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The paper analyses the occurrences of legal technical terms and information concerning legal institutions in the Interpretationes Vergilianae, in order to shed light on Tiberius Claudius Donatus’ knowledge of law. Although the words pertaining Roman law in Donatus’ commentary are many, his knowledge of the matter seems superficial, and due to the generic use of legal discourses in the schools of rhetoric. The author was not a lawyer; his use of legal references has to be interpreted as a display of erudition, necessary for explaining therichness of Vergil’s world.

Rutilio racconta il paesaggio e i personaggi del mondo romano non tanto con il desiderio di documentarci sull’attualità quanto alla luce delle emozioni da lui provate sotto l’incalzare degli eventi. Potremmo dire che il poeta per transitum tangit historiam, espressione adoperata da Servio per definire il modo in cui il Mantovano, che rappresenta uno dei maestri di Rutilio, affronta la narrazione degli eventi, un modo che presuppone il passaggio dal mondo reale ad un mondo diverso, quello poetico,visto come simile. La storia come è descritta da Rutilio è una storia di parole più che di fatti. Roma ha poggiato la sua grandezza secondo Rutilio sulla sua vicenda culturale più che politica pertanto fare rivivere i suoi testi in prosa e in poesia vuol dire offrire a Roma e alla sua storia la possibilità di rivivere, come la fenice, con lo stesso prestigio e lo stesso potere.

Il contributo espone le linee guida del volume e presenta sinteticamente i contributi inseriti

It is impossible to state with certainty whether Sidonius Apollinaris had, in his extremely rich library, those Catullan poems that circulated in Late Antiquity, even in narrow extent; nonetheless, it is hardly conceivable that the bishop of Arvernia was not interested in the world of the poet of Verona, transmitted through Sidonius’ major auctores – a world that he both admires and refuses, as can be inferred from his vocabulary.

Rileggere i tanti rifacimenti che l'epigramma ausoniano XII Green ha avuto attraverso i secoli con numerose riprese, traduzioni, imitazioni, permette di apprezzare l'ineguagliabilità della leggerezza della parola e dell'icasticità espressiva del Bordolese.

Si discute la possibilità di resa cinematografica del testo ovidiano delle Metamorfosi, idea molto apprezzata a partire dai primi esperimenti di cinema come sottolineano le affermazioni di Gabriele D'annunzio da cui parte l'indagine.

This paper analyses the different approaches of two poets to the translation of the same text, Rutilius Namatianus? ‘de reditu’; in addition to that, how the reading of the work changed in the course of one of the poets? life will be examined. The survey aims at proving that the value of the ‘Übersetzen’ is connected to the idea of relativity; the latter is not a limit, but a positive element, not only because it implies the comparison of two different linguistic systems, but also because it enriches with its fluidity the potentialities of the text.

Poesia storia e mito sono strettamente interrelati sin dalle più antiche riflessioni poetiche e letterarie. Il loro rapporto, insieme con il problema del vero e del pericolo insito nella narrazione fantastica, è oggetto di analisi da parte di Macrobio che tratta i temi alla luce del pensiero neoplatonico, ma le conclusioni a cui perviene non si differenziano molto da quelle che offrono i commenti a carattere più strettamente retorico e filologico di epoca tarda, testi tutti imbevuti di neoplatonismo anche se non frutto di una lettura diretta dei fontes come dimostra la visione convenzionale e standardizzata che essi ne forniscono. L’indagine, partendo dall’interpretazione dei passi più significativi del Commentum (1, 2, 1-3; 1, 2, 8; 1, 2, 17) considererà anche brani dei Saturnalia e del testo serviano.

Viene analizzato l'atteggiamento conservatore di Sidonio Apollinare rispetto alla lingua latina come espressione di una ideologia che tende a far rivivere una Romanitas di cui non si possono più rinverdire nella realtà i caratteri.

Nel mondo latino sono legati alla gravidanza numerose divinità e vari miti. L'indagine su alcuni di questi pone in evidenza come di norma di personaggi di rilievo storicamente si raccontino storie mirabili legate al momento della nascita e anche alla gestazione materna, segni premonitori, dunque, della futura grandezza del personaggio

Il confronto tra lo splendore di un astro e quello di altri dalla inferiore potenza è motivo diffuso nelle letterature greca e latina e ha una presenza trasversale nei diversi generi letterari. il tema, con la funzione di segnalazione della superiorità e dell’eccellenza di un personaggio, assume lo spazio più ampio in tutti quei testi o epici o di altro genere letterario che si presentano come elogiativi nei confronti di figure politiche o regali. L'indagine analizza come i commentatori tardo antichi di Virgilio e Orazio pongano in luce l’importanza del binomio Apollo-Augusto e quindi il rapporto dell'imperatore con il più lucenti degli astri.

The high permeability of the text of the Commentary on the Dream of Scipio to Neoplatonic theories, the close link with the translation and com‐ mentary of Calcidio to Platoʹs Timaeus, although these tend to be closer to medioplatonismo, characterize the comment as a philosophical commentary. This would lead us to consider the text of Macrobius eccentric to the circuit to which may refer the comments of Servius, Tiberius Claudius Donato and his own Saturnalia. The analysis of the song on the descent into hell brings to light the hidden links no less significant between the texts of the commen‐ tators.

Sidonio nonostante il suo reiterato appello alla severità e alla gravità a cui invita anche se stesso, ha tra i suoi modelli un poeta come Papinio Stazio che fece della creatività disimpegnata la sua bandiera e al quale tutti, anche coloro che come Giovenale ne denunciavano i limiti, riconoscevano la dolcezza e la piacevolezza (sat. 7, 84ss. tanta dulcedine captos / adficit ille animos tantaque libidine uolgi / auditur. sed cum fregit subsellia uersu / esurit, intactam Paridi nisi uendit Agauen) e la definizione della sua opera attraverso il termine diminutivo siluula è un ulteriore ossequio al poeta e al modo di formalizzare il suo mondo fantastico, dal momento che del diminutivo Stazio si serve in momenti di particolare interesse.

Si illustra e si prosegue l’analisi dei funzionali di preferenza introdotti in un lavoro di D’Apuzzo e Squillante del 2002 ; si dimostrano principi di dominanza stocastica, operando un confronto tra tali principi.