90 results on '"Spitaleri, Fabio"'
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2. Prevalence of Intratubular Germ Cell Neoplasia and Multifocality in Testicular Germ Cell Tumors ≤ 2 cm: Relationship With Other Pathological Features
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Favilla, Vincenzo, Russo, Giorgio Ivan, Spitaleri, Fabio, Urzì, Daniele, Madonia, Massimo, La Vignera, Sandro, Condorelli, Rosita, Calogero, Aldo E., Cimino, Sebastiano, and Morgia, Giuseppe
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- 2015
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3. The European Union's fight against dirty money
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Spitaleri, Fabio
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Geldwäsche, die Verarbeitung von Erträgen aus Straftaten, um deren illegale Herkunft zu verschleiern, ist ein schweres Verbrechen, das kriminelle Handlungen belohnt und Gesellschaften und Volkswirtschaften bedroht. Schätzungen zufolge erwirtschaften organisierte Verbrecherbanden in der EU jährlich 110 Milliarden Euro, die gewaschen werden müssen, und nur 1,1 % der kriminellen Erlöse werden beschlagnahmt. Daher ist ein besseres Verständnis der Geldwäsche und ihrer Bekämpfung erforderlich. Der Status quo der EU-Geldwäschebekämpfung wird präsentiert. Anhand einer integrativen und kritischen Literaturanalyse sowie acht halbstrukturierten Experteninterviews, die Erkenntnisse aus Theorie und Praxis miteinander verbinden, wird in dieser Arbeit untersucht, ob die derzeitige EU-Geldwäschebekämpfung effektiv ist und wie sie verbessert werden kann. Die Analyse zeigt, dass die derzeitige Bekämpfung von Geldwäsche auf EU-Ebene nicht effektiv ist. Folglich gibt es noch Verbesserungsspielraum, einschließlich der Stärkung der Zusammenarbeit unter den Financial Intelligence Units sowie zwischen den Strafverfolgungsbehörden der EU. Die Aufsichtsbehörden müssen die Vorschriften besser durchsetzen, insbesondere bei Unternehmen, die EU-weit tätig sind. Das Hauptziel besteht darin, die Geldwäschegesetze kontinuierlich zu verbessern, um es Kriminellen immer schwerer zu machen, ihr Geld in der EU zu waschen. Diese Arbeit trägt zu einem effektiveren Kampf gegen schmutziges Geld und letztlich gegen (organisierte) Kriminalität bei., Money laundering, the processing of criminal proceeds to disguise their illegal origin, is a severe crime that rewards criminal acts and threatens societies and economies. It is estimated that organised crime groups in the EU earn €110 billion per year that need laundering, and merely 1.1% of the criminal proceeds are confiscated. Therefore, a better understanding of money laundering and the fight against it is needed. The status quo of the EU anti-money laundering framework is presented. With an integrative and critical literature review as well as eight semi-structured expert interviews that combine insights from theory and practice this thesis investigates whether the current anti-money laundering framework is effective and how it can be improved. The analysis demonstrates that the current framework is not effective in fighting money laundering. Consequently, plenty of room for improvement remains, including strengthening cooperation among the Financial Intelligence Units of the Union and between law enforcement authorities. Supervisory authorities must better enforce rules, particularly of companies acting across the EU. The main objective will be to continuously improve the anti-money laundering framework to make it increasingly difficult for criminals to launder their money in the EU. This work contributes to a more effective fight against dirty money and, ultimately, (organised) crime.
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- 2023
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4. Il diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione Europea
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Amadeo, Stefano, Spitaleri, Fabio, Amadeo, Stefano, and Spitaleri, Fabio
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rimpatri ,Unione Europea ,immigrazione ,asilo ,controllo delle frontiere ,protezione internazionale ,immigrazione regolare - Abstract
Il volume offre al lettore una ricostruzione organica del diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione europea. Sono esaminati i requisiti d’ingresso degli stranieri nello spazio giuridico europeo e le modalità comuni di sorveglianza delle frontiere esterne; il sistema normativo diretto alla tutela dello straniero bisognoso di protezione internazionale; la disciplina del trattamento dello straniero autorizzato a soggiornare in uno Stato membro e del diritto al ricongiungimento familiare; la regolamentazione dei rimpatri; gli strumenti di rilevanza internazionale (accordi, intese, dichiarazioni e programmi d’azione), con i quali l’Unione e i suoi Stati membri attuano una collaborazione strutturata con Paesi terzi. Lo studio fornisce un quadro d’insieme del diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione europea, facendo emergere i principi propri della disciplina e, grazie ai numerosi rinvii incrociati, la loro applicazione orizzontale nei diversi settori presi in considerazione. L’auspicio è che questa visione d’insieme possa rendere l’opera fruibile anche come ausilio didattico per i corsi universitari. Ma ambizione degli autori è che essa possa costituire altresì un utile strumento per i professionisti, le amministrazioni e i giudici che, confrontati a un problema concreto, intendano trarre chiarimenti e ispirazione da una trattazione sistematica della materia, nutrita di ampi riferimenti alla giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte EDU. Questa nuova edizione dell’opera è il frutto di un lavoro di aggiornamento, durato circa un anno e mezzo, che gli autori hanno svolto assieme. Le integrazioni e le modifiche apportate derivano da riflessioni comuni e da reciproche, e continue, integrazioni, sollecitazioni e correzioni. Nondimeno, a fini concorsuali, a Stefano Amadeo vanno ascritti i Capitoli I e II; a Fabio Spitaleri l’Introduzione e i Capitoli III, IV e V.
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- 2022
5. Le finalità dell’obbligo di rinvio pregiudiziale: brevi riflessioni a margine della sentenza Consorzio Italian Management
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Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
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giudici degli Stati membri ,facoltà di rinvio ,rinvio pregiudiziale ,Corte di giustizia ,obbligo di rinvio - Abstract
Lo scritto analizza le indicazioni, contenute nella sentenza Consorzio Italian Management della Corte di giustizia dell'Unione europea, che illuminano le finalità sottese all’obbligo di rinvio pregiudiziale. L’indagine mette in evidenza la logica alla base del doppio regime previsto dall’art. 267, secondo e terzo comma, TFUE (obbligo di rinvio per i giudici di ultima istanza e facoltà per quelli delle istanze inferiori).
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- 2022
6. La cattedra di diritto internazionale e di diritto dell’Unione Europea nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trieste
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Ferretti, Paolo, Rossi, Davide, Ferretti, P ( Paolo ), Rossi, D ( Davide ), Fiocchi Malaspina, Elisabetta, Amadeo, Stefano, Spitaleri, Fabio, Ferretti, Paolo, Rossi, Davide, Ferretti, P ( Paolo ), Rossi, D ( Davide ), Fiocchi Malaspina, Elisabetta, Amadeo, Stefano, and Spitaleri, Fabio
- Published
- 2022
7. La cattedra di diritto internazionale e di diritto dell’Unione Europea nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trieste
- Author
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Fiocchi Malaspina, Elisabetta, Amadeo, Stefano, Spitaleri, Fabio, University of Zurich, Ferretti, Paolo, and Rossi, Davide
- Subjects
10887 Basic Subjects ,340 Law - Published
- 2022
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8. Diritto del Mercato Unico Europeo e dello Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia [5 ed.]
