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Post Digital Manufacturing Processes, finanziato nell’ambito del Programma Valere dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, si configura come un progetto dalla natura teorico-applicativa avente come fine la sperimentazione industriale di tecnologie digitali avanzate al confine tra design, tecnologia e corpo. La ricerca si divide in due macrofasi: Design and Prototyping e OpenWorkshops and Testing. Attraverso pratiche di biohacking, la prima fase sperimenta processi manifatturieri, ibridando tecnologie digitali come la stampa 3D, le Brain Computer Interfaces, il face tracking, i dati biometrici. La seconda fase coinvolge, invece, stakeholder e cittadini in un processo di sensibilizzazione scientifica, attraverso l'interazione diretta con gli artefatti realizzati e nella generazione di nuovi output, finalizzati all’innesco di ulteriori riflessioni. Attraverso la sperimentazione di processi postdigitali, la progettazione di una piattaforma web e la disseminazione dei risultati, il Progetto - non ancora concluso - si pone l’obiettivo di promuovere una cultura transdisciplinare del design, aperta alle nuove prospettive e pratiche dell’industria digitale contemporanea.

La ricerca “Analisi critica e linee strategiche per il potenziamento del sistema moda in Campania”, coordinata dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” in collaborazione con i cinque atenei regionali, ha avuto l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale campano della moda e del design, attraverso lo sviluppo di strategie innovative utili a guidare la Regione Campania alla comprensione e alla valorizzazione della filiera fashion-oriented. Tra i diversi risultati della ricerca, il paper illustra la progettazione dell’organismo regionale e del brand MODEC - Moda e Design in Campania, il cui scopo è sostenere e promuovere le imprese, il tessuto produttivo e il capitale umano territoriale; e la sezione “Archivi Viventi”, un archivio digitale sul capitale umano d’eccellenza, della piattaforma digitale Fashion Open Book (in corso di pubblicazione) caratterizzata da una mappatura conoscitiva delle imprese e del patrimonio monumentale e produttivo di settore. La piattaforma, progettata secondo la logica “open access”, offre alla collettività la possibilità di osservare, implementare e scaricare materiali di ricerca inediti volti a valorizzare il comparto Campano della moda campana.

The paper aims to describe a functional design methodology for the development of new products for the passenger transport vehicle sector through an innovative application process. The IBIS (Innovative Bus Integrated and Sustainable) project is part of a specific industrial research and experimental development program in the automotive sector, focused on the construction of an electric-powered modular bus with eco-sustainability characteristics. The project followed a collaborative process that involved researchers, experts in different disciplines and the supply chain of small and medium-sized Campania companies, with a view to integration, collaboration and hybridization of knowledge. The research investigates the evolution of sustainable mobility models in the post-digital scenario, focused on the smart city topic and sharing strategies with the automotive supply chain. Sustainability is the main reference of the research line with reference not only to the product but to the interaction with smart urban systems.

Il millennio digitale propone metropoli come sistemi neuronali intelligenti, in cui le nuove tecnologie possano governare flussi di informazioni e creare nuovi spazi di vivibilità; eppure tali visioni sono ancora una volta appiattite sulla tecnologia, e, di fatto, propongono un’attualizzazione del pensiero moderno, senza valutare possibilità divergenti da quest’ultimo, basate su una visione human centered, che il design europeo propone da tempo. Il saggio esplora queste visioni in cui la vita e la sua qualità, la sostenibilità ambientale e l’inclusività, sono al centro del progetto, proponendo casi studio di mobilità intelligente e l’esperienza SEM. Sistema ecologico per la mobilità, condotta in una ricerca finanziata, che ha come obiettivo primario la vivibilità delle strade urbane e l’integrazione della smart mobility.

Knitting technology: processes and main products ABSTRACT Currently, the uses and applications of textile products include those intended for domestic use (decorative textiles, furniture, etc.), passing through the wide field of clothing, on the one hand, linked to the great social and cultural phenomena of fashion, and, on the other, to professional or sports clothing, including the specialized segment of technical fabrics, with its great influence on technological innovations, with exponential growth in its applications and in its global technological demand. Within the textile activity, the knitting segment is one of the oldest, recovering its origin to the manual knitting process. Knitting technology is always evolving, and improvements in machine software systems and graphic design give technicians, designers and engineers more options for making technical fabrics. On the other hand, technological innovations in knitting machines are gradually making fashion more sustainable, through new forms of textile production that are more efficient, avoiding the waste of water, energy and raw materials in addition to eliminating pollution. In this article, some technological innovations used in the manufacture of knitted products will be presented.

