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The purpose of this note is to discuss some aspects of Prof. Smith's paper about Virgil and the ambiguity. The note is divided into three parts: a) a discussion about the ambiguity of the empirical things in Plato; b) a reconsideration of Heraclitus' fragment 26 DK, in the light of some observation by H.G. Gadamer; c) a short comparison between Virgil's Polydorus and Dante's Pier Delle Vigne about the uncanny nature of their otherworldly transfiguration., Scopo della presente nota è discutere alcuni aspetti del contributo del Prof. Smith circa Virgilio e l'ambiguità. La nota è divisa in tre parti: a) una discussione dell'ambiguità degli enti empirici in Platone; b) una riconsiderazione del frammento 26 di Eraclito, alla luce di alcune osservazioni di H.G. Gadamer; c) un breve confronto tra il Polidoro virgiliano e il dantesco Pier Delle Vigne circa la natura perturbante della loro trasfigurazione ultramondana.

Alla luce delle fonti storiche e letterarie, si interpreta il ruolo svolto dalla retorica e dall'epistolografia all'interno dellla cultura promossa dall'imperatore Federico II di Svevia e attorno all'Università di Napoli