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Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Cisotta, Roberto, Schepisi, Cristina, Spitaleri, Fabio, Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Cisotta, Roberto, Schepisi, Cristina, and Spitaleri, Fabio
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Regole di concorrenza applicabili alle imprese ,Mercato unico europeo ,Spazio di libertà, sicurezza e giustizia ,Cittadinanza dell'Unione ,Libertà di circolazione ,Aiuti pubblici alle imprese ,Immigrazione e asilo ,Cooperazione giudiziaria nel campo civile e penale ,Unione economica e monetaria ,Spazio di libertà ,sicurezza e giustizia - Abstract
Il manuale presenta un quadro degli aspetti principali del cd. diritto materiale dell’Unione europea. In esso sono esaminati anzitutto i contenuti fondamentali del Mercato unico europeo: la cittadinanza dell’Unione, le libertà di circolazione (merci, persone, servizi e capitali), le regole di concorrenza applicabili alle imprese (i divieti di intese e di sfruttamento abusivo delle posizioni dominanti) e la disciplina degli aiuti pubblici alle imprese. Il manuale illustra le notevoli novità che si sono avute in questi settori e che si configurano come sviluppi di un percorso ormai consolidato da anni. Sono inoltre trattate le materie riunite nel concetto di “Spazio di libertà, sicurezza e giustizia” (SLSG): immigrazione e asilo, cooperazione giudiziaria nel campo civile e penale. Infine, viene descritto il quadro giuridico dell’Unione economica e monetaria (UEM).
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- 2021
9. Le restrizioni all’esportazione adottate dall’Unione nel corso della pandemia
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Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
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Unione Europea ,vaccini ,restrizioni all'esportazione - Abstract
Il lavoro esamina le restrizioni all'esportazione verso Paesi terzi adottate dall'Unione europea nel corso della pandemia da Covid-19. Esso descrive i punti più significativi dei regimi di previa autorizzazione all’esportazione, introdotti dalla Commissione. Inoltre, il lavoro sottolinea il nesso tra le restrizioni relative all’esportazione di vaccini e l’intento della Commissione di spingere, da un lato, le case farmaceutiche a rispettare gli Accordi Preliminari di Acquisto di vaccini e, dall’altro, il Regno Unito a rimuovere gli ostacoli posti alla corretta esecuzione di questi accordi.
- Published
- 2021
10. Impact of Corticosteroids and Anticoagulant Combined Treatment on Patients Affected by COVID-19 Pneumonia
- Author
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Scarnecchia Elisa, Barbuto Sarah, Spitaleri Fabio, Pucci Giacomo, Bisogni Valeria, and Anastasio Fabio
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medicine.medical_specialty ,Coronavirus disease 2019 (COVID-19) ,business.industry ,medicine.drug_class ,Anticoagulant ,medicine.disease ,Icu admission ,Pneumonia ,Combined treatment ,Internal medicine ,General Earth and Planetary Sciences ,Medicine ,Combined therapy ,Respiratory function ,business ,General Environmental Science - Abstract
Mortality and ICU admission rates were 20.6% and 15.1%, respectively. The per-group analysis showed an increased prognosis for G3 (HR 0.59, 95%CI 0.36-0.95, p = 0.03) and G4 (HR 0.47, 95%CI 0.27-0.82, p = 0.007) vs. non-treated group (G1). Combined therapy was especially successful in those patients with the worst respiratory function (SpO2/FiO2 ratio ≤ 220) (HR 0.43, 95%CI 0.24-0.77, p = 0.004).
- Published
- 2021
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11. Covid-19 e ripristino dei controlli alle frontiere interne
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spitaleri fabio, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, and Spitaleri, Fabio
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Unione Europea ,Covid-19 ,frontiere interne ,ripristino dei controlli - Abstract
Il contributo esamina la prassi degli Stati membri dell'Unione Europea di ripristino dei controlli alle frontiere interne in occasione della pandemia da Covid-19. Il lavoro è così articolato. Sono esposte le procedure vigenti, disciplinate dal cd. Codice Frontiere Schengen, che i Paesi Schengen devono seguire quando intendono ripristinare i controlli. Si passa poi all’analisi della prassi seguita da questi Stati, prima e dopo lo scoppio dell’emergenza Covid-19, nonché all’illustrazione delle misure raccomandate dalla Commissione europea per preservare il mercato comune. Viene quindi valutata la necessità o l’opportunità di aggiornare il Codice Frontiere Schengen. Il lavoro è stato anticipato in Il Diritto dell’Unione Europea, fascicolo 2/2020.
- Published
- 2020
12. Doppia pregiudizialità e concorso di rimedi per la tutela dei diritti fondamentali
- Author
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spitaleri fabio, Carlo Padula, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
rinvio pregiudiziale ,questione di legittimità costituzionale ,Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea ,Costituzione ,doppia pregiudizialità - Abstract
Il contributo esamina il problema della doppia pregiudizialità, della possibilità cioè che una medesima causa sollevi allo stesso tempo questioni pregiudiziali, ai sensi dell’art. 267 TFUE, e questioni di legittimità costituzionale. Il lavoro si propone propone di individuare criteri utili per orientare il giudice comune nella delicata scelta se sollevare (e con quale ordine sollevare) una questione pregiudiziale e/o una questione di costituzionalità, in queste situazioni particolari nelle quali – secondo la definizione data dalla Corte costituzionale italiana – «in un ambito di rilevanza comunitaria, una legge che incide su diritti fondamentali della persona sia oggetto di dubbi, sia sotto il profilo della sua conformità alla Costituzione, sia sotto il profilo della sua compatibilità con la CDFUE». Lo scritto è stato anticipato in Il Diritto dell’Unione Europea, fascicolo 4/2019.
- Published
- 2020
13. Facoltà e obbligo di rinvio pregiudiziale
- Author
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Spitaleri, Fabio, Fabio Ferraro, Celestina Iannone, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Rinvio pregiudiziale ,Unione europea ,Corte di giustizia ,Facoltà ,Obbligo - Abstract
La procedura pregiudiziale costituisce, senza alcun dubbio, lo strumento principale grazie al quale la Corte di giustizia dell’Unione europea ha potuto svolgere la sua funzione non solo di salvaguardia dell’unità e dell’uniforme interpretazione dell’ordinamento dell’Unione ma anche di guida nell'evoluzione costante e dinamica dell’integrazione tra gli ordinamenti. La concezione del rinvio pregiudiziale ha risposto all'esigenza di garantire la corretta applicazione delle norme di diritto dell’Unione all'interno degli ordinamenti nazionali ed, in tal modo, di assicurare la sopravvivenza ed il consolidamento di una Unione di diritto, i cui garanti sono sia il giudice europeo che i giudici nazionali. Il contributo esamina le diverse declinazioni (in taluni casi, in termini di facoltà, in altri casi, come un vero e proprio obbligo) del potere del giudice nazionale di sottoporre alla Corte di giustizia una questione pregiudiziale .