The contribution describes the project of the territorial brand Modec, which aims to enhance the cultural heritage of fashion and design in Campania and to identify new design and production logics that innovate the regional fashion system. The brand, designed according to the principles of contemporary design, is based on the concept of “open brand” characterized by the ability to take on different forms, both visual and verbal, in relation to the many narratives of the manufacturing and production sector in Campania. The project, as well as being part of the logic of 100% Made in Italy brands, aimed at protecting the native origin of products connected to the territory of origin, promotes through programs shared between the Region, Universities and companies, new design and production logic for the innovation of the concept of Made in Italy in a global perspective.

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di protezione individuale, in particolare un camice integrale a copertura totale. Inoltre, il trovato si riferisce ad un kit comprendente il suddetto camice e mezzi di confezionamento sigillabile. Secondo un aspetto del trovato, il camice è realizzato in tessuto-non-tessuto. Ad esempio, il camice è realizzato in 30 polietilene o polipropilene con un peso di 46g/m2.

Il saggio inquadra la figura di Andrea Branzi dallo scenario della cultura progettuale della fine degli anni '60 fino alle opere ed ai contributi più recenti. Scritti, opere di design e visioni contemporanee dell'architettura costituiscono una visione tipicamente italiana del design, in cui il valore simbolico e valoriale del sistema degli oggetti predomina sull'aspetto funzionale e corrispondente alle logiche produttive. Dagli anni dell'adesione da protagonista al movimento radical,agli anni del "nuovo design italiano" fino alle opere più recenti Branzi percorre una strada che descrive il passaggio dalla cultura novecentista al contemporaneo "impermanente" e saturo di segni, oggetti e informazioni. il saggio è completato da una serie di analisi di opere significative che segnano tale percorso. Il volume in cui è inserito il saggio analizza, attraverso diversi autori, le opere e il percorso di 25 maestri internazionali.

Il saggio pone in rilievo le radici novecentiste dell'opera di Ettore Sottsass, analizzandone allo stesso tempo le distanze e le connotazioni del suo "essere contemporaneo", caratterizzato da una sorta di "a-modernità progettuale", al di sopra di ogni categoria storica. La sua idea di design globale si esprime soprattutto negli anni dal 1962 al 2007, attraverso un lavoro intenso di scrittura, opere di design, disegni e architettura. In questi ambiti sperimenta la sostanziale unità della sua opera, in un percorso condiviso, di volta in volta, con protagonisti della cultura internazionale, giovani designer, avanguardie emergenti. Al saggio sono allegate alcune note critiche di opere, che sostanziano la sua idea di essere contemporaneo al suo tempo. Il volume in cui è inserito il saggio, raccoglie diversi contributi critici, di autori selezionati, sul design internazionale, attraverso una letture delle opere di 25 maestri.

Il saggio affronta le tematiche dell’identità culturale del design e dei suoi obiettivi di ricerca nel passaggio dalla rivoluzione digitale in fase matura al post-digitale, inteso come visione critica del progetto. L’identità del design italiano di fronte ai profondi cambiamenti sociali e tecnologici denota una capacità speculativa e critica in linea con l’"essere contemporaneo” nel senso descritto da Giorgio Agamben Agamben (2008), proprio per la sua differente natura rispetto al design del resto del mondo. La sua natura sostanzial- mente critica e dialogica pone naturalmente l’uomo e la sua cultura al centro del progetto, in un momento in cui è necessario pensare in modo divergente rispetto al determinismo tecnologico. La rivolu- zione digitale ha avuto gli esiti di un effetto sismico, trasformando il mondo dall’interno e profondamente, incidendo sui rapporti interpersonali e lavorativi, sul mondo materiale quanto su quello immateriale, sulla natura delle cose. La condizione in cui si trova ad operare il design a livello globale, per i fenomeni causati dalle tecnologie digitali, determina la necessità di recuperare margini possibili di azione soprattutto rispetto alla funzione primaria del design, come mediatore degli aspetti materiali ed immateriali dei sistemi produttivi rispetto alla società. Da questo punto di vista, superata l’idea del design orientato al consumo esclu- sivo del valore formale degli oggetti, il design oggi è un laboratorio planetario di pensiero, capace di ricercare e sviluppare nuove vie per l’inserimento della tecnologia nella vita degli uomini, anche alternative a quelli esistenti.

