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Gli attuali contesti sociali e di mercato pongono ormai crescente attenzione alla sostenibilità dei modelli di sviluppo economico e finanziario delle imprese. Gli squilibri ambientali, generati soprattutto dai cambiamenti climatici e dall’eccessivo utilizzo delle risorse, pongono l'attenzione sull'importanza che le imprese assumano comportamenti virtuosi, basati sui cosiddetti criteri ESG (Environment, Social and Governance), idonei a generare vantaggi ambientali, sociali ed economici per la collettività e, ovviamente, interconnessi con il conseguimento di performance aziendali e reputazione positive dell’impresa. In questo contesto, il lavoro illustra l'importanza degli strumenti finanziari nella promozione della sostenibilità ambientale, quali i Green Bonds, e li individua quali possibili leve per il rafforzamento del contrasto ai cambiamenti climatici nel settore agricolo. Come noto, si tratta di titoli di debito vincolati al sostegno di progetti aziendali con effetti positivi sull’ambiente, finalizzati a incentivare e promuovere sempre di più sul mercato la transizione di capitali di finanziamento verso modelli economici sostenibili. Secondo la letteratura, tra i principali obiettivi sostenibili perseguiti dal mercato dei Green Bonds vi sono, infatti: efficienza energetica, energia da fonti pulite, uso sostenibile dei terreni, gestione dei rifiuti. I settori globalmente finanziati rientrano nelle seguenti macro-aree: trasporti, energia, acqua, infrastrutture e industrie, rifiuti e agricoltura. Proprio su quest’ultimo settore si è concentrata la nostra attenzione; settore caratterizzato dalla più scarsa emissione di obbligazioni verdi. Per soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo, l’agricoltura ha causato ingenti danni sull’ambiente in termini di crescente sfruttamento del suolo (Land Use), di eccessivo utilizzo di risorse idriche, d’inquinamento delle acque sotterranee e di emissioni di gas serra, principali responsabili del riscaldamento globale. Quest’ultimo rappresenta una delle sfide ambientali, sociali ed economiche più importanti che il nostro secolo si trova ad affrontare e può essere considerato come il fine ultimo dei progetti sostenibili finanziati con l’emissione di Green Bonds. L'analisi infatti sottolinea l’influenza delle emissioni antropogeniche delle attività agricole sul cambiamento climatico globale ed evidenzia l’importanza di incrementare gli investimenti in progetti di decarbonizzazione del settore, quale ulteriore leva per riuscire a raggiungere gli obiettivi dei principali accordi sul clima. Se si ci concentra sui GBs, attualmente, solo l’1% del valore globale di tali emissioni appartiene ad agricoltura e silvicoltura, i quali rappresentano i settori economici in assoluto meno influenti. A valle dell'analisi condotta, il lavoro identifica i possibili limiti dello stato dell'arte e illustra alcuni possibili indicazioni di policy e managerial

Purpose: The topic of gender diversity is assuming greater importance not only for regulatory reasons. In credit cooperative field, the presence of a gender diversity can qualify among the mutual aims and social sector should pursue. With reference to cooperative banks, the work aims to verify whether board gender diversity increases the creation of value for stakeholders, in terms of stakeholders global value added (shareholders, employees, customers, regulators, community and external environment). Design/methodology/approach – We propose an econometric approach based on OLS regression model; the econometric model adopted to test our research hypothesis take into account three dependent variables in order to measure the amount and the distribution of value created by each cooperative bank, like Global Value Added Index, HHI Index and GINI Index. Regarding the regressors in order to express the bank governance profile, the choice of variables is based on the results of the studies relating to bank governance-performance. Our model takes also into account other macro-economic control regressors. The model is tested on a sample of Italian cooperative banks. Originality/value – Previous studies on board gender diversity in cooperative banks are particularly limited as a result of limited information and opacity of this field. The existing studies are limited to analyses of the effects on performance of the separation between ownership and control or of the corporate and governance structures, neglecting the dynamics of gender diversity; recently, some authors have investigated the relationship between the composition of loan portfolios and the structure and membership of the boards of cooperative banks in Spain, without however considering the board gender diversity. Our work allows you to expand the knowledge on the issue of governance of cooperative banks. Our study proposes some indicators to assess the social and mutual performance of cooperative banks; it puts in evidence if board gender diversity may improve the amount and also the equity distribution of the value creation process to stakeholders' cooperative banks. Practical implications – The outcomes of the paper may indicate possible best practices with respect to bank governance in bad economic times. So the gender diversity in board cooperative bank may contribute to support better business performance and, specifically, the bank’s ability to create and distribute finance customers characterized by a lower credit risk. Based on these results, some managerial implications are proposed.

Il presente lavoro si propone di verificare e misurare, nell’ambito del settore delle Banche di Credito Cooperativo, il legame esistente tra gli aspetti di corporate governance, qui intesa come Consiglio di Amministrazione e lo sviluppo sostenibile del territorio di riferimento. Il presente lavoro è strutturato come segue: nel Paragrafo 1 viene illustrata una rassegna degli studi sulla governance, sullo sviluppo locale e sulla relazione tra questi due fattori; nel Paragrafo 2 si descrive la metodologia e il modello econometrico, con le diverse variabili indipendenti e di con- trollo e dipendenti; il Paragrafo 3 descrive il campione e i dati utilizzati nelle stime econometriche; il Paragrafo 4 espone e discute i risultati del modello, mentre il Paragrafo 5 riporta le conclusioni, i limiti e le implicazioni della ricerca.

The effects of the crisis have occurred to a lesser extent on the loan portfolio of cooperative banks. The paper aims to explain whether and to what extent the characteristics of cooperative banking governance have contributed to this result. Along with traditional measures of corporate governance, the empirical analysis suggests some proxies of peer monitoring effect, typically present in the cooperative banking model. The results of the analysis, conducted on a sample of 45 Italian cooperative banks in the period 2007-2009, show that the governance arrangements contribute to support better business performance and, specifically, the bank’s ability to finance customers characterized by a lower credit risk. Based on these results, some managerial implications are proposed.

This paper aims to analyze the effectiveness of the board monitoring$\backslash$nrole on specific loan portfolio quality measures in banks (default$\backslash$nrate, recovery rate and provisioning rate). We use a sample comprises$\backslash$na totality of Italian-based banks, listed at Borsa Italiana SpA in$\backslash$n2006-2008 and a number of accounting proxies to express the loan$\backslash$nportfolio quality of a bank. The results of the analysis show an$\backslash$noverall weakness of the board role (expressed by Independents and$\backslash$nAudit Committee on board) in monitoring loan portfolio quality of$\backslash$nthe bank, with the subsequent damage of the interests of stakeholders.$\backslash$nA positive contribution of board monitoring, even if partial, is$\backslash$nhighlighted in two cases: Independents seems improve recovery rate,$\backslash$nwhile the Audit committee enhances provisioning rate in banks. With$\backslash$nreference to default rate, a total negative effect of board monitoring$\backslash$nis reported. On the base of implications are proposed. these results,$\backslash$nsome managerial

Geographical and Product Diversification during Instability Financial Period: Good or Bad for Banks?