- Published
- 2020
14. MULTIFOCALITY IN TESTICULAR GERM CELL TUMOR (TGCT): WHAT IS THE SIGNIFICANCE OF THIS FINDING?: MP10-07
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Favilla, Vincenzo, Cimino, Sebastiano, Russo, Giorgio Ivan, Fragalà, Eugenia, Reale, Giulio, Spitaleri, Fabio, Castelli, Tommaso, Madonia, Massimo, Saita, Alberto, and Morgia, Giuseppe
- Published
- 2014
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15. INTRATUBULAR GERM CELL NEOPLASIA AND MULTIFOCALITY IN TESTICULAR GERM CELL TUMORS: PD5-07
- Author
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Favilla, Vincenzo, Cimino, Sebastiano, Russo, Giorgio Ivan, Fragalà, Eugenia, Spitaleri, Fabio, Castelli, Tommaso, Urzì, Daniele, Madonia, Massimo, Saita, Alberto, and Morgia, Giuseppe
- Published
- 2014
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16. La formazione del giurista, dell’interprete e del traduttore nello spazio giuridico integrato europeo: la «Refugee Law Clinic Trieste» e la «Transcultural Law Clinic»
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Spitaleri, Fabio, Falbo, Caterina, Spitaleri, Fabio, and Falbo, Caterina
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Richiedenti asilo ,Assistenza giuridica ,Persone indagate e imputate alloglotte ,Unione europea ,Protezione Internazionale ,Cliniche Legali ,Assistenza linguistica - Abstract
Il processo di integrazione europea ha creato una Comunità di diritto, che integra le norme dell’Unione con i sistemi giuridici nazionali. Si tratta di un ordinamento giuridico nuovo, che è stato plasmato, nei suoi principi generali, dal dialogo tra Corte di giustizia, corti costituzionali e Corte europea dei diritti dell’uomo. Esso mira a garantire, nel suo complesso, elevati standard di tutela dei diritti fondamentali, la cui determinazione è responsabilità comune e condivisa di queste corti e la cui applicazione spetta ai giudici comuni, che sono al contempo giudici nazionali e dell’Unione. L’ordinamento dell’Unione presenta anche un’altra particolarità. Esso poggia infatti su un sistema istituzionale complesso, che ha tra i suoi elementi caratterizzanti il multilinguismo. Le istituzioni dell’Unione operano con ventiquattro lingue ufficiali, che hanno pari dignità, e utilizzano diverse lingue di lavoro. Il corretto funzionamento di questa organizzazione complessa presuppone l’adozione di accorgimenti tecnici e l’impiego di risorse, in termini finanziari e di personale, importanti. La costante interazione tra giuristi, interpreti e traduttori caratterizza l’operato dei funzionari dell’Unione. In questo nuovo contesto europeo, la formazione di giuristi capaci di lavorare in più lingue e di interpreti e traduttori consapevoli delle diverse esperienze e culture giuridiche che contribuiscono alla formazione dell’Unione è, pertanto, indispensabile. Di tutto ciò si è tenuto conto, quando il Dipartimento di «Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione» dell’Università di Trieste ha deciso di istituire due cliniche legali per la formazione degli studenti di giurisprudenza e di interpretazione e traduzione: la «Refugee Law Clinic Trieste» e la «Transcultural Law Clinic».
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- 2019
17. I limiti alla durata della detenzione dello straniero destinato ad essere espulso tra garanzie CEDU e disciplina dell’Unione
- Author
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Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
- Subjects
soggiorno irregolare ,direttiva 2008/115 ,detenzione ,durata ,straniero ,CEDU - Abstract
The article examines the limits, set out by the ECHR and European Union law, on the length of the detention of an alien subject to expulsion. First, it considers the guarantees elaborated by the case law of the Court of Strasbourg by interpreting Art. 5 (1) (f). The article highlights the absence of time limits on detention in the ECHR. Important limits on the length of detention, however, derive from the obligation to execute the removal arrangements with due diligence and from the obligation to release the migrant in the absence of a “realistic prospect of removal”. European Union law has implemented the guarantees established by the ECtHR in Directive 2008/115: the EU legal order permits the detention of aliens if removal arrangements are executed with due diligence and if a “reasonable prospect of removal” exists. In addition, Art. 15 of the Directive provides for maximum terms of detention (a period of six months extendable for a further period of twelve months). The article analyzes the issue of the possibility of a new detention period after the expiration of these time limits. Moreover, the article analyzes the procedural guarantees, paying particular attention to those provided for by the Directive in case of extension of the first detention period.
- Published
- 2019
18. Il diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione Europea. Controllo delle frontiere, Protezione internazionale, Immigrazione regolare, Rimpatri, Relazioni esterne
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-
Spitaleri, Fabio, Amadeo, Stefano, Spitaleri, Fabio, and Amadeo, Stefano
- Subjects
rimpatri ,Unione Europea ,immigrazione regolare ,protezione internazionale ,relazioni esterne ,asilo ,immigrazione ,controllo delle frontiere - Abstract
Il volume offre al lettore una ricostruzione organica del diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione europea. Sono esaminati i requisiti d’ingresso degli stranieri nello spazio giuridico europeo e le modalità comuni di sorveglianza delle frontiere esterne degli Stati membri; il sistema normativo diretto alla tutela dello straniero bisognoso di protezione internazionale; la disciplina del trattamento dello straniero autorizzato a soggiornare in uno Stato membro; le regole per l’allontanamento dello straniero privo di un titolo di soggiorno (c.d. disciplina del rimpatrio); gli strumenti di rilevanza internazionale, con i quali l’Unione e i suoi Stati membri attuano una collaborazione strutturata con Stati terzi. Lo studio fornisce un quadro d’insieme del diritto dell’immigrazione e dell’asilo dell’Unione europea, facendo emergere i principi propri della disciplina e, grazie ai numerosi rinvii incrociati, la loro applicazione orizzontale nei diversi settori regolamentati. L’auspicio è che questa visione d’insieme possa rendere l’opera fruibile anche come ausilio didattico per i corsi universitari. Ma ambizione degli autori è che essa possa costituire altresì un utile strumento per i professionisti, le amministrazioni e i giudici che, confrontati a un problema concreto, intendano trarre chiarimenti e ispirazione da una trattazione sistematica della materia, nutrita di ampi riferimenti alla giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte EDU.
- Published
- 2019
19. Commento dell’art. 168 ('Interpretazione delle sentenze e ordinanze') del Regolamento di Procedura del Tribunale dell’Unione europea
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Spitaleri, Fabio, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, Paolo Iannuccelli, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Regolamento di Procedura ,Ricorso per interpretazione ,Unione europea ,Tribunale - Abstract
L’art. 168 del Regolamento di Procedura del Tribunale disciplina la competenza del Tribunale dell’Unione a interpretare, ai sensi dell’art. 43 St., le sentenze e le ordinanze da esso pronunciate, qualora sussistano difficoltà sul loro senso o sulla loro portata. Il contributo esamina tale mezzo di ricorso, approfondendo in particolare la questione della sospensione della procedura nel caso di contestuale impugnazione della decisione da interpretare.
- Published
- 2017
20. Commento degli articoli 86, 87, 88, 89, 90, 91 e 92 del Regolamento di Procedura della Corte di giustizia dell’Unione Europea
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SPITALERI, FABIO, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, Paolo Iannuccelli, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Regolamento di Procedura ,Unione Europea ,Corte di giustizia ,Sentenze ,Ordinanze - Abstract
Il contributo consiste nel commento delle disposizioni del Regolamento di Procedura della Corte di giustizia relative alle sentenze e alle ordinanze. Esso riguarda i seguenti profili: data di pronuncia delle sentenze; contenuto delle sentenze; pronuncia e notifica delle sentenze; contenuto delle ordinanze; firma e notifica delle ordinanze; effetti vincolanti delle sentenze e delle ordinanze; pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
- Published
- 2017
21. Il rimpatrio e la detenzione dello straniero tra esercizio di prerogative statali e garanzie sovranazionali
- Author
-
Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
- Subjects
soggiorno irregolare ,detenzione ,diritti fondamentali ,rimpatrio ,straniero - Abstract
Il libro è dedicato al tema del rimpatrio e della detenzione dello straniero in condizione di soggiorno irregolare. Esso è suddiviso in tre parti. La prima parte consta di un unico capitolo e riguarda le garanzie internazionali a tutela dello straniero soggetto a una procedura di espulsione. Nel Capitolo I è stato esaminato un tema classico e piuttosto noto, cercando però di mettere in evidenza la specifica declinazione che taluni diritti fondamentali presentano in relazione alla posizione degli stranieri in condizione di soggiorno irregolare. La CEDU e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo sono oggetto di un’attenzione particolare. La seconda parte è dedicata alla disciplina dell’Unione europea. Sono stati esaminati prima i profili interni della normativa, in particolare quanto previsto dalla direttiva 2008/115, che reca norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Nel capitolo II viene fornita una panoramica complessiva della procedura di rimpatrio, in tutte le sue diverse fasi. Nel capitolo III è stata esaminata a parte la questione del trattenimento del migrante. Il capitolo IV attiene invece ai profili esterni delle politiche di rimpatrio. L’indagine si focalizza sugli accordi di riammissione che l’Unione europea e gli Stati membri possono stipulare con i Paesi terzi, al fine di agevolare il ritorno dei migranti. Infine, l’ultima parte del libro è dedicata alle “grandi questioni aperte”. Essa è suddivisa in tre capitoli. Il capitolo V riguarda il diritto al contraddittorio nella procedura di rimpatrio. Il capitolo VI indaga i limiti alla criminalizzazione dell’immigrazione irregolare derivanti dal diritto dell’Unione. Il capitolo VII, infine, delinea lo status riconosciuto dall’Unione allo straniero non allontanabile. Il lavoro si chiude con le conclusioni. L’analisi svolta nel libro ha individuato le lacune maggiori della direttiva rimpatri e condotto all’elaborazione di soluzioni interpretative volte a dissipare i dubbi che tale regolamentazione solleva. Sulla scorta di questa analisi sono stati indicati i punti sui quali sarebbe auspicabile un nuovo intervento del legislatore dell’Unione.
