158 results on '"Pubblico ministero"'
Search Results
2. La consulenza tecnica in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro.
- Author
-
Pacileo, Vincenzo
- Published
- 2020
3. Soggetti necessari
- Author
-
Buzzelli, S, Casiraghi, R, Cassibba, F, Ubertis, G, Zacchè, F, Casiraghi, Roberta, casiraghi r (ORCID:0000-0002-7419-6830), Buzzelli, S, Casiraghi, R, Cassibba, F, Ubertis, G, Zacchè, F, Casiraghi, Roberta, and casiraghi r (ORCID:0000-0002-7419-6830)
- Abstract
Il contributo analizza la disciplina dedicata ai soggetti processuali necessari
- Published
- 2023
4. Commento all'art. 53 c.p.p.
- Author
-
A. Giarda - G. Spangher, Mancuso, Enrico Maria, Enrico Maria Mancuso (ORCID:0000-0002-8519-4945), A. Giarda - G. Spangher, Mancuso, Enrico Maria, and Enrico Maria Mancuso (ORCID:0000-0002-8519-4945)
- Abstract
italiano
- Published
- 2023
5. Il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa
- Author
-
Ferri, Giampietro
- Subjects
pubblico ministero ,giudici ,funzioni giudicanti ,funzioni requirenti ,magistrati, giudici, pubblico ministero, funzioni giudicanti, funzioni requirenti, passaggio di funzioni ,passaggio di funzioni ,magistrati - Published
- 2023
6. Commento all'art. 53 c.p.p
- Author
-
Mancuso, Enrico Maria
- Subjects
pubblico ministero ,Settore IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE - Published
- 2023
7. Quando perseguire. Aspetti costituzionali delle scelte sui criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale
- Author
-
Catalano, Stefano
- Subjects
forma di governo ,pubblico ministero ,Azione penale, pubblico ministero, principio di uguaglianza, forma di governo ,Azione penale ,principio di uguaglianza - Published
- 2023
8. Soggetti necessari
- Author
-
Casiraghi, Roberta
- Subjects
giudice ,pubblico ministero ,imputato ,difensore ,Settore IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE ,Soggetti del processo penale - Published
- 2023
9. Commento agli artt. 50-59 c.p.p
- Author
-
Cabiale, Andrea
- Subjects
pubblico ministero, polizia giudiziaria ,pubblico ministero ,polizia giudiziaria - Published
- 2023
10. PERCEPCIJA STRUČNJAKA O SVRSISHODNOSTI SUSTAVA MALOLJETNIČKOG PRAVOSUĐA.
- Author
-
Mandić, Sabina, Hundrić, Dora Dodig, Ricijaš, Neven, and Kuharić, Mirta
- Abstract
Copyright of Collected Papers of the Law Faculty of the University of Rijeka / Zbornik Pravnog Fakulteta Sveučilišta u Rijeci is the property of Pravni fakultet Sveucilista u Rijeci and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
- Published
- 2018
- Full Text
- View/download PDF
11. Notificazioni al pubblico ministero – Corte cost., n. 96 del 2022
- Author
-
Capitta, A, Capitta, AM, Capitta, A, and Capitta, AM
- Published
- 2022
12. Dal soft law all'hard law: il caso dei criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale
- Author
-
Catalano, Stefano
- Subjects
azione penale, criteri priorità, pubblico ministero, ordinamento giudiziario ,pubblico ministero ,ordinamento giudiziario ,azione penale ,criteri priorità - Published
- 2022
13. Metamorfosi dell'appello: considerazioni sull'abolizione del gravame del pubblico ministero
- Author
-
Ciampi, Stefano and Ciampi, Stefano
- Subjects
Appello penale ,Corte costituzionale ,pubblico ministero ,riforma Orlando ,principio di parità delle parti ,riforma Cartabia ,Commissione Lattanzi ,riforma Pecorella ,modello accusatorio - Abstract
La Commissione Lattanzi ha teorizzato l'abolizione dell'appello del pubblico ministero e della parte civile, con l'effetto di trasformare il gravame in una prerogativa dell'imputato. Nonostante il Governo abbia lasciato quel disegno fuori dall'orizzonte della "riforma Cartabia", l'interrogativo circa l'ortodossia della proposta conserva interesse e impone di misurarsi con diversi paradigmi metaprimari, costituzionali e convenzionali. In particolare, il principio di parità delle parti, arbitro degli scrutini condotti a valle delle "riforme Pecorella e Orlando", suggerisce di correggere il tiro della Commissione, rivedendo al ribasso anche le chance reattive dell'imputato, al fine di riequilibrare le perdite patite dall'organo d'accusa. Il risultato è una profonda metamorfosi dell'appello, la cui traduzione in atto richiederebbe la contestualizzazione all'interno di una riforma complessiva del procedimento penale, orientata ad attuare fino in fondo i canoni del modello accusatorio: irrinunciabile premessa, questa, per poter ragionare dell'appello in termini di eccezionalità.
- Published
- 2022
14. Dalla riforma dei tabulati a nuovi modelli di integrazione fra diritti di difesa e tutela della privacy
- Author
-
Giulia Lasagni and Giulia Lasagni
- Subjects
pubblico ministero ,riforma dei tabulati ,indagini penali ,tabulati ,Garante dei dati personali ,privacy ,metadati - Abstract
Il nuovo regime di acquisizione dei tabulati ha introdotto cambiamenti significativi nella disciplina italiana. In particolare, l’intervento normativo ha consentito un maggiore allineamento con gli standard di tutela definiti a livello europeo. Ci si riferisce, soprattutto, alla prevedibilità dei casi in cui la misura può essere richiesta ed allo spostamento della competenza in capo al giudice procedente. La riforma in oggetto, però, solleva anche diversi interrogativi relativi all’acquisizione dei dati a fini di accertamento e repressione dei reati, che non trovano ancora un inquadramento chiaro nel nostro ordinamento. L’articolo, dopo aver brevemente delineato il primo profilo, si sofferma su alcune di queste lacune, prestando specifica attenzione al mancato coordinamento fra violazioni della normativa processuale e del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali. In tale contesto, si evidenzia una possibile soluzione, emergente proprio dalla riforma dei tabulati e che vede al suo centro, con un ruolo potenzialmente innovativo, il Garante per la protezione dei dati personali. The new regime for the acquisition of traffic data has introduced significant changes in the Italian regulation. In particular, the statutory intervention has allowed a greater alignment with the protection standards defined at the European level. We refer, above all, to the foreseeability of the cases in which the investigative measure can be requested and to the shifting of jurisdiction to the judge (rather than to the prosecutor). The reform in question, however, also raises several issues concerning the acquisition of data for the purpose of investigating and prosecuting crimes, which are not yet clearly framed in our legal system. The article, after briefly outlining the first profile, dwells on some of these gaps, paying specific attention to the lack of coordination between breaches of criminal procedure law and the right to privacy and protection of personal data. In this context, a possible solution is highlighted, emerging precisely from the recent legislative reform, which has the Data Protection Supervisor Authority at its centre, with a potentially innovative role
- Published
- 2022
15. Notificazioni al pubblico ministero – Corte cost., n. 96 del 2022
- Author
-
Capitta, AM and Capitta, A
- Subjects
Processo penale ,Notificazioni ,Pubblico ministero ,IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE - Published
