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This article describes the supervision experience of a group-analytic therapy for psychotic patients from 2000 to 2003 at the mental health centre of Carpi, Modena, Italy. The experience of supervision is presented here in its main aspects and as a tool to promote a so called reflective function of the couple supervisor- supervisee. The reflective function is described in its meaning of com-prehension from (the Latin word com-prehendere, to acquire knowledge and also to hold into affection), referring to an on going process of mutual exchange and understanding between supervisor and supervisee. According to our hypothesis the reflective function that develops inside the supervision process mirrors the reflective function of the therapeutic work and in this context research can play a stimulating role. In this paper we will make some considerations about the supervision and we will describe an attempt to combine classical supervision to evaluation work. Supervision is considered as a transgenerational transmission, where both supervisor and supervisee participate in an exchange that takes place between transmission of culture and innovation. Supervision reflective function training process transgenerational process and meter of time.

Questo volume propone una riflessione approfondita sul ruolo della comunità terapeutica e, attraverso la descrizione di diversi casi di successo, fornisce una serie di strumenti e modelli di intervento utili per tutti quei professionisti che operano nel campo del recupero di persone con difficoltà mentali e problemi di devianza. Le comunità terapeutiche hanno assunto una sempre maggiore importanza per il ruolo che svolgono nel trattamento della sofferenza mentale. Dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi, infatti, si è posto il problema non solo della cura, ma anche dell' inserimento sociale delle persone affette da gravi disturbi psichici

Il seguente articolo riguarda un'esperienza di gruppo realizzata all'interno della casa cirscondariale di Forlì con l'obiettivo di fornire supporto ai detenuti nella delicata fase dell'inserimento in carcere. Il percorso di gruppo, definito gruppo dei nuovi giunti," è stato realizzato a partire dal 30 Novembre 2003 ed è stato valutato confrontando un anno di applicazione del progetto (30 nov 2003/ 29 Novembre 2004) con un periodo senza, di tempo corrispondente (30 Novembre 2002/ 29 Novembre 2003), prendendo in considerazione i dati di autolesionismo e i provvedimenti disciplinari a carico dei detenuti nel primo mese di permanenza in carcere. In questa sede viena descritta l'esperienza nelle sue caratteristiche principali e vengono presentati i risultati emersi dal lavoro di valutazione effettuato.