- Published
- 2017
22. Commento dell’art. 46 dello Statuto della Corte di giustizia dell’Unione Europea
- Author
-
SPITALERI, FABIO and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Unione Europea ,Corte di giustizia ,Statuto ,Art. 46 ,risarcimento del danno ,prescrizione - Abstract
L’art. 46 St. prevede un termine di prescrizione per le azioni in materia di responsabilità extracontrattuale imputabile all’UE, promosse, ai sensi degli artt. 268 e 340 TFUE, contro l’istituzione, l’organo o l’organismo che ha cagionato il danno. Il termine previsto dall’art. 46 St. ha natura sostanziale. Esso non riguarda in sé la presentazione del ricorso, ma si riferisce al diritto sostanziale al risarcimento del danno di cui è titolare la persona lesa; decorsi cinque anni, l’azione diretta a far valere tale diritto si estingue. La prescrizione costituisce un’eccezione di irricevibilità che, a differenza dei termini processuali, non è di ordine pubblico, ma estingue l’azione per responsabilità unicamente su istanza della parte convenuta. Il contributo esamina le questioni relative alla natura del termine, al calcolo di questo e agli atti che lo interrompono.
- Published
- 2017
23. Commento dell’art. 158 del Regolamento di Procedura della Corte di giustizia dell’Unione europea
- Author
-
SPITALERI, FABIO, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, Paolo Iannuccelli, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Ricorso per interpretazione ,Corte di giustizia ,Regolamento di procedura ,Unione europea - Abstract
L’art. 158 RP CG disciplina in dettaglio la competenza della Corte di giustizia a interpretare, ai sensi dell’art. 43 St., le sentenze e le ordinanze da essa pronunciate, qualora sussistano difficoltà sul loro senso o sulla loro portata. Il contributo esamina le questioni relative ai termini, al contenuto e alle modalità di proposizione della domanda d’interpretazione, nonché alla procedura da seguire davanti alla CG e alla decisione che conclude detta procedura.
- Published
- 2017
24. Commento dell’art. 37 dello Statuto della Corte di giustizia dell’Unione Europea
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, Paolo Iannuccelli, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
lettura del dispositivo ,sentenze ,Unione Europea ,Corte di giustizia ,firma - Abstract
L’art. 37 St. stabilisce che le sentenze devono essere firmate dal presidente e dal cancelliere ed altresì lette nel corso di una pubblica udienza. La lettura delle sentenze definisce il momento a partire dal quale esse dispiegano la loro efficacia. La pronuncia in udienza rende noto al pubblico il contenuto del dispositivo della decisione. La limitazione della pronuncia al dispositivo non contrasta con i principi del giusto processo, desumibili dall’art. 47 Carta e dal corrispondente principio generale, che può essere ricavato dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri e dall’art. 6, par. 1, CEDU.
- Published
- 2017
25. Commento degli articoli 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122 del Regolamento di Procedura del Tribunale dell’Unione Europea
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi, Paolo Iannuccelli, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Regolamento di Procedura ,Unione europea ,Tribunale ,Sentenze ,Ordinanze - Abstract
Il contributo consiste nel commento delle disposizioni del Regolamento di Procedura del Tribunale dell’Unione relative alle sentenze e alle ordinanze. Esso riguarda i seguenti profili: contenuto delle sentenze e delle ordinanze; firma e notifica delle ordinanze; pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
- Published
- 2017
26. Il rimpatrio dell’immigrato in condizione di soggiorno irregolare: il difficile equilibrio tra efficienza delle procedure e garanzie in favore dello straniero nella disciplina dell’Unione europea
- Author
-
SPITALERI, FABIO, Amadeo Stefano, Spitaleri Fabio, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Diritti fondamentali ,Immigrati ,Soggiorno irregolare ,Rimpatrio ,Procedura - Abstract
Il rimpatrio degli immigrati in condizione di soggiorno irregolare è disciplinato dalla direttiva 2008/115. Si tratta di un atto di armonizzazione minima, che mira soprattutto all’efficacia delle politiche di espulsione e che affida agli Stati membri il compito delicato di tutelare, nei singoli casi di specie, i diritti fondamentali degli stranieri. Tale impostazione di massima ha lasciato aperte talune questioni, che la Corte di giustizia ha dovuto colmare in via interpretativa. Un primo problema che la direttiva lascia aperto, e che il contributo approfondisce, è quello della possibile interazione della procedura amministrativa di rimpatrio con la competenza degli Stati membri a punire, con sanzioni penali, gli stranieri che entrano o soggiornano illegalmente sul territorio nazionale. Il contributo fa emergere che, allo stato attuale del diritto dell’Unione, gli Stati membri conservano la facoltà di qualificare il soggiorno irregolare alla stregua di reato e di prevedere sanzioni penali per scoraggiare e reprimere questo tipo di condotta. Essi non possono tuttavia applicare la pena detentiva prima di aver esaurito gli strumenti amministrativi (anche di natura coercitiva) che la direttiva prevede per procedere all’espulsione. Un’altra questione fondamentale – che la direttiva non affronta e che la Corte ha dovuto quindi risolvere in via interpretativa – è costituita dalla definizione della portata e delle modalità di esercizio del diritto al contraddittorio nel corso della procedura di rimpatrio. Il contributo esamina la giurisprudenza che ha determinato le condizioni di esercizio di tale diritto, bilanciando l’interesse dell’immigrato a manifestare il proprio punto di vista con l’esigenza di non compromettere l’efficienza del sistema di rimpatrio. Un ultimo tema, molto delicato, che la direttiva non ha voluto disciplinare attiene allo status degli stranieri dopo la scadenza dei termini di trattenimento in apposite strutture di detenzione. Il contributo cerca di definire la posizione di tali soggetti dopo che la procedura di rimpatrio è terminata senza esito. L’indagine evidenzia che la Corte di giustizia ha cercato di rispettare l’impianto complessivo della direttiva, dandone un’interpretazione che fa leva sull’obiettivo principale, che essa persegue, di contrastare in maniera efficace l’immigrazione irregolare. Talvolta, l’interpretazione si è fondata quasi esclusivamente su detto obiettivo; in altri casi, invece, l’esigenza di salvaguardare un politica di rimpatrio efficace è stata bilanciata, con esiti alterni, con le prerogative fondamentali che gli stranieri traggono dalla Carta e dai principi generali.