- 2022
16. ODREĐENA SPORNA PITANJA U VEZI S ČLANKOM 186.A ZAKONA O PARNIČNOM POSTUPKU (U TEORIJI I PRAKSI).
- Author
-
Nakić, Jakob
- Abstract
Copyright of Collected Papers of the Law Faculty of the University of Rijeka / Zbornik Pravnog Fakulteta Sveučilišta u Rijeci is the property of Pravni fakultet Sveucilista u Rijeci and its content may not be copied or emailed to multiple sites or posted to a listserv without the copyright holder's express written permission. However, users may print, download, or email articles for individual use. This abstract may be abridged. No warranty is given about the accuracy of the copy. Users should refer to the original published version of the material for the full abstract. (Copyright applies to all Abstracts.)
- Published
- 2016
17. Tempo dell’azione e tempo del processo. Una proposta per garantire la ragionevole durata delle indagini preliminari
- Author
-
Tavassi, L, Ludovica Tavassi, Tavassi, L, and Ludovica Tavassi
- Abstract
Il contingentamento della tempistica delle indagini preliminari presidia non soltanto l’effettività del diritto di difesa, ma anche la possibilità che le evidenze necessarie per decidere della colpevolezza di un individuo si formino secondo le modalità del giusto processo. È necessario allora che l’inosservanza dei limiti di durata della fase possa essere “sanzionato”, anche su istanza della difesa, dal giudice per le indagini preliminari con un provvedimento di archiviazione., Thetime limit of the preliminary investigations not only protect the effectiveness’right of defense, but also the possibility that the evidence necessary to decide on the guiltiness is formed according to the due process rules. It is therefore necessary that the exceeding limits of the phase can be “sanctioned”, even on defense request, by a dismissal pronounced by the judge.
- Published
- 2021
18. Tempo dell’azione e tempo del processo. Una proposta per garantire la ragionevole durata delle indagini preliminari
- Author
-
Ludovica Tavassi and Tavassi, L
- Subjects
Prescrizione ,pubblico ministero ,Ragionevole durata ,cause di improcedibilità ,indagini preliminari ,querela ,IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE - Abstract
Il contingentamento della tempistica delle indagini preliminari presidia non soltanto l’effettività del diritto di difesa, ma anche la possibilità che le evidenze necessarie per decidere della colpevolezza di un individuo si formino secondo le modalità del giusto processo. È necessario allora che l’inosservanza dei limiti di durata della fase possa essere “sanzionato”, anche su istanza della difesa, dal giudice per le indagini preliminari con un provvedimento di archiviazione. Thetime limit of the preliminary investigations not only protect the effectiveness’right of defense, but also the possibility that the evidence necessary to decide on the guiltiness is formed according to the due process rules. It is therefore necessary that the exceeding limits of the phase can be “sanctioned”, even on defense request, by a dismissal pronounced by the judge.
- Published
- 2021
19. La disciplina costituzionale. Il pubblico ministero e l'obbligatorietà dell'azione. Il rapporto tra magistratura e polizia giudiziaria
- Author
-
Cesari, Claudia
- Subjects
polizia giudiziaria ,Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale ,Pubblico ministero ,Pubblico ministero,polizia giudiziaria, azione penale ,azione penale - Published
- 2021
20. Il ruolo del Pubblico ministero nei giudizi dinanzi alle Sezioni Riunite
- Author
-
Bottino, G.
- Subjects
Settore IUS/10 - Diritto Amministrativo ,Pubblico Ministero ,Corte dei Conti - Published
- 2021
21. Sull'appello incidentale quale prerogativa dell'imputato
- Author
-
Stefano Ciampi and Ciampi, Stefano
- Subjects
pubblico ministero ,imputato ,reformatio in peius ,appello incidentale ,impugnazioni - Abstract
Se, nel 1988, l'appello incidentale portava ancora le "stimmate impresse all'atto della sua comparsa nello scenario processuale italiano", quando (era il 1930) la legittimazione esclusiva del pubblico ministero ne faceva un pezzo da teratologia processuale, il d.lgs. n. 11 del 2018 ha compiuto l'azione di rottura che, con l'entrata in vigore del nuovo codice, era mancata. L'ultima manovra non ha semplicemente modificato la disciplina codicistica dell'istituto; ne ha sovvertito, bensì, la ratio e la funzione, sgomberando il campo dalle interferenze che esso pativa sin dalla primogenitura. Tale rivolgimento sconsiglia di avvicinare la riforma con un approccio metodologico che, di default, recepisca e mutui le soluzioni ermeneutiche prevalenti sotto l'usbergo del testo abrogato, configurando come eccezione il loro superamento; suggerisce, invece, di fare il contrario, perché le coordinate di riferimento tradizionali sono state cancellate e, per certi aspetti, hanno fatto spazio alle loro antitesi.
- Published
- 2021
22. Il processo penale. La verifica dell’accusa
- Author
-
Ubertis, Giulio, ubertis (ORCID:0000-0003-0340-8143), Ubertis, Giulio, and ubertis (ORCID:0000-0003-0340-8143)
- Abstract
La relazione tra verità e giustizia, i limiti del potere nell’amministrazione della giustizia penale, i requisiti del giusto processo, i poteri di giudice e parti, i soggetti processuali, le prove, la tutela della libertà personale, i procedimenti penali dall’inizio delle indagini alla sentenza irrevocabile per verificare un’accusa elevata nei confronti di una persona presunta innocente fino alla condanna definitiva e titolare dell’inviolabile diritto di difesa: sono i principali temi della procedura penale, “diritto costituzionale applicato”, affrontati nel volume.
