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Nel presente articolo si cerca d'intendere l'interpretazione spaventiana della Scienza della logica come lettura che cerca di tradurre i concetti in figure

L'azione del ministro degli Esteri del quarto governo Giolitti, il marchese di San Giuliano, azione vista atraverso il suo retroterra culturale e politico, e dell'apparato diplomatico italiano ai fini del conquista della Libia, studiata tramite i documenti diplomatici italiani, francesi, inglesi, tedeschi austriaci, gli atti parlamentari e la storiografia sull'argomento.

Sulla base delle carte dell'Archivio di Stato di Trieste e dell’Istituto storico della Resistenza di Trieste, il saggio ricostruisce le posizioni del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico triestini di fronte alla «questione adriatica» e al dramma dell’esodo istriano-dalmata: il primo contrario alla retorica nazionalista della «frontiera», all’omologazione alla propaganda del Movimento Sociale Italiano e quindi a ogni ipotesi di cartelli elettorali di forze filo-italiane comprensivi dei neofascisti; il secondo, erede della socialdemocrazia italo-tedesca del periodo asburgico, attento al problema del riconoscimento dei diritti delle minoranze etno-linguistiche.

Il saggio ricostruisce le fasi iniziali della rifondazione del sistema politico della Germania occidentale. Attraverso l'impiego di fonti archivistiche, a stampa e della letteratura secondaria, dopo aver delineato le modalità di ricostruzione del sistema politico guidato dalle forze alleate nella zona occidentale di occupazione, il saggio ricostruisce il contesto e il clima della prima campagne elettorale del 1949 nella zona occidentale.