- Published
- 2015
27. Il rimpatrio e la detenzione dello straniero tra esercizio di prerogative statali e garanzie sovranazionali
- Author
-
SPITALERI FABIO and SPITALERI FABIO
- Subjects
- Justice, Administration of, Punishment
- Published
- 2017
28. Diritto del Mercato Unico Europeo e dello Spazio di Libertà Sicurezza e Giustizia
- Author
-
Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Cisotta, Roberto, Schepisi, Cristina, Spitaleri, Fabio, Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Cisotta, Roberto, Schepisi, Cristina, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Unione Europea ,Mercato Unico ,Sicurezza e Giustizia ,Spazio di Libertà - Abstract
Il presente manuale presenta un quadro degli aspetti principali del cd. "diritto materiale" dell'Unione europea. In esso sono esaminati anzitutto i contenuti fondamentali di quella importantissima ma ancor oggi misconosciuta realizzazione che è il Mercato unico europeo: la cittadinanza dell'Unione, le libertà di circolazione (merci, persone, servizi e capitali), le regole di concorrenza applicabili alle imprese (i divieti di intese e di sfruttamento abusivo delle posizioni dominanti) e la disciplina degli aiuti pubblici alle imprese. A partire da questa III edizione, sono inoltre trattate le materie riunite nel concetto di Spazio di libertà, sicurezza e giustizia: immigrazione e asilo, cooperazione giudiziaria nel campo civile e penale. Infine viene descritto il quadro giuridico dell'Unione economica e monetaria (UEM).
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- 2016
29. La politica comune dell'immigrazione e dell'asilo
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AMADEO, STEFANO, SPITALERI, FABIO, L. Daniele, con la collaborazione di S. Amadeo, G. Biagioni, R. Cisotta, C. Schepisi, F. Spitaleri, Amadeo, Stefano, and Spitaleri, Fabio
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Unione Europea ,Immigrazione ,Asilo - Abstract
Il capitolo VIII del Manuale riguarda la politica comune dell'asilo e dell'immigrazione. Esso si suddivide negli otto paragrafi qui di seguito elencati. 1. Quadro normativo. 2. La Sicurezza delle frontiere esterne dell'Unione. 3. L'assenza di controlli alle frontiere interne. 4. Gli stranieri beneficiari di protezione internazionale. 5. I diritti di non respingimento e di soggiorno dei beneficiari di protezione internazionale. 6. L'individuazione dello Stato responsabile per la domanda di protezione. 7. Gli stranieri regolarmente soggiornanti. 8 Gli stranieri in condizione di soggiorno irregolare.
- Published
- 2016
30. Covid-19 e ripristino dei controlli alle frontiere interne.
- Author
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Spitaleri, Fabio
- Abstract
Copyright of Il Diritto Dell'unione Europea is the property of Giappichelli Editore srl and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
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- 2020
31. Prefazione
- Author
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AMADEO, STEFANO, SPITALERI, FABIO, Amadeo, Stefano, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Asylum Law and Subsidiary Protection ,Constitutional Law ,Labour Law ,Irregular Migrant ,Fundamental Right ,International Law ,Immigration ,Alien ,Non Refoulement ,Family Law ,Administrative Detention - Abstract
La prefazione descrive finalità, oggetto e metodologia scientifica seguita nella ricerca i cui esiti sono consegnati nel volume
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- 2015
32. L’equilibrio istituzionale fra Parlamento europeo e Consiglio europeo nella nomina del Presidente della Commissione
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SPITALERI, FABIO and Spitaleri, Fabio
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Consiglio europeo ,Commissione europea ,Presidente ,Elezione ,Equilibrio istituzionale ,Parlamento europeo - Abstract
Article 17 (7) TEU regulates the nomination of the President of the European Commission. According to the current legal framework, the designation of this body is the result of the institutional dialogue between the European Council and the European Parliament, that is facilitated by appropriate consultations. The balance of power provided for by the Treaties puts the two involved institutions, at least in principle, in an equal position: they are jointly responsible for the smooth running of the process leading to the election of the President of the Commission. On the occasion of the European elections in 2014, this position has been changed, at least in part, in favor of the European Parliament. The main European parties decided to propose to voters some “leading candidates”, then created a parliamentary majority that, during the consultations, declared its support in favor of the person linked to the political group with the highest number of seats. The European Council acknowledged this guideline by proposing that person for the office of the President of the Commission. This work demonstrates that – without being forbidden nor imposed by the treaties – the “leading candidate” process has caused a shift in the established institutional balances by reducing the weight of the Heads of State or Government in favor of the European Parliament and the political groups that have the absolute majority of seats in the Assembly. This practice does not affect the role assigned to the Commission as guardian of the general interest: it remains safeguarded by the obligations of independence and impartiality on the members of the body, including – obviously – the President. The practice in question does not even constitute an unlawful interference with the prerogatives of the European Council that retains a margin of discretion, although reduced, in the proposal of the candidate for that office. The “leading candidate” process represents one of the possible ways by which the European parties accomplish the task, assigned by the Charter and the Treaties, of promoting the formation of a European political awareness and facilitating the expression of the political will of EU citizens. ----- L’art. 17, par. 7, TUE disciplina la nomina del Presidente della Commissione europea. Secondo l’attuale disciplina, la designazione di tale organo è il frutto di un dialogo istituzionale, che intercorre tra il Consiglio europeo e il Parlamento europeo e che è favorito dallo svolgimento di appropriate consultazioni. Il bilanciamento dei poteri voluto dai trattati pone le due istituzioni coinvolte in una posizione, almeno in via di principio, paritaria e parimenti determinante nella scelta di tale carica. In occasione delle elezioni europee del 2014 tale posizione è stata, almeno in parte, modificata in favore del Parlamento europeo. I principali partiti europei hanno deciso di proporre agli elettori dei “candidati di spicco” e hanno poi creato una maggioranza parlamentare che, nel corso delle consultazioni, ha dichiarato il suo sostegno a favore della persona collegata al gruppo politico con il maggior numero di seggi. Il Consiglio europeo ha recepito tale indicazione, proponendo tale persona per la carica di Presidente della Commissione. Il presente lavoro dimostra che – senza essere vietata né imposta dai trattati – la prassi del “candidato di spicco” ha determinato uno spostamento degli equilibri istituzionali consolidati, riducendo il peso dei Capi di Stato o di Governo in favore del Parlamento europeo e dei gruppi politici che, in seno all’Assemblea, detengono la maggioranza assoluta dei seggi. Tale prassi non intacca il ruolo di garante dell’interesse generale affidato alla Commissione: esso continua ad essere salvaguardato dai vincoli di indipendenza e di imparzialità che gravano sui membri del collegio, ivi compreso – com’è ovvio – il Presidente. La prassi in questione non costituisce neppure un’illecita ingerenza sulle prerogative del Consiglio europeo, il quale conserva un margine di discrezionalità, sia pure ridotto, nella proposta del candidato a tale carica. La prassi del “candidato di spicco” rappresenta una delle possibili modalità attraverso le quali i partiti europei adempiono al compito, loro affidato dalla Carta e dai trattati, di favorire la formazione di una coscienza politica europea e di agevolare l’espressione della volontà politica dei cittadini dell’Unione.