- Published
- 2020
23. Sistema di procedura penale, II, Persone, strumenti, riti
- Author
-
Ubertis, Giulio (ORCID:0000-0003-0340-8143), Ubertis, Giulio, Ubertis, Giulio (ORCID:0000-0003-0340-8143), and Ubertis, Giulio
- Abstract
Il volume completa l’opera iniziata con il volume primo dedicato ai principi generali e offre ora una disamina ricostruttiva dell’intera materia processuale penale. È quindi presentato l’insieme delle disposizioni vigenti, ma ne sono contemporaneamente evidenziati i profili teorico-generali e logico-sistematici unitamente alle sottostanti scelte valoriali, con continua attenzione alle prescrizioni costituzionali e ai vincoli internazionali, soprattutto se di derivazione eurounitaria o concernenti i diritti fondamentali.
- Published
- 2020
24. Quadro costituzionale e nuove forme di captazione
- Author
-
Agosta, Stefano
- Subjects
dignità della persona ,pubblico ministero ,intercettazioni ,intercettazioni, pubblico ministero, art. 14 Cost., art. 15 Cost., bilanciamento, privacy, dignità della persona ,art. 15 Cost ,bilanciamento ,privacy ,art. 14 Cost - Published
- 2020
25. Sistema di procedura penale, II, Persone, strumenti, riti
- Author
-
Ubertis, Giulio
- Subjects
Estradizione ,Indagini preliminari ,Prova ,Giudice ,Imputato ,Preliminary investigations ,Patteggiamento ,Res iudicata ,Extradition ,Trial ,Plea bargaining ,Settore IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE ,Accused ,Invalidit ,Procedimento minorile ,Challenges ,Summary trial ,Giudizio ,Invalidity ,Personal freedom ,Evidence ,Pubblico ministero ,Public prosecutor ,Impugnazioni ,Giudizio abbreviato ,Giudicato ,Libertà personale ,Judge ,Juvenile proceedings - Published
- 2020
26. Il p.m. e l'obbligatorietà dell'azione-Il rapporto tra magistratura e polizia giudiziaria
- Author
-
Cesari, C.
- Subjects
polizia giudiziaria ,pubblico ministero ,azione penale, polizia giudiziaria, pubblico ministero ,Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale ,azione penale - Published
- 2020
27. Determinazione della competenza e individuazione dell'ufficio di procura
- Author
-
Baccari, GIAN MARCO
- Subjects
Competenza, giudice, pubblico ministero ,Competenza ,giudice ,pubblico ministero - Published
- 2020
28. La ragionevole inappellabilità delle condanne per il pubblico ministero
- Author
-
Aiuti, V
- Subjects
condanne ,pubblico ministero ,appellabilità ,riforma orlando - Published
- 2020
29. La Corte di Giustizia UE interviene sulla separazione delle carriere
- Author
-
Sammarco, Pieremilio
- Subjects
Corte di Giustizia UE ,separazione carriere ,pubblico ministero ,magistratura ,Settore IUS/02 - Diritto Privato Comparato - Published
- 2019
30. L'onere della prova nel processo penale
- Author
-
TAVASSI, LUDOVICA, Tavassi, L, and MAZZA, OLIVIERO
- Subjects
prosecute ,giudice ,prova ,pubblico ministero ,judge ,proof ,azione ,evidential burden ,IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE ,Onere della prova - Abstract
La tesi si è occupata dell’analisi dei risvolti processuali dell’onere della prova all’interno degli accertamenti giurisdizionali di parte. Per analizzare compiutamente il tema, l’impianto dell’elaborato è stato articolato in tre capitoli. Nel primo, partendo dalla considerazione delle teorie generali in ordine alle situazioni giuridiche soggettive e alle modalità deontiche, si è proteso per quelle posizioni dottrinali che, negando un’autonoma identità giuridica alla figura di onere, hanno ritenuto opportuno configurarlo come un elemento di struttura delle fattispecie complesse di potere. Nel secondo capitolo, lungo un’osservazione più specificamente calata nelle dinamiche processuali, si è proceduto ad osservare come l’onere della prova acquisti un ruolo centrale nelle verifiche cognitive laddove, per un verso, esso descrive la situazione soggettiva di potere esercitata dall’attore che rivendica nel giudizio un proprio diritto, e, per l’altro, implica la regola di giudizio che orienta la decisione nel caso in cui, terminato l’accertamento, permanga l’incertezza sullo stato delle situazioni materiali da verificare. Il luogo di elezione in cui il principio dell’onere della prova ha trovato la sua collocazione naturale è il processo civile. Qui, vigendo il principio dispositivo, in virtù del diverso standard decisorio della probabilità prevalente, l’opportunità di introdurre o meno i mezzi di prova a sostegno della pretesa attorea resta una libera scelta della parte che, per ottenere una pronuncia in proprio favore, deve, appunto, onerarsi di allegare la prova. Nel corso del terzo capitolo, si è proceduto ad analizzare come nel processo penale, invece, considerata l’indisponibilità della materia, non si possa parlare di un onere per l’accusa, ma di un dovere di prova in virtù del portato normativo dell’art. 112 Cost. In base ad esso, quindi, il pubblico ministero non è libero di presentare la domanda, ma ha l’obbligo di farlo quando ne ricorrono i presupposti. Al contempo, egli ha dunque un corrispettivo dovere di prova in sostegno dell’imputazione per la verifica dibattimentale (prosecuzione dell’azione). Dunque, una volta superata l’udienza preliminare, il pubblico ministero non è titolare, rispetto all’adduzione dei mezzi di prova, di una posizione di potere; piuttosto egli ha un dovere di prova che in caso di mancato assolvimento dovrà essere giuridicamente sanzionato e non potrà semplicemente essere supplito da quello che, in questo caso, si rivelerebbe come un abusivo esercizio da parte del giudice del potere di acquisire la prova d’ufficio. Quest’ultimo aspetto, infine, ha offerto lo spunto per osservare in che modo possa definirsi la portata dell’art. 507 c.p.p. senza intaccare l’imparzialità del giudizio. Il dubbio ragionevole, nell’area dell’accertamento definita dalla presunzione di innocenza, non può attagliarsi su un quadro probatorio rimasto, per negligenza o per imperizia dell’accusatore pubblico, incompleto rispetto agli esperimenti di prova disponibili e dunque adducibili al processo. The thesis dealt with the analysis of the trial implications of the burden of evidence within the jurisdictional verification of the party. To fully analyze the theme, the layout’s project has been divided into three chapters. In the first, starting from the consideration of general theories in relation to subjective juridical situations and deontic modalities, the paper leaned over those doctrinal positions which, by denying an autonomous juridical identity to the burden figure, considered it appropriate to configure it as a structural element of the complex cases of power. In the second chapter, along an observation more specifically related to the trial’s dynamics, we proceeded to observe how the burden of