventi sulla mobilità urbana finalizzati al risparmio energetico realizzati in alcune città italiane ed europee. Si tratta di casi particolarmente rilevanti, esempi di una mobilità capace, da una parte, di ottimizzare l’uso e lo sviluppo delle risorse energetiche con interventi di risparmio dei combustibili tradizionali e di incentivazione all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e, dall’altra, di rispondere alle nuove esigenze di trasporto di persone e merci in modo sicuro ed efficiente.