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The aim of the paper is to contribute to the study of the determinants of the internal mobility of people. To study the determinants of internal migration, we introduce a new explanatory variable, i.e. technical efficiency of Local Labour Market Areas. This variable is particularly relevant, as it allows us to summarize the entrepreneurial capacity connected to the cultural and social context of an area. Our results, for the case of Italy, suggest that technical efficiency contributes greatly to explaining internal migratory flows and the various patterns of migration among different groups of individuals. By looking more specifically at different groups of individuals, we also uncover important differences between natives and foreigners and among different age-groups.

Il lavoro intende offrire un contributo all'analisi dei flussi migratori in Italia, concentrando l'attenzione sugli immigrati tunisini. L'obiettivo è quello di comprendere i movimenti all'interno del territorio italiano nel periodo 1991-2012, utilizzando approcci metodologici e scale di osservazioni differenti. L'integrazione di tre livelli di analisi consente di disporre di una visione ad ingrandimenti diversi, aprendo la strada per una riflessione più ampia sul ruolo delle varie fonti statistiche e sugli effetti potenziali di una loro integrazione.

Sulla base di un'indagine diretta presso un campione rappresentativo di imprese esportatrici e non esportatrici, si procede a una stima dei differenziali di produttività e a un confronto relativo a variabili economiche e relazioni fra imprese esportatrici, imprese non esportatrici e imprese potenzialmente esportatrici

Il contributo affronta la questione della relazione tra il rilascio del permesso di soggiorno al migrante e il requisito della effettiva convivenza, in ambito nazionale e comunitario, nel complesso bilanciamento degli interessi tra la tutela della collettività, da un lato, e della vita familiare del singolo migrante, dall’altro.

Il lavoro ricostruisce l'evoluzione giurisprudenziale più recente in materia di status dei migranti extra-comunitari nelle coppie di fatto, evidenziando, attraverso l'analisi della normativa rilevante e delle varie soluzioni ermeneutiche offerte dalle Corti nazionali e dalla CEDU, alcune aporie tra diritto europeo e diritto italiano.

Il contributo affronta la questione dell'irretroattività della legge relativamente al c.d. 'decreto sicurezza' attraverso l'analisi della recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione sul tema. Evidenziando il carattere di diritto umano fondamentale proprio dell'istituto della protezione internazionale, si sottolinea la sua natura di diritto soggettivo e, dunque, la necessità - avvertita sia a livello costituzionale, sia comunitario - che esso sia salvaguardato sin dal primo momento della sua richiesta, a prescindere da successive modificazioni in itinere della legislazione relativa.