evidence acquires a central role in cognitive verifications where, on the one hand, it describes the subjective situation of power exercised by the actor claiming a right in the judgment, and, for the other, implies the rule of judgment that directs the decision in the case in which, once the proof assessment has been completed, remains the uncertainty about the state of the material situations to be verified. The election place which the principle of the burden of evidence finds its natural place is the civil process. Here, in keeping with the device principle, by virtue of the different decision-making standard of the prevailing probability, the opportunity to introduce or not the evidence supporting the alleged claim remains a free choice of the party who, to obtain a sentence in his favor, have to attach the proof. During the third chapter, we proceeded to analyze how, in the criminal trial, however, considering the unavailability of the matter, we can not speak of a evidential burden for the accusation, but a duty of evidence by virtue of the legislative art. 112 of the Constitution. Accordingly, therefore, the public prosecutor is not free to present the request, but he has the obligation to do this when the conditions are met. At the same time, he therefore has a corresponding duty of evidence in support of the indictment for the verification of the proceedings (continuation of the prosecution). Therefore, once the preliminary hearing is over, the public prosecutor does not hold a position of power in relation to the evidence; rather, he has a duty to prove that in the event of failure to comply he must be legally sanctioned and can not simply be compensated by the judge. In this case, his intervention would be an abusive exercise by the judge of power to acquire evidence by himself. Lastly, this last aspect offered the opportunity to observe how the the art. 507 c.p.p. can work without affecting the impartiality of the judgment. Reasonable doubt, in the assessment area defined by the presumption of innocence, can not be based on a probative framework left not complete for a negligent or inexperienced behavior of the public prosecutor, incomplete compared to the available trial experiments and therefore adductible to the trial.
- Published
- 2019
31. L'onere della prova nel processo penale
- Author
-
30954, DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA (SCHOOL OF LAW), AREA MIN. 12 - SCIENZE GIURIDICHE, 30954, DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA (SCHOOL OF LAW), and AREA MIN. 12 - SCIENZE GIURIDICHE
- Abstract
open, The thesis dealt with the analysis of the trial implications of the burden of evidence within the jurisdictional verification of the party. To fully analyze the theme, the layout’s project has been divided into three chapters. In the first, starting from the consideration of general theories in relation to subjective juridical situations and deontic modalities, the paper leaned over those doctrinal positions which, by denying an autonomous juridical identity to the burden figure, considered it appropriate to configure it as a structural element of the complex cases of power. In the second chapter, along an observation more specifically related to the trial’s dynamics, we proceeded to observe how the burden of evidence acquires a central role in cognitive verifications where, on the one hand, it describes the subjective situation of power exercised by the actor claiming a right in the judgment, and, for the other, implies the rule of judgment that directs the decision in the case in which, once the proof assessment has been completed, remains the uncertainty about the state of the material situations to be verified. The election place which the principle of the burden of evidence finds its natural place is the civil process. Here, in keeping with the device principle, by virtue of the different decision-making standard of the prevailing probability, the opportunity to introduce or not the evidence supporting the alleged claim remains a free choice of the party who, to obtain a sentence in his favor, have to attach the proof. During the third chapter, we proceeded to analyze how, in the criminal trial, however, considering the unavailability of the matter, we can not speak of a evidential burden for the accusation, but a duty of evidence by virtue of the legislative art. 112 of the Constitution. Accordingly, therefore, the public prosecutor is not free to present the request, but he has the obligation to do this when the conditions are met. At the same time, he theref, La tesi si è occupata dell’analisi dei risvolti processuali dell’onere della prova all’interno degli accertamenti giurisdizionali di parte. Per analizzare compiutamente il tema, l’impianto dell’elaborato è stato articolato in tre capitoli. Nel primo, partendo dalla considerazione delle teorie generali in ordine alle situazioni giuridiche soggettive e alle modalità deontiche, si è proteso per quelle posizioni dottrinali che, negando un’autonoma identità giuridica alla figura di onere, hanno ritenuto opportuno configurarlo come un elemento di struttura delle fattispecie complesse di potere. Nel secondo capitolo, lungo un’osservazione più specificamente calata nelle dinamiche processuali, si è proceduto ad osservare come l’onere della prova acquisti un ruolo centrale nelle verifiche cognitive laddove, per un verso, esso descrive la situazione soggettiva di potere esercitata dall’attore che rivendica nel giudizio un proprio diritto, e, per l’altro, implica la regola di giudizio che orienta la decisione nel caso in cui, terminato l’accertamento, permanga l’incertezza sullo stato delle situazioni materiali da verificare. Il luogo di elezione in cui il principio dell’onere della prova ha trovato la sua collocazione naturale è il processo civile. Qui, vigendo il principio dispositivo, in virtù del diverso standard decisorio della probabilità prevalente, l’opportunità di introdurre o meno i mezzi di prova a sostegno della pretesa attorea resta una libera scelta della parte che, per ottenere una pronuncia in proprio favore, deve, appunto, onerarsi di allegare la prova. Nel corso del terzo capitolo, si è proceduto ad analizzare come nel processo penale, invece, considerata l’indisponibilità della materia, non si possa parlare di un onere per l’accusa, ma di un dovere di prova in virtù del portato normativo dell’art. 112 Cost. In base ad esso, quindi, il pubblico ministero non è libero di presentare la domanda, ma ha l’obbligo di farlo quando ne ricorrono i presupposti. Al cont, No, embargoed_20220131, Tavassi, L
- Published
- 2019
32. L'onere della prova nel processo penale
- Author
-