- Published
- 2015
33. Postilla: il caso Olimpiclub
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Spitaleri Fabio, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Diritto dell'Unione - incidenza sulla res iudicata - caso Olimpiclub - Published
- 2009
34. L’incidenza del diritto comunitario sugli atti definitivi della Pubblica Amministrazione
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Spitaleri Fabio, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Provvedimenti definitivi della PA - incidenza del diritto UE - Published
- 2009
35. Prefazione, L’incidenza del diritto comunitario e della CEDU sugli atti nazionali definitivi
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Spitaleri Fabio, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
CEDU - diritto dell'Unione - atti definitivi - Published
- 2009
36. Unité et fragmentation de la notion d’entrave: l’adoption de l’approche Keck au-delà de la libre circulation des marchandises
- Author
-
Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
- Subjects
obstacle sérieux ,marché unique ,accès au marché ,Union européenne, marché unique, libre circulation, Keck, accès au marché, obstacle sérieux ,libre circulation ,Union européenne ,Keck - Abstract
L’arrêt Keck a précisé la notion d’entrave, issue de la jurisprudence Dassonville, tout en évitant, dans le domaine de la libre circulation des marchandises, une limitation excessive des compétences normatives des États membres. Selon cette approche, les réglementations sur les modalités de vente sont présumées compatibles avec l’article 34 TFUE (sauf si discriminatoires, en doit ou en fait), alors que, au terme de la jurisprudence Cassis de Dijon, les règles techniques sont présumées incompatibles, sauf si justifiées par des exigences impératives et proportionnées. Cette contribution cherche à répondre à la question si Keck est l’emblème de la spécificité de la libre circulation des marchandises ou s’il s’agit plutôt d’une solution conçue pour satisfaire à des exigences fondamentales du système juridique de l’Union.
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- 2014
37. Commento dell’art. 355 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea
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-
SPITALERI, FABIO, Antonio Tizzano, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
TFUE – Art. 355 – Trattati – Campo di applicazione territoriale – Modulazione – Regioni ultraperiferiche – PTOM – Gibilterra – Altri casi particolari - Abstract
L’art. 355 TFUE precisa il campo di applicazione territoriale del diritto dell’Unione europea. Esso integra la regola generale desumibile dall’art. 52 TUE, secondo la quale i trattati si applicano a tutti gli spazi che – ai sensi della legislazione nazionale e conformemente alle norme di diritto internazionale – sono ricompresi nella sovranità di uno Stato membro. Più precisamente, l’art. 355 TFUE stabilisce se e in quale misura determinati territori, che appartengono agli Stati membri o che intrattengono con gli Stati membri relazioni particolari, sono sottoposti al diritto dell’Unione. Si tratta di una norma complessa che prende in considerazione situazioni specifiche, disponendo per ciascuna di queste soluzioni differenziate. In altri termini, la norma definisce i limiti entro i quali il diritto dell’Unione si applica in territori, quali le regioni ultraperiferiche, i Paesi e Territori d’Oltremare, i territori (come Gibilterra) di cui uno Stato membro assume la rappresentanza con l’estero e gli altri territori (specificamente individuati) che presentano caratteristiche particolari. Ne risulta un regime assai articolato che prevede un’applicazione ‘‘graduata’’ delle norme dell’Unione nelle diverse zone geografiche considerate.
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- 2014
38. Commento dell’art. 19 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea
- Author
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SPITALERI, FABIO, Antonio Tizzano, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
TFUE – Art. 19 – Base giuridica – Atti di contrasto alle discriminazioni - Abstract
L’art. 19 TFUE costituisce un tassello fondamentale della complessa e articolata disciplina antidiscriminatoria dell’Unione europea. Tale disposizione si caratterizza per l’assenza di un’autonoma portata precettiva, nel senso che non introduce essa stessa una regola generale di eguaglianza né specifici divieti di discriminazione. La norma si limita infatti a istituire una base giuridica che autorizza le istituzioni dell’Unione ad adottare misure di contrasto alle discriminazioni e atti di incentivazione delle politiche degli Stati membri per la lotta alle diseguaglianze. Ricorrendo a questa nuova base giuridica, il Consiglio ha potuto adottare appositi atti volti a combattere contro forme di discriminazione – come quelle basate sulla razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età e l’orientamento sessuale –in origine non considerate nei Trattati istitutivi. Grazie a questa base giuridica, il Consiglio può approvare provvedimenti di contenuto assai ampio, che non devono necessariamente limitarsi alla disciplina di nuovi divieti, ma possono condurre anche alla predisposizione di meccanismi di carattere amministrativo e processuale destinati, più che al divieto delle discriminazioni, alla promozione concreta della parità.
- Published
- 2014
39. Diritto dell'Unione europea : sistema istituzionale, ordinamento, tutela giurisdizionale, competenze
- Author
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Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Schepisi, Cristina, Spitaleri, Fabio, Daniele, Luigi, Amadeo, Stefano, Biagioni, Giacomo, Schepisi, Cristina, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
tutela giurisdizionale ,ordinamento ,Diritto dell'Unione europea ,sistema istituzionale ,competenze - Abstract
Ricorrendo ampiamente alla giurisprudenza della Corte di giustizia, il manuale svolge un percorso descrittivo ancorato a temi classici (le istituzioni, le fonti, l'ordinamento comunitario e i soggetti degli ordinamenti degli Stati membri, il sistema di tutela giurisdizionale, la definizione delle competenze), esaminandoli in una prospettiva attualizzata, che dà conto non soltanto dei risultati raggiunti rispetto al punto di partenza, ma anche dei possibili esiti futuri.
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- 2014
40. Commento dell’art. 52 del Trattato sull'Unione Europea
- Author
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SPITALERI, FABIO, Antonio Tizzano, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Trattati – campo di applicazione territoriale - definizione - Abstract
Il commento riguarda l’art. 52 TUE. Si tratta di una disposizione fondamentale che delimita il campo di applicazione territoriale dei trattati e, di conseguenza, degli atti di diritto derivato dell’Unione europea. Essa stabilisce che, in via di principio, il diritto dell’Unione si applica agli Stati membri, i quali vengono individualmente indicati nella norma secondo le rispettive denominazioni costituzionali. Il riferimento agli Stati membri contenuto nell’art. 52 TUE implica la coincidenza dell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione con la sfera di sovranità degli Stati membri. In altri termini, il campo di applicazione dei Trattati include — anche al di là di una base strettamente territoriale — tutti gli spazi che, in virtù delle disposizioni interne, nonché degli obblighi derivanti dal diritto internazionale, sono soggetti alla sovranità degli Stati membri. Il campo di applicazione territoriale dei trattati può cambiare nel tempo, ampliandosi o restringendosi, a seguito di modifiche riguardanti la membership dell’Unione. D’altra parte, la regola prevista dall’art. 52 TUE rappresenta soltanto una previsione di massima che viene precisata, e talvolta derogata, da diverse disposizioni contenute nel diritto primario e in fonti derivate. La delimitazione del campo di applicazione territoriale dei trattati deriva quindi da una disciplina assai articolata che in numerosi casi, e sotto diversi profili, precisa il suddetto criterio generale o deroga ad esso. L’art. 52 TUE non esclude che, in certi casi e a determinate condizioni, i trattati e il diritto derivato possano esplicare effetti al di fuori del territorio dell’Unione (c.d. applicazione extraterritoriale del diritto dell’Unione europea).
