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Il saggio descrive le principali caratteristiche della storia linguistica dagli emigranti italiani all'estero, con particolare attenzione all'uso dell'italiano e dei dialetti e all'importanza della lingua come elemento fondativo nella costruzione di una nuova identità individuale e collettiva delle comunità italiane all'estero (comunità derivate).

Come il cinema racconta il docente di italiano e come la lingua viene rappresentata.

Come la comunità italiana di Montreal ha vissuto in tempo di pantemia.

Il caso del Piccolo Festival delle Spartenze come buona prassi di turismo delle radici.

Storia dell'emigrazione nella provincia di Cosenza

Attraverso l'analisi dettagliata di alcune scene, il saggio descrive l'evoluzione artistica e linguistica del comico napoletano che da un idioletto napoletano criptico passa all'uso di un italiano regionale comprensibile ad una platea più vasta.

Il saggio è dedicato al modo in cui il cinema italiano e soprattutto quello americano hanno raccontato la nostra emigrazione; dà conto dei pregiudizi sugli emigranti italiani che il cinema americano ha raccolto, alimentato e costruito.

L’utilizzo della scrittura poetica può essere anche un valido strumento taumaturgico a stati emotivi/cognitivi, per un percorso trasformativo interiore, indirizzato verso il benessere individuale. Officina poetica è un libro-progetto di poetry therapy (poesia-terapia), che indaga e pratica l’intreccio tra linguaggio artistico e ricerca della consapevolezza. Ogni poesia presente nella raccolta racconta un’emozione, legata a simboli importanti del nostro mondo interiore, che guida la mente e il cuore verso un cammino catartico di bellezza. Una narrazione dell’anima che apre le porte a nuove possibilità, imprigionate nella trama della nostra coscienza.

Studio sulla natura orale, popolare e dialettale del teatro in Calabria sino a metà del Novecento.

Il saggio indaga il coccoliate, la lingua mista parlata dagli emigranti di prima generazione in Argentina e Uruguay fra Otto e Novecento. Tale lingua, frutto del contatto fra i tanti dialetti italiani e lo spagnolo d'Argentina, ha dato origine ad uno dei personaggi più famosi del teatro comico argentino (Cocoliche) ed è anche la lingua usata da autori oriundi contemporanei.

Studio sulla natura orale, popolare e dialettale del teatro in Calabria e nelle comunità emigrate

Il saggio descrive le ragioni peculiari ("sentimentali") che spingono oggi i giovani a scegliere l'Argentina come terra verso la quale emigrare

Resoconto della nona edizione della Festival del Film di Roma

Parlato filmico e linguaggio non verbale, malinconia e ironia nell'opera di Massimo Troisi

Come i mezzi propri del cinema determinano la rappresentazione dei sacerdoti

Come il cinema ha rappresentato i sacerdoti nel corso degli anni.

Il legame profondo dei contadini calabresi con la terra anche se è una terra aspra, difficile da coltivare. Del resto, il fallimento della Riforma agraria ha portato molti calabresi ad emigrare.

Introduzione al linguaggio filmico

Un lettura filmologica degli anni di piombo.

Presentazione di uno dei maestri della commedia italiana

Attraverso una comicità estrema giocata ai confini del comprensibile, Troisi mette in scena una vera e propria sfida all'industria del cinema, una dichiarazione di non omologazione: questo il punto di partenza scelto dall'autore per sondare i processi creativi e comunicativi del regista di "Ricomincio da tre". Lo studio parte dall'analisi dettagliata di quattordici scene attraverso le quali si indaga l'articolato mondo dei codici espressivi adottati da Troisi nei suoi film: dall'italiano al dialetto, dai silenzi alle pause, fino al codice mimico-gestuale e prossemico. Una sorta di laboratorio sulle forme, i procedimenti e le tecniche attoriali di Troisi nel suo "farsi" comico.