Tavassi, L, MAZZA, OLIVIERO, TAVASSI, LUDOVICA, Tavassi, L, MAZZA, OLIVIERO, and TAVASSI, LUDOVICA
- Abstract
La tesi si è occupata dell’analisi dei risvolti processuali dell’onere della prova all’interno degli accertamenti giurisdizionali di parte. Per analizzare compiutamente il tema, l’impianto dell’elaborato è stato articolato in tre capitoli. Nel primo, partendo dalla considerazione delle teorie generali in ordine alle situazioni giuridiche soggettive e alle modalità deontiche, si è proteso per quelle posizioni dottrinali che, negando un’autonoma identità giuridica alla figura di onere, hanno ritenuto opportuno configurarlo come un elemento di struttura delle fattispecie complesse di potere. Nel secondo capitolo, lungo un’osservazione più specificamente calata nelle dinamiche processuali, si è proceduto ad osservare come l’onere della prova acquisti un ruolo centrale nelle verifiche cognitive laddove, per un verso, esso descrive la situazione soggettiva di potere esercitata dall’attore che rivendica nel giudizio un proprio diritto, e, per l’altro, implica la regola di giudizio che orienta la decisione nel caso in cui, terminato l’accertamento, permanga l’incertezza sullo stato delle situazioni materiali da verificare. Il luogo di elezione in cui il principio dell’onere della prova ha trovato la sua collocazione naturale è il processo civile. Qui, vigendo il principio dispositivo, in virtù del diverso standard decisorio della probabilità prevalente, l’opportunità di introdurre o meno i mezzi di prova a sostegno della pretesa attorea resta una libera scelta della parte che, per ottenere una pronuncia in proprio favore, deve, appunto, onerarsi di allegare la prova. Nel corso del terzo capitolo, si è proceduto ad analizzare come nel processo penale, invece, considerata l’indisponibilità della materia, non si possa parlare di un onere per l’accusa, ma di un dovere di prova in virtù del portato normativo dell’art. 112 Cost. In base ad esso, quindi, il pubblico ministero non è libero di presentare la domanda, ma ha l’obbligo di farlo quando ne ricorrono i presu, The thesis dealt with the analysis of the trial implications of the burden of evidence within the jurisdictional verification of the party. To fully analyze the theme, the layout’s project has been divided into three chapters. In the first, starting from the consideration of general theories in relation to subjective juridical situations and deontic modalities, the paper leaned over those doctrinal positions which, by denying an autonomous juridical identity to the burden figure, considered it appropriate to configure it as a structural element of the complex cases of power. In the second chapter, along an observation more specifically related to the trial’s dynamics, we proceeded to observe how the burden of evidence acquires a central role in cognitive verifications where, on the one hand, it describes the subjective situation of power exercised by the actor claiming a right in the judgment, and, for the other, implies the rule of judgment that directs the decision in the case in which, once the proof assessment has been completed, remains the uncertainty about the state of the material situations to be verified. The election place which the principle of the burden of evidence finds its natural place is the civil process. Here, in keeping with the device principle, by virtue of the different decision-making standard of the prevailing probability, the opportunity to introduce or not the evidence supporting the alleged claim remains a free choice of the party who, to obtain a sentence in his favor, have to attach the proof. During the third chapter, we proceeded to analyze how, in the criminal trial, however, considering the unavailability of the matter, we can not speak of a evidential burden for the accusation, but a duty of evidence by virtue of the legislative art. 112 of the Constitution. Accordingly, therefore, the public prosecutor is not free to present the request, but he has the obligation to do this when the conditions are met. At the same time, he theref
- Published
- 2019
33. Considerazioni in ordine ai profili di conformità a Costituzione del disegno di legge costituzionale n. 388, recante 'Disposizioni per l'individuazione delle priorità di esercizio dell'azione penale'
- Author
-
Michele Belletti and Michele Belletti
- Subjects
Obbligatorietà azione penale ,Ministro della giustizia ,CSM ,Priorità azione penale ,Pubblico ministero ,Costituzione - Abstract
Il contributo trae spunto da un'Audizione svolta presso l'Ufficio di Presidenza della Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica, svoltasi in data 8 maggio 2019, in occasione della quale sono stati esaminati i profili di conformità a Costituzione del disegno di legge costituzionale volto ad introdurre accanto al principio di obbligatorietà dell'azione penale quello di priorità della stessa. Dopo aver premesso che il detto principio di obbligatorietà dell'azione penale non presenta i caratteri di un principio fondamentale, come tale immodificabile, si è posta particolare attenzione alla procedura pensata per attivare le priorità dell'azione penale, precisando che dall'individuazione delle stesse non può essere estromesso il CSM, anche se la valutazione definitiva in ordine alla definizione delle priorità, che possono variare da procura a procura,deve spettare alle Camere, competenti a deliberare sulle bozze trasmesse dalle procure e dai ministri della giustizia, dell'interno e delle finanze, per il tramite del CSM
- Published
- 2019
34. I rapporti tra Pubblico ministero e polizia giudiziaria dinanzi la Corte costituzionale: una prima (e per nulla marginale) questione relativa ai conflitti tra poteri su atto legislativo
- Author
-
Laneve, Giuseppe
- Subjects
pubblico ministero ,Conflitti tra poteri, legge, pubblico ministero ,Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale ,legge ,Conflitti tra poteri - Published
- 2019
35. Il pubblico ministero e l'obbligatorietà dell'azione/Il rapporto tra magistratura e polizia giudiziaria
- Author
-
Cesari, C.
- Subjects
pubblico ministero ,polizia giudiziaria ,Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale ,azione penale, pubblico ministero, polizia giudiziaria ,azione penale - Published
- 2019
36. PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE E PRESUNZIONE DI INNOCENZA
- Author
-
R. Orlandi and R. Orlandi
- Subjects
diritto di polizia ,pubblico ministero ,presunzione di innocenze ,garanzie individuali ,misure di prevenzione reali ,giudice penale ,Misure di prevenzione personali - Abstract
Illustrazione critica del problematico rapporfto fra procedimento di prevenzione ante o praeter delictum e principio costituzionale della presunzione di innocenza.