Il design italiano, nella sua storia, aldilà del progetto, ha sempre espresso territori, paesaggi culturali complessi ed umanità condensati nella materia solida. Questa caratteristica così unica che connota i processi di progettazione e produzione è possibile grazie alla particolare attitudine all’ascolto dei diversi contesti sociali, ambientali e produttivi che i designer italiani hanno sviluppato quasi geneticamente.Il saggio indaga l’evoluzione delle metodologie progettuali nei processi di innovazione, partendo dall’analisi critica dei principali approcci teorici utilizzati nei sistemi aziendali, educativi e sociali. Lo scambio di idee, bisogni, esigenze, sviluppato attraverso processi condivisi, genera applicazioni in diversi ambiti della cultura del progetto. L’approccio Listening Design, messo a punto da un gruppo di lavoro attivo da anni sull’argomento, consente di costruire un ambiente di competenze, esperienze, professionalità in cui sperimentare un ascolto aperto e paritario e di definire soluzioni alle domande di innovazione nei differenti ambiti del design, del fashion design e della comunicazione.

The present paper reports on an investigation of new mobility and manufacturing concepts, carried out in the framework of a research project funded by the Regional Government of Campania for an innovative development of the automotive supply chain. With reference to a new concept of sustainability that involves citizens and communities, the scenario depicted is characterised by an integrated innovation that affects people, new technologies and, generally speaking, as well as by the appearance of alternative models generated by individuals and by the small production realities scattered across the territory. Just like the manufacturing industry is increasingly moving towards new forms of production, the mobility sector is also undergoing deep transformations. It is with this approach of radical renewal that the present research tries to re-imagine the new systems of interaction and involvement of users—co-designed models, and digital manufacturing modes leading to the efficiency of services and production processes in the automotive sector.

Il saggio è il risultato di una ricerca attuata con il contesto delle imprese di eccellenza della moda campana. Mario Valentino è una impresa storica del comparto produttivo regionale, nata prima del marchio Valentino. Obiettivo della ricerca è stato quello di sperimentare la metodica del Listening design applicata al marchio, in una operazione multidisciplinare che ha portato alla costruzione di un archivio storico del brand, in cui sono stati recuperati tutti i progetti e i modelli di stilisti come Lagerfeld, Armani, Krizia che hanno lavorato per lo storico brand; inoltre, attraverso un progetto innovativo e con nuove tecnologie di produzione, con il supporto del comparto produttivo conciario di Solofra, è stata realizzata una nuova collezione completamente sostenibile dal punto di vista delle conce e dei processi di produzione.

The new production scenarios that design studies are confronted with today go far beyond the design of material and immaterial products. Research carried out in the field of Italian design in recent years has described what seems to have become the new role of design, which in some respects had been suggested as early as the 1970s. The driving force of present-day Italian economy is the “made in Italy” sector, of which design could certainly be the mastermind, both at the territorial and planning levels. With its “weak” models capable of adjusting to the ever-changing scenarios and of enhancing the multifaceted Italian production landscapes and their resources, this field of study works out new development models based on viable, sustainable visions of the living and production spheres. Production landscapes – a deep-rooted reality but also a new way of understanding the characteristics of Italian production excellence – are a set of resources such as landscape quality, local know-how, collective intelligence and the complex economic and social system. This close- textured system was able to produce excellent quality, of life and of Italian products alike. For a long time the Italian industrial system has developed following alien models: industrial districts, especially the “global” ones, eradicated all the complex interactions taking place in any one place in favour of the pursuit of mono-logical, abstract qualities.

Il settore Interior Decoration di Livio de Simone rappresenta una anticipazione degli anni '60 rispetto a tutti i marchi di moda che solo successivamente si occuperanno del settore casa, per cui molto innovativo per la presente ricerca.

Una umanità informe si accalca alle frontiere degli stati-nazione, dove, alla ricerca di un avamposto dal quale ripartire, tenta di ricostruzione di una condizione esistenziale nuova e con essa, una forma di socialità allargata, multiculturale, dove, la garanzia della dignità umana si fonda su siti di rinnovata solidarietà.

Un elenco di attori e star italiane ed estere sono a testimoniare il grande successo di quegli anni dello stlista. Le foto sono dell'archivio storico di Livio de Simone e mai pubblicate prima d'ora.

Il testo è il risultato di una ricerca condotta su stilisti italiani di particolare rilievo sul quale non esistevano pubblicazioni.