- Published
- 2014
41. Doppia pregiudizialità e concorso di rimedi per la tutela dei diritti fondamentali.
- Author
-
Spitaleri, Fabio
- Abstract
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- 2019
42. Trattamenti preferenziali e azioni positive a favore delle donne: punti fermi e linee di sviluppo della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
- Author
-
SPITALERI, FABIO, RAVO, LINDA MARIA, Fabio Spitaleri, Spitaleri, Fabio, and Ravo, LINDA MARIA
- Subjects
Azioni positive – Corte EDU – Corte di giustizia – Dialogo tra Corti Supreme - Abstract
La coesistenza di approcci tra loro molto diversi conferisce alle pronunce della Corte EDU in tema di azioni positive un tratto marcatamente casistico, che rende difficile la riconduzione a unità dei diversi filoni giurisprudenziali che possono essere rilevati. In tale contesto, il contributo ha tuttavia evidenziato taluni orientamenti e fattori che potrebbero assumere in futuro un peso via via maggiore nella valutazione di questo tipo di misure da parte della Corte di Strasburgo. Un ruolo determinante (e, in prospettiva, ancor più significativo) è stato assunto dalla constatazione di un progressivo aggiornamento delle convinzioni sociali. La giurisprudenza della Corte EDU sembra orientata ad ammettere soltanto misure che risultino coerenti con un modello sociale fondato sulla piena condivisione tra i sessi dei doveri familiari. L’insistenza della giurisprudenza recente su questa nuova dimensione dei rapporti tra i sessi potrebbe condurre in futuro a valutare con maggior attenzione i programmi di azioni positive, compresi – in prospettiva – quelli relativi ai regimi previdenziali, finora giudicati dalla Corte di Strasburgo con un approccio estremamente flessibile. L’indagine ha fatto emergere un ulteriore fattore, di carattere squisitamente giuridico, che ha avuto di recente un qualche peso sulla giurisprudenza della Corte EDU. Si tratta dei precedenti a livello comunitario, che la Corte di Strasburgo ha dimostrato di conoscere e di voler prendere in considerazione. Nel settore delle azioni positive, tale influenza non è risultata finora decisiva. Le pronunce della Corte di giustizia hanno rappresentato, infatti, soltanto uno degli elementi che, assieme ad altri, la Corte EDU ha valutato nella definizione dei propri indirizzi.
- Published
- 2013
43. L’incidenza del diritto dell’Unione europea sul processo amministrativo italiano: il caso della tutela cautelare ante causam
- Author
-
SPITALERI, FABIO, Cristina Schepisi, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
processo amministrativo - tutela cautelare ante causam - tutela giurisdizionale effettiva - Abstract
Il contributo è dedicato alla c.d. tutela cautelare ante causam, vale a dire a quel rimedio processuale che consente agli interessati di chiedere la concessione di provvedimenti provvisori, indipendentemente dalla previa introduzione del giudizio di merito. Questa forma di tutela era sostanzialmente sconosciuta nel processo amministrativo italiano, il quale – come accadeva anche in altri Stati membri – subordinava il giudizio cautelare alla preventiva proposizione del ricorso diretto all’annullamento dell’atto ritenuto illegittimo. E di certo essa non sarebbe stata neppure introdotta – anche perché ritenuta poco utile – in assenza di un vincolo comunitario specifico che imponeva questo tipo di innovazione. Si tratta pertanto di una modifica processuale imputabile all’intervento dell’Unione europea, sia pure in un settore (quello degli appalti) sottoposto a una regolamentazione apposita. L’esclusiva origine comunitaria del rimedio consente allora di desumere, con una certa nitidezza, quali possono essere le dinamiche attraverso le quali strumenti processuali, posti a tutela di diritti stabiliti da fonti dell’Unione, possono insinuarsi in un sistema giuridico nazionale, arricchendo le garanzie che esso prevede. Il contributo evidenzia la portata esatta del vincolo comunitario che ha imposto il rimedio in questione e illustra le dinamiche attraverso le quali esso è stato recepito nell’ordinamento italiano e, infine, esteso a tutela di posizioni soggettive di origine puramente interna.
- Published
- 2013
44. L’eguaglianza alla prova delle azioni positive, Introduzione
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-
Spitaleri, Fabio, Fabio Spitaleri, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Eguaglianza – Azioni positive –Bilanciamento della dimensione formale e sostanziale dell’eguaglianza - Abstract
Per come è stato configurato dall’elaborazione dottrinale, dalla giurisprudenza e dalle rivendicazioni politiche e sociali, il principio di eguaglianza presenta un elevato grado di duttilità, potendo essere modellato – nei diversi sistemi giuridici – in maniera articolata. Alcuni fenomeni sociali mettono alla prova l’elasticità di tale precetto, nel senso che ne rendono difficile l’applicazione e talvolta perfino dubbia l’applicabilità. La tensione maggiore è probabilmente causata da quelle misure, tradizionalmente denominate “azioni positive”, che i legislatori adottano allo scopo di rimuovere gli ostacoli, o di compensare gli svantaggi, che una determinata categoria sociale, ritenuta sfavorita, subisce di fatto nella società. Già dal punto di vista ideologico misure di questo tipo provocano dibattiti molto accesi. In effetti, non sono mancate prese di posizione che bollano di ingiustizia e di illogicità il ricorso a dette misure che, secondo questa opinione, al fine apparente di promuovere l’eguaglianza creerebbero, in realtà, disparità di trattamento ingiustificate (c.d. reverse discrimination). Ovviamente, tale prospettiva è respinta da chi vede nel sostegno alle categorie svantaggiate un modo efficace e concreto per rendere piena ed effettiva l’eguaglianza tra consociati, nonché uno strumento utile per riorientare la società verso un modello plurale. Le tensioni in campo non si limitano tuttavia a confronti di natura ideologica, ma assumono una connotazione che è anche giuridica. In effetti, l’individuazione del fondamento e dei limiti delle azioni positive è questione assai dibattuta che ha trovato solo in parte risposte condivise. Proprio sull’individuazione di tali limiti la giurisprudenza delle Corti costituzionali e delle Corti Supreme è stata a lungo impegnata, sia nel sistema giuridico degli Stati Uniti d’America che negli ordinamenti (interni e sovranazionali) europei. I contributi che compongono il volume si concentrano sulle questioni sociali, giuridiche e filosofiche sollevate dal fenomeno delle azioni positive. Rispetto alle opere che hanno già trattato il tema, il presente lavoro utilizza più chiavi di lettura, tra loro complementari, di tale fenomeno storico, giuridico e sociale.
- Published
- 2013
45. Discrimination on the grounds of age: recent developments in EU Case Law
- Author
-
Spitaleri, Fabio, N. Bodiroga Vukobrat, G. G. Sander, S. Barić, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Diritto dell'Unione europea - Discriminaizoni in base all'età - rapporti di lavoro - Abstract
L'articolo si propone di stabilire se i soggetti discriminati in ragione della loro età rappresentino una minoranza "invisibile" oppure una categoria di persone adeguatamente tutelata dal diritto dell'Unione europea. A tal fine, il lavoro individua le fonti dell'ordinamento comunitario che fissano un divieto di discriminazioni in base all'età ed esamina la giurisprudenza della Corte di giustizia che interpreta tali fonti. L'articolo dimostra che il diritto dell'Unione ha consentito di operare un efficace contrasto a questo tipo di discriminazioni, attraverso un sindacato ben strutturato delle normative nazionali che, in materia di rapporti di lavoro, introducono disparità di trattamento basate sul criterio anagrafico.
- Published
- 2013
46. Commento all’art. 14 CEDU
- Author
-
SPITALERI, FABIO, DOLSO, GIAN PAOLO, S. Bartole, P. De Sena, V. Zagrebelsky, Spitaleri, Fabio, and Dolso, GIAN PAOLO
- Subjects
CEDU - art. 14 - non discriminazione - Abstract
Il contributo riguarda un commento all'art. 14 della Cedu e al Protocollo n. 12 della stessa Convenzione. Muovendo dal dettato testuale della norma in esame, si ricostruisce l'evoluzione della giurisprudenza al riguardo, corredando l'analisi con gli opportuni riferimento dottrinali. Vengono poi passate in rassegna i singoli divieti di discriminazione, alcuni dei quali danno luogo, come la giurisprudenza insegna, ad uno scrutinio particolarmente intenso. Ciò accade soprattutto per le distinzioni sulla base del sesso, dell'orientamento sessuale, della nazionalità, della razza e dell'origine etnica e infine della nascita.