- Published
- 2019
37. Artt. 50-59 c.p.p
- Author
-
Cabiale, Andrea
- Subjects
polizia giudiziaria ,pubblico ministero ,processo penale ,processo penale, polizia giudiziaria, pubblico ministero - Published
- 2019
38. O papel do ministério público e a obrigatoriedade no processo penal uruguaio
- Author
-
CUNHA SOUZA, Bruno
- Subjects
pubblico ministero ,obbligatorietà dell’azione penale ,selettività del sistema penale - Published
- 2019
39. Quello che le Sezioni unite non dicono a proposito di 'idoneità della motivazione' nel caso di sequestro probatorio del corpus delicti
- Author
-
giuseppe schena and giuseppe schena
- Subjects
Corpo di reato ,Decreto motivato ,Pubblico ministero ,corpus delicti ,Sequestro probatorio ,Cose pertinenti al reato ,Motivazione - Abstract
L’art. 253 c.p.p. impone l’obbligo di motivare il decreto con cui la pubblica accusa dispone o convalida il sequestro probatorio del corpo del reato o delle cose pertinenti al reato «necessarie» per l’accertamento dei fatti. Le Sezioni unite interpretano la norma nel senso che, anche per le cose costituenti corpo di reato, il decreto è nullo se non contiene la specifica motivazione delle finalità probatorie perseguite. Tuttavia, la questione sollevata dalla sezione rimettente riguardava, almeno in parte, altro. Si domandava di precisare il rigore del compendio argomentativo nel caso che il sequestro avesse ad oggetto il corpus delicti. A ben vedere, è questa la ragione principale che alimenta il contrasto ermeneutico sull’onere della motivazione. Su questa e altre tematiche interviene il presente contributo, approfondendo gli spunti ricavabili dalla sentenza della suprema Corte. Under the article 253 of the Italian criminal procedure code the prosecutor is required to provide lawful grounds for the evidentiary seizure of corpus delicti and things related to the criminal offence “essential” to establish the facts. As a matter of fact, the supreme Court interprets the regulation stating that the specific explanatory statement of the evidentiary aim is nevertheless necessary even when the seizure concerns the corpus delicti, otherwise the decree would be invalid. However, the issue concerned different matters. Indeed, the question was about the strictness of the rationale behind the seizure. Due to this variance, the hermeneutic quarrel with the suitability of lawful grounds for the evidentiary seizure of corpus delicti remains questionable. The following essay actively contributes to clarify these topics examinating in depth what the Supreme Court states.
- Published
- 2018
40. Sul controllo della tempestiva iscrizione nel registro previsto dall’art. 335 c.p.p
- Author
-
Insolera and Insolera
- Subjects
Indagini preliminari ,Pubblico Ministero ,Registro ex art. 335 c.p.p - Abstract
Il rapporto tra sindacabilità da parte del giudice di omissioni e ritardi del PM nella iscrizione prevista dall’ art. 335 c.p.p., con conseguente inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti fuori termine, e illecito disciplinare, cosi come definito dalla giurisprudenza delle Sezioni Unite penali, manifesta profili di incostituzionalità che impongono una riproposizione del “diritto vivente” al vaglio della Corte costituzionale. In attesa dell’affermarsi di un diversa interpretazione delle conseguenze della violazione dell’ art. 335 c.p.p., le garanzie devono almeno essere assicurate dalla effettività del sistema sanzionatorio disciplinare: La natura obbligatoria della norma già investe i compiti di controllo dei capi degli uffici di Procura. Ad essi deve affiancarsi, con la richiesta di interventi disciplinari, il monitoraggio capillare e diretto esercitato da un’avvocatura non intimidita dallo spirito dei tempi.
- Published
- 2018
41. Art. 112
- Author
-
Catalano, Stefano
- Subjects
pubblico ministero ,magistratura ,azione penale ,pubblico ministero, magistratura, azione penale - Published
- 2018
42. LA PERCEZIONE DEI PROFESSIONISTI CIRCA L’ADEGUATEZZA DEL SISTEMA DELLA GIUSTIZIA MINORILE
- Author
-
Mandić, Sabina, Dodig Hundrić, Dora, Ricijaš, Neven, and Kuharić, Mirta
- Subjects
Juvenile Justice System ,Youth Courts Act ,Centre for Social Welfare ,State Attorney’s Office ,Youth Court ,Jugendgerichtsbarkeit ,Gesetz über Jugendgerichte ,Zentrum für Sozialfürsorge ,Staatsanwaltschaft ,Jugendgerichte ,giustizia minorile ,legge sui tribunali della gioventù ,centro per la tutela sociale ,pubblico ministero ,tribunale della gioventù ,maloljetničko pravosuđe ,Zakon o sudovima za mladež ,centar za socijalnu skrb ,državno odvjetništvo ,sud za mladež - Abstract
U ovom je radu prikazan dio rezultata istraživanja koje je provelo Povjerenstvo za praćenje i unaprjeđivanje rada tijela kaznenog postupka i izvršavanja maloljetničkih sankcija koje je osnovao ministar nadležan za poslove pravosuđa prema članku 127. stavku 1. Zakona o sudovima za mladež. Istraživanje je usmjereno na stjecanje uvida u percepciju pravosudnog sustava i međuresornu suradnju između državnih odvjetništava, sudova za mladež i centara za socijalnu skrb u kaznenim postupcima prema maloljetnim počiniteljima kaznenih djela. U radu je naglasak na dijelu rezultata usmjerenih na različite aspekte funkcioniranja maloljetničkog pravosuđa. Glavni je cilj rada stjecanje uvida u perspektivu stručnjaka o svrsishodnosti sustava maloljetničkog pravosuđa, te istraživanje eventualnih razlika u njihovoj percepciji s obzirom na područje rada. Uzorak je obuhvatio 309 sudionika iz cijele Hrvatske, od čega 98 zaposlenih u državnim odvjetništvima, 82 na sudovima te 129 u centrima za socijalnu skrb. Rezultati ukazuju na umjereno zadovoljstvo funkcioniranjem maloljetničkog pravosuđa i pozitivnu percepciju hrvatskoga sustava, posebno u aspektima temeljnih načela i sadržaja zakonskih propisa te izricanjem/izvršavanjem izvaninstitucionalnih odgojnih mjera. Najmanji stupanj zadovoljstva izražen je u području izricanja/izvršavanja poluinstitucionalnih i institucionalnih maloljetničkih sankcija, pri čemu djelatnici državnih odvjetništava iskazuju najmanje zadovoljstvo, odnosno izražavaju najkritičniji stav, posebno u odnosu na