- Published
- 2012
47. I rimedi azionabili dai privati contro il beneficiario di aiuti illegali compatibili: il caso CELF
- Author
-
Spitaleri, Fabio, Schepisi Cristina, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
aiuti illegali - aiuti compatibili - conseguenze per il beneficiario - Abstract
Il sistema comunitario di controllo sugli aiuti di Stato si basa sull’art. 108, paragrafo 3, TFUE (già art. 88, paragrafo 3, CE), il quale, com’è noto, impone agli Stati membri due obblighi precisi: la preventiva notifica alla Commissione degli aiuti progettati, e la sospensione dell’attuazione di questi fino alla decisione della Commissione che ne accerta la compatibilità con il mercato comune (c.d. clausola di sospensione). Se uno Stato membro viola detti obblighi ed attua subito la misura progettata, l’aiuto in questione è considerato illegale. Avendo un contenuto preciso e incondizionato, l’art. 108, paragrafo 3, TFUE gode di efficacia diretta. Il presente contributo si sofferma sul ruolo che i giudici nazionali ricoprono in virtù dell’efficacia diretta di detta clausola ed esamina i rimedi che le giurisdizioni degli Stati membri hanno il potere di adottare, nel caso in cui essa risulti violata. Il lavoro si concentra poi sulle misure che i giudici nazionali possono disporre contro il beneficiario quando l’aiuto illegale viene comunque dichiarato dalla Commissione compatibile con il mercato comune.
- Published
- 2011
48. Eguaglianza e non discriminazione nell’Unione europea: dai singoli divieti al principio generale
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-
Spitaleri, Fabio, Castangia Isabella , Giacomo Biagioni, and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Eguaglianza - Non discriminazione - singoli divieti - principio generale - Abstract
Il contributo è dedicato al principio generale di eguaglianza. Esso espone i passaggi fondamentali della legislazione e della giurisprudenza comunitaria, che hanno portato all’affermazione di tale principio e, in seguito, alla sua codificazione nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. L’esposizione parte dalla premessa – ben nota – che, in origine, i Trattati non contenevano un riconoscimento espresso e generale del principio di eguaglianza, ma specifici divieti di discriminazione, che perseguivano lo scopo fondamentale, ma ben circoscritto, della costruzione del mercato comune (si trattava del divieto di discriminazioni in base alla nazionalità, del divieto di discriminazioni salariali di genere e, infine, del divieto di discriminazioni tra produttori e tra consumatori nell’ambito delle organizzazioni comuni dei mercati agricoli). Ben presto, però, la situazione è decisamente cambiata grazie all’intervento del legislatore comunitario e, soprattutto, al contributo decisivo della giurisprudenza della Corte di giustizia. Anzitutto, a partire dalla fine degli anni sessanta, il legislatore si è preoccupato di completare i divieti di discriminazione previsti dai Trattati attraverso atti di diritto derivato, che ne hanno precisato il contenuto e ampliato notevolmente la portata. Inoltre, avvalendosi della nuova base giuridica introdotta dal Trattato di Amsterdam all’art. 13 TCE (divenuto ora, art. 19 TFUE), a partire dal 1999 il legislatore ha elaborato e poi adottato nuovi atti per il contrasto di forme di discriminazione in origine non considerate dall’ordinamento comunitario. Non c’è dubbio che, da un punto di vista più generale e di sistema, il maggior contributo in materia sia stato apportato dalla Corte di giustizia, la cui giurisprudenza ha spesso anticipato i risultati poi codificati dal legislatore. In effetti, la Corte ha proceduto a una maggior articolazione della nozione di discriminazione, e poi a un’interpretazione estensiva dei divieti esistenti, per giungere, infine, al riconoscimento dell’esistenza di un vero e proprio principio generale di eguaglianza. Il lavoro dimostra che nel sistema giuridico dell’Unione – accanto ai singoli divieti previsti espressamente dai Trattati e dagli atti di diritto derivato – esiste una regola di eguaglianza, non scritta e di autonoma portata generale, che si colloca tra le fonti primarie dell’ordinamento. Il lavoro sostiene altresì la tesi che detto principio generale dispone di efficacia diretta, sia orizzontale che verticale. Tale regola generale trova applicazione in tutte le situazioni che rientrano nel campo di applicazione del diritto dell’Unione. Detta regola è stata da ultimo codificata agli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali.
- Published
- 2011
49. Le discriminazioni alla rovescia nel diritto dell’Unione europea
- Author
-
Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
- Subjects
Discriminazioni alla rovescia - Situazioni puramente interne - Principio d'eguaglianza - Abstract
Una delle finalità ultime dell’integrazione europea è rappresentata dalla creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, nel quale è assicurata la libera circolazione delle persone e sono vietate le discriminazioni. Paradossalmente, il riconoscimento dei diritti di mobilità ai cittadini che si spostano sul mercato comune può produrre situazioni di svantaggio per coloro che operano, invece, nell’ambito di un singolo Stato membro. Le disposizioni nazionali che quei diritti comprimono non sono infatti applicabili agli operatori comunitari, mentre conservano la loro portata restrittiva nei confronti delle situazioni interne. Nell’esperienza comunitaria, tale fenomeno prende il nome di discriminazioni alla rovescia. Né l’ordinamento comunitario, né quello nazionale creano consapevolmente questo tipo di situazioni. Eppure, sovrapponendosi, i due sistemi giuridici determinano insidiose diseguaglianze. Il volume muove dalla tesi che la rimozione di questo tipo di discriminazioni passa attraverso un’applicazione mirata del principio generale di eguaglianza, accompagnata da un’opportuna collaborazione tra la Corte di giustizia, i legislatori e i giudici nazionali. Il controllo giurisdizionale operato dalla nostra Corte costituzionale in questo ambito rappresenta un modello importante, che potrebbe consentire la censura di diverse discriminazioni provocate dall’impatto del diritto dell’Unione sull’ordinamento interno.
- Published
- 2010
50. Recenti sviluppi in materia di private enforcement delle norme sugli aiuti di Stato: i casi CELF e Wienstrom
- Author
-
Spitaleri, Fabio and Spitaleri, Fabio
- Subjects
aiuti di stato - violazione dell'obbligo di notifica - conseguenze - Abstract
Il contributo intende precisare il ruolo che il giudice nazionale ricopre nel sistema comunitario di controllo degli aiuti di Stato, in particolare quando uno Stato membro viola gli obblighi, previsti dall’art. 108, par. 3, TFUE, di preventiva notifica e di sospensione dei progetti di aiuto. Il lavoro si sofferma sulla natura dell’intervento dei giudici nazionali e indica gli strumenti che i privati possono azionare per contestare la violazione dei suddetti obblighi. L’articolo si concentra sui poteri riconosciuti al giudice nazionale nel caso in cui un aiuto – pur erogato senza osservare la clausola di sospensione – sia stato poi giudicato dalla Commissione compatibile con il mercato comune. L’orientamento che non ritiene necessario, in tal caso, il recupero integrale dell’aiuto viene considerato, in questo lavoro, innovativo rispetto alla precedente giurisprudenza, ma comunque coerente con i principi generali del sistema di controllo sugli aiuti di Stato. L’articolo dimostra che la soluzione che prescrive di recuperare una parte soltanto dell’aiuto (quella corrispondente agli interessi indebitamente goduti nel periodo dell’illegalità) risulta equilibrata e capace di bilanciare l’esigenza di riconoscere al giudice nazionale adeguati strumenti per la tutela dei singoli con la necessità di preservare l’utilità delle decisioni definitive della Commissione che dichiarano tali aiuti compatibili con il mercato comune.
- Published
- 2010
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