djelatnike sudova za mladež. Rezultati su tumačeni u kontekstu potencijalnih praktičnih implikacija i mogućnosti unaprjeđenja sustava, ali i kao temelj za daljnja istraživanja ove teme., This paper presents part of the results of the study conducted within the Committee for monitoring and improving the work of criminal proceedings and the execution of juvenile sanctions in the Croatian Ministry of Justice, founded according to Article 127. Paragraph 1. of the Youth Courts Act. Study focuses on the perception of judiciary and interdepartmental cooperation between State Attorney’s Offices, Youth Courts and Centers for Social Welfare in criminal proceedings towards juvenile criminal offenders. In this paper, the emphasis is on the part of the results aimed at different aspects of the juvenile justice. The main aim is to gain insight into the experts’ perspective of the effectiveness and purposefulness of the juvenile justice system, and to explore possible differences in their perception with regard to the field of work. A total of n=309 professionals participated in this study, n=98 of which work in State Attorney’s Office, n=82 at Youth Courts and n=129 in the Centers for Social Welfare. The results indicate general moderate satisfaction with the functioning of the juvenile justice system, especially it’s legal principles and content of the law regulations, as well as conducting community educational measures. Participant are the least satisfied with the execution of half-institutional and institutional sanctions, especially professionals working in the State Attorney’s Offices who seem to have the most critical attitudes towards the system, especially when compared with the employees of the youth courts. The results provide the basis for further research and are interpreted in order to discuss possible further implications and the possibility of improving the system., In diesem Beitrag wird ein Teil der Ergebnisse der von dem Ausschuss für die Kontrolle und die Verbesserung der Arbeit von Organen des Strafverfahrens und des Vollzugs von Jugendsanktionen durchgeführten Forschung dargestellt. Der Ausschuss wurde gemäß Art. 127 Abs. 1 des Gesetzes über Jugendgerichte vom Justizminister begründet und dessen Ziel ist es, die Einsicht in die Perzeption des Justizsystems und die ressortübergreifende Zusammenarbeit zwischen den Staatsanwaltschaften, den Jugendgerichten und den Zentren für Sozialfürsorge bei den Strafverfahren gegen minderjährige Straftäter zu ermöglichen. Dieser Beitrag berichtet über einen Teil der Ergebnisse bezüglich verschiedener Aspekte der Jugendgerichtsbarkeit. Das Hauptziel des Beitrags ist es, die Einsicht in die Zweckmäßigkeit des Systems der Jugendgerichtsbarkeit aus der Perspektive von Experten zu geben sowie auch eventuelle Unterschiede in ihren Auffassungen, welche auf ihre unterschiedliche Arbeitsbereiche zurückzuführen sind, zu erforschen. Die Probe besteht aus 309 Befragten aus dem ganzen Kroatien, wobei 98 der Befragten in Staatsanwaltschaften, 82 der Befragten bei Gerichten und 129 der Befragten in den Zentren für Sozialfürsorge arbeiten. Die Ergebnisse weisen darauf hin, dass die Befragten mit der Funktionierung der Jugendgerichtsbarkeit mäßig zufrieden sind und dass sie das kroatische System positiv auffassen, insbesondere bezüglich der grundlegenden Prinzipien und des Inhalts der Gesetzesvorschriften sowie auch bezüglich der Verhängung/des Vollzugs von außerinstitutionellen Erziehungsmaßnahmen. Am wenigsten zufrieden sind sie mit der Verhängung/dem Vollzug von halbinstitutionellen und institutionellen Sanktionen gegen Minderjährige, wobei die Befragten aus der Staatsanwaltschaft die schärfste Kritik diesbezüglich äußern, insbesondere gegenüber den Angestellten der Jugendgerichte. Die Ergebnisse wurden im Kontext von potentiellen praktischen Auswirkungen und der Verbesserung des Systems interpretiert. Die Ergebnisse können auch als Grundlage für das weitere Forschen dieser Problematik dienen., In questo lavoro è illustrata parte dei risultati della ricerca promossa dalla Commissione per il monitoraggio ed il miglioramento dell’operato degli organi della procedura penale e dell’esecuzione delle sanzioni minorili costituita dal Ministro competente per gli affari della giustizia ai sensi dell’art. 127, comma 1, legge sui tribunali della gioventù, al fine di prendere visione della percezione del sistema giudiziario e della collaborazione tra pubblici ministeri, tribunali della gioventù e dei centri per la tutela sociale nei procedimenti penali instaurati contro minori che abbiano commesso reati penali. In questo lavoro l’accento è posto sulla parte dei risultati rivolti verso i diversi aspetti del funzionamento della giustizia minorile. Lo scopo principale del lavoro è entrare nella prospettiva dei professionisti circa l’adeguatezza del sistema della giustizia minorile ed eventualmente investigare sulle eventuali diversità nella loro percezione in ragione del diverso ambito di lavoro. L’indagine è stata condotta su un campione di 309 partecipanti provenienti da tutta la Croazia, di cui 98 impiegati nelle procure, 82 nei tribunali e 129 nei centri per la tutela sociale. I risultati mostrano una contenuta soddisfazione circa il funzionamento della giustizia minorile ed una percezione positiva del sistema croato, in particolare negli aspetti riguardanti i principi generali ed il contenuto delle norme giuridiche, come anche negli aspetti riguardanti la comminazione e l’esecuzione di misure educative non istituzionali. Il grado di soddisfazione più basso riguarda l’ambito della comminazione e dell’esecuzione delle sanzioni minorili semi-istituzionali ed istituzionali, nel quale ambito gli appartenenti alle strutture delle procure manifestano il grado più basso di soddisfazione, ovvero esprimono la posizione maggiormente critica, in particolare con riguardo agli operatori dei tribunali della gioventù. I risultati sono stati interpretati nel contesto delle potenziali implicazioni pratiche e della possibilità di miglioramento del sistema, come pure al fine di condurre nuove ricerche in merito.
- Published
- 2018
43. La registrazione della notizia di reato alla luce della circolare Pignatone
- Author
-
Giuseppe Schena and Giuseppe Schena
- Subjects
Discrezionalità ,Presupposti dell'iscrizione ,Iscrizione nel registro degli indagati ,Pubblico ministero ,Obbligatorietà ,Azione penale ,Circolare ,Notitia crimini ,Indizianti specifiche ,Procura della Repubblica ,Pignatone - Abstract
La circolare emessa il 2 ottobre 2017 dal procuratore della Repubblica di Roma affronta il tema delle iscrizioni nel registro delle notizie di reato, con particolare riguardo alle iscrizioni disposte a carico di soggetti noti. Il documento contiene direttive tese a evitare iscrizioni ordinate in assenza di seri presupposti, giacché la registrazione del nominativo del possibile autore del reato comporta un “costo” significativo, espresso nella condizione di indagato. In quest’ordine di idee, si auspica la ricerca di “indizianti specifiche”, tralasciando, tuttavia, il pericolo opposto di iscrizioni tardive, comunque deleterie e pregiudizievoli. Subordinando l’iscrizione all’emergere di specifiche indizianti, pur in presenza di elementi obiettivi di identificazione dell’indagato, il pubblico ministero esercita un potere discrezionale sulla tempistica dell’iscrizione, con ricadute negative sul diritto di difesa e sul piano (giuridico) della legalità dell’azione penale. The internal memorandum issued by the head of the public prosecutors in the Rome circuit on 2 October 2017 deals with the issue of primary filing of criminal charges against a suspect. The memorandum provides directives aimed at avoiding that cases are filed without any serious grounds, as registering the name of an alleged perpetrator of a crime involves a considerable burden for the person under investigation. For this very reason, it is preferable to search for “circumstantial evidence”, yet without considering the opposite risk of late filings, which can also be harmful and detrimental. By making a filing contingent upon the availability of circumstantial evidence, even though objective elements of a suspect’s identification exist, the public prosecutor uses a discretional power on the timing of the filing, which has a negative impact on both on the right of defense and on the lawfulness of the prosecution.
- Published
- 2018
44. Art. 54-bis. Contrasti positivi tra uffici del pubblico ministero
- Author
-
Bruno, Pierfrancesco
- Subjects
pubblico ministero ,indagini penali ,contrasti - Published
- 2017
45. The Italian Code of Criminal Procedure: a Reading Guide [2. ed.]
- Author
-
Gialuz, Mitja, Mitja Gialuz, Luca Lupária, Federica Scarpa, and Gialuz, Mitja
- Subjects
Processo penale ,polizia giudiziaria ,pubblico ministero ,riti alternativi ,contraddittorio ,indagini ,impugnazioni - Abstract
Si tratta di un saggio che illustra al lettore straniero i punti salienti del sistema processuale penale italiano. In particolare, si sofferma sulle riforme operate negli ultimi anni dal legislatore e dalla Corte costituzionale.
- Published
- 2017
46. Commento agli artt. 50-59 c.p.p
- Author
-
andrea cabiale, Hervé Belluta, Mitja Gialuz, Luca Luparia, and Cabiale, Andrea
- Subjects
codice di procedura penale ,pubblico ministero ,polizia giudiziaria - Abstract
L'autore analizza alcune disposizioni del codice di procedura penale, ponendo in rilievo principalmente i collegamenti sistematici con altre norme e istituti.
- Published
- 2017
47. Urgenze cautelari e obiettivi riparatori nei processi di criminalità economica
- Author
-
Ceresa-Gastaldo, Massimo
- Subjects
RESPONSABILITA' PERSONE GIURIDICHE ,CONTESTAZIONE ,PUBBLICO MINISTERO ,MISURE CAUTELARI ,PROCESSO PENALE, RESPONSABILITA' PERSONE GIURIDICHE, MISURE CAUTELARI, CONTESTAZIONE, PUBBLICO MINISTERO ,PROCESSO PENALE - Published
- 2017
48. Il giudice e la cultura del limite. Il limite della legge
- Author
-
Insolera and Insolera
- Subjects
Interpretazione giudiziale ,Pubblico Ministero - Abstract
Tema centrale del contributo è il limite dell’interpretazione giudiziale. Ma la peculiarità del contesto attuale mi porta a considerare quanto quel limite debba essere pensato anche con riferimento all’attività del PM. La concentrazione dell’impatto punitivo per i fondamentali diritti civili compromessi dal diritto penale, si manifesta potente già nel corso di indagini preliminari di durata indeterminata. Quindi anche in questa fase occorre pensare, rivendicare, con forza, il rafforzamento e la effettività di limiti: limiti ai tempi delle indagini preliminari, controlli giurisdizionali effettivi non solo sul supporto indiziario delle misure cautelari, delle inter- cettazioni, degli atti a sorpresa, ma anche sulle ipotesi interpretative che ne determinano l’attuazione e la richiesta, controllo quest’ultimo che deve essere penetrante anche nell’u- dienza preliminare.
- Published
- 2017
49. Art. 54. Contrasti negativi tra pubblici ministeri
- Author
-
Bruno, Pierfrancesco
- Subjects
pubblico ministero ,indagini penali ,contrasti - Published
- 2017
50. L’assetto organizzativo dell’ufficio della Procura della Repubblica: verso nuovi equilibri sistemici
- Author
-
CALLARI F and CALLARI F
- Subjects
giustizia penale ,pubblico ministero ,ordinamento giudiziario ,Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale ,soggetti del procedimento penale - Abstract
L’articolo affronta il tema dell’organizzazione degli uffici del pubblico ministero, ponendo specifica attenzione al complesso sistema di relazioni che si instaurano tra il procuratore della Repubblica e i sostituti addetti all’ufficio requirente. In particolare, l’Autore prende in esame l’attuale situazione ordinamentale e le possibili prospettive de iure condendo, prefigurando un nuovo assetto organizzativo che garantisca un migliore equilibrio fra il paradigma gerarchico e i principi di autonomia e indipendenza del singolo magistrato. The essay tackles the theme of the Public Prosecutor’s office organization, with specific attention to the complex system of relations intervening between the Prosecutor of the Republic and the other magistrates of the prosecuting office. In particular, the Author examines the current legislation and new possible prospects de iure condendo, prefiguring a new organizational structure able to ensure a better balance between the hierarchical model and the principles of autonomy and independence of each member of the Judiciary.
- Published
- 2017
Catalog
Discovery Service for Jio Institute Digital Library
For full access to our library's resources, please sign in.